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21.3.13

Recensione "Sinister"

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
i pochi che ancora mi seguiranno avranno notato una nuova lunga pausa. Ancora gli stimoli per scrivere con continuità non arrivano. Però a tutti quelli che questo mese hanno continuato a commentare voglio dire che entro un giorno risponderò e che d'ora in poi, recensioni a parte (spero copiose), starò molto dietro ai commenti e risponderò sempre in breve tempo. Perchè alla fine sono questi commenti che stanno tenendo in vita tutto e ogni giorno mi fanno venir voglia di ricominciare alla grande.
Vabbeh, ecco Sinister:




Ormai dopo centinaia di visioni in questo campo sono davvero poche le cose che chiedo a un horror, due in particolare, tensione (perchè la paura ormai, ahimè, è davvero una sconosciuta) e un pizzico di originalità, giusto un pizzico per uscire dal mucchio. Purtroppo quello del terrore è il genere che più fa fatica a scrollarsi di dosso tutto ciò che lo precede, ogni sequenza presa a sè ha centinaia di antenati e parenti, più spesso gemelli omozigoti che prozii di quarto grado.
E, purtroppo, anche questo Sinister per buona parte della sua durata è una sequela di scene e stereotipi orrorifici da far quasi paura, appunto. I primi 10 minuti sembrano uno scherzo,c'è tutto.
Lo scrittore di storie horror (30% della produzione kinghiana e relativi adattamenti al cinema), la nuova casa dove trasferirsi, un delitto precedente nella suddetta abitazione (particolare come questi 3 primi elementi ricordino molto il buon horror 1408), la bambina che disegna sui muri, i rumori notturni, i filmini amatoriali, la soffitta. Tutto, non manca nulla se non i bambini morti (arriveranno) o gli esperti del paranormale da consultare (arriverà), il demone di turno bla bla bla. Come al solito la messinscena e il comparto tecnico sono ottimi ma ormai il cinema moderno a livello fotografico è qualcosa di grandioso. E la colonna sonora è davvero magnifica, rarissimo nell'horror.
Sinceramente vedevo attorno a me buoni riscontri, specie il primo tempo.
Io invece non riuscivo nemmeno a capire se stavo vedendo un film per la prima volta o ero nella poltrona di casa a rivedermene uno.


Mentre rimpiangevo i miei Eden Lake (trama all'osso ma tensione assurda), The Orphanage (che ha messo l'anima in un sottogenere stra-abusato come la ghost story), Lake Mungo (must dei mockumentary), Strange Circus (la follia al servizio dell'horror) The Loved Ones (come fare un torture) Them (un gioiello) o anche roba come Shadow e Wolf Creek (che seppur in maniera molto diversa hanno azzeccato il villain in maniera grandiosa), mentre facendo finta di vedere il film ripensavo a tutti quegli horror, come questi citati, che in qualche modo, vuoi per originalità , vuoi per tensione, vuoi per capacità recitative o per atmosfera, sono riusciti a farmi essere ancora innamorato di questo magnifico genere, mentre assonnato penso a tutto questo Sinister migliora.



Niente balzi sotomajoriani intendiamoci, ma un saltello a piè pari verso l'alto sì.
Il dramma del protagonista diventa più intenso,la figura che piano piano viene fuori del demone è abbastanza riuscita, la storia dei filmini, e i filmini stessi, non sono niente male. La recitazione è nella media, scene particolarmente belle da ricordare non le... ricordo ma la vicenda comincia a suscitare un proprio interesse e la catena di Sant'Antonio di morte del demone ( tre complementi di specificazione consecutivi di orribile bellezza) ha un suo perchè, mi è piaciuta. Peccato che i bambini più che far paura sembrano pitturati per la festa di carnevale della scuola e che, incredibile, Ethan Hawke non accendi MAI una luce (vabbeh che è al verde ma perchè crearsi l'amosfera horror da solo?) ma si arriva alla fine senza tante tragedie insomma.


Due cose mi chiedo.
Fate shhhh con il dito, provate. Dove lo mettete? Davanti il naso credo o comunque appena sotto la punta. Ecco, in America- l'ho scoperto con questo film- la parte superiore del dito arriva appena al labbro superiore. Questa è una perla cinematografica, converrete.
Altra cosa.
Il demone opera da millenni.
Ma prima, quando non c'era il super 8, come cazzo faceva?

