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23.12.13

Recensione: V/H/S 2


(in questi 4 anni di blog non mi era mai capitato di non vedere film per 16 giorni. Pause di recensioni erano
capitate, a volte anche più lunghe di questa ma di visioni mai, credo che questa sia stato il periodo più lungo della mia vita senza vedere film. Si prova a ricominciare,almeno a vedere film dico, e se possibile anche a recensirli tutti. Riparto da dove avevo interrotto, col seguito di VHS 2. Purtroppo lo vidi un giorno dopo l'altro, scriverne ora è davvero difficile, tutto è confuso ed annebbiato. Abbiate pazienza...)

Ed eccoci così a scrivere qualcosa sul seguito dell'ottimo collage di found footage VHS. Un seguito un pò particolare perchè più che un sequel vero e proprio è la riproposizione di una struttura che ha già funzionato. Una specie di Creepshow per capirsi, quel vecchio metodo dell'horror a episodi incastonati in una cornice più o meno funzionale.
Insomma, inutile ripetersi, la formula d VHS 2 è la stessa già presentata col capostipite.
Andiamo agli episodi, sperando di ricordarli al meglio, e poi, solo poi, qualche considerazione generale e confronto col predecessore.

1 LA CORNICE

Risultati immagini per vhs 2 film tape 49

Anche stavolta la storia che cerca di legare l'intera struttura non convince del tutto. L'ho trovata leggermente meno caotica della precedente, più minimale e con più senso, anche se trovare un senso a qualcuno che si mette a vedere VHS di continuo su uno schermo è sempre difficile. Però la storia del ragazzo scomparso, il video dove accenna alle vhs, l'effetto, un pò stile The Ring che queste hanno, beh, un passo avanti sul pasticciaccio del gruppo di teppisti col morto non morto c'è di sicuro. Sufficiente dai. VOTO 6

2 THE EYE 2.0

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Qui il problema della soggettiva non si pone, tutto è visto attraverso l'occhio bionico che in seguito ad un incidente ha impiantato come esperimento un ricco ragazzo. Come dico nel titolo il richiamo a The Eye è fortissimo, il nuovo occhio che ti permette di vedere non solo la realtà ma anche tutto l'orrore che nasconde. Sceneggiatura alquanto improbabile e piatta, discrete location, effetti più che sufficienti. Ma alla fine un finale troppo sbrigativo e che non ha un minimo di originalità dietro. VOTO 6,5

3 LA ZOMBIFICAZIONE IN REAL TIME


Anche stavolta buona la trovata per la soggettiva, un casco da ciclista con telecamera. Il ragazzo parte per il bosco con la sua bike, trova un uomo morto a terra. E' uno zombie, viene morso, diverrà zombie lui stesso. Diretto da quel Sanchez che con la strega di Blair cambiò il mondo dell'horror è un episodio molto carino e originale nella sua struttura ma che insieme a moltissimi pregi nasconde anche tante magagne. La prima è di concetto. Se queste sono VHS originali ritrovate poi è impossibile che ci sia stata un'epidemia di zombie senza che il mondo l'avesse saputo, cade proprio la sensazione di video realistico o verosimile. E poi quella con la telecamera che alla festa continua a riprendere i morti viventi uccidere e mangiare gli altri è assurdo. Ma ottimi gli effetti, bellissima la fotografia del bosco in pieno giorno, straordinaria la scena in cui lei torna a mangiare il suo compagno. Di corti zombie c'è di meglio e l'abbiamo visto proprio su questo blog. Ma niente male. VOTO 6,5

4 IL DELIRIO



Credo di trovarmi davanti a una delle meglio cose viste nell'horror da anni a questa parte. Un corto che parte piano ed ha un crescendo spaventoso, un'esplosione da cui si rimane storditi. E il paradosso è che ha il suo pregio e il suo difetto nello stesso aspetto, concentrare in pochissimi minuti, gli ultimi, tutti i possibili generi del terrore, dalla violenza glaciale alla Haneke al paranormale, dal documentario horror al demoniaco, dal grottesco allo zombie. I vari suicidi, i bimbi sulla scuola, l'incredibile, ripeto incredibile balletto del guru dopo aver ucciso il primo cameraman, il galoppare della Bestia, la pazzia, il dolore, l'atmosfera agghiacciante della setta, il sangue, è un delirio, un incubo. Peccato per quella parola che pronuncia la Bestia alla fine perchè se da un lato dà i brividi dall'altro ha quasi un effetto comico. Forse è l'episodio dove la verosimiglianza delle riprese è più debole ma ce ne dimentichiamo, ve l'assicuro. VOTO 8,5

