Un gran bel film che mischia addirittura le sette, Lovecraft e i loop temporali (in maniera molto soft, non è un horror, tutti possono vederlo).
Il soggetto è interessantissimo, la lunghissima prima parte preparatoria davvero notevole.
Poi il film mette dentro tutte le cose dette sopra e se è vero che sì, diventa più suggestivo, più pieno di cose, potenzialmente straordinario allo stesso tempo, ahimè, per colpa di un pò di confusione e una scrittura non eccezionale paradossalmente fa un passo indietro rispetto alla prima parte più sotto le righe.
In ogni caso un titolo da vedere senza pensarci
Appena ho saputo che c'era un film che riusciva a mischiare il mondo delle sette, quello dei loop temporali e Lovecraft non ho saputo resistere.
I film sulle sette mi appassionano da sempre, specie quando più che sull'horror restano sul drammatico/thriller. Pochissime volte ho sentito dei titoli di questo genere battere il terreno della fantascienza però, davvero affascinante.
E The Endless affascinante lo è, davvero.
Se non fosse per un secondo tempo secondo me non scritto benissimo potremmo quasi parlare di gioiellino.
Justin e Aaron sono due fratelli che vivono in condizioni veramente disagiate. Entrambi disoccupati, soldi quasi niente, sono ai limiti della povertà.
Justin e Aaron sono due fratelli che vivono in condizioni veramente disagiate. Entrambi disoccupati, soldi quasi niente, sono ai limiti della povertà.
Un giorno ricevono una vhs (e il mondo dell'audiovisivo sarà importantissimo) da Camp Arcadia, una specie di comune di persone nella quale i due ragazzi hanno vissuto la propria infanzia e adolescenza per poi scappar via.
Sono passati 10 anni.
Justin li considera una setta di psicopatici che credono agli Ufo e al suicidio di massa. Aaron invece, che all'epoca era un bambino, ha ricordi bellissimi di quel periodo.
Justin gli concede di tornare là, per un solo giorno, giusto per dimostrargli da dove sono andati via e che aveva ragione lui.
The Endless ha forse il suo pregio principale nel cercare di volare molto alto, fino a livelli esistenziali. Eppure questa cosa un pochino gli si ritorcerà contro.
In realtà la prima ora è un film "normale" (ossia niente loop e niente Lovecraft) che funziona alla grandissima.
La storia è interessante, lo spettatore sta lì cercando di capire dove si andrà a parare, i personaggi dei due fratelli sono buoni (meno quelli della comune per me).
Un'ora che sembra un lunghissimo prologo a qualcosa che deve per forza accadere, sia al film che al plot.
Eppure in tutta questa parte così preparatoria (niente a che vedere con l'ultima mezz'ora) si fa fatica a trovare un difetto.
Iniziamo già a capire quanto la "natura" sia minacciosa (ci sono tantissime inquadrature di elementi naturali più "grandi" di noi, tra l'altro spesso con un uso della God's Eye View che solo nel finale capiremo quanto sia importante).
Iniziano a venir fuori elementi strani, come il fatto che tutti gli adepti non paiano invecchiati in 10 anni.
E poi avremo due scene veramente magistrali che cominceranno a farci capire che forse, ma solo forse (perchè una piccola spiegazione razionale ci può comunque essere) in quel luogo c'è qualcosa che con l'umano non c'entra nulla.
Iniziano a venir fuori elementi strani, come il fatto che tutti gli adepti non paiano invecchiati in 10 anni.
E poi avremo due scene veramente magistrali che cominceranno a farci capire che forse, ma solo forse (perchè una piccola spiegazione razionale ci può comunque essere) in quel luogo c'è qualcosa che con l'umano non c'entra nulla.
Mi riferisco alla scena della fune, tra l'altro fotografata magistralmente. Scena ipnotica, simbolica, inquietante.
E poi una piccola scena successiva, molto meno simbolica e "costruita" ma comunque davvero bellissima, che è quella dei giochi di magia.