30 commenti:

  1. io ti leggo sempre con piacere, giusto per fartelo sapere.

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    1. Ma che scherzi? Fai benissimo a dirmelo, dà sempre soddisfazione. Gracias

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  2. originalità sotto lo zero, per un horror che si guarda e si dimentica subito dopo...
    e la tensione?
    anche nel mio caso non pervenuta :)

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  3. A me invece è parso ben fatto, e ho adorato il demone.

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    1. Sì, l'hai adorato perchè sembra uno da metallo pesante vecchio rocker che non sei altro.

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  4. faccio fare silenzio all'americana. sarà per questo che funziona minga?

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    1. Non è vero.
      E se è vero è perchè c'hai l'indice corto.

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    2. ahahahahahahahahah
      fambrodo! :D

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    3. se prima di tornare a commentare qui non recuperi l'ultima falange ti nego l'accesso.

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  5. Al cinema non lo vedrò di sicuro, non ho una buona opinione del regista dopo il sopravvalutatissimo Emily Rose (80% di processo, il restante scene stereotipate di esorcismo)...dovrei guardare piuttosto il capitolo di Hellraiser di Derrickson visto che ne parlano quasi tutti bene ;) ps mi devi spiegare cosa ci hai trovato di bello in Lake Mungo, io l'ho bocciato totalmente, mah! Ps #2 col blog continua, fregatene degli altri che non commentano, se commentano lo fanno solo per avere un ritorno, io mi tiro fuori da questa deprecabile tendenza...

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    1. Antonio, io come saprai la penso come te. Di quei 96 lettori lì sulla destra non ce ne è nemmeno uno, giuro, nemmeno uno che ho "chiamato" od ho invitato a contraccambiare la visita. Le poche volte che commento in altri blog (e ce ne sono di veramente belli, mi piacerebbe farlo più spesso) 2 righe su quello che l'autore ha scritto le metto, credo che il commento non debba essere standard ma inerente a ciò letto in quel blog. Odio catene di sant'antonio (alle quali malgrado tre "premi" vinti non ho mai aderito) e reclutamenti vari. Però questi amici che commentano sempre dapertutto e sponsorizzano il proprio blog sono comunque ragazzi che vogliono condividere una passione e attuano un modo "sano" per relazionarsi con gli altri. Io li apprezzo, sprecano molto tempo per gli altri magari sperando in un ritorno. In realtà non c'è niente di male perchè se poi il loro blog vale uno lo legge volentieri, se non vale uno si mette lettore fisso ma poi non lo considera. Alla fine rimane la vanità dei tanti commenti e dei tanti lettori ma il gradimento è un'altra cosa.
      Onore a loro che riescono a vivere il mondo blogger a pieno, io non ci riuscirei mai.
      E poi amici come James, Marco, Poison e tutti quelli che comuqnue ti danno il commentino non hanno più niente da guadagnare con me, lo fanno per dare comunque in breve tempo la loro opinione e magari GIUSTAMENTE sperare che io dia la mia nel loro blog (cosa che faccio sempre molto volentieri ma mi serve il link :) ).
      Insomma, sono sulla tua stessa lunghezza d'onda ma, tranne pochi casi di spregevole autopromozione, gli "altri" sono solo ragazzi che vogliono condividere, leggere ed esser letti.

      Lake Mungo l'ho trovato straordinario, un film che mischia il paranormale e il drammaticamente reale in modo perfetto, una verosimiglianza di documentario rara e una sceneggiatura a matrioska che mi è piaciuta moltissimo.

      Mi dispiace non averlo commentato ma era un periodo peggio di questo, ne ho saltati 50.
      Se l'hai commentato linka :)

      gli altri che ho citato ti sono piaciuti?

      Sempre un piacere ritrovarti.

