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23.12.14

Recensione "Mommy"


presenti spoiler

Due folgorazioni in un giorno solo non sono poche.
Questo era il mio primo Dolan.
E questa era la mia prima volta in un nuovo -ma vecchio per spirito e stile- cinema di Perugia (che avendo ben 3 sale porta a 6 il numero totale di sale che trasmettono bel cinema cittadine).
Meraviglioso il primo, meraviglioso il secondo.
Dolan ha 25 anni, un'età in cui film del genere non solo sono una rarità, ma una chimera.
E questo qua è il suo quinto film.
A 25 anni.
Quinto film.
Chè è sempre meglio ripeterle le cose.
Ci sarà già, me lo immagino, una certa fetta di critica che questo non lo sopporterà, che quelli ritenuti bravi o troppo bravi deve massacrarli quasi per sport. Pace. Io uno che a 25 anni mi tira fuori un film come Mommy, un film che per scrittura, regia, stile, maturità e senso della misura sembra quasi l'opera definitiva di un regista acclamato, io uno così lo chiamo genio.
Mommy mi ha ricordato uno strano connubio tra i Dardenne e Sorrentino, la capacità di raccontare la vita "dal di dentro" dei primi unita allo stile cinematografico del secondo.

Risultati immagini per mommy xavier dolan

Ecco, Dolan a 25 anni sembra già conoscere la poesia del degrado, il lirismo della merda, e ste cose pochissimi riescono a metterle insieme così.
Diane è una donna di 45 anni che cerca di mostrarsi e comportarsi da ragazzina per sublimare o cancellare una vita non proprio facile.
Una vita che le ha dato suo figlio Steve, un 16enne affetto da gravi disturbi comportamentali.
Steve ha bruciato la mensa della "comunità" in cui era rinchiuso.
E' costretto a tornare dalla madre.
In qualche modo i due devono (con)vivere.
Madre e figlio sono profondamente legati, profondamente innamorati tra loro, in un senso animale, viscerale.
Se devo citare un film che racconti in modo simile un rapporto del genere, ecco, citerei uno dei miei film preferiti, Tarnation. Magari qua i ruoli sono opposti, ma solo fino ad un certo punto perchè in queste situazioni il confine tra chi abbia bisogno di chi è davverlo labile.
Il paradosso di Mommy è, parere personalissimo, quello che pur raccontando di un rapporto disastrato (ma non disastroso), di un degrado psicologico quasi estremo, di una madre e di un figlio che da un momento all'altro rischiano di uccidersi a vicenda, racconta invece, secondo me, la storia di una grande madre e di un grande figlio.

Risultati immagini per mommy xavier dolan

E se a quelli che si svegliano con la colazione pronta la mattina, che dicono ai figli di rimettere a posto la stanza e che si scandalizzano se il gatto ha graffiato la poltrona questa cosa può dar fastidio problemi loro.
Mommy racconta di un rapporto viscerale, primordiale, bellissimo tra madre e figlio. Un bisogno reciproco, un difendersi e attaccarsi continuo, un riconoscersi compagni di sventura in una vita difficilissima, un continuo passaggio dalla speranza alla rassegnazione.
Steve regala alla madre una catenina.
"Mommy" c'è scritto.
E lei la porterà per tutto il film, sempre al collo, quasi a ricordare a noi e a sè stessa quello che lei è, una mamma. Quella catenina diventerà quasi un monito, un post-it di una missione difficilissima che lei deve portare avanti, crescere suo figlio e, se possibile, salvarlo.
Suo figlio che la ama da morire, che ancora non ha superato la morte del padre, suo figlio che è geloso di lei, che le canta al pub in karaoke "Vivo per lei" di Bocelli quando si accorge che c'è un uomo che vuole portarla via, suo figlio che è dolcissimo, instabile ma dolcissimo, sboccato ma dolcissimo, violento ma dolcissimo.


