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11.3.15

Recensione: "Eyes Wide Shut"


Excusatio non petita.
Vedo per la prima volta Eyes Wide Shut ieri notte, più di 15 anni dopo la sua uscita. Non c'è una singola ragione per questo ritardo, solo casualità. E se una ragione c'è è proprio quella che amando un regista così tanto un pò ti mette pensiero vedere il suo ultimo film. Non sono nemmeno ancora riuscito a leggere l'ultimo romanzo di Saramago ad esempio (benchè, tecnicamente, fosse il suo primo).
Ci tenevo per questo a dire una cosa.
Come tutti i film di Kubrick anche EWS sarà stato vivisezionato da tutti. Avranno analizzato anche il cappello dell'ultima comparsa in fondo a destra. Io, tutti questi 15 anni, non ho mai letto nulla, come mio solito. Figuratevi che pensavo che a quelle orge in costume partecipasse la Kidman... Quindi questa sarà una rece piena di cose ovvie, banali, sbagliate, fuori tempo, e incomplete rispetto a tutto quello che voi, tutti questi anni, avete letto o capito di questo film, magari visto pure più volte come meriterebbe. Per me è come se ieri fosse stato il 1999 e io fossi dentro a un cinema.

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Quindi, se commenterete, non fatelo dicendo dove sbaglio, raccontandomi curiosità o fornendo interpretazioni "ufficiali" perchè tutte queste cose le andrò a leggere io stesso appena finito di scrivere, su wikipedia o altrove. Commentate con quello che pensate VOI del film.

A me i film al confine tra sogno e realtà fanno impazzire. Dedicai anche un post a quel magnifico mondo che è il dormiveglia, quella terra di mezzo in cui la realtà sembra in qualche modo privata dei suoi contorni definibili e allo stesso tempo il sogno sembra essere così vicino alla realtà.
In realtà (sic...) questa sensazione Eyes Wide Shut (che d'ora in poi chiamerò EWS) me l'ha data quasi alla fine, quando avevo abbastanza elementi per poterla confermare.
Anche se, bisogna ammetterlo, già il titolo del romanzetto da cui è tratto (Doppio Sogno) e lo stesso titolo kubrickiano, con questi occhi chiusi spalancati (una specie di ossimoro che io ho interpretato come l'avere la vera visione delle cose solo nel sogno) erano chiari indizi di tutto ciò.
Poi la frase finale di lei, sulla quale magari torneremo, è stata conferma di tutto.
Quindi EWS è un film non tanto sul sogno ma proprio sul dormiveglia, sul terreno comune tra sogno e realtà.
O.k., dove cominciare...
Da Kubrick.


La prima ora del film, sinceramente, non la paragono nemmeno lontanamente ai suoi più grandi capolavori. Per la prima volta con lui mi sono ritrovato addirittura ad annoiarmi o a considerare "normali" alcune sue scene. Mi riferisco per esempio all'estenuante ballo di lei con il marpione ungherese, scena ai confini della soap. Dirò di più, a livello puramente tecnico considero EWS inferiore a quasi tutto quello che lo ha preceduto o, se non inferiore, almeno non innovativo come gli altri. Le meraviglie tecniche e fotografiche di roba come Shining, Barry Lindon, 2001 o Arancia Meccanica io non le ho viste, o almeno solo in piccola parte. Ma, e qui si conferma come essere il più grande, pur non facendoti gridare al miracolo per regia (che rimane, anche se inferiore, una regia che pochi si sognano) tu Kubrick lo "senti" perchè è uno di quei registi che sembrano uscire dall'immagine per avvolgerti di sensazioni che solo loro sanno creare. A me Kubrick inquieta, sempre, anche nelle scene più banali. Me lo sento addosso.
Intendiamoci, nella prima ora ci sono scene straordinarie eh, come la confessione di Alice sul mancato tradimento, come la prima uscita notturna di lui, ma più che di Kubrick per me la prima ora è l'ora della Kidman, una Dea che ci regala almeno tre scene, con relative tre pose, che sono rimaste immortali nella storia del cinema. Il suo corpo, il suo viso, lei alla porta, lei seduta, restano immagini indelebili.
Poi Bill incontra il pianista Nick e comincia il vero EWS. In realtà io collocherei il punto di svolta nella confessione-sfogo di Alice perchè è da quel momento, solo da quel momento, che il film acquisterà i contorni del sogno, come se Bill, sapute quelle cose, passasse in uno stato ci coscienza superiore che gli fa credere di vivere, o lo porta realmente a vivere, esperienze stranissime, esperienze che solo questa nuova coscienza, causata dallo shock di aver visto una crepa nel suo matrimonio, può regalargli. Ecco, qui io inserirei il titolo del film, Cruise spalanca gli occhi chiudendoli.

