E' il 2000.
Ho 23 anni, sto per diventare istruttore di tennis e, di lì a poco, partire per il servizio civile.
Il mondo non ha ancora paura, il millenium bug era una bufala, le Twin Towers sono ancora su.
Un giorno su Mtv vedo il video di una canzonetta.
Questo video.
Mi metto a ridere.
Mi chiedo chi è sto ragazzo che manco sa cantare e ha una canzone così infantile e stupida.
Mi sembra assurdo.
Poi i giorni dopo mi capita di ascoltarla altre volte.
E non mi faccio più fregare dalla cantilena, dalle mezze stonature, dalle parole che sembrano uscire da un tema di un bambino di 7 anni.
Non mi limito più a sentire, inizio ad ascoltare.
"Buongiorno buongiorno io sono Francesco
io ero un bambino che rideva sempre
ma un giorno la maestra dice oggi c’è tema
oggi fate il tema, il tema sul papà
io penso è uno scherzo sorrido e mi alzo
le vado vicino, ero contento
le dico non ricordo mio padre è morto presto
avevo solo tre anni non ricordo non ricordo
lei sa cosa mi dice neanche mi guardava
beveva il cappuccino non so con chi parlava
dice “qualche cosa qualcosa ti avran detto
ora vai a posto e lo fai come tutti gli altri”
puttana puttana, puttana la maestra
puttana puttana, puttana la maestra
io sono andato a posto ricordo il foglio bianco
bianco come un vuoto per vent’anni nel cervello
e poi ho pianto non so per quanto ho pianto
su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
Cadono le stelle è buio e non ci vedo e la primavera
è come l’inverno il tempo non esiste neanche l’acqua del mare
e l’aria non riesco a respirare
e a dodici anni ero quasi morto
ero in ospedale non mangiavo più niente
e poi pulivo i bagni, i vetri e i pavimenti
per sei sette anni seicento metri quadri
tadanatadadana
e il mio capo il mio capo mi ha salvato
li ci sono giochi se vuoi puoi giocare il padre è solo un uomo
e gli uomini son tanti scegli il migliore seguilo e impara
buongiorno buongiorno io sono Francesco
questa mattina mi sono svegliato presto
in fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
sorrido prendo un foglio scrivo viva Francesco
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
venite bambini venite bambine
e ditele che il mondo può essere diverso
tutto può cambiare la vita può cambiare
e può diventare come la vorrai inventare
ditele che il sole nascerà anche d’inverno
che la notte non esiste guarda la luna
ditele che la notte è una bugia
che il sole c’è anche c’è anche la sera."
io ero un bambino che rideva sempre
ma un giorno la maestra dice oggi c’è tema
oggi fate il tema, il tema sul papà
io penso è uno scherzo sorrido e mi alzo
le vado vicino, ero contento
le dico non ricordo mio padre è morto presto
avevo solo tre anni non ricordo non ricordo
lei sa cosa mi dice neanche mi guardava
beveva il cappuccino non so con chi parlava
dice “qualche cosa qualcosa ti avran detto
ora vai a posto e lo fai come tutti gli altri”
puttana puttana, puttana la maestra
puttana puttana, puttana la maestra
io sono andato a posto ricordo il foglio bianco
bianco come un vuoto per vent’anni nel cervello
e poi ho pianto non so per quanto ho pianto
su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
Cadono le stelle è buio e non ci vedo e la primavera
è come l’inverno il tempo non esiste neanche l’acqua del mare
e l’aria non riesco a respirare
e a dodici anni ero quasi morto
ero in ospedale non mangiavo più niente
e poi pulivo i bagni, i vetri e i pavimenti
per sei sette anni seicento metri quadri
tadanatadadana
e il mio capo il mio capo mi ha salvato
li ci sono giochi se vuoi puoi giocare il padre è solo un uomo
e gli uomini son tanti scegli il migliore seguilo e impara
buongiorno buongiorno io sono Francesco
questa mattina mi sono svegliato presto
in fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
sorrido prendo un foglio scrivo viva Francesco
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
venite bambini venite bambine
e ditele che il mondo può essere diverso
tutto può cambiare la vita può cambiare
e può diventare come la vorrai inventare
ditele che il sole nascerà anche d’inverno
che la notte non esiste guarda la luna
ditele che la notte è una bugia
che il sole c’è anche c’è anche la sera."
e ho capito che quello che avevo appena ascoltato era un qualcosa di una potenza impressionante.
"su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto"
Poche volte ho letto una frase al tempo stesso così bella, così dolorosa e così incredibile. In una sola frase quello che altri avrebbero raccontato in righe e righe.
Tricarico il padre lo aveva perso davvero, a 3 anni.
E questo è un brano che racconta di un trauma incredibile.
In maniera dolcissima, di una poesia primitiva.
In ogni caso c'era la sensazione che sto ragazzo un pò giocasse con quel suo essere un pò infantile e un pò naif
Poi arrivò il 2008 e Tricarico andò a Sanremo.