Ma da certe "malattie" psicologiche è difficile uscirne e secondo la responsabile della comunità dove era rinchiuso Steve "amare non vuol dire salvare", frase apparentemente inumana ma a volte purtroppo vera.
Ma i due ci provano, magari ogni tanto rischiano di ammazzarsi a vicenda ma provano ad andare avanti insieme. Ed ecco che tra loro si inserisce il personaggio di Kyla, splendido, la vicina di casa che si affeziona ai due e crea con loro un trio di alchemica perfezione, un trio che si basta da solo, lei che mentre li aiuta è allo stesso tempo aiutata, lei che balbetta ma più sta in quella casa e più "Hai visto che balbetta di meno?", lei che ha scoperto che a volte la cura per certe malattie, ad esempio la sua malattia di vivere, non è nella serenità ma in quell'inferno in cui tuffarsi e provare a rendere più tiepido, come se le cure per le malattie non siano cure ma malattie stesse.
Dolan scrive da Dio, sceneggia alla grande e non esagera mai, in un soggetto dove la possibilità di scene di dolore o tragedia quasi definitive facevano capolino ogni secondo. Paradossalmente le scene madri sono così da ricercare in piccoli dialoghi, in piccoli gesti, in uno skate che grida libertà o in un selfie che per un secondo prova ad immortalare un attimo di felicità di tre persone infelici.
Oppure in una macchia di pipì, in una paura mascherata da aggressività, in una mente da bambino nel corpo di un ragazzo che tutto vorrebbe distruggere.


Dolan ha uno stile pazzesco, usa le colonne sonore magistralmente, ci offre con il sogno di Diane una 25ima ora di impressionante bellezza, una 25ima ora che mai sarà e che come nel capolavoro di Spike Lee precede invece una 24ima molto più reale e, ahimè, tragica.
Ed è qui che secondo me può nascondersi l'unico errore di Mommy, in una sceneggiatura che non ci stava portando in quella direzione, in un improvviso cedimento di una madre che, a mio parere, stava invece vincendo, pur tra mille difficoltà, la sua battaglia.
Ma purtroppo ci sono vite che non potranno mai essere in 16:9.
Vite che sono costrette in uno schermo 1:1, come quello usato da Mommy.
Ma vedere Steve che per strada allarga lo schermo, vederli ridere tutti e tre a vita e schermo interi, è stata una delle più belle metafore della felicità e della serenità che abbia mai visto.
E lo schermo si allargherà ancora una volta nel sogno di Diane.
Come se la felicità in certe vite possa esistere solo nei sogni o in rarissimi sprazzi di esistenza.

Poi tutto si restringe
E un ragazzo corre.

46 commenti:

  1. Grande promessa e allo stesso tempo bella realtà! Dopo aver visto Mommy, sono curioso di vedere anche gli altri film di Dolan.

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    1. Pensa che il nuovo cinema di cui parlo oltre a Mommy ha proiettato la sera alle 21.30 in una sala piccolissima tutti i 4 precedenti film del regista canadese.
      Insomma, dove lo trovi un cinema che ti proietta i 5 Dolan?
      Purtroppo me ne sono accorto solo oggi, andranno avanti fino al 26 ma non potrò vederli.
      Occasione gigantesca persa :)

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  2. Colpito in pieno quindi, ero certo che l'avresti apprezzato, ma non immaginavo con questo entusiasmo. Ora sono veramente curioso di scoprire che effetto ti farà "Laurence Anyways", quando avrai occasione di vederlo. Recensione acuta Giuseppe, nella quale tra l'altro ho trovato azzeccatissimo il riferimento a "Tarnation", quello che scrivi è verissimo, cosa che avevo già notato, e in modo particolare con il primo Dolan (I Killed my Mother)... "Tarnation" è dolaniano, parecchio!

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    1. Sì Frank, in pieno.
      Ma io sono uno che si innamora dei film in maniera molto immediata e facile, ero sicuro poteva accadere con questo.
      Quindi anche te avevi citato Tarnation ma su un altro Dolan?
      AHah, non posso leggere ma son contento.
      Invece vengo a vedere se hai recensito Mommy.
      Grazie...

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  3. se si fermasse qui Dolan sarebbe già fra i grandi del cinema, io sono a due film, "Mommy" e "Laurence anyways" (dietro consiglio di Frank ViSo), li ho trovati tutti e mi faccio da me la retrospettiva :)

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    1. Se tutti avessero la tua semplicità e trasparenza nel dir le cose...
      Purtroppo la puzza sotto il naso è imperante, si ha sempre paura a dir le cose come stanno.
      Io di Dolan ne ho visto solo uno ma so già che a 25 anni è tra i grandi, c'è poco da fare.
      C'è gente che critica Messi e Cristiano Ronaldo, paragone infelice ma è per far capire che la gente ama sempre ergersi a protagonista nei suoi commenti tralasciando dati tremendamente oggettivi.
      Sarebbe così facile a volte parlare di cinema...
      Poi si può odiare lo stile e il messaggio ma giocare a fare il critico saccente denigrandone il talento è deprimente.
      25 anni...
      Ma lo sanno che vuol dire ideare, scrivere, dirigere e montare un film?

