Oggi ho scoperto con grande dispiacere della chiusura del blog del mio amico Einzige.
Siccome viste le difficoltà degli ultimi mesi era balenata anche a me l'idea di chiudere, un giorno tra il divertito e l'immalinconito ho pensato a questo particolare ed eventuale post, l'ultimo post.
Ho ripensato a tante chiusure di blog che ho letto negli anni, alcuni divertite,alcune tristi, altre tragiche e altre ancora rabbiose.
Oggi mi è balenata questa idea, sperando che non sia già stata realizzata anche se, mi conosco, non la realizzerò mai nemmeno io.
Perchè non realizzare un volume sugli ultimi post dei blog?
Un'opera crepuscolare in cui fare una carrellata e delle riflessioni su quei fatidici ultimi post.
Un libro in pratica sulla morte ma che potrebbe riservare momenti anche comici e divertiti.
Magari diviso per tematiche, si potrebbe analizzare come e perchè una data persona decide, attenzione, DECIDE, di porre fine a qualcosa.
Sì, decide, perchè ci sono tanti blog che muoiono non consapevoli, senza quell'ultimo post che lo annuncia.
Invece chi quell'ultimo post lo scrive ha deciso di chiudere, la fine è molto più matura e, in un certo senso, drammatica perchè in qualche modo (tranne in rarissimi casi) equivale a un piccolo e consapevole fallimento, un sapere di non farcela e annunciarlo.
Non lo so, magari è un'idea di merda ma sono convinto che ben fatto possa avere anche il suo pubblico.
Al Cannibale piacerebbe, sono sicuro.
Ditemi che ne pensate, mi farebbe molto piacere.
Se è già stato fatto avvertitemi che cancello il post immediatamente.
E per la vergogna vi dico già che sarebbe il mio ultimo post.
hai ragione, l'idea mi piace! :)
RispondiEliminaperò sono contro la chiusura dei blog.
bloggers, sì ce l'ho con voi, non mollate, rimanete aperti!
Credo che potrebbe avere un qualche interesse sociologico, capire perché uno decide ad un certo punto di farla finita col proprio blog (che in effetti equivale un po' a tirar via una parte di sé, un sorta di semi-suicidio insomma :-D)
RispondiEliminaIo comunque sto con Cannibal Kid, sono contraria alla chiusura dei blog ed invito tutti a postare, postare, postare all'infinito, anche per opporsi alla scrittura e comunicazione sempre più frammentaria dei vari twitter e FB.
Giuseppe non mollare. ;-)
Rispondo a entrambi.
RispondiEliminaSono convinto che dietro ogni chiusura ci sarebbe una storia da raccontare, ovvio ad esempio che nel caso provassi davvero a fare una cosa del genere tenterei in ogni modo di contattare il blogger che ha chiuso.
Ci sono chiusure di blog che hanno fatto storia con dietro delle storie tragiche (storico quell'ultimo post di un blogger malato di cancro) ma anche altre più simpatiche e curiose.
Aver tempo, fortuna di trovare tanto materiale interessante e possibilità di sentire i diretti interessati sono convinto che verrebbe fuori un microcosmo di vita incredibile, ha ragione Bianca quando parla di interesse sociologico.
Nessuno vuole mollare ma a volte è inevitabile, i blog chiuderanno sempre a centinaia.
No no, io ho deciso di resistere :)
Comunque nella mia lunga frequentazione di blog (il mio l'ho aperto solo da circa due anni, ma seguo la blogsfera praticamente dagli esordi) ho notato che molti li chiudono, ma per poi riaprirne un altro, magari diverso nelle forme e nei contenuti. Io penso che ogni blog sia l'inizio di un percorso di vita e che capiti che poi prenda strade spesso impensabili, non previste agli esordi e questo magari fa rimettere il progetto in discussione. Conosco bloggers che avranno aperto non so più quanti blog, spesso con nick diversi, come a volersi reinventare, scrollarsi di dosso una certa immagine. In fondo ognuno in rete può decidere di veicolare una certa immagine di sé stesso ed anche smettere ad un certo punto di essere in una maniera per lasciar emergere tutto un altro aspetto. A quel punto che si fa? Si apre un blog diverso, magari meno tematico e più personale, o viceversa.
EliminaCerto, altra cosa sono quelli che chiudono per sopraggiunti problemi personali. Io seguo ed ho seguito anche alcuni cancer blogs per esempio, ed alcuni purtroppo hanno chiuso perché l'autore/autrice se n'è andato/a. Questo è molto triste.