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Uno degli aspetti magnifici di EWS è come tutte le vicende si svolgano in 48 ore (una notte, il giorno dopo, il giorno dopo ancora fino alla notte). Anche questa compattezza temporale richiama un pò al sogno. A Bill accadono cose in 48 ore che non gli sono accadute per 20 anni.
Tutto è insidia visto che in ogni scena il sesso, o la possibilità del sesso, la fa da padrone.
A Bill si avvicinano due modelle nel ballo iniziale, la neo vedova confessa il suo amore e prova a baciarlo, la prostituta lo abborda, la figlia del costumista lo provoca, e poi la villa con le sue orge.
Ma che succede? Bill non consuma mai.
A tal proposito ieri, durante la visione, mentre prendevo appunti, mi è venuto in mente Il fascino discreto della borghesia bunueliano. Là ogni volta che i protagonisti stavano per mangiare venivano fermati o distratti, qua accade con Bill e il sesso.
E, anche questo, l'essere fermato appena prima di far sesso ha molto a che fare con il sogno, è un processo molto comune, o almeno lo è per me.
Ovvio che tutte queste scene abbiano molto a che fare anche con il matrimonio, con i pericoli nascosti dietro ogni angolo, con i desideri repressi e anche, come nel caso di Bill, con una specie di "vendetta" verso la storia raccontata da Alice. Non è un caso che il (finto) flash back di lei e l'ufficiale lo tormenti.
Sempre restando al sogno come non accostare a questa interpretazione le due scene dal costumista? questo negozio lungo e infinito, questa figlia nascosta con due che sembrano appena usciti da una quinta dell'Avanspettacolo, questo ritornare poi e trovare una situazione grottesca e opposta a quella della notte prima. Ecco, c'è anche tanto Lynch in EWS, tante scene inquietanti, surreali, indefinibili. A volte, specie nelle feste, mi sembrava di ritrovarmi nella festa di Strade Perdute con Mistery Man. Ma del resto Lynch non è il maestro della realtà frammista al sogno?



E c'ho visto anche tanto del mio Shining dentro, ad esempio nel locale e nel suo barista o in quelle due maschere che, appena arrivato alla villa, si girano e lo guardano dal loggione (quasi identiche per movimenti e costruzione ai due che fanno sesso orale e guardano Wendy) o a tutto il percorso labirintico della macchina da presa nella villa delle setta.
Già, ho scritto tantissimo e non sono nemmeno arrivato alla setta, incredibile se pensiamo che è questa la parte che mi è piaciuta di più.
Ma gli argomenti sono sempre gli stessi, questo incredibile svolgersi degli eventi, questi personaggi misteriosi, questo inspiegabile sacrificio (metafora della Donna che si sacrifica per l'Uomo? o semplicemente la riconoscenza per averle salvato la vita il giorno prima?).
E quella litania straordinaria che purtroppo ho vissuto un pò alterata per colpa di una parodia di Guzzanti (comunque il best della colonna sonora è in quelle note acutissime di pianoforte che tornano più volte).
E poi, come hanno fatto a riconoscerlo? perchè tutta la Loggia vuole ucciderlo?
Bill è in balia degli eventi, in realtà poi con le sue ricerche proverà anche ad essere attivo ma rimarrà sempre una marionetta manovrata in 48 ore dal sogno e dal destino.
Si arriva così agli ultimi 20 minuti e accade una cosa strana.
Sì perchè tutto quello che sembrava inspiegabile, tutto quello che di assurdo è successo in appena due giorni, può avere delle semplicissime spiegazioni razionali. Non dico che ce l'abbia ma può avercele. Lui è stato scoperto perchè è arrivato in taxi e hanno visto il cartellino del vestito noleggiato. Assolutamente possibile. Tutto il suo processo era una messinscena per impaurirlo ed evitare che parlasse. Assolutamente possibile. Lei è morta di overdose. Assolutamente possibile, del resto aveva rischiato appena la notte prima.
Ho trovato tutto questo tremendamente affascinante. Un film in cui tutto appare illogico e velato dal sogno che diventa, o può diventare, anche un film logico. Ma del resto non accade anche questo nei sogni?