      Vabbeh


      Vuoi mettere? cavolo, vedersi tutti i Dolan al cinema, in una sala grande come un salotto di casa, sarebbe stato bellissimo, altro che streaming!

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  4. Ho letto recensioni molto positive e questo film m'incuriosisce sempre di più, dunque spero di riuscire a vederlo presto.

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  5. Ciao Caden, hai letto la mia recensione, quindi sai bene quanto abbia apprezzato questo magnifico film. Imperfetto all'ennesima potenza eppure così efficace. Un film che come Steve urla a squarciagola "libertà" e sembra avere ancora fiato. Ti colpisce nel profondo, poco da fare. E sarebbe bastata la scena del sogno ad occhi aperti della madre, così emozionante, per renderlo un film memorabile. Certo che riesci sempre con le tue recensioni ad emozionare almeno quanto i film se non di più Sei grande Caden. Questa è la bellezza del tuo blog, ormai quando un film mi piace spero sempre che tu ne scriva perchè rafforzi ogni volta le emozioni che ho provato. Ps: Tantissimi auguri!!! Per quella telefonata ci sono sempre!!

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    1. Voglio rivedere quella scena, tornerei al cinema apposta :)
      che poi il primo minuto m'aveva fregato, incredibile, malgrado fosse così palese che era un sogno
      A me ha emozionato lo schermo che si allarga e restringe (e lì lo fa), una cosa pazzesca, praticamente la metafora dell'unione cinema-emozioni, insomma, di come lo vivo io.
      E anche te.
      Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, ti conosco e so che sono sinceri...
      Ma il tuo è più bello perchè qualsiasi cosa ci trovi vale la pena mentre il mio è un misto di tante cose, di tanti stili e di tanti modi diversi di volermi esprimere, anche triviali e cazzoni.
      La telefonata c'era l'altro ieri, te l'hai rifiutata e ora niente!
      Ahahah, ti chiamo presto e ti faccio un grande abbraccio, forte forte.

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  6. Condivido in pieno anche questa recensione. Mommy è un film viscerale e affascinante, forse ruffiano ma terribilmente efficace nella realizzazione. Noto che tutti abbiamo citato nelle nostre recensioni la scena dell' 'allargamento' delle braccia del protagonista in 16:9 :) scena chiaramente emblematica: furba, ad effetto, a suo modo geniale. Facile adesso dire 'una cazzata di classe', ma finora non l'aveva fatta nessuno!

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    1. Ecco, è proprio questo che non sopporto, quello che dici giustamente qua te.
      Ma se ha fatto sta scena, splendida, meravigliosa, a livello metaforico e metacinematografico mai vista, perchè dobbiamo dire "furbo", "cazzata di classe" etc...?
      Ma perchè??
      Se l'avesse fatta un super regista riconosciuto tutti a tesserne le lodi, l'ha fatto uno nuovo che tutti esaltano allora giù, rompiamogli le balle.
      Ma se uno a 25 tira fuori sti film e addirittura una cosa che nessuno aveva mai fatto prima lo vogliamo dire che è un patrimonio del cinema?
      Io poi non l'ho trovato nemmeno ruffiano, anzi,sempre capace di fermare la mano al momento giusto.
      Ma capisco tutte le critiche, tranne quelle che si vede lontano un miglio che son costruite a tavolino...

      Grazie dello spunto e scusa dello sfogo Sauro :)

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  7. Visto l'immagine qui sopra non potevo non cercare la tua recensione su Mommy e da una che adora Xavier Dolan da sempre, tanti complimenti. Davvero molto molto bella. Sul film hai già detto tutto, non mi dilungo neanche. Il film più maturo di Xavier, si vede che sta crescendo, che sta affrontando nuove sfide ma il suo modo di comunicare resta un cazzotto sui denti. Xavier non era una sorpresa per me, ma ogni volta con lui mi riduco ad occhi lucidi e un senso di smarrimento. Speriamo non si perda, perché abbiamo davanti uno dei più grandi talenti degli ultimi decenni.