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  6. Condivido quanto hai detto sul mondo dei blogger, io ho generalizzato ma senza dubbio ci sono gli utenti più sinceri che commentano e non si aspettano sempre un contraccambio (o almeno spero). Certo, se si amasse davvero la scrittura e condividere la propria opinione, certe dinamiche non dovrebbe proprio sussistere ma sai com'è, certi individui a parole sono tutti perfettini ma poi quando ti snobbano capisci chiaramente le loro vere intenzioni.
    Parlando dei film, Lake mungo per me era terribile per il suo voler essere a tutti i costi un film found footage e risultava patetico nel perseguire questo scopo: uno che si riempie la casa di telecamere per scovare il fantasma formaggino non mi pare granchè realistica come cosa e quindi il coinvolgimento andava a farsi benedire. Eden Lake e Shadow hai voglia di quanto mi siano piaciuti, Them era bello a metà, poi si è rivelato deludente nella rivelazione finale, Wolf Creek è piuttosto superfluo, non lascia grandi ricordi, è molto sopravvalutato, the orphanage e strange circus mi mancano, mentre per the loved ones mi sarei aspettato molto di più, a parte la solita girandola di sequenze splatter. Grazie, il piacere è tutto mio, ci dobbiamo fare forza a vicenda ;)

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    1. Antoni, ma sai che per metà film a me era venuto il dubbio che Lake Mungo fosse un reale documentario? Immagina quanto sono deficiente :) Anche per quello l'ho trovato ottimo, alla fine a parte, mi pare, il finale di fantasmi non se ne vede l'ombra, è tutto basato sul dubbio. E invece scopriamo piano piano sempre qualcosa in più di lei.
      Non hai visto The Orphanage???????

      E' l'horror della mia vita, Shining a parte.
      E vabbeh, nemmeno io poi ho mai visto Riding the Bullet.
      Wolf Creek e Them per me sono gioiellini, The Loved Ones ha una protagonista così cattiva da far paura ma niente però arriva ali livello di Eden Lake, ecco lì mi sbilancio per il capolavoro.

      Se hai parlato di qualcuno di questi magari indicami la strada :)

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  7. Sinister da me l'ho fatto più o meno a la julienne...per me Lake Mungo è un cultissimo!

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  8. a me è piaciuto assai. Storia trita e ritrita al midollo, ma tecnicamente girato da Odino! Por mua, promosso U.U

    Comunque, sei stato premiato dalle mie parti, vieni a dare un'occhiata ;)

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    1. Giacomo, ma me lo hai dato uno 10 giorni fa!
      Ah, sti premi...
      Grazie!
      Ma dirò la mia in un post.
      Non avrei mai pensato che SInister ti potesse piacere.
      MA quale è sto famoso film di cui hai cambiato opinione leggendomi?
      Sono curioso...

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    2. non me lo ricordo benissimo, ma credo che fu con "... e ora parliamo di Kevin"

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  9. Esatto, un minimo di tensione e/o originalità. Dopo la scorsa deludente stagione (a parte "Quela casa nel bosco") ormai non mi illudo più che questa possa lasciar qualcosa. Ho visto pure "La madre" qualche giorno fa, super consigliato anche questo. Ne "La madre" pure belle musiche, ma ho avuto la stessa impressione che ho io quando faccio bruciare una torta e poi per mascherare cerco di abbellire con zucchero a velo e cremine varie.

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    1. Quella casa nel bosco è l'horror del decennio forse, se vuoi vai a dare un'occhiata al mio commento.
      La Madre credo andrò stasera, ti farò sapere! (cioè...metto il post)

      ciao Shar!

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  10. Risposte
    1. Non ho nemmeno messo il voto :)

      Beh, l'ho recuperato su filmscoop (dove per pubblicare un commento sei costretto a mettere il voto).
      Misi 6, quindi sì, film senza infamia e senza lode...

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  11. Ahah appena visto con dei miei amici, dicendo cazzate nei momenti più strani, dal bambino nella scatola ad Ethan che risparmia sulla bolletta come anche tu hai notato, ho avuto un buon intrattenimento sia sul lato horror che, soprattutto all'inizio sul lato più thriller.

    Poi è un film un po' del cavolo, l'horror è dato solo dai momenti di "Buh! sono il mostro" e i clichè arrivano a cascata però è stato adatto per passare la serata.

