Un film più interessante che bello che richiama in maniera impressionante Match Point anche se, e qui sta il suo difetto principale, molto più leggero nella confezione.
Il caso, la morale, la vita vera opposta alla filosofia, il gesto efferato per tornare a sentirsi vivi.
presenti piccoli spoiler, giganteschi nelle ultime 4 righe
Un anello colpisce il bordo di una balaustra che somiglia tanto ad una rete di tennis, va su per l'impatto e poi torna giù. La differenza tra il cadere nell'acqua o nel marciapiede è una differenza minima e francamente inutile per l'anello che, essendo oggetto, e perlopiù molto piccolo, di certo non vive le preoccupazioni, le ansie e le disavventure di quei buffi esseri sulle cui dita si trova infilato.
E mai si immaginerebbe, quell'anello, di cambiare il destino di un uomo soltanto in base a dove cadrà.
Chissà se le stesse riflessioni se le farà questa piccola torcia elettrica, vinta per caso ed intuizione in un luna park e finita per caso e colluttazione in questo pavimento.
Sta di fatto che alla fine siamo sempre là, possiamo essere istruttori di tennis o insegnanti di filosofia, uomini razionali o irrazionali, assassini improvvisati o no, ma poi per quanti sforzi facciamo e quante impalcature tiriamo su c'è lui, il Signor Caso, che in un amen e anche usando piccoli oggetti, come un anello, come una torcia, ci cambia il nostro destino per sempre.
E' impossibile guardando Irrational Man non collegarlo, mettendolo prima, dopo o a fianco, a quel capolavoro che fu Match Point.
E non è solo l'incredibile importanza del caso e del destino il punto in comune (anche se, paradossalmente, nei due film gioca in maniera opposta, salvando e condannando l'assassino) ma anche un interessante discorso sulla morale, sul male necessario.
Forse Irrational Man spinge a riflessioni anche più grandi e belle, ma resta una o due (per qualcuno forse pure tre) spanne sotto al precedente film e il motivo, più che nel plot, comunque molto più basico dell'altro, sta in una confezione troppo leggera, quasi da commedia, piena zeppa di motivetti simpatici, annacquamenti di drammaticità e personaggi poco profondi.
Allen tira fuori un film quasi nerissimo mettendolo in un contesto rosa e lilla da college movie, a tratti quasi televisivo.
E scrive una storia scolasticissima negli eventi e nei personaggi (professore devastato alcoolista ma affascinante, studentessa troppo sveglia che se ne innamora - e scusatemi la battuta ma formano un perfetto duo musicale, lei suona il pianoforte e lui la tromba-, milfona che vuole farselo etc...) che si affida molto ai dialoghi e alle riflessioni che ne scaturiscono sì (con la scusa del professore il film è zeppo di filosofia) ma secondo me ha tutta la sua potenza nel turning point della vicenda, la chiacchierata "rubata" al pub.
Una scena completamente sbagliata (lei che gli dice "shhh, ascolta", quando ancora non hanno praticamente detto nulla) che però ho trovato formidabile negli effetti.
Una vita senza alcun senso, una vita priva di vita, distrutta, senza colori, impotente sia nel sesso che nella scrittura, acquista un senso nel compiere un gesto efferato verso una persona sconosciuta e a favore di un'altra persona sconosciuta.
Un senso morale che va a braccetto col gesto eclatante da svolta e con un non avere niente più da perdere.
Una specie di roulette russa, esempio non scelto a caso, con la vita.
Non solo, il decidere come compiere l'omicidio porta ad un risveglio della creatività e con essa di tutto il resto, salute, fine del blocco dello scrivere e satanasso a letto.
L'omicidio come atto creativo salvifico.
Sì, ma questo gesto contro il corrotto giudice è davvero anche un gesto profondamente morale?
Può mai essere un omicidio un gesto morale?
Di questo si convince Abe (un sempre grande Joaquin Phoenix con una pancia così) perchè quando ormai decidi che la tua vita abbia un (nuovo) senso quel senso si ammanterà di tutte le giustificazioni possibili.