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Bill torna a casa, lei dorme con la maschera. Lei che la notte prima aveva sognato una scena simile a quella vissuta da Bill alla villa. E' tutto collassato, quello che si desidera nel sogno si mischia col reale ed è quasi impossibile notare la differenza.
Ma se prima c'era un ti amo, adesso, in un rapidissimo climax discendente c'è prima un ti voglio e poi un'unica cosa da fare.
Scopare.

48 commenti:

  1. Un'uscita di scena degna del Maestro.
    Per me, grandissimo.
    Una sorta di Fuori orario kubrickiano.

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    1. Anche perchè di cose indegne lui non ne ha mai fatte :)
      Io aspetto la seconda visione per una valutazione complessiva più "sicura"

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  2. Credo che Kubrick sia il mio regista preferito di sempre, ma quetso è un film che non ho mai compreso fino in fondo. Prima o poi dovrò rivederlo.

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    1. Credo che sia abbastanza generale questo rapporto con EWS Giacomo. Io ho provato a comprenderlo ma all'una di notte, con la pubblicità ogni quarto d'ora, insomma, non era facile.
      Che sia un gran film è fuor di dubbio però

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  3. Dovrebbero scrivere un trattato solo sull'utilizzo della fotografia che fa questo film. Io da più di 10 anni uso Eyes Wide Shut come cartina tornasole per valutare non dico la capacità, ma almeno la volontà o meno della persona che mi sta davanti di provare a penetrare i livelli di un'opera cinematografica, oppure se si tratta del classico superficialone per cui questo film è soltanto la scena dell'orgia. Ma come si fa?

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    1. Dal nick te devi essere delle mie parti no? :)

      Non so se ci sia una velata critica a me ma, se leggi bene, alla fine su 100 righe parlo dell'orgia in in 4. Poi se anche tutto il rest sia superficiale può essere, ma insomma, ho scritto senza leggere nulla. C'è gente, e lo saprai, che si fa bella parlando di film dopo aver letto critiche su critiche, interpretazioni su interpretazioni altrui. Che fa sempre cultura eh. Però di solito comunque cominciano le frasi con "secondo me.." e poi dicono sempre roba di altri...
      Guarda, visto in tv, anche schermo non grandissimo, io la meraviglia di fotografia di Barry Lindon, FMJ e 2001 non l'ho vista ma, ti ripeto, credo dipenda dal tipo di fruizione che ho usato. Ad esempio la profondità di campo straordinaria di Kubrick qui c'è un pò meno, ma bisogna anche ammettere che è quasi tutto un film di interni o strette strade, insomma, c'era anche poco spazio per usarla.
      Comunque non credo sia come dici dai? da quel che ho cominciato a leggere ieri sera tutti fanno analisi molto complete e accurate del film, pochissimi lo trattano supeficialmente. Se poi ti riferisci all'amico di turno o alla gente di strada sì, certo, può tutto ridursi a un'orgia. Ma accade con tanti tanti altri film.
      Un saluto e grazie del bel messaggio

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    2. Ma figurati, proprio nessuna velata critica a te. Mi riferivo proprio a eventuali discorsi cinematografici col conoscente di turno. La scena dell'orgia è solo il culmine del percorso del dottore reso onirico in tutti i modi da Kubrick che mi chiedo come si possa non citare ogni singolo minuto del film (sempre in un ipotetico discorso con un conoscente, e ammettendo che si tratta del mio film preferito in assoluto).
      Già faccio fatica a limitarmi nella lunghezza dei commenti. Comunque sì, sono conterraneo. Complimenti per il blog ed evviva gli umbri "aculturèti".

