Ed eccoci finalmente all'ultima analisi, probabilmente la più interessante come operazione.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando legga qui.
LA CERVA FATATA
Quindi, già il titolo sembra dirci qualcosa di assolutamente staccato dalla trasposizione (ah, ovviamente stiamo parlando della storia dei due gemelli albini).
Vediamo di scoprire che cosa c'entra sta cerva. Voi non ci crederete, ma sto facendo queste analisi in fieri, live, quindi nello stesso momento che scrivo (e leggo) scopro le cose, come voi. Anche perchè questo è il metodo più veloce, se avessi letto la novella prima e poi mi fossi messo a lavorarci sopra avrei impiegato il doppio del tempo.
Partiamo, come sempre, dalla piccola presentazione che fa il novellatore di turno.
Fonzo e Canneloro nascono per fatagione: Canneloro è invidiato dalla regina, madre di Fonzo, che gli rompe la testa. Canneloro fugge e, diventato re, cade in un grande pericolo. Fonzo, per virtù di una fontana e di una mortella, viene a sapere delle sue disavventure e va a liberarlo.
Quindi, per adesso, nessun riferimento alla Cerva del titolo e assoluta identità con Garrone. Notare però come i nomi siano completamente diversi ma questo, mi ero dimenticato di dirlo, è avvenuto per tutte e 3 le trasposizioni.
Comincia la novella e già notiamo una sostanziale differenza con Garrone.
"Era na vota no cierto re de Longa Pergola, chiammato Iannone, lo quale, avenno gran desederio de avere figlie, faceva pregare sempre li dei che facessero 'ntorzare la panza a la mogliere; e, perché se movessero a darele sto contiento, era tanto caritativo de li pellegrine, che le dava pe fi' a le visole. Ma vedenno all'utemo che le cose ievano a luongo e non c'era termene de 'ncriare na sporchia, serraie la porta a martiello e tirava de valestra a chi 'nce accostava."
Come vedete è il Re, e non la Regina a desiderare ardentemente un figlio. Prega gli Dei, si comporta bene, ma niente, il figlio non arriva. Nel film è invece lei a desiderarlo più di qualsiasi altra cosa, così tanto che solo vedere la circense incinta la distrugge. A questo punto mi sono fatto una domanda: "Perchè questo cambiamento?". E un pò per fortuna e un pò per cocciutaggine mia ho scoperto una cosa veramente interessante, almeno a mio parere.
E la risposta è addirittura nella cornice de Lo Cunto de li Cunti, ossia nella vicenda che fa da pretesto al racconto di tutte le novelle (come quella dei 10 giovani che sfuggivano alla Peste nel Decameron per intendersi).