Anche quella, peraltro non peregrina, che questa azione è, appunto, un'azione, qualcosa di concreto rispetto a tutte le seghe mentali filosofiche di cui si imbeve e imbeve gli altri.
La vita vera signori, la vita vera!
Altro che quei parolai di cant, chirchegord o aideger!
La vita vera!
Semmai se proprio vogliamo qualcosa di letterario prendiamo il sommo Dostoevskyi, i suoi delitti e i suoi castighi, ancora una volta, come in Match Point (e anche stavolta il romanzo fa capolino veramente nel film).
Allen non ha il coraggio del noir tout court come detto.
Mette anche nella bocca di Phoenix e della Stone battute che nella loro bocca manco paion tali.
Un "I romantici trovano che il suicidio sia romantico" avrebbe funzionato con lui, poco con loro.
Ci regala almeno una scena formidabile, quella degli specchi deformanti.
Ma riuscitissimo è anche l'omicidio nel parco e quella fantastica metafora sul poker e il minimo rischio, ma reale, di essere scoperti e tradirsi con le parole.
Mette dentro inutili e, almeno in un caso, traditrici con lo spettatore, voice off.
Eppure il film ti fa pensare, è uno di quelli che potresti parlarne dopo e trovarne letture sempre nuove.
E alla fine, in quella scena così simile a Match Point ti viene in mente anche altro.
Ti ricordi dell'incredibile fortuna e intuizione con cui quella torcia venne vinta.
Un solo numero su tantissimi, peraltro il tuo primo venuto in mente.
E allora pensi che il caso esiste sì, e pure doppio (la vincita della torcia, quello che per colpa sua accade) ma la beffa è che sei stato proprio tu l'artefice del tuo destino, proprio il tuo sesto senso quello che ti ha ucciso.
E mentre cadi giù ti si stampa un sorriso ripensando che in quel luna park hai vinto la tua morte.
Già solo l'accoppiata Phoenix-Allen penso valga il biglietto. Tema ricorrente, forse troppo, anche se sempre intrigante. Match Point sarà certamente irraggiungibile.
RispondiEliminaBeh sì, solo lo stesso Allen tra Match Point, Sogni e delitti e questo il tema, bene o male simile, l'ha affrontato più volte.
EliminaE forse anche in qualche suo film del passato.
Il biglietto era pomeridiano, 5,50, quindi lo valeva tutto di sicuro ;)
per il resto MP sì, magari è raggiungibile ma non stavolta ;)
Sono curioso del confronto. Phoenix è un valore aggiunto.
RispondiEliminaStaremo a vedere.
Per una volta mi sono trattenuto ma anche la Stone ti assicuro che almeno 2 euro di quel biglietto di cui sopra li merita...
Eliminaaspettiamo allora
L'ho visto due giorni al cinema. Non so se lo sai, ma adoro Allen e con ciò questo Irrational Man mi è piaciuto più di quanto pensassi. Sono però d'accordo con te quando dici che Match Point (il mio Allen preferito) non è lontanamente avvicinabile a questo, che è nettamente più 'leggero' e con alcuni difetti evvero, ma (ri)tratta quegli argomenti che mi affascinano moltissimo già presenti nel film del 2005.
RispondiEliminaMa la sorpresa più bella per me riscontrata nella tua rece è sapere che anche a te non ha lasciato indifferente quella metafora col poker. E poi mi piacciono anche le ultime righe con quel 'hai vinto la tua morte'...bellissimo ;)
Mo te chiedo quali sono i tuoi film preferiti di Woody;)
Ah, e oggi mi so visto Cassandra's dream...non so se l'hai visto ma mi è piaciuto tantissimo. L'Allen più drammatico è fantastico.
Come ti dico sempre tu a 19 anni (ho sbagliato ancora età?) sei già molto davanti a me per quantità di filmografia. Non magari a numero, che 19 anni in più qualcosa vorranno dire, ma a film "obbligatori" (o ritenuti tali) sì.
EliminaIo di Allen ho visto solo 6,7 film mi pare.
E i 3,4 vecchi (Io e Annie, Crimini e misfatti, Harry a pezzi) tutti alla tua età, praticamente non mi ricordo nulla, se non che mi piacquero moltissimo.
