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31.1.13

Recensione: "Boy A"



Boy A, ossia il ragazzo A, una semplice lettera per nascondere la tua identità. Sì perchè quando a 10 anni commetti un omicidio è meglio tenerla nascosta la tua identità, sei comunque un bambino, ci sono delle leggi che devono preservarti. Questa è la storia di Eric Wilson, poi divenuto Boy A, poi divenuto Jack Borridge. Già perchè quando dopo 14 anni di prigione, 14 anni, tutti quelli che ti privano del tuo esser bambino, del tuo esser adolescente, del tuo, forse, esser uomo, Eric deve cominciare una nuova vita, non può che farlo se non sotto falso nome. Ma se tu sei davvero cambiato (cambiato di che poi? non sei mai stato un mostro Eric, mai) così non lo pensa la gente, tu hai il male dentro, tu sei un mostro, vai rintracciato, punito. Questa è la storia di un bravo ragazzo che cerca di ricostruirsi un'esistenza, se mai ne abbia avuta una, in una società che non riesce però a vedere oltre il proprio naso, capire,o almeno cercare di farlo,analizzare, perdonare.
Film magnifico, duro e al tempo stesso intenso ed emozionante come il cinema inglese sa proporre sicuramente superiore all'altrettanto ottimo (paragonabile per disagio giovanile e consenso di critica) Fish Tank, uno dei film ad aver lanciato quel mostro di Fassbender.
Forse ne vale la visione anche la sola interpretazione di Andrew Garfield, giovane attore inglese di talento purissimo che ha qualcosa nello sguardo da farti innamorare all'istante, una capacità recitativa unita a qualità extracinematografiche rare. Si vuol bene a sto ragazzo a prescindere dal ruolo che fa, l'empatia per lui, cosa rara, esula dal film in sè. 



Qui poi è perfetto nella parte di un ragazzo che deve ricominciare da capo a 24 anni, che non sa nulla della vita, niente dell'amore, niente della società, niente di niente. Il suo è un approccio impaurito, delicato,dolcissimo. Strano che in lui non si ravveda mai una specie di pentimento ma forse i flash back finali ci mostrano il perchè, la sua odissea molto probabilmente non ha alcuna colpa.Il film in montaggio alternato racconta la vita dell'Eric bambino, vittima di bullismo, famiglia a pezzi e un'amicizia con un violentissimo coetaneo abusato dal fratello alternato all'Eric ormai adulto, ma neonato di vita. che in segreto lascia le carceri aiutato da un fantastico tutor (un sempre grande Mullan) che cerca di reinserirlo come fosse suo figlio. Ma la notizia che Eric è uscito arriva sui giornali, comincia la caccia. Magnifico il modo in cui si racconta la nascita di un amore o quello di un'amicizia, terribile come media e comunità trattano il caso di Eric, considerato un mostro a vita, come se il male fosse genetico. Eric è buono, puro, una tabula rasa pronta a esser scritta dalle meraviglie della vita ma la società lo bracca, la gente non si fida di lui,tutti i suoi affetti gli crollano davanti. 

Risultati immagini per boy a film

Il regista Crowley non sbaglia una mossa, la sceneggiatura è semplice ma al contempo accattivante nel delineare piano piano il passato di Eric, perfetta nel raccontare con precisione, obiettività ma anche tenerezza e sensibilità quello che era, è e sarà il suo carattere, il suo profilo psicologico.Non ci manca niente per capire Eric, ed è per questo che il film funziona. L'ultimo quarto d'ora è straordinario e non tanto per l' emozionantissimo finale con quelle telefonate, così vere da far paura e così devastanti per chi le riceve, e non per quel disegno e quel messaggio da pelle d'oca, il sapere da una bambina che tu puoi riscattarti, che sei un angelo quando proprio un'altra bambina aveva fatto cominciare il tuo inferno. La perla sta nel dialogo tra il tutor Terry e il suo vero figlio. Un dialogo lucido, terribile per le conseguenze che porterà ad Eric ma assolutamente comprensibile. Una chicca di sceneggiatura che significa solo una cosa, il dolore adolescenziale, la mancanza di qualcosa genera dei meccanismi, in questo caso una specie di gelosia, che possono avere un effetto devastante. E uccidere un ragazzo che alla fine non era altro che come te.