Mi domando, ad esempio, se mi ammalassi condividerei la mia malattia sul blog come fanno molti? Non so.
Vabbè... sono andata fuori tema, mi sa (as usual). ;-)
Tutto, prima o poi, finisce o cambia.
RispondiEliminaOnestamente, però, credo che uno spazio come questo, privo di fatto di periodicità, può comunque permettersi una vita lunga e piena.
Quindi anche io ti dico di non mollare, anche perchè alla fine quella malinconia resta - da una parte e dall'altra, vedi Einzige -.
Credo che per non mollare bisogna trovare sempre una motivazione. Oltre ai sopra citati motivi di salute credo che molti blogger mollino perchè hanno poco riscontro da parte dei lettori, in fondo scrivere per se stessi nel web non è il massimo, credo.
RispondiEliminaQuindi più che mollare o prima di mollare, provare a modificare il blog, anche perchè inizialmente non si ha la cognizione totale di quello che si pubblica.
Io inizialmente mi occupavo di tutto: tv, musica, cinema, letteratura, tecnologia, facendo post brevi e confusi.
Ora cerco di concentrarmi solo su cinema e libri thriller e qualche piccolo riscontro anche nel posizionamento sui motori di ricerca l'ho sto avendo;-)
Quindi in sintesi modificate se non vi piace il vostro blog, ma non mollate:)
Io per un anno e mezzo non sapevo nemmeno dei lettori, scrivevo sto spazio per me e 2,3 amici. Poi con Lost sono iniziate ad arrivar persone e ho capito che dà grandissima soddisfazione esser seguito da qualcuno.
EliminaPiù che mollare perchè non ti seguono è vero forse ancora di più il contrario, non mollare perchè qualcuno ti segue.
E io sto periodo difficile un pò lo sto superando (nel blog)proprio perchè so che qualcuno un'occhiata ce la dà.
Ma rimane uno spazio mio per me necessario.
Vorrei solo tornare a riempirlo come un tempo.
Grazie della visita Nico.
Io ho mollato.
RispondiEliminaPoi sono resuscitato.
Ci ho messo un pò di più di 3 giorni, ma ce l'ho fatta.
Forse vi salverò tutti!
Aspetta, vado a casa che mi scappa la pipì... :)
Hey non avrai veramente intenzione di chiudere? Quando non so che film guardare entro sempre nel tuo blog ;) Non mollare ciao!
RispondiEliminaAntonio.
Rispondo a tutti.
RispondiEliminaIn realtà ho solo proposto un'idea editoriale, non ho "minacciato" di chiudere.
Vi ringrazio tutti per l'affetto ma non credo proprio che mollerò, devo solo far passare questo periodo in cui aggiorno poco per poi tornare ai ritmi di una volta (non fordiani ma comunque buoni...).
Antonio di Tall Man'Lair?
se sei te, ciao, come stai?
se non sei te, ciao sconosciuto Antonio, ti ringrazio moltissimo per la stima, davvero.
Un abbraccio a tutti.
Sarebbe alquanto triste leggere una raccolta di questo genere.
RispondiEliminaDetto questo, attendo con ansia una tua recensione sul nuovo film Rodrigo Cortés, Red Lights.
Per chi non lo sapesse è il regista di "Buried", non solo una piccola perla di sceneggiatura e regia ma anche, e sopratutto, il film che mi ha fatto conoscere questo blog ^^
E vabbè, ma se non mi dici chi sei non vale :)
Eliminae già che ci sei che mi dici di Buried?
Comunque per Red Lights mi sa che vado proprio stasera.
EliminaO quello Amour ma per Amour devo esser pronto psicologicamente
Bellissimo Amour. E secondo me non è nemmeno così angosciante, dipende dalla prospettiva da cui lo guardi. La vecchiaia, la malattia, la morte non sono tragedie, fanno parte della vita. L'importante è viverla, 'sta vita.
EliminaBuried è la dimostrazione che con una buona sceneggiatura non serve altro (o quasi).
EliminaCi sono film d'azione che a volte mi fan scappare uno sbadiglio mentre Buried, girato praticamente interamente in una bara,lascia letteralmente senza fiato per quasi tutta la durata.
Questo è ciò che penso ;-)
In attesa di red light allora ;-) alla prossima.
Ciao!
EliminaCompletamente d'accordo per Buried.
Red Light arriverà.
Ti ringrazio moltissimo.