E sul palco si presentò un giovane uomo impacciato, su un altro mondo, un pesce fuor d'acqua, quasi, a sensazione, un ragazzo con qualche deficit mentale.
Io in quegli 8 anni non avevo più ascoltato Tricarico ma appena lo vidi lì ripensai a quando ci raccontava che lui era Francesco.
E niente, capii che era tutto vero
Tricarico cantò un brano ancora una volta basico, dalla sintassi e dal glossario di una semplicità imbarazzante.
Questo brano.
Ho sempre pensato
Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato… nulla
Che cos’è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando sono nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verde e sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L’ultima illusione non è svanita
Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verde e sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verde e sconfinata
Io dovrei… no non dovrei…
Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato… nulla
Che cos’è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando sono nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verde e sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L’ultima illusione non è svanita
Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verde e sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verde e sconfinata
Io dovrei… no non dovrei…
Ricordo che mi ritrovai a piangere mentre vedevo sto ragazzone stralunato che urlava i suoi bisogni e quello che lui era
Ascoltai quel brano tante volte, tantissime.
Perchè la musica la si può prendere da tanti lati, da quello della qualità del suonato, da quello dell'importanza, da quello della bellezza dello scritto, da quello dell'emozione.
Ma con Tricarico mi accorsi che a me alla fine non fregava niente di nulla.
Quelli erano due tra i brani più veri che avessi mai sentito.
Quello era lui.
L'essere fuori posto, stonato, impacciato, infantile significava l'esser libero.
Tricarico raccontava della libertà più primitiva del mondo, quella che manco c'entra niente con la società e con il mondo che ci circonda.
La libertà di essere ciò che si è.
E più lo cantava stonando più ogni stonatura urlava verità
E forse tutti dovremmo prendere un foglio e scrivere "Viva Francesco"
Io stravedo per Vita tranquilla. Un pezzo bellissimo che mi fece piangere.
RispondiEliminaErano 10 anni che non l'ascoltavo.
EliminaOggi quelle 10 volte.
E ogni ascolto, niente da fare, si fatica a trattenere le lacrime
Cosa mi hai ricordato! Che bellissima scoperta era stata!
RispondiEliminaNon so se hai sentito/letto gli altri pezzi dell'album Tricarico. Ognuno ha qualcosa di meraviglioso, profondo e libero detto con le parole di un bambino.
Praticamente quel cd l'ho consumato!
"l'essenza è sgretolare tutta quanta l'esistenza"
Quel "tutta quanta", quella la parte infantile che mi commuove più del tutto resto di questa bellissima espressione
Mi sono sempre accontentato di 3,4 brani suoi.
EliminaHo sempre avuto paura di "rovinarmelo"
Perchè quei 3,4 brani per me sono straordinari, ma l'avrai capito
Hai scritto una cosa bellissima riguardo quel tutta quanta ;)
"ditele che il sole nascerà anche d’inverno
che la notte non esiste guarda la luna
ditele che la notte è una bugia
che il sole c’è anche c’è anche la sera"
boh, non so che dire ;)
;)
Eliminaun bambino saprebbe continuare :)
Ciao
RispondiEliminaHo vissuto tutta la mia vita assorbito dalla musica, quella complessa, ostica, virtuosa, scostante per i più, essendo in questo forse anche snob.
Poi....mi sono ritrovato a cantare a squaciagola in macchina “Vita tranquila”, col magone, percependo nelle viscere ogni singola emozione che solo l’arte più pura riesce ad evocare.
Quante volte “Io sono Francesco” è spuntata d’improvviso nella mia testa per non abbandonarmi se non dopo ore...
Quel ragazzo dinoccolato, stralunato e schivo con la capigliatura alla Spillo Altobelli è diventato per me l’anti-eroe della musica italiana. Un Don Chichotte delle note per il quale è praticamente naturale avere un trasporto empatico sincero.
E’ un pò che non si sente e sinceramente manca.
Mandi Mandi
P.S.
Sarà anche svogliatamente stonato ma non bisogna dimenticarsi che siamo di fronte ad un musicista vero, diplomato. La sua essenzialità è una scelta, come lo è stata quella di San Francesco di spogliarsi delle vesti, e tornare “libero e puro”.
Ho sentito etichettare i suoi testi come Naif da molti, ma a mio parere bisogna essere ciechi, insensibili o in malafede per non cogliere sia la profondità delle parole che accompagnano la sua musica sia la sua cultura letteraria e musicale.
Poi quel “io dovrei, non dovrei” di Mogoliana poetica mi strappa sempre un sorriso sincero
a un commento del genere non tocca aggiunge nulla, è perfetto, c'è il tuo tricarico, quello che tricarico rappresenta e quello che tricarico è
Eliminaun abbraccio
La notte che ascoltai Vita Tranquilla per la prima volta praticamente non chiusi occhio. I giorni seguenti ero in tensione per rivederlo, ho esultato per il premio che vinse, premio di un evento che non mi è mai fregato un cazzo e mai me ne fregherà.