E anche dei recenti sono passato direttamente da Match point a questo, i 10 anni in mezzo nulla.
Insomma, impossibile risponderti.
Dico solo che tra quelli suoi considerati sbagliati mi era piaciuto molto Hollywood Ending mentre tra quelli considerati capolavori o quasi mi aveva un pò deluso Tutto quello che....
Con coscienza, siccome perfettamente me ne ricordo solo 4, ora come ora sceglierei Match Point.
Ma credo che negli altri 30 ne troverei almeno 5,6 superiori
Beh, quel momento del poker è fantastico, mi ha ricordato anche il Cuore Rivelatore di Poe. Uno che vuole nascondersi ma senza volerlo dice qualche frase di troppo, una protezione di quello che si è fatto unita all'adrenalina di correre un rischio
no, stavolta la mia ultima frase piace anche me, ahaha
no, non l'ho visto! potrebbe essere il tuo ufficiale visti per voi, credo che, listona a parte, non ne hai scelto uno ;)
No no tranquillo, però per poco. 19 li ho fatti due giorni fa ;)
EliminaSì forse hai ragione ma appunto solo per i film 'obbligatori' e poi dipende...ora mi hai beccato male con Allen perché ne ho visti una ventina, se no di solito la tua 'doppia età' si fa sentire come è ovvio che sia ;)
Hollywood ending e Tutto quello che... non li ho visti ma gli altri sì.
Ecco, nel campo letteratura posso SOLO tacere e imparare...non ho mai letto nulla di Poe però grazie, quando leggerò Cuore Rivelatore ripenserò a te e a Irrational Man :D
Ehh...credo debba sfruttare meglio il mio 'Visti per voi'...spero che questo lo vedrai tu di tua spontanea volontà. Calcola che è un Allen dostoevskijano, è un film drammatico ma con un sottile velo di ironica satira alleniana. Poi pensa al meraviglioso (già dal titolo originale) Lumet di "Before the Devil Knows You're Dead"; ecco, sono usciti lo stesso anno e potrebbero quasi essere due facce della stessa medaglia, a questo aggiungici una coppia di attori di prim'ordine quali Colin Farrell e Ewan McGregor ed ecco qua un film che potrebbe piacerti e non poco ;)
Tranquillo che mo il Visto per me te lo trovo ahaha
Doppia precisa mortacci tua.
EliminaLa famosa battuta degli anni per gamba con te vien benissimo.
Strano non hai visto Tutto quello che avreste... perchè è considerato il cult comico di Allen (non per livello ma per tipo di film).
Il Cuore Rivelatore lo leggi in 7 minuti
Beh, mi parli di Allen Dostoevskijano, perchè non lo è anche quello di Match Point e di quest'ultimo?
Anzi, in entrambi i film inquadra ad un certo punto Delitto e Castigo, lo dice proprio...
Il film di Lumet fu quello che mi confermò definitivamente il mio amore per Hoffmann. Mi piaceva moltissimo ma lo avevo visto solo come caratterista (Magnolia, Lebowski). Lì finalmente era super protagonista e fu amore immenso
accolgo la segnalazione allora ;)
Sì in realtà non so perché l'abbia saltato...ho visto 'Prendi i soldi e scappa' a seguire 'Il dittatore dello stato libero di Bananas' poi so passato direttamente a 'Amore e guerra'. In mezzo devo recuperare appunto questo e 'il dormiglione'.
EliminaSi si infatti. E' che in teoria dovevo scrivere "Calcola che è un Allen dostoevskijano (come l'ultimo e Match Point)" poi però mi sono detto vabbè è scontato.
Ehh...ma di che stiamo a parla? Philip è immenso. Lo amavo pure io. Lo sai, credo che anche per me il film di Lumet fu il primo che vidi con Hoffmann assoluto protagonista, però quanto era bravo anche quando faceva il caratterista...
