Quinto appuntamento con la rubrica in cui Edoardo fornisce spiegazioni/approfondimenti sui film più criptici e difficili.
E' arrivato il turno dello splendido Enemy, film di cui io toppai completamente la recensione (e il conseguente giudizio) perchè troppo legato al capolavoro da cui è tratto, L'Uomo Duplicato di Saramago.
Non riuscii capire che il grande Villeneuve aveva stravolto il testo (in maniera geniale).
Tant'è, ormai è andata.
Buona lettura
Siamo nel 2013 quando il fenomeno
Denis Villeneuve realizza quest’opera, tre anni dopo il capolavoro: La Donna
che Canta (Incedies).
Possiamo considerarla come una personale
trasposizione del libro: L’Uomo Duplicato, di Josè Saramago, e ho scritto
“personale” non a caso, perché non è esattamente fedele all’opera letteraria,
un’opera immortale sul concetto di identità.
Inizio col dire che mi era stato
presentato come qualcosa di indecifrabile, un film del quale non esisteva
alcuna spiegazione in rete (in realtà c’è qualcosina, tra tentativi “sparati a
caso” ed esegesi abbastanza sensate, ma poco accurate). Dopo averlo visto posso
scrivere che: sì, è complicato, ma c’è di peggio.
In ogni caso, premetto che non si può andare a vedere un film weird (perché di
weird si tratta) in sala senza la minima consapevolezza del tipo di pellicola.
Non è un film per svagarsi, richiede molta attenzione, sia per quanto riguarda
i dettagli che i dialoghi. E’ ovvio che se anch’io vedessi un’opera di questo
tipo nello stesso modo in cui guardo Fast and Furious non ci capirei una mazza.
Ad ogni modo, scriverò un accenno della trama per chi non lo avesse ancora
visto (e prima di continuare a leggere vi consiglio di farlo).
Jake Gyllenhaal interpreta Adam Bell, un professore di storia e filosofia che
sta vivendo un periodo di separazione dalla moglie. Un giorno scopre, guardando
un film su consiglio di un amico, che un attore è uguale e identico a lui. Da
quel momento inizia la ricerca dell’uomo, ma la realtà si rivela più complicata
e sconcertante del previsto.
Veniamo alla spiegazione: già un
film che parte con una frase scritta (“Il Caos è ordine non ancora decifrato”)
dovrebbe più o meno far capire allo spettatore a cosa sta andando incontro;
così come il titolo (Enemy = Nemico) rapportato all’opera letteraria (L’uomo
duplicato) dovrebbe dare una mano a intuire l’argomento trattato: lo
sdoppiamento di personalità.