Tra l'altro da non sottovalutare quando Justin dice "no, non è la carta giusta" (pur essendolo) perchè testimonia come quel ragazzo, anche davanti a prove che lo smentiscono, voglia raccontare a sè stesso e agli altri di come là dentro niente sia reale, tutti siano matti e nessuno capace di ragionare.
Se aggiungiamo poi "l'uomo che ride" (inquietantello) e "l'uomo che cammina" (che poi conosceremo) l'atmosfera si fa ancora più densa senza che, alla fine, sia successo nulla.
Tra l'altro da non sottovalutare quando Justin dice "no, non è la carta giusta" (pur essendolo) perchè testimonia come quel ragazzo, anche davanti a prove che lo smentiscono, voglia raccontare a sè stesso e agli altri di come là dentro niente sia reale, tutti siano matti e nessuno capace di ragionare.
Se aggiungiamo poi "l'uomo che ride" (inquietantello) e "l'uomo che cammina" (che poi conosceremo) l'atmosfera si fa ancora più densa senza che, alla fine, sia successo nulla.
Poi avremo le foto e poi l'elemento che, una volta per tutte, ci toglierà ogni minimo dubbio e ci farà capire che sì, il film racconta di qualcosa che di umano ha poco.
Mi riferisco alle due lune.
In realtà ancora adesso potremmo labilmente portare avanti una spiegazione razionale (le droghe) ma il problema è che queste vie secondarie, quelle delle droghe appunto o quella della birra, son davvero tanto tanto deboli (quella della birra poi sembra importantissima ma non porterà a nulla).
E il vero The Endless comincia...
Ed ecco qui lo strano inghippo del film.
Quando The Endless si svela, quando comincia ad aggiungere cose, quando vola in alto, quando irrompono prepotentemente loop temporali e Lovecraft, ecco che il film diventa 10 volte potenzialmente più grande e interessante ma, allo stesso tempo, rischia di affossarsi da solo (mentre nella prima parte, così sotto le righe, era perfetto).
E non parlo tanto di qualche scena malfatta con gli effetti speciali (il finale) e non parlo neanche dell'esistenzialismo che comincia ad ammantare il film (ottimo), ma più che altro della confusione che si crea.
Il concetto dei loop temporali del film sarebbe grandioso ma è malissimo spiegato, spesso incoerente e talmente "diverso" dal concetto che conosciamo di loop che davvero ci si confonde.
Qui il loop viene inteso semplicemente come prigione temporale che finisce con un suicidio dopo un tot di tempo. Dentro a quella temporalità non si compiono gli stessi gesti, ma si vive normalmente, sapendo però che ad un certo punto si morirà. Eppure alcuni personaggi (vedi quello col loop da 3 secondi o quello col loop da 3 ore) sembrano più legati alle stesse azioni (vabbeh, quello di 3 secondi per forza..).
Qui il loop viene inteso semplicemente come prigione temporale che finisce con un suicidio dopo un tot di tempo. Dentro a quella temporalità non si compiono gli stessi gesti, ma si vive normalmente, sapendo però che ad un certo punto si morirà. Eppure alcuni personaggi (vedi quello col loop da 3 secondi o quello col loop da 3 ore) sembrano più legati alle stesse azioni (vabbeh, quello di 3 secondi per forza..).
Lo spettatore è spiazzato da tutto questo, non c'è molta chiarezza. Tanto che forse sarebbe stato meglio evitare quest'argomento dei loop e concentrarsi di più su quello di "destino", ovvero la necessità di suicidarsi all'arrivo delle 3 lune.
Ecco, anche la faccenda lovecraftiana di qualche mega entità che ci governa porta a idee bellissime (come l'essere perennemente osservati o l'essere manichini ormai nelle mani di qualcosa troppo più grande di noi) ma anche ad altri dubbi mal raccontati (perchè questi mostri ci fanno questo? come si creano i vari loop? a che servono i continui suicidi?).