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    1. Guarda, ti dirò Filippo, se non è l'horror migliore che ho visto in sala nell'ultimo anno poco ci manca, dovrei ricontrollare.
      Forse l'unico che gli sta davanti sicuro è il remake de La Casa, pur con tutti i difetti che aveva.

      Ma comunque credo che nei migliori 10 horror dell'ultimo anno non ci sia nemmeno uno visto al cinema.
      Sì, le tecniche purtroppo son sempre quelle.
      Ma c'erano due tre momenti forti.

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  12. (Ri)visto stasera dopo parecchio tempo. A me è piaciuto molto. Si è vero, quando vedi la famiglia seduta al tavolo in quella maniera che solo nei film americani, con quei sorrisi che solo la famiglia del mulino bianco può far sì peggio, pensi subito Madonna che due palle, ma sono sempre gli stessi col trucco diverso?! Sinister non inventa proprio nulla, anzi non gliene frega proprio nulla di aprire nuove strade nel genere horror. Però quello che fa, lo fa stramaledettamente bene. Ad iniziare dalla primissima scena, ricordo ancora l'effetto che mi fece quando vidi il film per la prima volta, angosciante. E i filmini, minchia! La totale mancanza di suoni reali, il silenzio delle vittime dovuto alla droga, la piccola luce che illumina le scene fendendo appena il buio circostante, trasmettono un'angoscia assurda. Sembra di guardare dagli occhi di uno psicopatico, e si sente forte la mancanza di speranza per le povere vittime.
    Come hai ben detto la storia è solida, la sua semplicità la tiene distante dalle sabbie mobili delle incoerenze di scrittura, e la discesa verso il dramma senza ritorno del protagonista è ben dosata. Le notti insonni, i visi che sbucano dal buio all'improvviso, la fotografia come nella scena della cena iniziale, con le poche luci ad illuminare solo il tavolo ed i volti, mentre tutto attorno è buio pesto, come a voler già mostrare che per quelle persone non c'è più nulla da fare...
    Per me questo film merita molto di più di una semplice sufficienza :) gli darei un 8- senza pensarci due volte!

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    1. Ho dovuto rileggermi per ricordare se e quanto mi fosse piaciuto.
      Direi che dalle mie parole tiro fuori un 6.5, un 7 - -.
      Ma ne avevamo parlato anche riguardo The Conjuring, a te l'horror moderno piace immensamente più di me.
      Magari ti sono piaciuti pure gli Insidious, io il secondo per poco esco dalla sala ;)

      detto questo punto di partenza che ci vede così lontani per il resto in tante delle tue quasi entusiastiche parole mi ci ritrovo, alcuni sono meriti assolutamente oggettivi.

      Ad esempio i filmini sono davvero ottimi, concordo. Una cosa magari non nuovissima ma abbastanza originale per come ce li presenta il film, per l'atmosfera. Poi quell'idea di mostrarci solo alla fine "la verità" che gli sta dietro è vincente.

      Anche la tua seconda parte la condivido, il film è girato e fotografato davvero bene. Certo, la cosa del buio, come scritto in rece, non ha tutto quel senso, io avrei acceso tutto, non niente.
      Ti dirò, tra le visioni al cinema può stare tranquillamente nella top ten di questi anni.
      Ricordando però che nella top ten assoluta recente degli horror io di film in sala ne metterei 2,3 al massimo

      e non ci pensare, fai bene!

      ciao dom

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    2. Diciamo che quando un film ingrana bene per me, allora faccio fatica a vedere le debolezze che poi magari qualcun altro riscontra, e che col senno di poi riconosco pure io.
      In effetti il primo Insidious mi piacque molto, poi è andato scemando fino al terzo che è na mezza ciofeca u.u

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    3. Ah, ma io lo stesso eh.
      Sugli horror poi quasi sempre imposto quasi tutta la rece sui pregi, poche righe sui difetti.
      Qua diciamo che è bilanciata. Ma, a quanto leggo devo aver proprio poco sopportato il primo tempo ;)

      al primo Insidious diedi più della sufficienza (forse pure 7) anche io che sopporto poco questo modo di dare horror. Al secondo sono crollato, il terzo manco c'ho provato ;)

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