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    3. Ahah, se è il tuo film preferito chissà quante vole lo hai visto, quante ne hai notate più di me, quanto lo hai analizzato.
      Ma sì, va rivisto, specie dopo che gli si è data una chiave di lettura. Rivederlo con la chiave lo renderà tutto diverso. Io solo alla fine mi sono reso conto di questa vicinanza al sogno ad esempio.
      Ma questi son commenti corti eh, li puoi fare molto più lunghi.
      Più che conterranei siamo proprio "conlacustri" visto che anche io vengo da un paesino a 10 minuti dal Trasimeno...

      Aahah, grossa cultura ;)

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  4. Per quanto apprezzai il film alla prima visione non sono mai tornato a vederlo. Scrivo perché mi ha incuriosito questo accostamento a Bunuel (nei confronti del quale ho una passione infinita) nella mancanza dell'atto, nell'attesa che un atto finalmente si consumi. Non so se interpretare ciò quale sintomo psichico rilevato da Freud come "coazione a ripetere", cioè una ripetizione che si protrae perché si è incapaci di prendere coscienza (del tradimento della moglie, della impossibilità di soddisfarla, della propria impotenza, le interpretazioni potrebbero essere molteplici) oppure davvero in chiave bunueliana (e forse anche kafkiana) si potrebbe pensare che ogni ciclo di ripetizione aumenti di grado di intensità portando lo stesso film ad un andamento circolare non risolto. Così da non avere mai la sensazione che qualcosa si sia risolto nella sequenza finale, ma che tutto ritorni in modo esponenziale e amplificato.

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    1. Interessantissimo, come sempre.
      In teoria il cerchio si chiude, io non sono rimasto nel finale con la sensazione di questa intensità amplificata e di questo desiderio non appagato ancora presente. E' come se tutto il film fosse stata una parentesi che in qualche modo però abbia cambaito di significato anche la frase reggente. Ecco, la spiegazione freudiana mi sembra forse più appropriata. Però sì, insomma, ho visto solo 2 Bunuel, ma guarda caso quel film che, magari in maniera troppo meccanica e banale, mi è venuta voglia di accostare EWS.
      Sempre bellissimi commenti Rocco

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  5. Ma anche l'angelo sterminatore il cerchio si chiude, in un certo senso è ripartire dall'inizio, i personaggi stessi cercano la loro sistemazione nello spazio della casa ricercando la loro posizione iniziale, ma c'è stato "un surplus" di intensità, cioè la fine presuppone qualcosa di più dell'inizio, non è un semplice ricongiungimento, anche perché non si comprende la ragione di quel blocco che li aveva costretti dentro la casa. Allo stesso modo forse anche in EWS si ritorna al letto coniugale dopo i vari cerchi-ripetizioni-tentazioni-occasioni mancate, ma c'è un surplus di passione, forse persino un cambiamento dei ruoli all'interno della coppia come sembra svelare la maschera. No direi che hai fatto un ottimo e geniale accostamento.

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    1. Ah, meno male, grazie...
      Perfetto il tuo discorso.
      Ma bisogna rifletterci.
      Perchè forse si torna a quel letto, e forse il rapporto resterà saldo, ma se sembra aumentare la passione (lo scopare finale credo sia indicativo) è anche vero che quel surplus di passione, quei viaggi al confine tra la realtà e il sogni a sfondo sessuale, hanno comunque creato una crepa nella fiducia e nel "patto" amoroso del matrimonio.
      E' come se nel tuo esempio fossimo su delle montagne russe in cui il secondo giro sia più veloce del primo. Tutti i saliscendi, i giri della morte e le curve hanno portato a una maggiore intensità. Ma forse le persone che sono sedute in quei sedili sono più scariche, meno emozionate, soltanto più in balia della velocità

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    2. Esatto proprio ciò che volevo intendere, il movimento è da intendere come una spirale più che un cerchio, si torna nello stesso punto ma con qualcosa in più, con maggiore intensità, è qualcosa che è assolutamente presente nei film di Bunuel, ma in effetti potrebbe essere presente anche in EWS