5 CANI E ADDUZIONI

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Anche qua il problema del senso della soggettiva è presto risolto, telecamerina su un tenero cucciolo e via. Probabilmente è il corto che vuole giocare più con l'atmosfera, quello in cui si dà meno peso al dipanarsi degli eventi a beneficio del coinvolgimento dello spettatore. E ci riesce abbastanza, molto buona l'idea degli alieni che inizialmente sembrano invece solo essere orribili creature uscite dalle viscere. Una volta che il corto parte non ha più momenti di stanca, tutto è confuso (del resto la telecamerina è sul cane...) ma apprezzo anche qua l'originalità della cosa. Ottime le creature. VOTO 7

Ci sono due problemi generali in VHS 2 che stridono un pò con il concetto base dell'operazione. Il primo è che in questi episodi siamo davanti a tutto tranne che a riprese da Super 8 o simili riversate in VHS. Tra occhi bionici, telecamerine digitali avanzatissime e altro sembra assurdo trovare i filmati nelle amate videocassette. Il secondo è che rispetto alla prima raccolta a mio parere si va in una dimensione troppo esagerata per risultare verosimile o da found footage. Alieni, demoni, zombie, sette che massacrano tutti, troppi elementi che non possono essere circoscritti a quei filmati, magari sì in un film apocalittico, non uno che gioca a bocce ferme in un mondo ancora "normale". Ma qui a differenza di VHS non c'è niente da buttare, il livello è sempre almeno sulla sufficienza con la perla del terzo corto. Insomma, come operazione e senso non ci siamo, come pura raccolta molto bene, credo che alla fine si equivalgano.

VOTO 7,5


7 commenti:

  1. direi che concordo su tutto, come ti raccontavo questo VHS 2 l'ho visto al torino film festival e vederlo su grande schermo è stato ganzo, su tutti anche io ho preferito l'episodio della setta con diavolone finale e quel "papà" pronunciato dalla bestia ha me ha messo i brividi.
    Notevole anche quello degli zombi, soprattutto il finale e quello degli alieni.
    Forse quello dell'occhio è il meno bellop

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    1. Ciao grande!
      Periodo un pò difficile il mio, spero a te vada tutto bene.
      Mi sembra siamo d'accordo su tutto.Sì, l'ho scritto,quel papà da un lato dà i brividi ma se non hai il giusto mood può quasi apparir comico.
      Sono d'accordo sul fatto che il primo corto sia il più debole, ora i voti li ho messi un pò così a casaccio, mi ricordavo poco sinceramente.
      Auguri giganteschi Myers, nel 2014 ci vediamo sicuro

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    2. Non vedo l'ora di beccarci ;-)
      Si a me tt ok, si lavora parecchio, son un po stanco, ma cmq tt ok? Tu che ti è successo? spero nulla di grave :-(

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    3. Nulla di grave, è la mia testa che non funziona.
      Mi ci vorrebbe un pomeriggio con un pazzo furioso come te credo.
      A presto caro.

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    4. ahhahahahh, ok allora se riesci a venir giu a pesaro ci becchiamo alla grande