( voto 8 )

22 commenti:

  1. Devo assolutamente recuperarlo, perchè il libro mi aveva colpito. Ma colpito forte, da farmi male.

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    1. Il film profuma tanto di romanzo, lo immaginavo avesse dietro un testo letterario forte. Magari mi piacerebbe sapere se nel libro il finale è un pò più...esplicito. Magari ci si risente. :)

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    2. Eccomi!
      Sì, il libro è uscito nel 2004, ma, nonostante si ispiri a un fatto di cronaca avvenuto in inghilterra nel '93, il finale non è esplicito, nemmeno nel libro.

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  2. Ne ho sentito sempre parlare molto bene.
    Dovrò recuperarlo, prima o poi.

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    1. Ford, recupera anche il libro.

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    2. Un film non visto da James?
      Urca...

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    3. che storia terribile...

      http://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_James_Bulger

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  3. ce l'ho lì da tempo a prendere polvere ma è ora di mettere mano allo spolverino e dargli lo spazio che merita...

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    1. Credo che hai usato il verbo "avere" nel senso di file vero? Allora rispondi a Mushroom :)

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  4. Posso sapere se l hai visto sub ita e dove l'hai trovato?

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    1. Fino a un mese fa avevo una vdeoteca, tutti i film che trovi recensiti qua e che sono editi in Italia li ho visti in dvd. Almeno finora :) mi dispiace :(

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  5. Sembra davvero interessante, mi sa che cerco di recuperarlo il più presto possibile.

    A proposito di montaggio alternato (ho approfittato di questo spunto perchè non sapevo dove altro chiedertelo): ho rivisto avantieri "21 grammi" e l'ho ritrovato magnifico: grande montaggio, grandi temi, grandi attori (quel Sean Penn...). Tu l'hai visto?

    Ma sai che ogni commento in cui leggo che hai chiuso la videoteca mi mette tanta nostalgia? È un posto che mi parla di tanta vita, vissuta ed immaginata, e l'idea di saperlo chiuso - impolverato ed 'immobile' - mi sembra un controsenso. Secondo me dovresti scriverne (ma intendo proprio un libro): è un ottimo soggetto letterario, soprattutto in questo periodo in cui di videoteche chiuse se ne vedono sempre di più.

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    1. davvero incredibile...

      poi ti dico cosa

      prima

      allora, sì, recupera Boy A, uno di quei film strettamente europei che non cercano mai trucchetti per commuovere o colpire.
      e c'è un garfiled grandioso

      po, 21 grammi

      certo che l'ho visto, io muoio per Inarritu

      film strepitoso che usa il montaggio alternato alla grande come, ad esempio Traffic e Crash, Anche se di solito quando parlo di montaggio alternato mi riferisco a quella che appare quasi come un'unica sequenza in cui in realtà se ne alternano di più. Proprio per questo il montaggio alternato molte volte lo uso come termine quando c'è contemporaneità tra le vicende incastonate

      in 21 grammi c'è proprio un'alternanza di storie (e ovviamente anche di montaggio) che rende il montaggio alternato a maglie molto larghe, non so se mi spiego

      eccoci alla videoteva

      a te mette nostalgia, per me è stata e forse è tuttora una mazzata tremenda, specie perchè ritrovarsi da un mondo che ami alla follia a una fabbrica non è facile

      ma l'incredibile è altrove

      avevo pensato di scrivere sulla mia esperienza in videoteca, a dire il vero avevo già il titolo, "memorie di un giovane videotecaro"

      mi ero anche scritto su un foglio tutti i nomi, centinaia, di quelle persone curiose, assurde, intelligenti o stupide che mi avevano portato a vivere situazioni incredibili, te lo giuro moltissime.

      ma poi ho perso quel foglio, ho chiuso, ho buttato il pc con tutti i nomi (senza quelli ricostruire e ricordarsi è impossibile, recupererei il 10% di quello che farei con un elenco davanti), la mia vita si è fatta un pò difficile e la voglia di scrivere su questo capitolo forzatamente chiuso se ne è andata

      ma era una bellissima idea e sono convinto che ne avrei tirato fuori qualcosa di buono, simpatico, commovente, drammatico e curioso

      o almeno per me

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  6. Sì sì ti sei spiegato bene sul discorso del montaggio alternato.