I ritmi fordiani e cannibaleschi ancora oggi, a circa 8 mesi dalla mia utilissima "discesa in campo" nella blogosfera, mi spaventano a morte come se mi ritrovassi Margherita Hack nel letto infoiata e vogliosa di sesso tantrico.
RispondiEliminaDetto questo non sono assolutamente nessuno per invitarla a non mollare, visto che la chiusura è una tentazione fortissima che prima o poi attrae la mente del creativo o di chi quantomeno ha delle velleità di un certo tipo. E' inevitabile, si ha voglia di evolvere, di mutare. D'altronde anche Cristiano Malgioglio lo ha fatto, non vedo perché non debba poterlo fare lei. Anch'io l'ho fatto, poi però son tornato sui miei passi per colpa di quei pochi ma lercissimi lettori che fingono un reale interesse per i miei scritti (fintissimi, mamma mia).
Insomma mr Daewoo io credo di averla battezzata in un certo senso, donandole un nuovo nome e tutto il mio amore. Se lo ricorda quando eravamo INNAMORATI? Poi lei mi abbandonò ed oggi la storia può dirsi forse irrimediabilmente conclusa, ma chissà...magari lei saprà sorprendermi con un'altra pillola di buonumore delle sue, io ci spero. Lei è buono mr Daewoo, lo sento, lo leggo. Le voglio bene.
E io per una volta ti dò del tu.
EliminaTi voglio bene DFZ.
Davvero.
E per non rovinare questo momento non aggiungo nemmeno una cazzata.
Ciao Dae. Ti ricorderai di me col nome di Giacometot e per il blog "Soliloqui in mare aperto". Io chiusi quel mio vecchio blog causa un vero lavoro di recensore, che poi è andato naufragando, purtroppo.
RispondiEliminaTi ho comunque sempre seguito, e lo farò sempre. Scrivi molto bene e leggerti mi mette sempre l'allegria. Quindi... non mollare, io sono con te in qualunque momento! Spero tu possa proseguire ancora per molto, moltissimo tempo.
Ma come non mi ricordo di te, scherzi?
EliminaNon so come ringraziarti.
Non so come ringraziarvi.
Il fatto che ti ricordi ancora è qualcosa di sufficiente, credimi ^^ e il vedere che hai ripreso è una piccola gioia personale.
EliminaNon mollare mai!
Grazie Giacomo, davvero.
EliminaCiao dae -soo, Ti "vampirizzo" da un pezzo, insieme ad altri blogger, seguendo le Tue recensioni per scaricare a botta (quasi) sicura i films di cui hai dato consiglio. I gusti coincidono molto spesso e quindi vorrei continuare a vampirizzarti e spero tanto che tu continui a scrivere. E' d' obbligo comunque ringraziarTi per quanto successo finora grazie al tuo blog.
RispondiEliminaA presto . Luca
Beh, ti dico solo che oggi ho voluto scrivere di nuovo grazie al tuo commento.
EliminaBasta poco a volte.
Grazie luca.
Lietissimo. Anzi da adesso se vedo che ti fermi un po' troppo ti pungolo. In questi ultimi otto mesi causa operazione (anzi operazioni, quattro) alla retina mi hanno decisamente sconsigliato di leggere. La televisione però era ammessa. Quindi ho fatto una scorpacciata di films, scoprendone grazie a te molti di qualità che altrimenti avrei perso (Eden Lake, splendido ..e naturalmente non se lo è filato nessuno e così pure "Più rosso del cielo").
EliminaAlla fine ho capito che è sempre più vera la legge di Sturgeon ("il 90% di tutto è spazzatura")e che l' importante ormai è muoversi nel 10% che rimane. Certo bisogna cercarlo e riconoscerlo ma per quello..
ci sei tu.
A presto e naturalmente tanti auguri!
Luca
Se volevi commuovermi a Natale ci sei riuscito.
EliminaHo appena finito di vedere L'Illusionista di Chomet, spero di scriverne domani.
Rosso come il cielo credo intendessi, splendido.
Grazie ancora, passa una bella giornata domani con chi ti vuole bene.
Salve,
RispondiEliminaaugurandoti un buon Natale e un felice anno nuovo, ti invito a votare migliori film del 2012 sul mio blog. Nella pagina trovi anche il link per votare come "blogger cinematografico".
Ovviamente, l'invito è esteso a tutti i blogger di cinema qui di passaggio che non sono ancora riuscito a contattare e a tutti i visitatori amanti del cinema!
A presto!!!
Spero di venire Amos, come tutti gli anni. Grazie.
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