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    3. Di circolare in EWD c'è, come hai scritto, il letto coniugale. Ma il ritorno alla partenza è assolutamente attraverso spirali impazzite. Credo. Oppure, magari rivedendolo, è davvero tutto scientifico, perfettamente lineare. Diciamo che potrebberro essere tante spirali attaccate insieme per formare un cerchio, ecco, famo na via de mezzo e festa finita

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    4. Mi inserisco nella discussione perchè è interessantissima e mi piace questo tentare di visualizzare forme nella narrazione, io la vedo non tanto come un cerchio quanto come un 8 di infinito, avete presente quando si mettono di fronte due specchi e si vede la propria immagine moltiplicata all'infinito? L'occhio si perde nel guardare, come pare essersi perso l'occhio della kidman nella locandina, osservando le mille sfaccettature del sè. Al di là della storia, della crisi familiare abbiamo uno specchio, un sogno e una coppia, e sono tutti strumenti di auto osservazione, non lo so se tornano allo stesso punto, secondo me no, probabilmente non ci erano mai stati nel punto in cui li vediamo alla fine del film, è solo un punto in un'immagine dello specchio, che tende a infinito, in divenire.

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    5. Ma tu hai descritto nè più nè meno che la myse en abyme!
      una delle tecniche, con relativa deriva psicologica, più interessanti che ci siano.
      Ed è molto interessante e calzante...

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    6. Eh da Bergmaniana ormai irrecuperabile non potevo non cadere nel vortice del ''sogno nel sogno'', sprofondiamo nell'abisso :)

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    7. Sono d'accordo sulla tua analisi, aldilà della tua analisi Romina. Quello che volevo dire, aldilà delle figure che uno vede nello sviluppo della narrazione, è questo ripetersi di atti mancati, la coazione a ripetere, che però non è un eterno ritorno dell'uguale, ma un progressivo aumento di intensità. La butto là, perché pur avendoci riflettuto non saprei come dirlo in maniera migliore: ciò che si ripete non è l'identico ma l'identico è il ripetersi di ciò che si ripete, cioè l'archetipo della ripetizione stessa.

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    8. ovviamente c'è un refuso all'inizio volevo dire sono d'accordo sulla tua analisi Romina...
      Giuse sti commenti non si possono modificare, gli emoticon non si possono inserire... è ora che lo modernizzi sto blog.
      Adesso per esempio ti ci volevo mettere un emoticon con l'occhiolino per dire che sto scherzando...

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    9. Magari Rocco, magari...
      Purtroppo Blogger ha questo grandissimo difetto, "noi" non possiamo farci niente (no correzioni, no emoticon etc..).
      Non capisco quando ci metteranno la mani.

      Per il resto volevo proseguire la discussione ma "ciò che si ripete non è l'identico ma l'identico è il ripetersi di ciò che si ripete, cioè l'archetipo della ripetizione stessa." mi induce a tacere per sempre

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    10. Ma infatti non sapevo come scriverla altrimenti, volevo dire che quello che ritorna in continuazione è la differenza, le ripetizioni non fanno altro che aumentare l'intensità fino ad arrivare vicini al delirio. Cosa a cui sto andando vicino anch'io se continuo a ripetere questi commenti. Anche qui ci stava bene un emoticon.

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    11. ahahahahh io vi sto già scrivendo dal cim (emoticon a caso) Rocco con quella frase ci hai zittito tutti (emoticon che si alza in piedi e fa un inchino) non posso che concordare, ed è un delirio/estasi che avvicina al mistico.Buon frattale a tutti!

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    12. Praticamente siamo arrivati all'ultima immagine del myse en abyme, quella dove non riesci a scorgere la successiva.

      Per le emoticon faceteceve na ragione

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  6. No ma ovviamente è un'ipotesi e non è che deve ritornare per forza, però ci sono numerose ripetizioni/coazioni a ripetere che acquistano senso se si mettono in connessione con lo sviluppo dell'inizio nella fine.