    Per la videoteca: posso solo immaginare cosa possa significare un passaggio del genere...e per questo ti consiglio di scriverne: sarebbe - tra le altre cose - terapeutico per te stesso; altrimenti tutto l'entusiasmo del tuo lavoro passato e tutto l''amaro' del lavoro presente rimarrebbero implosi. E invece, attraverso le persone sensibili, "la gioia, come il dolore, si deve conservare, si deve trasformare" (cit. "Solo un uomo" di Niccolò Fabi).
    Per il discorso dei fogli persi, è vero: erano indispensabili; ma è anche vero che se c'è un forte 'perchè', il 'come' si trova sempre. Scappa via dall'Idiota di Daniele Silvestri.

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    1. Tu mi dici parole dolci sul superamento del dolore, tu mi citi Fabi e Silvestri, tu sei uno stronzo perchè adesso mi sento terribilmente in colpa a non farlo...

      Ma ti giuro, su 1500 clienti avere la lista davanti mi permetterebbe di ricordare centinaia si storie (ho una memoria formidabile, per ogni nome ricorderei ogni avvenimento che lo riguarda) ma così da zero sarebbe tutto raffazzonato, stentato, una decina di avvenimenti grandi e nulla più. Se dovevo farlo dovevo farlo al meglio. O troverò un altro modo.

      Grazie Gia

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  7. Ovviamente non volevo farti sentire in colpa, era un modo per spronarti: perchè questa è una cosa importante; ma capisco (e condivido) l'idea per cui o la fai al meglio o non la fai proprio. In ogni caso mi dispiace, sono sicuro che sarebbe stato un libro vivido e significativo.

    Comunque sono riuscito a trovare "Boy a", appena possibile lo guardo :)

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    1. più che altro era una rara occasione per avere una materia in cui poteva confluire di tutto, momenti altamente comici, altri imbarazzanti, altri grotteschi, altri commoventi, altri drammatici, altri quasi tragici, te lo giuro, è successo di tutto, anche cose che vedi solo nei film.

      Boy A ti piacerà, non chiede tanto, non è un capolavoro ma è un film molto genuino.

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    1. Meglio così

      Delle classifiche che ne pensi Edo? se ne hai visti parecchi mi interessa il parere

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  9. Eh ne ho visto solo qualcuno: Adele, gravity, prisoners, il sospetto.
    Still life e miss violence li vedrò appena mi capita di recuperarli.

    Di Adele ti ho scritto, film stupendo, il primo bacio merita certamente la classifica delle scene migliori.
    Gravity non mi è piaciuto molto, questione di gusti miei, non sono riuscito a superare la scelta delle storie background dei personaggi e chi morto, e come, e chi salvato.
    Prisoners bel film, l'inquietudine delle bimbe scomparse è incredibilmente empatico e ben raccontato, grandi attori (non sono rimasto però così convinto come altri dal wolwerine, un po' troppo cazzutarrabbiateggiante) meno la soluzione dell'enigma, un po' acquosa ho trovato.
    Il sospetto mi ha fatto male. L'ho guardato a fatica. Certamente può essere/è un complimento, ma non per tutti i momenti e non lo consiglierei alla leggera. )

    Sugli horror, su cui sono un poco più ferrato, avevo già visto quelli di cui hai parlato, avevo adorato cold fish (che botta a livello psicologico!) e mi ero goduto molto noroi, solo che è passato un po' di tempo quindi non ho commentato.

    Killer Joe l'avrei messo nella classifica delle scene migliori non per il pollo, ma per il primo appuntamento fra i due. (Quel voltarsi, farla spogliare mentre pian si leva via tutta la roba manette pistola portafoglio chiavi, indossare il vestito etc..)

    Ah, mi son visto recentemente dead man's shoes ed è stata piacevole visione, nessun colpo di scena ma una storia che si dipana pian piano, belli i personaggi, belli i rapporti fra di essi; per tutto il film non ho potuto però fare a meno di dirmi che avrebbero dovuto prendere Johnny Harris per fare l'ex-soldato e sarebbe stato perfetto.

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    1. Ti giuro domani ti rispondo su tutto, sto commento non merita una sola riga...

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