La leggerezza fatta pellicola. E'
davvero difficile trovare in questi ultimi anni un film così delicato,
divertente, garbato e innocente come Le Petit Nicolas. La sensazione che si
prova guardandolo è difficile da descrivere, sembra di star sopra una nuvola
per quanto vola alto sopra le nostre preoccupazioni ed è soffice e puro. Ne Le
Petit Nicolas il male non esiste, non esistono i problemi, non ci sono spigoli,
il mondo è incantato perchè non racconta il nostro mondo, quello vero, ma
quello visto dagli occhi dei bambini, specie del protagonista, Nicolas, un
9enne dalla grandissima immaginazione che si mette paura perchè crede che la
madre sia incinta e lo abbandoni nel bosco una volta nato il fratellino.
Le Petit Nicolas è lo splendido Les
Choristes che incontra Amelie. Prende il mondo del primo (e non è un caso
che ci sia, proprio in una scena di coro, un cameo di Gerard Jugnot,
l'indimenticabile professore di musica Mathieu) e lo racconta nella maniera
incantata del film di Jeunet fin dalla presentazione, spassosissima, dei
piccoli protagonisti. Non ci sono tragedie familiari o situazioni
particolarmente difficili o, se ci sono, è così alta la leggerezza con cui
vengono raccontate che non te ne accorgi neanche.
I piccoli attori sono tutti splendidi, tra tutti mi piace ricordare Victor Carles nel ruolo di Clotaire, il bambino destinato quasi sempre alla punizione. Il suo viso ha qualcosa di magico, mi ha riportato agli indimenticabili volti dei nostri bimbi della grande epoca neorealista. La regia è ottima, l'ambietazione negli anni '50 favolosa e non mancano neanche le trovate grafiche. Il divertimento è assicurato (visite mediche-pozione della forza) e raggiunge il suo apice nella fantastica scena della cena col datore di lavoro. La struttura alla fine è quella classica della commedia degli equivoci per la quale agli occhi di Nicolas ogni cosa che gli accade è intepretata in maniera errata.Quello che sorprende, ripeto, è l'assenza totale di intenti moraleggianti o di scene leggermente più serie o impegnate. No, Nicolas e i suoi amici vedono il mondo dal basso dei loro 9 anni e il mondo, a quell'età e a quell'altezza, è e deve essere un mondo spensierato. Per questo è impossibile attaccare il film, reputarlo falso o troppo idealizzato, dato che non racconta la realtà. E il Cinema, da che mondo è mondo, ha sempre avuto questa magia, non raccontare la realtà e farci stare, per un'oretta e mezzo, sopra una nuvola.
I piccoli attori sono tutti splendidi, tra tutti mi piace ricordare Victor Carles nel ruolo di Clotaire, il bambino destinato quasi sempre alla punizione. Il suo viso ha qualcosa di magico, mi ha riportato agli indimenticabili volti dei nostri bimbi della grande epoca neorealista. La regia è ottima, l'ambietazione negli anni '50 favolosa e non mancano neanche le trovate grafiche. Il divertimento è assicurato (visite mediche-pozione della forza) e raggiunge il suo apice nella fantastica scena della cena col datore di lavoro. La struttura alla fine è quella classica della commedia degli equivoci per la quale agli occhi di Nicolas ogni cosa che gli accade è intepretata in maniera errata.Quello che sorprende, ripeto, è l'assenza totale di intenti moraleggianti o di scene leggermente più serie o impegnate. No, Nicolas e i suoi amici vedono il mondo dal basso dei loro 9 anni e il mondo, a quell'età e a quell'altezza, è e deve essere un mondo spensierato. Per questo è impossibile attaccare il film, reputarlo falso o troppo idealizzato, dato che non racconta la realtà. E il Cinema, da che mondo è mondo, ha sempre avuto questa magia, non raccontare la realtà e farci stare, per un'oretta e mezzo, sopra una nuvola.
(voto 8)
fiuuu... visto! e confermo! addio.
RispondiEliminaConfermo, è bellino, bellino, bellino.
RispondiEliminaNe ho parlato anche dalle mie parti.
E poi i miei figli lo adorano
Non l'ho ancora visto, ma nella mia scuola "Le petit Nicolas" era una lettura obbligatoria. :D
RispondiEliminaTroppo bello questo film e l'ennesima conferma che la Francia è una vera e propria isola felice della cinematografia mondiale ;)
RispondiEliminaCiku: non fuggire che ti prendo al lazo.
RispondiEliminaMoon: un bravo genitore DEVE far vedere Nicolas al proprio figlio, brava! Poi passerà da te.
Ottimista: mi hanno parlato benissimo del fumetto e complimenti alla tua scuola. Credo comunque che il film abbia mantenuto pressappoco lo stesso livello.
Antonio: Vive la France!