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    1. SI sente che lo conosci bene...
      E infatti ho letto il tuo post su di lui, complimenti Violet.
      Di errori ne farà ma anche se si fermasse adesso avrebbe una filmosgrafia di un valore che tanti non raggiungeranno mai.
      Ti metto in blogroll, e grazie :)

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  8. Bellissimo post. Ho recuperato solo da poco il film e, dio, mi sono fatto un pianto disastroso. Ma certi film vanno pianti, altrimenti li capisci solo a metà. Di Dolan ne avevo visti altri due in precedenza, ma erano tutta forma: ben fatti, ma lontantissimi. Sembrava un Ozpetek più visionario, un Almodovar canadese. Qui è al suo meglio. Visivamente è bellissimo e mi ha emozionato troppo. Come farò a non metterlo sul podio del cinema del 2015, anche se è di un anno fa?

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    1. "certi film vanno pianti" è una frase che sembra così breve e banale ma che in realtà considero bellissima e non avevo mai sentita prima ;)

      Per me era il primo Dolan (lo è tutt'ora). Ma capisco benissimo quello che intendi quando parli dei precedenti film.

      Ahah, DEVI metterlo sul podio dell'anno, sti cazzi che sia di un anno fa, a me non è mai fregato nulla.
      Sul mio podio c'era (o almeno m sembra).

      grazie Mr Ink, finalmente un film comune dove venirti a leggere

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  9. visto ieri sera (anche qui in provincia fanno delle rassegne interessanti!), e Dio mio, che dire, che film. CHE FILM!
    Ne sono uscita devastata, mi aspettavo intensità, ma non una intensità così lacerante.
    Nella sua morbosità il rapporto tra Diane e Steve è così bello e spaventoso che non può non toccarti, e il personaggio di Kyla (per me sopra tutti) è perfetto.
    Era tanto che non andavo in sala, è stato un ottimo rientro, anche se credo di essere ancora scossa.
    E io, che piango raramente, mi sono ritrovata con gli occhi lucidi per queste vite così al limite, e così ben raccontate.
    L'empatia che si prova per questo trio è massima, forse come dici tu, il cedimento di Diane è un po' una sorpresa, perchè tutto sommato le cose parevano raddrizzarsi.
    E allora il finale è quello che deve essere e ti lascia così, con lo schermo ancora stretto che purtroppo non riesce a restare largo.
    Grazie per avermi fatto scoprire questo film!

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    1. Eh, ma anche noi siamo provincia eh, profonda provincia... :)

      Sono davvero contento...
      Sì, il personaggio di Kyla è magnifico, il migliore (mi pare anche di averlo scritto ma adesso non ho voglia di rileggermi).

      Sai poi che? che parli di dolore, lacerazione e tutto il resto, ma il film secondo me non esagera mai fino in fondo, è molto onesto, quasi parco nel ricercare scene troppo forti o emotivamente devastanti.
      E' come dici tu, questione di empatia, non sono importanti tanto le scene quanto il coinvolgimento che quei tre ti danno a pelle

      Sì, quel cedimento ancora non mi va giù, non in quanto tale, anzi, poteva essere un bellissimo finale, ma per come è inserito in sceneggiautra, era il momento in cui si inseriva peggio.

      No, purtroppo in certe patologie lo schermo prima o poi si restringe sempre.
      Devi solo sperare che i momenti in cui l'allarghi siano il maggior numero possibile.

      Grazie a te :)

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  10. devi sapere che io sono un patito di L. Einaudi.
    mentre ascoltavo per l'ennesima volta Experience su yt, leggo per caso in un commento che si fa riferimento ad un film: Mommy.
    Sono certo di averlo letto da qualche parte..poi si accende la lampadina: l'ho visto recensito nel tuo blog.lo cerco, leggo le prime righe e vedo che ne parli arci bene.
    come se non bastasse apro imdb e vedo che ha un voto superiore all'otto. e allora mi convinco che si tratta di un film che non posso non guardare.
    inizio la visione.. e noto subito le enormi bande laterali nere (il film è in 4:3). col programma che uso io per vedere i film sul pc, fra le tante utilissime funzioni, c'è anche quella che permette di modificare senza patemi il rapporto d'aspetto..così lo porto a 16:9..
    ma a 16:9 non mi piace, le immagini sono troppo schiacciate così mi convinco a riportarlo a 4:3; però dico fra me e me..mah che strano, un film uscito l'anno scorso in 4:3 non me lo sarei mai aspettato, neanche fosse del 1980.

    il film neanche a dirlo mi piace un sacco, ma quella scena finale, quella con Einaudi in sottondo appunto e con l'inquadratura che a poco a poco si allarga..per poi restringersi di nuovo.. credo di ricordarne poche di più suggestive

    per lo stato d'animo che come sai ho per ora il film non è sicuramente tra i più indicati perciò per controbilanciare il tutto vado a vedere Rampage capital punishment di Uwe Boll. sono questi i film che mi merito

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    1. Tante cose buffe Ale.