RispondiEliminaComprai il CD il giorno stesso che uscì.
grande
EliminaTears of gratitude.
RispondiEliminayour tears are my tears
Eliminagrande tricarico, a me piace moltissimo io sono francesco :)
RispondiEliminamolto bene ;)
EliminaVa bene che gusti son gusti...non è che poi abbia scritto Imagine!
RispondiEliminaPoi Giuseppe ,credo che tutti alla fine alla loro maniera cantano la libertà di essere ciò che sono.
Lui non fa l'eccezione.
Poi le canzoni sono fotografie di momenti della vita di chi le canta e passano..il Tricarico di oggi è diventato un uomo.
E credo che se lo vedessi e sentissi cantare la stessa canzone oggi non ti darebbe la stessa sensazione di allora.
Il tuo scritto stesso parla al passato.
Di lui ricordo solo la prima canzone , coincidenza l'ho riascoltata poco tempo fa in radio.
Ricordo il suo modo stralunato ,di essere un pò fuori dal mondo, come Morgan Cristicchi e Arisa.
Poi bisognerebbe capire quanto davvero ci è e quanto ci fa...spero sia sincero.
Ah da Wikepedia risulta essere ancora attivo..ultimo disco nel 2016 e io non lo sapevo , me l'ha ricordato mia moglie ,ha fatto anche un Jingle per una famosa marca di caramelle.
Max, mi dispiace deluderti ma (ed era abbastanza ovvio) se ho fatto questo post è perchè i brani di tricarico mi emozionano ancora adesso
Eliminaieri ho ascoltato Una Vita Tranquilla 15 volte e per questo ho deciso di fare il post
e poi non ho detto che nessuno canta la propria libertà, ma che nessuno mi sembra cantarla in modo nudo come Tricarico
poi, come dici, i gusti so gusti
Punti di vista.
RispondiEliminaIeri alla Tv facendo zapping son caduto per sbaglio su un filmato in bianco e nero di un giovanissimo Adriano Pappalardo che cantava una canzone che non ho avevo mai sentito prima d'ora.
Sudava come un ludro e alla fine della canzone ,da quanto si era lasciato trasportare se pure messo a piangere.
Mi sono emozionato:)
Se anche sto messaggio finisce nello spam cancellalo!
Era solo na prova :)
Tieni buona solo la prima frase.
Saluti
sì, era finito nello spam anche questo, ormai il blog rifiuta te e calvario
Eliminama a questo punto ho capito perchè, credo
siete quelli che commentano di più e forse blogger quando vede più volte lo stesso nome pensa che sia pubblicità
pappalardo è un mito
O forse riconosce le cazzate e si rifiuta di pubblicarle.
RispondiEliminaChiaro che è riferito a me :)
Vediamo se finisce anche questo...nel cestino.
Anche se credo di no ( se è come la penso io)
Grande Tricarico una vita tranquilla quella che vogliamo tutti in fondo.
RispondiEliminaSe vuoi sentire un'altro artista "nudo" prova con Piero Ciampi.
ah, conosco ;)
Eliminanon tanto eh, ma un pò, c'era una mia amica fissata
semmai approfondisco
Una volta lessi una citazione di Picasso riguardo alla sua arte "primitiva": "a 4 anni dipingevo come Raffaello , poi ho impiegato una vita per dipingere come un bambino".
RispondiEliminaIn un collegamento tra le arti, chissà se valga lo stesso anche per Tricarico...Ciao!
che bella citazione ;)
Eliminagià che si parla di cinema consiglio il davvero bello "Seraphine", sulla storia di una famosa pittrice primitiva
bellissimo.
RispondiEliminagrazie Caden
grazie a te :)
EliminaNel 2000 avevo appena cominciato le scuole medie. Passavo i pomeriggi in camera mia a studiare, leggere, scrivere e giocare, sempre con la radio accesa o con la musica di Mtv in sottofondo. Anche io ho conosciuto Tricarico così. Fu amore a prima vista, a primo udito, in ogni senso, con tutti i sensi. Da allora non l'ho mai lasciato. Negli anni ho recuperato tutti i suoi album (mi manca l'ultimo). Mi emoziona ogni volta. E' di una purezza disarmante, di una dolcezza che ferisce.
RispondiElimina"La pesca" (forse la mia preferita), "Lavanda", "Cavallino", "Drago", "Neve blu", "Fili di tutti i colori", "Sole", "Luminosa" e tanto altro, quante meravigliose canzoni!
Ci sarebbe tantissimo da dire, a proposito di Tricarico, della sua musica e del suo mondo, sicuramente avremo modo di farlo in futuro.
Bellissime le tue parole.
"Sono libero, sono il capitano dell'universo!"
che post hai ripescato :)
Eliminabeh, direi le tue di parole ancor più belle. Io non l'ho seguito come te (nella musica, ma ovunque, sono molto disordiato) ma mi bastano quei 4-5 pezzi per amarlo infinitamente :)