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  7. Io Eyes Wide Shut l'ho visto solo una volta, più di 15 anni fa per l'appunto. Stavo appena scoprendo il cinema, ero rimasta folgorata da Arancia Meccanica, avevo 18 anni e trovarmi davanti quest'infinito, complesso, onirico mattone interpretato da un blocco di tufo e una dea mi aveva letteralmente spiazzata.
    Talmente tanto che non ho più osato riguardare l'opera ultima del Maestro per paura di dare sfogo a tutte le mie sensazioni negative di capra ignorante.
    La tua analisi mi ha fatto venire voglia di riguardarlo però, chissà che a 33 anni non possa apprezzarlo maggiormente :)

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    1. Ah, ma allora sei del gruppo degli -enta anche te Babol, e nemmeno da pochissimo. Non lo sapevo, giuro :)
      Su Cruise si potrebbe parlare tanto, io credo di averlo visto solo in 3,4 film (sì, niente Top Gun, niente Mission Impossible etc..) e forse ho beccato tutte le sue interpretazioni migliori (su Magnolia è grandissimo), quindi non posso certo mettermi tra i suoi detrattori.
      Sulla Kidman chetelodicoafa.
      Devi rivederlo! e anche recensirlo! che poii credo che questo sia un film che più lo vedi "maturo" più riesci ad entrarci dentro

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    2. che mi dici di Collateral?

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  8. Carissimo io questo film l'ho rivisto circa dieci volte, e - dopo ormai diversi anni - l'ultima (indovina un po') ...domenica 15 marzo. Sono andato a controllare sulla rubrica perché se era il 10 o l'11 chiedevo di non avere più niente a che fare con te, troppa paura.

    Comunque ti volevo dire che i paralleli che hai fatto con Shining sono interessanti (se vuoi ti mando il link a una cosa che ho scritto tanti anni fa su EWS), ma ovviamente la cosa che mi ha colpito di più è proprio quella che non avevo mai considerato io: il parallelo con il fascino discreto della borghesia. Di un'esattezza sconcertante! Come non averci mai pensato?
    Ma forse, a occhi aperti/chiusi, l'ho sempre saputo...

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    1. Ascolta, credo che ti devo spiegare una cosa...
      Te DEVI linkare, sempre! che chiedi il permesso?
      Ma poi uno che si chiama Eyes Wide Shining non mi linka una rece che riguarda questi due film??

      Le coincidenze di ieri sono state davvero assurde, meglio non pensarci...

      Sono orgoglioso che due persone che stimo tanto mi abbiano fatto i complimenti per questo accostamento che a me è venuto così, naturale, nemmeno tanto pensato. Ed era la prima volta che lo vedevo... Sono botte di culo :)

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  9. okkei, ma se mi dai tu il permesso ;)
    E' un link davvero vecchio e come tutte le cose che si amano oggi aggiungerei chissà quante altre cose; comunque, ecco
    http://www.kultunderground.org/art/1072

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    1. Straordinario!
      Lo scrivo qui almeno se qualcuno di quelli che ha commentato lo legge consiglio di andare immediatamente a questo link, è davvero una tesi di laurea sul film, ma comunque molto accessibile e piena di curiosità.
      Sono contento che nel pasticciaccio che ho scritto io invece di pancia qui sopra abbia però intravisto cose che la tua analisi così approfondita conferma.
      Però non hai citato la scena dell'orso mascherato di Shining, da qualche parte dovevi ficcarla, era perfetta nella tua lettura :)

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  10. grazie... Io mi sono riletto nel frattempo e da un lato trovo incrostazioni accademiche che oggi saprei evitare (a partire dall'uso delle note...- quel testo l'avevo scritto quando facevo il dottorato, in tutt'altro che cinema [scienze politiche]), e da un altro lato in questi anni il mio pensiero sul film si è "spostato", non di poco, leggendo altro... Ma anche quello su Kubrick in generale. E soprattutto oggi non scriverei mai che 2001 è una parabola anti-positivista. Sono convinto che al 50% lo sia, in effetti. E al 50%, no. Ma entrambe le cose insieme.

