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7.6.13

Recensione: "L'ultimo terrestre"


Due telefonate a La Zanzara di Giuseppe Cruciani accompagnano i titoli di testa.
La prima è di un prete che invita a credere nell'unica entità superiore, Dio.
La seconda, strepitosa, è di uno che lavora con le giovanili del Cesena e che ha paura che anche questa volta i migliori stranieri vengano comprati dalle squadre più blasonate rovinando il lavoro di chi, come lui, cerca di preparare i nostri giovani.
Ma chi sono questi nuovi stranieri?
E chi è quell'entità superiore da cui il prete diffida a credere?
Gli alieni. Sì perchè ormai è ufficiale, stanno sbarcando. Sta a noi averne paura o accoglierli a braccia aperte.
Luca, a suo modo, è anche lui un alieno, un ragazzo timido, buono, con dei tremendi problemi per le relazioni interpersonali e della tare, dei traumi, che non riesce a superare. Vive solo e solitario, odia le donne -che crede essere tutte puttane (papà docet)- ed è lo zimbello nel Bingo in cui lavora.
Piccolo grande film, opera prima del fumettista Gipi, L'ultimo terrestre è un malinconico e disilluso film, a tratti divertentissimo però, su un'umanità ormai stanca e in ginocchio che aspetta un evento in teoria straordinario, l'arrivo degli alieni, ma senza nessuna aspettativa.

Risultati immagini per ultimo terrestre

L'atmosfera dolce, tenera e fredda rispecchia il suo protagonista, un uomo senza alcun sogno nè sentimento, facilmente malleabile, con dei concetti non chiari di cosa sia il bene e il male.
Ho trovato l'interpretazione di Gabriele Spinelli magnifica, naturale come poche.
In realtà il livello della recitazione è di molto sopra la media con dialoghi semplici, molta naturalezza e tutti i personaggi/attori riusciti, specie i tre terribili compagni di lavoro di Luca nel Bingo che, se è vero che in 2,3 momenti mi hanno fatto ammazzare dalle risate (quello col ciuffo è strepitoso e il vecchio è così toscanamente laido e porco da far paura), alla fine manifestano un'umanità così meschina e cattiva da far venire i brividi.
In realtà più il film va avanti più Luca si accorgerà del marcio che lo circonda. Il suo personaggio è tutt'altro che banale, ispira sì compassione e tenerezza ma in realtà è molto più complesso di quello che sembra. Il non aver aiutato l'amico trans (transone, eh eh), l'odio per le donne, la vicenda del gatto, ci raccontano un uomo non cattivo ma così incapace di reazione e così facilmente influenzabile da renderlo anch'esso, per certi versi, non positivo.



Quando il film sembra procedere come una commedia malinconica due tremendi fatti, il trans e la rivelazione del padre, danno uno scarto drammatico inaspettato, riuscitissimo peraltro.
L'arrivo degli alieni è puro pretesto, anzi, le scene tra l'aliena e Herlitzka (grande) sono le più deboli, atte solo a giustificare l'abbandono dell'aliena come una moglie tradita.
Straordinarie alcune sequenze come il convegno sugli alieni con quella battuta sulle Pleiadi che è un capolavoro.
Il finale, un pò affrettato e forse manicheo, ci suggerisce come alla fine l'arrivo degli alieni possa essere un repulisti della feccia, via i malvagi, premiamo i buoni.
Luca, qualunque cosa gli succeda, in qualsiasi modo lo considerino sta lì fermo ad aspettare.
Tanto, in ogni caso, non ha niente da perdere, solo da guadagnare.

( voto 7,5 )


24 commenti:

  1. Ecco, questo è un'altra cosetta che ho gradito assai nel panorama italiano odierno. Una vera ventata di freschezza, surreale ed ironico, ma il tutto costruito con grande genuinità. Inoltre fa sicuramente riflettere... Bello!

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    1. Frank, ho visto che hai recensito Polytechnique!
      Finalmente un film dove molto probabilmente possiamo confrontarci e io venirti a trovare.
      Sì, perchè La donna che canta per me è stato un capolavoro, credo che arrivò secondo nei miei best film 2011.

      Ottimo questo.
      E volendo porta a tante tante riflessioni senza mai sembrare troppo autoriale e pretenzioso.

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  2. Molto bello, film italiani così se ne vedono pochi, purtroppo.

    Ho avuto modo di incontrare il regista e di fare con lui una triste sessione d'intervista.
    "Signor Pacinotti, lei parla di un'Italia disillusa... come crede che l'arte, sia essa cinema o fumetto, possa riscattarci da questo torpore?"
    "... non sono un sociologo, quindi preferirei non rispondere."

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    1. Ma hai vsto Giacomo che senza volerlo ho recensito di fila due film di fumettari?
      Davvero strano, sarà stato l'inconscio.

      ah ah, grande intervista!

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    2. Infatti. E' la via che inizierai a farti piacere "The Avengers" XD

      Non me ne parlare, mi è caduto un mito dopo quella...

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    3. Ah ah, a proposito, l'avevi letta la rece di The Avengers?

      No, ma non scherziamo, il fumetto è una delle cose più belle che la cultura ci ha dato, è quello supereroistico che proprio non lo digerisco...

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    4. Sì, purtroppo però l'ho considerata nulla XP

      Invece ti dirò, le vere perle ci sono anche lì [vedi "Devil: rinascita" o "Il ritorno del cavaliere oscuro" di Frank Miller, o il leggendario "Watchmen" di Alan Moore]. Personalmente credo che anche il genere narrativo più becero, se l'autore è competente, possa dare dei messaggi profondi.
      Poi se proprio non ti piace per via di meri gusti, beh, ci si può fare ben poco XD

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    5. ah ah, hai ragione

      watchmen l'ho letto, echecazzo, quello trascende dal genere da quanto è grande.

      vedi, albi così ce la farei, sono i seriali che proprio mi mettono pensiero.

      come le serie tv

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  3. ecco questo è un film che non conosco, non credo di averne mai sentito parlare prima d'ora, la tua rece mi ha incuriosito assai, però credo che se lo vedrò, l'inizio lo guardo senz'audio, già solo sentire la voce di quel viscido, laido, porco, verme, maiale e chi più ne ha più ne metta di Cruciani, potrebbe causarmi attacchi di panico misto disgusto XDXDXDXDXDXD

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    1. Ah ah, ma ce l'hai a morte proprio!

      In effetti è insopportabile ma in qualche modo affascina.
      Comunque non ascolto radio, più che altro lo conoscevo per la tv.

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    2. no no ma manco io ascolto la radio ne guardo programmi televisivi di alcun genere che non siano film e telefilm, ma di questo viscido verme mi è capitato di sentire qualche suo intervento da youtube, tutti parlavano di sto cruciani così per curiosità ho voluto sentirlo anche io: dice delle cose, parla in un modo, si atteggia a chissà che, mamma mia che nerviiiiiiiiiiiiii

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    3. uno che si atteggia come lui credo non esista.
      Ma è proprio quanto sia insopportabile che lo rende affascinante

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  4. finale in effetti poco eccezionale.
    nel complesso comunque uno dei film italiani più originali in cui mi sono imbattuto di recente, e non solo di recente

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    1. Ho visto che ne hai fatto mezza rece, peccato.
      originalissimo, fuori dall' italia, tipo in francia, secondo me sarebbe stato un successo

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  5. visto qualche mese. beh che dire... recitazione come da te sottolineato accettabile, film abbastanza godibile e cosa non da poco è uno dei pochissimi film italiani di fantascienza; e già solo per questo merita un plauso secondo me. il genere a cui appartiene è in effetti il motivo per ne sono venuto a conoscenza

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    1. Però non lo puoi mettere nella fantascienza, quella è solo un pretesto dai...
      E' una tragicommedia con risvolti drammatici inserita in un contesto assurdo.
      Non ti è piaciuto granchè dai, si capisce :)

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  6. ben che non si possa mettere nella fantascienza classica è evidente, ma come nell'arrivo di wang, a me fa impressione vedere degli alieni in film di produzione italiana, anche se si tratta di costumoni in gommapiuma mal realizzati, e anche se come dici tu, in questo film quasi non se li fila nessuno nonostante siano in procinto di sbarcare e sono solo un pretesto. concorderai con me che la fantascienza è un genere che il nostro cinema guarda come una chimera, chissà perchè poi, visto che non servono capitali ingenti per la realizzazione, come dimostrano casi eccezionali e purtroppo semi sconosciuti che nel loro piccolo hanno stupito persino a livello internazionale per l'ottima fattura, in rapporto all'irrisorio budget. secondo me il motivo è perchè mancano le idee e perchè si preferisce puntare o su commedie ridicole o su film drammatici estremamente deprimenti.
    comunque che ci creda o no il film mi è piaciuto. il senso del mio scarno commento precedente è: ok sono cosciente che questo film non è trasformers, ma si distacca per originalità dalle categorie sopra citate di cui il nostro cinema nel bene e nel male abbonda, e già solo per questo per me è degno di nota

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  7. questo film è una bella eccezione in un panorama asfittico come quello italiano..ha sempre un po' l'aria di essere fatto in casa ma ad avercene...

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    1. è piaciuto in modo trasversale Bradipo, sono contento

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  8. visto ieri finalmente. molto carino. molto bravo lui ma in realtà bravi tutti. peccato per le scene padre-aliena. secondo me dilatano il film senza dare nulla in più anche se herlitzka è un figo. hai ragione, il finale è affrettato ma il sorriso di luca alla fine è una meraviglia.

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    1. Questi sono i classici piccoli film italiano che ti piacciono.
      Perfettamente d'accordo sull'inutilità delle scene padre-aliena, non mi ricordo nemmeno se l'ho scritto ma pensato di sicuro.
      Inutile e un pò banalotta del rapporto marito-moglie....

      Bellissimo quel sorriso.
      Ma i due del Bingo come sono?

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    2. l'emblema delle teste di cazzo.

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    3. Mamma mia che fastidio che davano, quasi paura.

      Ma sono due/tre personaggi riuscitissimi però, scritti benissimo e interpretati pure bene

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due cose

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