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  2. Che strano che non avessi cercato questa recensione, visto che adoro questo film proprio per via del terzo corto che anche tu elogi. L'ho riguardato con piacere proprio ieri sera, e manco a farlo apposta dopo il terzo mi sentivo così appagato che ho spento la tv.
    Anche io guardando il corto dello zombie, che ho trovato geniale nell'idea di mostrare il ciclo vitale del morto vivente minuto per minuto (una vera chicca il morso che si infligge per poi sputare schifato la sua stessa carne, dando così un senso a domande che ci siamo sempre posti), ho pensato che la sua storia stonava nel macro ciclo del film proprio per via del fatto che un'epidemia zombie, tra l'altro anche abbastanza avviata da quello che si vede, non può restare circoscritta nel tempo e nello spazio. Da morire dal ridere gli sguardi che i tre zombie si lanciano subito dopo il risveglio del marito, con lei che continua a masticare col casco sbilenco X)
    Del primo ho apprezzato l'idea e la resa visiva, ma deboluccio a sceneggiatura: ma porca miseria, sei solo in casa, ti è già sparito un oggetto ed un altro è volato misteriosamente per terra, entri in camera da letto e ci trovi una sagoma umana nascosta dalle lenzuola, e non scappi lontano come se fosse esploso un vulcano ad un isolato di distanza?! Ovvio che no, sei il protagonista di un film, e questo fa di te un emerito coglione che non solo non scappa, ma la saluta pure quella sagoma <__< Non contento poi, dopo una notte passata a dormire (perché ha dormito il signorino) dentro al bagno dove ti sei nascosto per scappare (?) dai fantasmi che sono comparsi in camera da letto, invece di correre dal chirurgo per minacciarlo di morte se non ti toglie sedutastante la protesi, ti addormenti pure sul divano un attimo dopo che ti ci sei sdraiato, e ci resti fino al pomeriggio inoltrato come se venissi da una settimana di notti in bianco. Per essere un corto è pieno zeppo di cazzate.
    Per fortuna che c'è quella splendida perla del terzo corto. Una discesa all'inferno che i fan di Silent Hill (il gioco) non possono non apprezzare tantissimo. C'è davvero molto di questo gioco nel corto, dall'atmosfera delirante degli ultimi minuti alla setta squilibrata che aspetta la nascita di un demone salvatore, passando per frotte di sangue e sirene assordanti. Anche l'improvviso cambiamento del luogo, così calmo e sereno un momento prima, e così spaventoso quello dopo, richiama fortemente il gioiello di casa Konami. Bellissimo sotto tutti i punti di vista, e bravo davvero l'attore che interpreta il santone, perfetto e agghiacciante nella sua performance da pazzo delirante. Stranamente poi ho apprezzato anche l'ultimissima scena, cosa più unica che rara visto che di solito odio le scene che stroncano la tensione in questo modo. Ma in questo caso l'ho trovata veramente azzeccata, vuoi perché quanto ci era stato già mostrato aveva soddisfatto appieno il mio appetito di horror, vuoi perché sdrammatizzando così il tutto riesce a non far pensare che anche in questo caso siamo difronte ad una storia che non può essere percepita come reale nel mondo del film. Infatti ci si dovrebbe chiedere che fine abbia fatto quel demone...
    Una cosa però me la sto ancora chiedendo: quando il "padre" viene steso dall'esplosione della sala parto, si vede chiaramente qualcosa che cammina a quattro zampe sul soffitto, che diavolo era?!

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    1. uè che bel commento ;)

      1 sì sì, ricordo benissimo il corto. E l'appunto che fai te, e che avevo fatto anche io, è veramente un appunto giustissimo. Parlerei di vero e proprio errore, anche grosso... Però è un corto molto divertente, riuscito, sì

      2 ecco, invece del primo ricordo pochissimo, quasi niente di tutto quello che dici. Ma mi fido, hai detto veramente tutto, sicuro ;)

      3 è vero, nel capolavoro safe haven ci sono dei riferimenti (casuali penso però) a Silent Hill. Pensa che l'ho voluto rivedere due mesetti fa, solo "lui", non tutto il film. E' veramente grandioso, un mix di cose straordinario. Non mi ricordo che ho scritto riguardo il finale finale del film però sì, ecco, coraggiosa come scelta. Anche io di solito mal sopporto i finali che alleggeriscono, qui sono a metà col giudizio ;)
      "che diavolo era?" buffo, nella domanda potrebbe essere contenuta anche la risposta ;)

      non lo so, quello è un corto di cui bisogna godere. E' tutto un'esplosione, non c'è più controllo, accadono mille cose diverse una meglio dell'altra

      come dici te, perfetto

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