Attenzione, non è che io abbia voluto delle risposte perchè, anzi, che il film non ne dia l'ho adorato. Ma questo a livello macroscopico, di massimi sistemi, mentre nel funzionamento di alcune cose avrei preferito più chiarezza.
Non convincono, come ho scritto sopra, alcune sottostorie, la birra e la ragazza bionda su tutte (debolissimissime).
Però, ecco, il film è bello. Questo sentirci piccolissimi, questa presenza non vista di qualche mega mostro o divinità che ci governa, questo concetto, quasi alla Grande Fratello, che qualcuno veda tutto di noi (e fa polaroid e vhs, io Ctulhu che fa polaroid e vhs non ce lo vedo) mentre noi non vediamo lui, ecco, bellissimo.
Il finale è enigmatico (sono davvero riusciti a scappare o sono dentro un altro mega loop?) e cerca di metter dentro più di un argomento (molto bello quello che richiama la citazione iniziale, per cui due fratelli si confidano solo in punto di morte) ma, anche in questo caso, c'è la sensazione che il livello autoriale che si poteva raggiungere sia stato smorzato da una scrittura non perfetta, non troppo empatica e incapace di raggiungere l'apice di ogni argomento che il film ha trattato
Il finale è enigmatico (sono davvero riusciti a scappare o sono dentro un altro mega loop?) e cerca di metter dentro più di un argomento (molto bello quello che richiama la citazione iniziale, per cui due fratelli si confidano solo in punto di morte) ma, anche in questo caso, c'è la sensazione che il livello autoriale che si poteva raggiungere sia stato smorzato da una scrittura non perfetta, non troppo empatica e incapace di raggiungere l'apice di ogni argomento che il film ha trattato
7
Caro Giuseppe, "Endless" (2017) è il sequel del più bello ed affascinante "Resolution" (2012), entrambi i film diretti dalla stessa coppia Benson-Moorhead.
RispondiEliminaA me capitò d'imbattermi prima in "Endless" e dopo quasi due anni vidi "Resolution" e compresi tante cose.
C'era qualcosa (anzi più di una) che in "Endless" mi sfuggiva, come dei presupposti che i registi davano per scontati ma che, da spettatore, non riuscivo a comprendere.
Con "Resolution" compresi tutto: il sequel (Endless) era un po' confusionario e cercava di diluire la brillante idea del film originale.
Peccato perché si poteva fare molto di più.
Attendevo con ansia (dopo Resolution e Spring) il film, ma a me ha molto molto deluso.. l'ho trovato confuso e poco interessante ahimè..
Eliminaoh, in 6 mi hanno scritto dicendomi quanto sto Resolution sia molto più bello, va recuperato assolutamente ;)
Eliminae mi confermate tutti quanto questo The Endless sia tanto confusionario
magari mi capita come per Rael ;)
Devo recuperare assolutamente
RispondiEliminasì perchè ami questo genere ma vedrai che anche te di pecche ne troverai più d'una
Eliminache poi se ce pensate che per capì il loro ultimo film tocca vedè il primo se capisce anche dal titolo, Resolution ;)
RispondiEliminahanno fatto il primo film, l'han chiamato così pensando "ora tra 10 anni non capiranno una sega del sequel e dovranno vedè questo"
visto stasera, mi è piaciuto. mi è sembrata una super puntata di Lost.
RispondiEliminaalla fine i loop temporali si sono incastonati bene nella trama, tanto da spiegarne il finale.
l atmosfera è abbastanza disturbante, nonostante l'ambientazione desertica con la luce forte.
direi che è tutto azzeccato, forse perché rientriamo nel mio genere, ma mi sento soddisfatto.
la scena del tiro alla fune è fantastica, inquietante e poetica
son contento che te sia piaciuto così tanto
Eliminaanche io adoro il genere ma, davvero, l'ho trovato tanto confuso
bisogna vedè il primo
la scena delle fune è meravigliosa
Mi è piaciuto molto, unisce horror e fantascienza in un giusto mix.
RispondiEliminaBene! anche te cerca di recuperare quello precedente allora ;)
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