    Ieri sera, finalmente, (tanto per restare in tema di coincidenze) ho scaricato da internet la versione USA di Shining. Sono molto curioso di vedere quei 20 minuti che Kubrick, che ha letteralmente voluto "doppio" un film costellato di doppi, ha sottratto al pubblico non americano. E lì ci sono anche degli scheletri, pare, non solo l'orso mascherato!

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    1. Ma sai che io l'ho scoperto solo pochi mesi fa?
      Guardo Room 237, il documentario definitivo su Shining (da malati) e vedo ste scene di lei in una stanza blu piena di scheletri. Vado a cercare e scopro de sta differenza con noi, mai saputa...

      Beh, per il resto è normale che in tutta quella serie di riflessioni qualcuno dopo anni la rivedresti. Ma resta un pezzo notevole, a prescindere dall'esserne d'accordo

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  11. Il capolavoro più sensazionale di Kubrick rimane Arancia Meccanica, ma anche EWS rimane un filmone, che personalmente non consacro solo per la presenza del nano malefico Cruise, che detesto.
    Grande Kubrick numero 1.

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    1. AHahah, simpaticissio Zio, capita più volte.
      Il mio Kubrick preferito rimane Shining ma solo perchè io quel film e quel genero lo adoro

      numero 1 anche te

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Che buffo, riesci a fare la classifica anche su Kubrick ;)

      e buffo che di quello messo per ultimo dici "questo è bellissimo"

      figurati gli altri allora!

      in effetti...

      definire l'adulterio prostituzione è un pò azzardatello eh... se fosse così quasi tutte le donne sarebbero pu...

      scherzo

      è un film molto difficile in realtà, quale sia la sua tematica principale è difficile da dirlo. Ma certo l' "istituzione" matrimonio è al centro, insieme ai desideri, le perversioni. Ma, come ho scritto, io ho letto quasi tutto in modo onirico

      no, non ho visto Jerry Maguire!

      sì, anche il rito, inteso come un qualcosa cui la società ci impone per entrare in certi meccanismi ed in certi mondi, è un simbolo molto importante

      ciao!

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  13. A me come sensazione finale ha ricordato molto nymphomaniac (anche lars usa il valzer di shostakovic)

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    1. Potrebbe essere molto interessante, puoi spiegarti meglio?

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    2. Credo per via di quel contrasto tra la forza delle pulsioni, personificate dalla gainsbourgh, e il controllo razionale (che crolla alla fine) nel personaggio di skarsgard. È un tema presente anche in EWS per come l'ho visto io.

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  14. Per curiosità secondo voi qual' è il significato della maschera sul letto?
    E' un film che si presta a molte chiavi di lettura.

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    1. Visto solo due volte di cui l'ultima alla data di questo post ;)

      impossibile per me, sempre che ne fossi stato in grado, andare così nel dettaglio ;)

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    2. Ah peccato.
      Comunque è la scena in cui Tom Cruise torna a casa dalla moglie e la trova addormentata,vicino alla maschera che indossava alla festa(c' è nella foto del tuo articolo).

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    3. Oddio, a memoria, ma non è verso il finale e, in qualche modo, la "prova" che lei sapeva di lui?

      e per questo lui confessa?

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  15. Si,bravo,ma ci sono varie interpretazioni del finale.
    Secondo alcune interpretazioni lei fà parte della setta.
    Secondo altre lei trova semplicemente la maschera.
    Secondo altre ancora la maschera viene messa sul letto dalla setta, per minacciarlo.
    Insomma ci sono varie teorie.
    Ma credo che il significato sia semplicemente uno, tralasciando tutte le interpretazioni.
    La maschera rappresenta la facciata che teniamo per la società e che nasconde la nostra reale personalità e soffoca i nostri istinti.
    Freud si sarebbe compiaciuto vedendo questo film :D.

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    1. Ah, ecco, allora ne sai molto più di me ;)

      sì sì, assolutamente, alla fine questo è un film freudiano

      è tratto da un racconto che si chiama Doppio Sogno, fai te ;)

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  16. lo so ho anche letto il libro .
    Non a caso l' autore(Schnitler) è uno degli scrittoti preferiti di Freud.

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao