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20.1.15

Recensione: "La ragazza della porta accanto - The Girl Next Door" (2007)

Risultati immagini per the girl next door 2007

Avevo scritto l'intera rece di questo terribile film che, diciamocelo, è ottimo per il genere.
Poi però prima di pubblicare, cercando un'informazione, mi sono imbattuto in questo:


ho letto, o almeno l'ho fatto fino a dove ho potuto.
Vedete, io vedo molti film estremi, disturbanti, mi piace la violenza, ma sempre quando si resta nel genere e nella finzione. E non mi impauriscono nemmeno i grotteschi, ipocriti e furbetti "Ispirato a un fatto vero". Perchè qualsiasi film può essere ispirato a un fatto vero. Nella vita qualsiasi cosa può accadere.
Però, come in questo caso, quando la realtà non solo è simile ma identica o peggiore a quello che il cinema ha provato a raccontare io credo che tutto questo non sia giusto. Che il film non debba più esistere. Non accuso nessuno di questo, è solo un problema mio.
Come faccio dopo aver letto quelle cose a pubblicare la mia rece?
Non posso.
Quindi questo spazio bianco è lo stesso identico spazio che avevano preso le mie inutili parole.











































Per tutte le Sylvia che ci sono state
per tutte le Sylvia che ci saranno ancora



43 commenti:

  1. Conosco la storia, mio malgrado, pur non avendo visto il film nè letto il libro.
    E a volte penso che l'ignoranza sola tutelerebbe le nostre anime dal marciume.

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    1. L'ignoranza, hai ragione.
      Più cose conosci del monfo più la tua anima rischia di annerirsi.
      L'unico trucco o salvezza è sapere e credere fino in fondo anche a tutte le meraviglie che esistono

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  2. La vicenda l'ho scoperta con un altro film, An American Crime, che mi lasciò turbata per giorni.
    Ancora mi spaventa più di un horror sapere che un fatto simile è potuto accadere..

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    1. E' vero, ho scoperto ieri di quest'altro film.
      Io sono una persona che fatica a tenere i pezzi della propria vita, tendo sempre a empatizzare poco e informarmi poco sulle vicende lontane da me.
      Ma questa mi ha dato una sensazione talmente forte che non mi capitava da tempo

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  3. ho letto il link che hai postato, che orrore!!! Capisco la scelta di lasciare uno spazio bianco. La speranza è che chi ha fatto tutto ciò abbia pagato fino all'ultimo, anche se spesso purtroppo non accade così. Comunque...io il film non l'ho visto, spero che almeno il suo scopo non sia solo quello morboso di intrattenere mostrando violenze come fa un horror estremo, ma che il suo scopo sia anche far riflettere sulla crudeltà che a volte purtroppo alcune persone manifestano. Se così non fosse, allora non condivido l'operazione di farne un film

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    1. No, non è un horror estremo e le violenze perlopiù sono solo suggerite o comunque non mostrate con morbosità.
      Infatti non riesco a condannare il film, dico solo he fare una rece "cinematografica" per poi scoprire che di cinematografico non c'è niente mi sembrava davvero assurdo.
      E sbagliato

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  4. Letto il libro e visto il film, storia tremenda....

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  5. Una storia ed un film a me sconosciuti. La tua non recensione, anche se non ho visto il film, mi fa riflettere ancora di più, visto che proprio oggi ho scritto di "arte", quale sia nel cinema, da spettatore ovviamente, il confine tra arte e "verosimiglianza". Per alcuni film che ho visto, avrebbero potuto anche non sprecare tanti soldi ed energie. E il tuo spazio bianco mi dice tutto su questo film e sull'ennesima vita offesa e depredata.

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    1. Se puoi linkami questo tuo scritto.
      Qui più che di verosimiglianza, credo che la domanda giusta da fare è se in questi casi è giusto che l'arte provi a raccontare o trasferire nel suo campo vicende così aberranti.
      Credo che più che il come sia importante il perchè.
      Il mio spazio bianco, ti assicuro, era l'unica cosa che potevo fare dopo aver letto quel link.
      Avevo parlato del film, ero entrato nei dettagli, mi ero anche a tratti "divertito" a recensirlo, nel senso di appassionato.
      Ma poi leggo quella cosa, mi sono vergognato e ho cancellato in un amern tutto

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    2. Eppure è un cinema che esiste, non saprei se definirlo arte, era questo il mio dilemma. Il mio scritto di oggi non ha a che vedere col cinema (che tocco ogni tanto in diagonale), ma su quello che è il rapporto tra artista e modello. Comunque mi farà piacere se lo leggerai, lo trovi qui http://lasantafuriosa.blogspot.it/.

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  6. Mi ricordo che quando frequentavo il master in criminologia ero rimasta scioccata da questo tipo di crimini e finivo veramente per angosciarmi per le vittime - sapere che sono vere, che certe torture sono vere e non sono frutto della fantasia di un regista/scrittore ti mette in una posizione scomodissima rispetto a certi film e certe storie. Finisci per preferire i mostroni, che comunque incarnano un certo tipo di mostri umani, cosi` puoi prendere un po' di distanza e esorcizzare il tutto. (A me piace tantissimo come pittore Francis Bacon e mi ricordo che su un suo quadro, la crocifissione, ha detto che non era una cosa religiosa, ma solo il simbolo di quanto un essere umano puo` fare a un altro. e pensare a una cosa del genere fa un male cane)
    Hai fatto bene a lasciare lo spazio bianco e a farci prendere a tutti un po' di coscienza su questa storia!

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    1. Se lo spazio bianco può essere servito anche a "voi" non lo so, sta di fatto che non potevo fare altrimenti.
      Sì, in teoria avrei potuto lasciar perdere del tutto la rece a questo punto ma credo che far conoscere vicende così serva sempre.
      A me sicuramente.
      Esatto, il vero horror è tutta un'altra cosa, serve ad esorcizzare e sublimare.
      E anche il torture, genere che amo (anche se l'altro ieri ha avuto un duro colpo nella mia testa) se visto nella giusta maniera non è da demonizzare.
      Molto bella la citazione di Bacon :)

      (detta poi da una vegetariana..., va, finiamo con una battuta)

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    2. dai, la battuta ci voleva assolutamente :)

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  7. sulla possibilità del male, che sfiorate con raccapriccio nei post, lascio anche io, per questa volta, spazio bianco...

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    1. Io invece tornerò a scrivere molte volte del male, anche di film violentissimi.
      Ma che non raccontino sofferenza così vere, reali, inaccettabili

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  8. Ma il tuo non voler parlar di questo film è legato puramente al fatto che si tratti di una storia vera, o al modo in cui viene messa in scena? Perché tu dici che dal momento che il fatto è realmente accaduto il film "non dovrebbe più esistere", ma allora non dovrebbero esistere neanche film sul Nazismo, per esempio..
    Non voglio polemizzare su argomenti simili, ovviamente, era solo per capire meglio..

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    1. No no, assolutamente...
      Cioè, di film ispirati a fatti veri che raccontano cose aberranti ne ho visti e, in molti casi, ben vengano!
      L'ho scritto, qui è proprio un problema mio.
      Leggere che quella ragazza ha subito davvero tutto quello, anzi, di peggio mi ha bloccato il cuore. Avrei preferito un film, appunto, ispirato a, non uno così vicino ad un fatto così terribile, intimo, personale.
      E' proprio una cosa verso quella ragazza la mia.
      Guarda, è difficle da spiegare, perchè poi sembro tipo incoerente. E non lo sono.
      Qudsta è una vicenda terribile, umanamente straziante, e secondo me averla portata su grande schermo è sbagliato.
      E' troppo circoscritta, è troppo "lei".
      Come se facessero in italia un film dettagliato sul massacro del circeo.
      Non lo so, c'ho un blocco ;)
      Ma film che raccontino le disumanità della nostra storia ben vengano, certo.
      E anche horroretti che si ispirano a fatti veri.
      Ma una cosa così precisa, dettagliata e personale su sta ragazza me fa male

      col raduno per due giorni starò praticamente sempre senza internet

      su interstellar verrò quando posso!

      ciao!

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  9. Ho visto entrambi i film ed ho letto il libro.
    Peggio c'è solo l' omicidio Furuta. Lo conosci?

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    1. Scusa l'intromissione ,ciao Rachele come stai?
      Hai visto entrmbi i film e quale hai preferito.
      Credo tu ti riferisca ad An anerican crime sempre dele 2007 ,anche se non l'ho visto leggendo un po' di qua e un po di la fra i due è quello che mi attira di più.
      A te come è sembrato?
      E il libro come e'?
      E' ispirato al film o si avvicina di più alla vicenda reale.
      E poi...sei giovanissima ma conosci casi di crimini così crudeli che nemmeno io che bazzico molto sulle pagine dedicate ai serial killer e le loro gesta non ho nemmeno mai sentito nominare ...tipo l'omicidio Furuta.
      Ho cercato sul web..è davvero na cosa immonda (povera ragazza).
      Ciao fatina e se non ci sentiamo ti auguro Buon Natale.
      Max

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    2. letto anche io, terribile

      da noi, abbastanza simile, abbiamo il Circeo

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    3. Ciao Max,
      Se ti piace leggere buttati sul libro, che è veramente tosto. Si fa fatica a terminarlo per quanto è crudele.
      I film sono validi entrambi. Io personalmente sono più legata alla ragazza della porta accanto, però.
      Ma la vicenda Furuta l' avete letta su wikipedia? No, perchè esistono delle pagine, dove spiegano tutte le sevizie subite durante i 44 giorni e sono atroci.

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    4. sì, ho letto solo Wiki e mi basta

      semmai preferisco apprfondimenti televisivi, leggere mi riesce difficile di queste cose

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    5. Hai fatto bene.
      Il fatto su wikipedia è allegerito di molto.

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  10. Ciao Rachele e Giuseppe , si ho letto la storia su wikipedia...e non mi basta.
    per come sono fatto cercherò di più anche se so che sarebbe a volte meglio fermarsi prima, mA NON CI POSSO FARE NIENTE ..SON FATTO COSI'.
    mAGARI DOPO CI STO MALE , MA POI PASSA .
    E' UNA COSA QUASI TERAPEUTICA è la mia natura.
    Se qualcosa mi colpisce devo sapere tutto anche quando si parte da un film per affrontare tematiche che purtroppo sfociano nel reale.
    Un po' come qualcuno che ha già scritto sul blog che vuole capire fino a quanto può spingersi il male nell'animo umano.
    Comunque son dieci anni che non ho più tempo per leggere decentemente e comprarmi un libro dove so gia come andrà a finire il racconto, mi frena un po'.
    Ciao

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    1. a chi lo dici amico mio...

      in 5 anni avrò letto 6,7 libri

      ne leggevo 50 l'anno

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    2. Io mi sono appena buttata sull'amica geniale della Ferrante, alla faccia vostra;)

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    3. Per dire quanto ormai sono lontano da tutto non so manco chi sia sta Ferrante

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    4. Il caso editoriale italiano degli ultimi anni

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    5. È una scrittrice di cui non si conosce l'identità

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    6. "È una scrittrice di cui non si conosce l'identità"

      ah, allora dicendo che non la conoscevo sono pari agli altri

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    7. Scusatemi l'ignoranza : "perche' e' un caso editoriale?"
      Solo perchè non si conosce l'identità....?
      Max

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    8. Si, e anche perchè ha venduto un botto di copie.

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    9. Il settimanale time l'ha inserita nella classifica delle 100 donne più influenti del mondo. Secondo quali criteri non lo so, però.
      Io l'ho scoperta grazie ad una foto di James Franco, che teneva il suo libro in mano e ne parlava bene.

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  11. Ciao ,il fatto che non se ne conosca l'identità..puo' lasciare spazio all'ipotesi che magari non sia nemmeno una donna.
    Magari utilizza uno pseudomino femminile ma c'ha le palle ahaaa!!
    Adesso capisco come mai nelle ultime puntate di UPS c'e na storia abbastanza simile.
    Giornalista serio meticoloso che scrive un romanzo d'amore con una sensibilità quasi femminile e la cui moglie manda il romanzo a una editrice utilizzando uno pseudonimo femminile.
    Quando l'editrice scopre la verita' ,lei si offre di pubblicarlo a patto che non si riveli la vera isdentià dell'autore.
    ;
    Ma forse è solo un caso....
    Max

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  12. Ciao Caden sono Valentina. Volevo solo aggiungere una mia opinione sul significato di fare un film su questa terrificante e dolorosissima vicenda: la piccola Silvya ( così come le atroci sofferenze da lei patite) non va dimenticata! Questo film è AN American Crime ha fatto conoscere a tantissima gente questo spaventoso fatto di cronaca e chissà. ..magari aver visto quest'opera potrà salvare la vita di qualche vittima predestinata. Negli abusi agiti verso il corpo e la mente di questa povera piccola furono coinvolte tante persone anche esterne alla famiglia dell'agenzia. Nessuno fece nulla. Forse conoscere questa storia potrà evitare un finale così atroce ? Io lo spero davvero. Inoltre tutti devono sapere cosa è accaduto in una tranquilla cittadina americana negli anni 60. Tutti devono conoscere la storia di Silvya. Per me è giusto gridarla al mondo. Ciao !

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    1. Hai perfettamente ragione, tutto può essere visto sotto quest'altra ottica

      però boh, leggendo nel dettaglio tutta la vicenda trovai "sbagliato" farci un film, piuttosto avrei realizzato un documentario o un servizio d'inchiesta

      faccio fatica a scrivere fiction su una vicenda così, ecco

      ma ha senso quello che dici ;)

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