Se devo dire il mio Hoffmann preferito ti dico The Master seguito da Before the Devil Knows You're Dead seguito dal Dubbio. Però calcola che devo vedere ancora Happiness e Synecdoche (in realtà lo vidi quasi due annetti fa ma non la calcolo come una vera e propria visione...ho sbagliato a vederlo quel giorno, non ero preparato. Ora che è passato un po' di tempo sono pronto ;)
No, ma figurati, su Dostoevskji sapevo benissimo che te sapevi, dicevo solo della curiosità di quanti titoli di Allen abbiano a lui rimandi.
EliminaSu Synecdoche non so che dirti, vederlo a 18 anni lo depotenzia da morire credo. E non perchè da più grandi lo si capisce meglio (nel tuo caso poi non ha senso) ma perchè più vita hai vissuto più ci entri dentro.
The Master, Lumet, Il Dubbio, Synecocdoche, Happiness (bellissimo), Magnolia, Lebowski, Ubriaco dì'amore, la 25ima ora, Capote!, la famiglia Savage!, I love radio rock
do cogli do cogli con lui
A me ha lasciato l'amaro in bocca, vuoi per le somiglianze eccessive con "Match Point" e "Crimini e misfatti" ma anche per la leggerezza stessa del film, come facevi notare. Non lo so, qualcosa è mancato, chissà se gli 80 anni di Woody contano.
RispondiEliminaVisto che conosci poco Allen, mi permetto di consigliarti quelli che considero veramente memorabili: "Io e Annie", "Ombre e nebbia" ma soprattutto "Basta che funzioni", che mi ha fatto conoscere Larry David, coautore di Seinfeld e autore di una serie (Curb your enthusiasm) meravigliosa
Quando qua sopra ho parlato di tematica simile anche imn suoi vecchi film proprio a quello mi riferivo.
EliminaIo e Annie visto, ricordo apprezzatissimo ma nei ricordi, appunto, si mischia a tutti quei 4,5 Allen vecchi che vidi in un periodo ristrettissimo intorno ai miei 20 anni (in vhs ricordo).
Ombre e Nebbia praticamente non so nulla mentre Basta che funzioni ho sempre pensato che mi piacerebbe moltissimo, come del resto molti altri suoi, tranne magari le commedie anni 2000
sulle serie sai che sono proprio analfabeta...
grazie degli ottimi consigli Dado!
Mi inserisco solo per aggiungermi a chi consiglia il grandioso "Basta che funzioni".
EliminaA mio avviso un film eccezionale, con un Larry David mostruosamente simile allo stereotipo di Allen eppure così personale e credibile, magnifico.
Io son convintissimo che mi piacerebbe un sacco.
EliminaOh, mi dimentico sempre di provarci alla fine ;)
Sono molto curiosa anche io a questo punto, sto solo aspettando il momento giusto per vederlo xD
RispondiEliminaSi rivede la collezionista di biglietti ;)
Eliminafammi sapere se lo collezionarai
(mica mi ricordo se ti ho messo in blogroll, mo controllo)
L'ho visto a casissimo ieri sera, pazzesco come a volte basta proporre un cinema al volo ai miei che accettano senza riserve.
EliminaAbbiamo una particolare idea in comune, la prima cosa che mi è venuta in mente guardandolo, ma a breve scrivo il post.
Comunque, tu ci sei di sicuro ^^
E allora adesso non dico nulla, linkami la rece quando sarà e ne parleremo
Eliminaciao ;)
http://lacollezionistadibiglietti.blogspot.it/2015/12/irrational-man.html?m=0
Eliminaarrivo
EliminaVisto ieri sera. Io amo i film di Woody, con tutti i loro difetti, usando ce ne sono. Altrimenti, che amore è? Mi è piaciuto per mille motivi, specialmente per ritrovarci i temi e i discorsi che si rincorrono di film in film, sotto diverse spoglie, facce e situazioni. La vita è un caos senza senso, ed è terribile. Ma se troviamo l'amore, possiamo salvarci con questa minima illusione di senso. O no? 😜
RispondiEliminaSì, ci sta Giovanni.
EliminaEcco, ora dovrei rifarmi una carrellata dei film di Allen per capire in che modo tratti l'amore, che valore gli dia.
Però ad occhio non lo considererei così salvifico.
Forse, come dici tu, una specie di illusione temporanea, una barca malmessa in un mare tempestoso governato dal caos
Certo