      La prima quella che non ti ricordavi dove avevi già visto sto Mommy e io ho quell'header gigantesco in cima da 6 mesi :)

      La seconda la faccenda di come ci sei arrivato, attraverso Einaudi. Ci sono un paio di scene con lui in sottofondo incredibili..

      A proposito della scena che citi è proprio quella dell'header, per me La Scena di questi ultimi anni, non a caso la prima che mi ha convinto a metterne una come copertina nel blog

      La terza cosa la simpaticissima vicenda del formato, ahah, accidenti a te, se lo vedevi in 16/9 rovinavi tutto

      per il resto non solo so come stati ma te sai quanto comprendo come stai, che è una cosa in più

      e allora via con Rampage che ho visto e apprezzato molto

      anche se quel titolo troppo lungo non mi fa capire se è lo stesso o magari un altro capitolo

      ora controllo

      un abbraccio

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  11. Visto ieri sera, non lo conoscevo e non conoscevo il regista. Oggi leggo la tua recensione.
    Un film stupendo, potente, devastante ma nello stesso tempo misurato e delicato: incredibile la capacita' del giovane regista di mantenere l'equilibrio con un film tutto creato sul filo del baratro.
    Bravissimi i tre attori, stupende le scene in cui lo schermo si allarga, insieme ai nostri cuori, nei magnifici e fugaci momenti di anarchica felicita' che si contrappongono al peso dell'esistenza.
    La tua recensione e' impressionante, sei sempre capace di distillare in poche frasi il valore delle opere che tratti.
    Anch'io considero un difetto il modo in cui la madre giunge alla drammatica decisione, insieme al testo di inizio film che funge da spoiler: si sarebbe forse potuto trovare un modo diverso per giungere ad un finale simile... ma questo e' veramente solo un piccolo dettaglio.
    Grande film.

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    1. Ciao Jacopo!

      Grazie mille, davvero.
      Quanto mi sia piaciuto questo film lo dimostra dalla foto lassù in cima, non ne avevo mai messa una prima...

      Mi piace molto che hai dato particolare attenzione, anche io l'ho accennata. alla misura di Dolan, all''equilibrio, alla fuga dagli eccessi, in un film che io invece mi aspettavo pieno di scene devastanti e furbamente esasperate.
      Della scena dell'argamento non ho niente da aggiungere, per me è storia recente del cinema.
      E' vero, quelle scritte iniziali alla fine si sono rivelate uno spoiler, anche se io credevo e speravo che fossero soltanto una "cornice" di minaccia.

      Grazie infinite per il resto

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  12. Carissimo Giuseppe,
    Ieri sera ho visto questo film e sapendo dell'importanza che riveste nel tuo blog avrei voluto commentare con qualcosa di orginale, utile sotto il tuo post.
    Eccomi qui dunque, con 0 idee ed un titolo davanti..."Mommy".

    Rubo quindi questo spazio per farti gli auguri di compleanno, almeno una cosa utile la scrivo per davvero.

    Forse il paragone è un po' strano ma il tuo ruolo non è così dissimile da quello di un genitore che attraverso la sua esperienza di vita racconta le sue opinioni e dà i suoi consigli sugli aspetti della vita ai suoi figli, un ruolo che nel tuo blog stai svolgendo alla grande, senza pretese di insegnamenti, di superiorità o di ragioni assolute, sempre mettendosi in discussione.
    Se io sto sviluppando un mio personale gusto nel cinema è anche grazie a te.

    Tanti auguri dunque, e se il paragone con mommy ti sembra azzeccato non fare la stessa scelta di quella madre, non abbandonarci.



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    1. Beh, buffo che un commento che inizia con "0 idee" poi sia l'unico in 6 anni ad avermi fatto uscire una lacrima.
      Emozionato tantissimi, ma questo è andato oltre.
      Si vede che invecchio.

      Finisco il giorno del mio compleanno nel modo più bello

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  13. Ti capita di guardare un film e cambiare opinione solo grazie ad una scena?

    Quando ho deciso di vedere Mommy sapevo di avere d'avanti un film amato da tutti o quasi. E quando è cosi, la visione mi crea un po di timore. Non mi va di essere la pecora nera della situazione, quella che trova il difetto in tutto, che non si emoziona ecc. E,per quasi un ora e mezza di film è cosi che mi sono sentita. Per carità, il film interessante, ottima recitazione, alcune scene come quella dove ballano con Kyla e il momento in cui Steve allarga lo schermo sono dei piccoli cult. Poi mi dici che il regista è un mio coetaneo e ovviamente non posso non tenerne conto per una valutazione positiva. Però, finisce qui. Non trovo quel capolavoro di cui tutti parlate, e ci rimango male. Almeno fin quando non vedo il finto flashforward di Diane. Credo sia una delle cose visivamente più belle degli ultimi anni. E ,da un atteggiamento di distacco avuto fino a qualche secondo prima mi ritrovo a piangere. Ed è strano, perchè non credevo di provare empatia per i personaggi. In quelle immagini c'è speranza. C'è il lieto fine. La vita che qualsiasi madre desidererebbe per il proprio figlio. Per me il film poteva finire li, con Diane felice il giorno del matrimonio di Steve. Pura poesia. Invece quello schermo 1.1 continua ad esserci. Il formato della non speranza( è giusta questa interpretazione?) per quel ragazzo problematico, il quale probabilmente non può essere salvato o non vuole esserlo, nonostante l'amore di sua madre.
    Non riesco a togliermi dalla testa i protagonisti. Questo è il segno che siamo sull'otto pieno:)

    Ps: volevo vedere sto Dolan com' era fatto e guarda cosa ho trovato.

    http://movieplayer.it/news/mommy-xavier-dolan-contro-netflix-uk_40122/
    Assurdo!!!

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    1. Purtroppo sì Rachele. Di solito questa scena deve essere il finale o vicina al finale però- Perchè se proprio riesce a farmi cambiare opinione voglio che sia una scena che mi fa leggere il film in maniera diversa. Mi è capitato spesso. Ad esempio ora mi viene in mente A Field in England. Ho faticato parecchio, poi quella scena e non solo l'ho trovata grandiosa ma per me ha dato senso anche a quello visto prima.

      Mommy

      Allora, io in 6 anni e mezzo non ho mai avuto un'immagine copertina del blog. SOlo questa che vedi. Tu immagina che potere ha avuto su di me quella scena, quella dell'allargamento.
      Ma non per la sua bellezza, quanto per l'incredibile metafora che nasconde tra cinema e vita.

      Però, ecco, la scena che dici te è qualcosa di incredibile.
      Io l'ho liquidata con "impressionante bellezza" ma avrei dovuto farci un post apposta.
      Tempo dopo mi è tornata in mente e ho dovuto condividerla su facebook.
      Cinema,stile, cuore, speranza, classe, anima, tutto.

      E sì, è l'immagine della speranza, per quello l'ho paragonato alla 25ima ora. Perchè è una speranza in un'ora che in realtà non esiste.
      No Rachele, tutti abbiamo sperato, anche piangendo, che quello fosse il finale.
      Ma è proprio perchè non lo è ad essere ancora più incredibile. Fa male dirlo ma è così, l'emozione è ancora amplificata

      Io direi che il formato non rappresenta la non speranza ma la "costrizione" (per questo è più piccolo) in una vita priva di felicità. Ecco sì, la speranza centra ma se ci pensi la non speranza ce la possono avere anche le persone felici. L'allargamento dello schermo è la rabbia di una gioia finalmente provata, così forte come sentimento che è costretto a chiudere gli occhi per compiere il gesto.
      Come a dire sì cazzo, ne ho paura, ma la sto vivendo. Le persone che non credono di poter essere mai felici vivono poi quei momenti di improvvisa felicità quasi con rabbia, stentano a crederci, è una cosa che non conoscono.
      E' difficile spiegarmi.
      Io sono stato e sono una persona mediamente felice, fortunata.
      Però insomma, di base son malinconico e anni molto bui l'ho passati.
      E quando vivi una bella cosa poi c'è un misto di commozione, rabbia (scusa per l'abuso del termine), liberazione, paura che sia momentanea, sensazione di meritarsela, mille cose che io non ho mai visto così ben rappresentate come in quel ragazzo che chiude gli occhi e allarga la vita

      un 8 pieno per un film che viaggiava fisso sul 6 è una gran cosa ;)

      questo link che mi hai mandato non solo è molto interessante ma vergognoso

      Dovrebbe denunciarli per me

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    2. Ti sei spiegato benissimo.
      Si vede o meglio si legge che sei molto legato a questo film.
      In effetti quello che dici ha molto più senso rispetto all'interpretazione che ho dato io.
      "Quel ragazzo che chiude gli occhi e allarga la vita" è una frase bellissima. La userò come stato su whatsapp.
      Non sono d'accordo sul fatto che le persone felici possono non avere speranza. A parte che non esiste la felicità come sensazione che ti accompagna tutta la vita, ma esistono momenti più o meno lunghi di felicità. Però, se dovessi immaginare una persona sempre felice, la immagino ottimista e di conseguenza una persona che crede molto nella speranza.
      So bene cosa significa essere malinconici, se cerchi il termine sul dizionario c' è il mio nome sotto.

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    3. No no, mi son mal spiegato... ;)

      volevo dire che le persone felici possono anche passare periodi in cui non sperano in nulla, hanno tutto, sentono che non gli manca nulla

      in realtà la costrizione e l'oppressione di cui ho parlato io vengono divelti da quel momento di felicità

      però sì, il ragazzo magari in quella felicità ci sperava, le due cose si uniscono

      è solo che secondo me lo schermo pieno non è la speranza (qualcosa che comunque rimane un vuoto, non un pieno) ma la felicità del momento, un pieno appunto

      beh, io sul dizionario ci sono andato almeno, quanti erano, 12?, anni prima di te

      non ho whatsapp sennò mi facevi vedere, ahah

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    4. Non sei normale che non hai whatsapp.
      Non scherzo, ahahahhaa

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    5. Beh, semplicemente ho un cellulare vecchi stasmpo di 8 anni fa, a malapena telefona

      te non hai facebook, è lo stesso, anzi, forse pure più raro

      altro account, altra foto!

      la collezionista

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    6. Sono passata per rileggere la conversazione su mommy.
      Niente, quel "d'avanti" me lo porterò dietro nella tomba.
      Ah, l'ignoranza!
      Tra l'altro non eravamo ancora in confidenza e non potevi correggermi l'errore senza sembrare un maestrino,ahahah

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    7. Ahah, dici che sono stato zitto per quello?

      forse, ci avrei riso sopra io ma te chissà come la prendevi

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    8. Conoscendomi, mi sarei vergognata tantissimo e, molto probabilmente, non mi sarei più fatta "vedere" .
      Hai perso l'occasione per levarmi dalle palle, ahahahah
      Bastava correggermi quel "d'avanti"pubblicamente per avere una Rachele in meno "tra i piedi" ;)

      La fiera delle virgolette questo commento,ahahah

      Leggendo la conversazione ho notato una cosa molto bella che mi riguarda , magari un giorno di questi te la dico :)

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    9. Ah, io sono il re delle virgolette...
      Ma no, impossibile che per una cosa del genere non scrivevi più, sarebbe assurdo

      beh, son contento, me la dirai ;)

      entro i prossimi due giorni devo

      1 rispondere a tutti i commenti, anche quelli vecchi e lunghi

      2 controlare tutti i conti e fare il megapost dei risultati

      3 scrivere Goodnight Mommy (visto al cinema stanotte all'una in una rassegna una tantum horror)

      da morire

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  14. ehehehe
    che fai? Mi controlli? ;)
    Non mi piace fb. C'è troppo narcisismo.
    Volevo cambiare la foto, quella era troppo estiva. Ti dovrai accontentare di vedere me e il mio cane almeno fino a primavera.

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    1. AHah, ma me l'hai detto te che non ce l'hai...

      Quando ti ho scritto che con le mail era molto laborioso

      no, ne voglio una a settimana!

      del cane dico

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  15. Ho appena ricontrollato la prima conversazione che abbiamo avuto, quella su lake mungo... Non accenno minimamente al fatto di non aver fb. Ti sei fregato da solo ahahhaha

    Ho un cane riservato,non le piace mettersi in mostra con le foto ;)

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  16. Stasera c'è al cinema qui da me! Riuscendo&permettendo, si va.

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    1. Come non detto, era fino ieri sera. Ma c'erano i Ronin a Milano. Beh, in arrivo La isla minima.

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    2. Non mi hai nemmeno dato il tempo di entusiasmarmi

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  17. Chissà quante cose deve avere dentro un ragazzo della mia età che fa un film del genere. Non è il primo suo che vedo ma davvero almeno due scene incredibili. Una bellezza e un realismo (se così si può dire) incredibili...appena finito di vedere con ancora Lana Del Rey (Born to die sicuro non scelta a caso) in sottofondo sui titoli di coda vengo a leggere la tua recensione (il film era in lista da tempo ma vedere sempre quell'immagine là sopra da te mi faceva sempre aumentare la voglia di vederlo) e un bel pianto parte in automatico, bello quanto dicevi con Mr. Ink sopra.

    Ieri scherzando dicevo ti odio, oggi ti devo dire grazie per la tua recensione e per la possibilità di questo commento a caldo, magari un po' disordinato ma fa neinte...

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    1. Guarda, è incredibile Eddie, ma proprio ieri quando sono tornato a casa e ho letto questo commento ero appena tornato dal cinema.
      E al cinema avevo visto Laurence Anyways, il mio secondo Dolan. Proprio quando finalmente vedo il suo secondo film mi ritrovo un commento così bello su Mommy.
      E ti dò una conferma, se questo alla tua età ha fatto quel film 4 anni prima ne aveva fatto uno, a mio parere, quasi sullo stesso livello.
      Spero di parlarne oggi.
      Grazie infinite, complimenti molto belli ;)

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    2. Sempre belle queste coincidenze! Ho letto di là di Laurence. La cosa davvero particolare è che anche in Les Amour Imaginaries che è l'altro che ho visto io lo stile e la personalità sono molto visibili (a 20 anni!), al massimo i temi sono un po' più leggeri. Anche lì usa una canzone in italiano poi, dobbiamo essergli simpatici!
      Ora sarà importante la sua prima prova in inglese che tra l'altro ha un cast notevole (Jessica Chastain, Natalie Portman e altri)...

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    3. Aspettiamo tutti il suo film di Cannes, sarà distribuito al 100%

      anzi, è grazie a "lui" che se ho capito bene li faranno uscire tutti in sala ;)

      se posso vedrò quello che citi anche se tra i 3 che mi mancano quello che mi ispira più è Tom a la ferme

      ahah, chi ha stile ama sempre l'Italia ;)

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  18. Bellissimo film.
    Dolan tratta un tema molto difficile in maniera quasi perfetta. Non esagera mai nel rappresentare il disagio di Steve e di chi gli sta attorno. Film veramente onesto con lo spettatore, ed opposto ad un altro film che ha visto di recente sempre in tema di adolescenti problematici ...e ora parliamo di Kevin che sinceramente mi ha irritato per l'eccessiva caricatura del ragazzo.
    La sequenza del sogno della madre è poesia e la musica di Einaudi eleva ancor di più la scena. Da brividi. Finale bello quanto emotivamente devastante.
    A fine film mi tornano in mente le parole della direttrice del centro di recupero di inizio film, "non basta amare qualcuno per salvarlo, purtroppo". Frase di una verità disarmante che ci sforziamo di non capire e di dimenticare per tutto il film ma che alla fine con quella macchina che dopo la gita in spiaggia si ferma all'ospedale psichiatrico non possiamo che con il cuore a pezzi comprenderla e rassegnarci, perché purtroppo è così, ci sono vite che come hai detto bene tu sono vissute in 1:1 e pochissime volte si trasformano in 16:9. Fa male ammetterlo guardando il film figurarsi nella vita reale.
    Grandissimo film, bella recensione.

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    1. molto interessante il confronto con Kevin

      e capisco anche cosa dici

      in realtà considero Kevin quasi un film metaforico, manifesto del concetto che gli sta alla base

      certo, resta un film realistico ma che più che raccontare cose, come Mommy, vuole raccontare concetti

      in questo senso il suo didascalismo è per me molto pertinente

      la scena del falso futuro, o della 25ima ora come l'ho chiamata io, è una delle più grandi del cinema recente

      l'ho rivista da poco, certo non ha la potenza della prima votla (emozione del film, cinema, non sapere cosa rappresenta quella scena) ma è sempre grande

      no, l'amore non basta in alcuni casi, lo dico sempre anche io

      che siano affetti o coppie a volte l'amore non basta

      anche se credo allo stesso tempo che sia la cosa più salvifica al mondo

      ma non sempre le cose belle e grandi sono giuste o efficaci

      vivere al meglio, amare, sperare, credere nel 16:9, tutte cose quasi obbligatorie

      ma la vita non è nè matematica nè una formula magica, medicine generali o regole per essere felici non esistono

      grazie...

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