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4.5.16

Recensione "Magic Magic"



Un gioiello.
Film polisemico se ce n'è uno,  apparentemente immediato ma in realtà talmente pieno di possibili interpretazioni da renderlo quasi unico.
Denso, intensissimo.
Mix di realismo, metafora, suggestione ipnotica.
Una ragazza americana se ne va in Cile. Succedono tante piccole cose che la mettono a disagio, un disagio talmente forte da sprofondarla in un buco nero di cui non si riesce a vedere la fine.

Questo film fa parte de La Promessa (4/15)

ho provato a dare al film molte interpretazioni. Consiglio (quasi prego) i lettori di non superare la foto di Alicia e del pappagallo senza prima averlo visto e formulato le proprie

Nel post-lista in cui consigliai ai giovani di oggi 20 film che li avrebbero costretti a pensare almeno un minimo (dato che Babadook non l'aveva capito nessuno) mi ritrovai nei commenti quello di un utente mai letto prima.
Mi diceva soltanto "aggiungerei Magic Magic".

Vedete, quando qualcuno mi consiglia un film allo sfinimento io molto difficilmente lo vedrò. Quando invece mi trovo consigli estemporanei e lapidari la curiosità va a mille.


Considerando poi che questo utente è comparso là per la prima volta all'improvviso, che questo film non l'avevo mai sentito e che lo stesso utente, pochi mesi dopo, aveva un account scomparso, beh, la curiosità era così forte che misi questo Magic Magic, senza sapere manco di che parlava, tra i film da vedere per forza quest'anno.
Beh, straordinario.
Raramente mi sono trovato davanti un film così asciutto ma al contempo con così tante chiavi di lettura.
Magic Magic è un film intensissimo, denso, psicologicamente claustrofobico.
Alicia accompagna sua cugina Sara a Santiago del Cile. Per lei è la prima volta fuori dagli Stati Uniti. Sara invece laggiù studia ed ha il suo fidanzato, Agustin.
Alicia è un pò spaesata e lo diventa ancora di più quando Sara, per un impegno improvviso - lei dice un esame universitario - se ne va, lasciandola sola con Agustin, il suo amico "pazzo" e sessualmente ambiguo Brink e la sorella dello stesso Agustin.
Alicia è sempre più a disagio con quei 3. E anche quando torna Sara il disagio aumenta e aumenta.
Alicia sembra non essere più la stessa di prima.
Film polisemico se ne esiste uno, Magic Magic ha la sua forza nell'atmosfera che crea, nelle interpretazioni dei suoi giovani protagonisti, nello script formidabile (solo apparentemente basico, in realtà pieno di cose dentro da far paura) e, soprattutto in questo suo lasciare adito a mille interpretazioni senza dare alcuna certezza di quale sia, sempre che ci sia, quella giusta.
(ora capisco perchè quel benemerito utente lo mise in quella lista)


Alicia all'inizio è sì un pò agitata ma soltanto per il questo suo ritrovarsi in un paese sconosciuto a vivere un'esperienza per lei altrettanto sconosciuta.
Poi iniziano ad accadere tante piccole cose. La musica della radio impossibile da cambiare, il cucciolo di cane prima salvato, poi abbandonato, Sara che se ne va via (secondo abbandono), gli amici rimasti con lei che spesso parlano in spagnolo (nemmeno lo spagnolo classico poi, ma quello cileno), Brink che si comporta in modo sempre più strano ed ambiguo, l'omicidio del pappagallo, l'astio della sorella di Augustin, Sara che non ritorna quando doveva, un cane che prova a far sesso con lei e tante altre piccole cose che mandano Alicia in uno stato di panico (latente perlopiù, a volte manifesto) talmente grande che, tra le altre cose, le impedisce di dormire (particolare forse decisivo).
Sara tornerà pochi giorni dopo mai ormai Alicia è sprofondata in un buco nero dal quale non riesce ad emergere.
Uno di quei film, quindi, che lavorano di piccoli mattoncini, che costruiscono impalcature psicologiche talmente complesse da non riuscire a vederne la forma.
Ma cosa è successo ad Alicia?
Impossibile dirlo con certezza.
Magic Magic, come ho detto più volte, può avere troppe chiavi di lettura.



Metaforicamente Alicia potrebbe rappresentare una purezza d'animo sporcata dal cinismo e dalla cattiveria altrui. Il cucciolo, il pappagallo, il carattere sopra le righe degli altri potrebbero aver lentamente divelto e travolto il carattere buono e mite della ragazza. Come se tutte quelle piccole cose avessero creato in lei un disagio talmente forte ,e vissuto in circostanze talmente particolari (lei migliaia di km lontana da casa e circondata da persone che non conosce), che in qualche modo hanno mandato tutto in corto circuito, lei così piccola, sola e indifesa. Quando ti senti sola, "minacciata" e non a posto con chi ti sta vicino e col luogo dove stai, ogni piccola cosa può avere effetti devastanti per la psiche.
In questo senso anche l'impermeabile indossato sempre da Alicia (senza che piova mai o stia per piovere mai) l'ho visto come simbolo di protezione verso una minaccia che non si riesce ad inquadrare.
Ci deve essere per forza anche una lettura sessuale. Già una delle prime scene, quella di lei che fa la doccia in posizione quasi fetale (tipica nell'immaginario comune a quella, ad esempio, del post stupro) dimostra una certa chiusura di Alicia in tal senso. Ma poi i riferimenti saranno sempre più forti. Il probabile aborto di Sara, il comportamento a metà tra il maschile invadente e il femmineo di Brink, il ballo liberatorio e sensuale di Alicia sotto (?) ipnosi, la scena di notte con lo stesso Brink, è possibile che Magic Magic racconti di un traumatico ed improvviso "risveglio" sessuale di una ragazza o vergine o dal passato contraddistinto da abusi.

Ma possiamo andare avanti.
Ho parlato di ipnosi.
Sono arrivato alla fine del film quasi convinto di un'altra possibile lettura. Ovvero quella che tutto il film, o gran parte di esso, siano soltanto uno stato di trance di Alicia, magari dopo la visione del video che le mostra Agustin sul pc (e, attenzione, nei titoli di coda queste trame ipnotiche ritornano, devono essere importanti). In tal senso la sua disperazione di "non riesco a dormire!" l'ho vista al contrario, come una specie di "non riesco a svegliarmi!" dalla trance.
E così si spiegherebbero anche tutte le scene al confine tra il vero e il falso (ha davvero telefonato all'amica in collina? ha davvero molestato Brink quella notte?) , il reale e l'onirico (quella luce che illumina la stanza e le guarisce la mano), di cui Magic Magic potrebbe esser pieno. Attenzione, anche in una lettura più reale, ovvero quella per cui Alicia stia vivendo gli effetti devastanti della privazione del sonno, è giustificabile questo suo trovarsi in un mondo di mezzo tra sogno e realtà.
Juno Temple è magnifica, ma lo sono tutti. Michal Cera (scusate la battuta, ma se la scena del fuoco vedeva lui come protagonista erano cazzi) è straordinario nell'interpretare questo personaggio così odioso, a volte cinico, a volte checca isterica, sempre troppo sopra le righe, minaccioso.
Ma un altro aspetto che ho trovato interessantissimo in questo film è anche questa diversa percezione che abbiamo di quei ragazzi. Per metà film ci sembrano una minaccia (ci identifichiamo con Alicia), insopportabili, ambigui, forse persino cattivi. Poi quando la ragazza impazzirà li vedremo sotto un altro punto di vista, innocui, preoccupati, sinceramente vicini a lei.


Ci sono scene da pelle d'oca, come quella sulle rocce quando Alicia non riesce a tuffarsi (altra metafora? di cosa? di disagio? sessuale? ) o come quella in cui poi riuscirà a farlo di notte.
A tal proposito un'altra possibile lettura del film potrebbe essere quella di una ragazza che si sente "diversa" dagli altri, sbagliata, spenta, inadeguata. E questo suo tuffo prima non riuscito e poi invece sì potrebbe rappresentare un voler dire "Ecco, vedete? sono come voi". La stessa Sara per non farla saltare le dice (molto intensa come cosa) "Ci dispiace, scusa! torniamo al sole della California!", come se la "prova" alla quale era sottoposta Alicia non valesse più.
Tra l'altro nella stessa scena la pecora "innocente" buttata a mare dal cane è un'altra chiara metafora.
Ma come dimenticare la sequenza, sopracitata, del ballo, quella, secondo me straordinaria, quasi horror, del disperato viaggio in macchina per salvare la ragazza. Si sentono nuovamente gli abbai di cuccioli di cane, riparte la stessa iniziale musica della radio, una scena degna del miglior Lynch, un concentrato impressionante, tra sogno e realtà, di tutto quello che avevamo visto e vissuto finora (del resto anche l'interpretazione dell'incubo può essere una delle tante).
Apnea.
E da apnea è anche il pazzo, inquietante e doloroso finale.
Magia o realtà?
Vita o morte?
Un'alga andata di traverso o qualcosa di trascendentale che possiede la ragazza?
Troppe cose, troppe letture, troppe suggestioni.
Lettore misterioso, che tu sia benedetto

8.5

81 commenti:

  1. Sembra interessantissimo.
    Questo è un film classico? ;) sennò passo

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    1. Ambè, ora cominciamo col classico...

      Sì sì, struttura narrativa classica.
      Ma completamente anticonvenzionale per il resto.
      Diciamo che, come The Master, narrativamente è abbastanza lineare ma poi, come vivi questa linearità, è tutto un altro paio di maniche.
      In ogni caso questo, a differenza di altri, potrebbe anche piacerti credo

      ma devi star pronta a non capire qualcosa o avere mille dubbi

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    2. Perchè non fai il carino e me lo mandi? ;)

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    3. lo metto per tutti

      http://www.filmsenzalimiti.co/magic-magic.html

      ovviamente voi che scaricate sarebbe meglio se fate in quella maniera

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    4. Aaaah, ma ci sta in streaming.


      Grazie lo stesso :)

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  2. Risposte
    1. Per la quarta o quinta volta ti becco in un film che non hai visto

      ah!

      mi ero dimenticato di dirti che ho fatto il pane frattau

      straordinario, l'ho fatto già 4 volte

      ma chi se lo immaginava che il carasau poteva diventare una lasagna ancora più bona delle lasagne...

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    2. vedrai quando assaggerai quello che faccio io :)

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  3. Boh.
    Durante la prima parte ero abbastanza convinto di quello che stavo vedendo, una rappresentazione "reale" di quello che la ragazza viveva.
    L'idea di dar fastidio la porta alla convinzione che qualsiasi rumore scocci, faccia arrabbiare l'altra ragazza, quando siede sul divano e l'altra si fa i fatti suoi lei si vede osservata, il dubbio che sua sorella non sia a un esame le viene confermato da una chiamata, la pressione degli altri per essere, per fare qualcosa che lei non è la schiaccia.
    --Sotto ipnosi faccio tutto quello che volete, che chiedete--
    Poi però il film mi diventa meno chiaro, forse è l'aiuto che non arriva, allora scorciatoie artefatte, pillole, ognuno che vuole dare le proprie, troppe pillole la fanno andare fuori sul serio, si sente costretta a tuffarsi, (lo fa ma questa non è ancora la sua fine). Però non la si aiuta ancora, si segue una via diversa, la maga, e non ci si accorge che tisana con erbe a pezzi la soffocano.


    Il titolo? Non ho minimamente capito, Magic Magic?

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    1. Ti rispondo al volo ;)

      hai descritto tutto benissimo

      la differenza principale con me è che tutte le cose che ti hanno confuso, che ti hanno reso tutto meno chiaro sono le stesse che mi hanno fatto innamorare così tanto di questo film

      raramente ho visto un film con così tante letture, e tutte plausibili. E tutte dettate da piccole cose.
      Ad esempio bravissimo, anche te hai notato il piccolo dettaglio del thè con le erbe. Credo che sia importante, che il regista ci voglia dare l'ennesimo dubbio.
      Altrimenti non ci avrebbe mostrato la Browning che guardava altrove, distratta.
      Ma questo è l'ennesimo dettaglio (quanti ce ne saranno= 30?) di un film che, appunto, ad ogni dettaglio può portarci verso un'interpretazione

      e io più mi tolgono certezze più godo

      forse non a caso Sny è il mio film preferito ;)

      (comuqnue sto film non arriva quasi alla sufficienza nella media dei vari siti. Insomma, sono una mosca bianca io. Ma iperconvinta, orgogliosa)

      ciao!

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  4. Yeah, molti particolari che ti danno, propongono un'idea di quello che sta succedendo, o quello che lei prova; il mio boh non era un giudizio al film, ma solo a quello che io ne ho capito!

    'notte!

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    1. Ahh, o.k, allora io metterei pure un BOH grosso come una casa

      ma io adoro i Boh sopra ogni altra cosa ;)

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  5. Bellissimo!
    credo di non aver mai visto un film talmente 'aperto'. Ma amo alla follia questi prodotti che offrono così tante interpretazioni senza darne una certa.
    Questa è per me l'ennesima conferma di quanto ami i film che trattano la psiche umana, ma soprattutto la dicotomia tra 'terreno' e 'spirituale'.

    Il finale è un qualcosa di potentissimo!!!

    l'avevo segnato anni fa ma ho sempre rimandato. ora devo ringraziare te e la tua rece per avermelo fatto recuperare ;)

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    1. E' proprio quello che credo anche io, raramente ho trovato un film così tanto interpretabile.
      Che poi non è "difficile", ha una storia lineare e semplice, le interpretazioni si poggiano tutte su sensazioni e comportamenti.

      sono i film che preferisco, manco a discutere
      meno soluzioni mi dai più io son contento (specie se poi mi metti tante carte dentro)

      finale strepitoso
      meno male, grazie a te!

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  6. Una recensione da brividi, il film vuole esprimere un disagio di una persona che si sente sempre diversa ed esclusa rispetto agli altri e al tentativo (quando finalmente riesce a buttarsi in mare) di convincerli di essere adeguata a loro. Nel momento del tuffo si sente un Dio e con la sua pazzia riesce ad annientare tutto il gruppo che cerca l'appoggio di una sciamana nel disperato tentativo di salvarla. Solo finalmente durante la morte trova pace, mentre tutti gli altri vengono finalmente a conoscenza dei loro demoni.

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    1. In poche righe hai riassunto quasi tutto quello che io ho provato a dire in una lunghissima recensione.
      Complimenti, fa piacere che qualcun altro abbia trovato questo film grandissimo e l'abbia letto così

      grazie infinite dei complimenti

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  7. Grazie del film!!! Mi é sembrato palese durante tutto il film il rimando costante al doppio destino degli esseri viventi. Vita e morte. Uccello non abbattuto,uccello abbattuto. Cane non salvato, cane salvato (e poi pure non salvato). Esame, aborto. Tuffo, non tuffo. Fica, culo. Eccetera. Ma prima si tutto appunto vita e morte. Magia,realtá. E qui é la chiave morale del film secondo me. Che poi viene fuori potente non nell'enigma costante che é il plot del film (realtá, non realtá come dici tu Giuaeppe) ma nel suo titolo.
    Ossia, sia come sia, la vita é tutta magia, pur nel dualismo apparente realtá-incantesimo, vita-morte, pazzia-sanitá, fotografia-corpo, tuffo-non tuffo.
    Ed é qui la carica poetica sel film. Che mi ha conquistato. Altrimenti come sai enigmi da esercizio mentale mi annoiano. Grazie del film ancora.

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    1. grandissimo commento, tutta l'essenza de sto gioiello con anche quel pizzico di lettura in più

      era questo il film che ero sicuro ti potesse piacere. Denso come pochi, complesso come pochi, completo come pochi

      sta impostazione sui dualismi è perfetta

      grazie a te de avello chiesto ;)

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    2. Giusè, ma sta girando magic magic? E non mi dici niente? Manda, manda

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    3. Eh, sti giorni abbiamo spacciato 4 grandi film su facebook

      mando per mail, arriva

      scarica subito che è a tempo we transfer

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  8. E comunque sí piú ci penso piú mi é piaciuto. Grande Giuseppe. No anzi. Grandissimo. Con questo blog dai e fai bene a tanta gente.

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  9. Nella rece hai parlato di dicotomia tra Alicia e il resto del gruppo. Insomma due opposti: lei pura ed innocente, loro cinici e sadici.
    Sai che io questo dualismo l'ho visto, invece, in Alicia stessa? Si, ragazza dolce, timida, innocente, quello che vuoi, ma al tempo stesso con un indole sessuale molto forte e anche malsana (vedi il suo comportamento dopo l'ipnosi, o quello che fa a Brink).
    Dal momento in cui ho visto il film fin quando non sono andata a dormire ho pensato che Alicia avesse quello strano atteggiamento, inerente al sesso, in quanto vittima di abusi, credo invece che il film ci mostri più che altro la possibile evoluzione sessuale della ragazza, che nemmeno lei riesce a controllare e la spaventa e, a differenza di come scrive l'anonimo sopra, io in quel salto, preceduto dalla caduta della pecora, ci vedo quasi come a voler dire "salto per liberarmi dalla mia innocenza, dal mio essere "bambina", dalla mia purezza".
    Insomma per me il fulcro centrale è il sesso in questo film, sesso percepito in maniera negativa, qualcosa da cui scappare e avere paura, ma che al tempo stesso c'è e si fa sentire sempre in maniera più forte.
    La questione allucinazioni ovviamente dipendono dalla mancanza di sonno, dovuto quest'ultimo allo sconvolgimento interiore che assale Alicia, portandolo quasi alla pazzia.
    Il finale invece per me è un grande "boh".
    Il regista ha preferito far morire Alicia prima che entrasse nel mondo contaminato dal sesso, dalla violenza, etc? Ha voluto che morisse per far sì che preservasse la sua innocenza?
    O semplicemente è morta a causa del caso? Una fogliolina andata di traverso?

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    1. Beh però tutta questa tua lettura sessuale, comprese queste zone grige di Alicia, l'avevo messa anche io no?

      "Ci deve essere per forza anche una lettura sessuale. Già una delle prime scene, quella di lei che fa la doccia in posizione quasi fetale (tipica nell'immaginario comune a quella, ad esempio, del post stupro) dimostra una certa chiusura di Alicia in tal senso. Ma poi i riferimenti saranno sempre più forti. Il probabile aborto di Sara, il comportamento a metà tra il maschile invadente e il femmineo di Brink, il ballo liberatorio e sensuale di Alicia sotto (?) ipnosi, la scena di notte con lo stesso Brink, è possibile che Magic Magic racconti di un traumatico ed improvviso "risveglio" sessuale di una ragazza o vergine o dal passato contraddistinto da abusi."

      il tuffo può benissimo signifcare quello che dici che, in qualche modo, si ricollega a quello che avevo detto anche io. Il liberarsi da quello che è, il mettersi al pari loro significa questo uscire dalla sua condizione innocente e chiusa, che sia sessuale (o solo sessuale) o più generale non lo so ;)

      beh, sesso centrifugo ma anche centripeto eh, attira moltissimo, è una forza che ti avvicina pure

      però non sottovalutiamo l'ipnosi, ci sono due scene, una anche parecchio lunga, difficile che in una sceneggiatura così bella e complessa siano state messe tanto per.
      Non è così matematica che la sua mancanza di sonno sia solo una mancanza di sonno.

      sul finale non mi convince la tua prima interpretazione

      però devo ancora riflettere bene su una mia ;)

      lo devo rivedere, per forza

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  10. Finalmente stasera l' ho visto. Bello, provo ad azzardare un' ipotesi pure io.
    Il film è un' allucinazione di Alicia e secondo me al centro di tutto c' è l' aborto, ma non dell' amica Sara, di Alicia stessa: nella borsetta aveva un test di gravidanza e probabilmente psicofarmaci, forse era bipolare. La gravidanza è conseguente ad uno stupro visti i vari riferimenti sessuali più o meno violenti. Tutte le visioni sono sensi di colpa (il pappagallo a cui chiede scusa), paure etc. Anche nel "rito" finale ci sono possibili riferimenti: le massaggiano la pancia, la pecora viene squartata.
    Questo è quello che mi è venuto di getto, magari ad una seconda visione si chiarisce meglio, o si incasina di più :)

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    1. Ma vedi quante cavolo di interpretazioni si possono dare?
      E come sono una più interessante dell'altra?
      Questo film è un miracolo in questo, ne conosco pochi così stimolanti nel pensarci su

      la tua interpretazione è molto bella, un pò si "mischia" con alcune che avevo tirato fuori io e altri ma è molto più radicale

      però sarebbe da chiedersi "quando comincia questa allucinazione?"
      dal principio o da un preciso punto?

      ecco

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    2. Sì, la pazzia fa da cornice a tutto il film, peggiora drasticamente con la scena delle immagini ipnotiche sul pc. Anche la canzone che non riescono a togliere: "Minnie the Moocher" (grazie ai Blues Brothers l' ho riconosciuta subito :) ) nel breve testo parla di una tossicodipendente impazzita.

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    3. ne hai trovata anche un'altra...

      quante cose ha dentro sto film

      solo le sceneggiature superiori possono permettersi questo

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  11. Visto stasera grazie a te. Lo sento estremamente autobiografico, così il mio giudizio non può che essere di parte. Mi ha preso tantissimo e ho adorato la tua recensione così 'di petto'. Quando guardo un film penso sempre al regista, cioè al ideatore, a me mi sembra un unico punto di riferimento, non la storia che è solo la emanazione del suo io e di ciò che è legato ad esso. E qui per me è la morte della ragazza che spiega tutto. Perché si vede così oltraggiata, esiliata, e denigrata, ha combattuto contro tutte le proprie paure, si ma è finita succube di esse. La sua morte è la storia di una vendetta, è Kill Bill a modo di Sebastian Silva. Lei non cerca la salvezza anzi cerca confronto, è piena della voglia di rivalsa, magari non direttamente con i personaggi che tentano di sopraffarla ma con il proprio avvenire ma non è capace davanti ad una forza della vita così dirompente e schiacciante e indecifrabile senza nessun appiglio valido. Anche loro rimango incastrati in balia agli avvenimenti, che denomina la fiacchezza dello spirito occidentale che si fa le seghe mentali così piacevoli sperando nella grandezza di chi che sia rituali pagani dal amato est o sud o dovunque basta che non sia niente che conosciamo. Scusa quel delirio ma mi sto avvicinando al senso della storia. Dramma esistenziale alla Picnic ad Hanging Rock dove sapiamo finalmente che cazzo è successo alle ragazze?

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    1. Onorato.
      Sì, credo che Magic Magic tocchi tanti di noi, specialmente se riusciamo ad entrarci dentro e viverne il disagio esistenziale, terribile, che racconta.
      Bellissimo commento.
      Sì, è un film di una battaglia col più terribile dei nemici, l'esistenza.
      E racconta come pochi l'angoscia, l'apnea, lo smarrimento e il dolore di questa lotta contro un nemico quasi invisibile che per quanto tu puoi fare comunque alla fine ti sovrasta.
      C'è quel titolo, Magic Magic, che fa pensare a mille cose, che può essere letto in tante maniere.
      Ma credo che la magia, con quello che accade alla ragazza, poco c'entri.
      C'è sì qualche cosa di sovrumano, di trascendentale, l'atmosfera è quella, ma credo sia solo un modo, magnifico, per dare densità ad un dramma soltanto umano, e terribile.
      Il tuo paragone con PCAHR è formidabile.
      E' un film che adoro e dove ne scrissi tanto in rece.
      Pensa che trovai anche la traduzione del famoso capitolo mancante, quello che nel libro spiegava davvero cosa successe alle ragazze.
      E riuscii a trovare l'uomo, credo unico in italia, che riuscì a tradurre per noi quel capitolo poi eliminato.

      Due film magici, terribili, sul Male.
      Ma quel Male, forse, è un male con la lettera minuscola.
      E ce l'abbiamo qui, nel petto

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    2. Ah, anche se non fai account un nome, anche falso, mettilo in fondo.
      Mi trovo meglio, specie quando trovi bei commenti

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  12. Io invece mi trovo tanto male:) Sono di questi che preso Milano-Siracusa;) si affidano al più bel busto pasoliniano per raccontargli la vita e miracoli ma nella vita vera hanno la coda del coniglio. Grazie per sublimare il mio pensiero, quel 'male minuscolo' mi ha preso. Poi grande Cera anche nei ruoli di Eisenberg starebbe meglio. Per aggiungere - era tipo la trasposizione contemporanea tra la Twigliht e El abrazo de la serpiente (un altro film monumentale che adoro e sposo in tutto) e con grande ruolo di Lars von Triere come machinista più che Polanski? E come parentesi totalmente fuori tema non sottovaluterei quel innocuo desiderio di tanti della vita immortale. Magari resuscita ahahahaha.
    Firma Jeanne des Anges che ha bevuto alla Bukowski e non è in se.

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    1. Ahah, ma potevi anche metterlo falso eh ;)

      solo per darmi un nome cui rivolgermi, nient'altro

      e la mia memoria di elefante mi permette di ricordare che ci siamo già incrociati, una sola volta, su facebook ;)

      Cera incredibile, forse era il mio primo Cera e m'ha sbalordito. Il personaggio era stupendo sì, ma come lo rende...

      Sei molto strana Jeanne, e te lo dico come grande complimento.
      Hai una mente e di conseguenza delle associazioni e una sintassi assolutamente senza regole.
      Si fa fatica a seguirti, molto molto interessante

      Guarda, hai nominato El Abrazo (adorato) Trier (mio regista preferito forse) Polanski (adoro), quindi te dico sì a prescinde cazzo, ce sta motlo quello che dici.
      A parte gli scherzi, la densità psicologica unita alle credenze e alla magia ne fanno un mix de quello che dici

      magari, Jeanne, non è manco morta ;)

      magari

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  13. Ok ok ok. Ok. Wow. Ok.
    Aveva un test di gravidanza, dicevate?

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    1. Lo dicevo io, però siccome a quanto pare l' ho notato solo io, può essere che è parso solo a me un test di gravidanza. :)

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    2. No, io assolutamente non l'avevo visto ;)

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  14. Ciao Claudio! In quale scena lo ricordi?

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    1. Verso la fine, prima della scena con gli stregoni, quando le guardano nella borsetta, tirano fuori una boccetta di medicinali (dicono qualcosa come "guardate è pazza"), ma poco prima tirano fuori quello che sembra un test di gravidanza.

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    2. Eroallo stremo col sonno, riguardero'. Così fosse beh...ci sta tutto. A nessuno ha ricordato shutter island?

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    3. Dalla pancia della pecora tirano fuori qualcosa...qualcuno?

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    4. No, tirano fuori solo le interiora credo. Anche per quello l' ho associato all' aborto.

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    5. Dovrei rivedere, ma potrebbe essere un feto di pecora.

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    6. può essere, i cileni utilizzano i feti di lama come portafortuna.

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    7. questa non la sapevo. però so che sovente le interiora degli animali sacrificali sono consultate a scopo divinitario.
      in ogni caso mi sembra plausibile un ruolo rituale di trasferimento tra la paziente protagonista e l'animale. bisognerebbe leggersi interviste cartella stampa, ecc.

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    8. Sì, lì non credo che sia a scopo divinatorio, però che abbia a che fare con qualche credenza animista sicuramente. Poi bisogna capire se il regista lo abbia introdotto con qualche significato inerente a ritualità esistenti, oppure solo a scopo suggestivo.

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    9. Tra i Mapuche operano ancora sciamani (quella è una sciamana e non una "stregona"), quindi certamente è una cornice di quel genere. Potrebbe anche essere che per effettuare la diagnosi la sciamana abbia consultato le interiora della pecora, in quel senso -forse eh- potrebbe anche starci il divinatorio.

      E quello è un altro tema nemmeno troppo marginale del film, il rapporto tra occidentali e indigeni, tra cultura materialista post moderna e cultura (e relativo rapporto più integrato con la natura) tradizionale.

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    10. Mi avete riportato alla mente un altro pazzesco finale di un bellissimo, Man on the moon...

      sì sì, delle interiora usate come divinazione ne sapevo anche io

      e il tema finale di Mg ci sta alla grande. Ma del resto, Mauro, il titolo? ;)

      no, fatico a pensare a Shutter Island ma ci penso meglio ;)

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    11. lo spasamento d'identità e punto di vista...tu sei il sano o il pazzo? è uguale no?

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    12. ho riguardato ora la scena più volte e mi sembra una normale confezione di pillole e poi una cosa tipo assorbente interno, niente mi ha ricordato i test di gravidanza.
      e pure dalla pecora viene staccata della carne scura, non saprei dire cosa sia, ma non mi pare proprio un feto.
      Provo a fare una ricerchina sui rituali Mapuche...se poi qualcuno ha voglia di cercare nella documentazione relativa al film...

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    13. Che Claudio abbia il Terzo Occhio?

      aspettiamo nuove allora

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    14. Ah, proprio una cosa concettuale dicevi, non tanto di struttura

      sì sì, soprattutto il senso di spaseamento e di questa mente che deve rimettere insieme dei pezzi altrimenti rischia di impazzire gli somiglia

      tra l'altro anche Shutter Island, se vogliamo, potremmo ricondurlo ad una sorta di ipnosi

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    15. Claudio è uno coi piedi x terra, lo sguardo lontano, e lo stomaco brllo aperto. Yesss

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    16. saranno le sue le interiora allora?

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    17. Oh non sono esperto di assorbenti interni, l' avrò scambiato per un test di gravidanza ahah Nel senso che se a una gli serve non è incinta :D

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    18. La prima cosa che le tira fuori dalla borsetta è una confezione cilindrica di pillole. La seconda sta cosa che pare di cotone. Tu forse dicevi il contrario?
      Non so...Rachele ci puoi dire la tua?
      Cmq claudio ci stavi pure come consulente intimo diciamo così. ..

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    19. Ho controllato anche io, e sì hai ragione te, poi si intuisce dalla descrizione :D

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    20. Oh, vi stavo per scrivere:D
      A che minuto è sta scena? Così vi levo il dubbio

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    21. 1:14 e qualcosa. Comunque poi legge l' etichetta e dice qualcosa tipo "lubrificato per un comodo inserimento" :D

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    22. Un tampax è un assorbente interno.
      Meglio essere precisi che qui mancano proprio le basi :D

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    23. Ehssi rachele tocca fare un ripassino a Claudio che s era fatto il film di un test di gravidanza

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    24. Era una cosa veramente suggestiva cmq claudio. Ci stava tutta. Se glielo dici al regista secondo me seriamente si mangia le unghie

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    25. Come se non avesse già abbastanza interpretazioni a cui prestarsi :) E vabbé accetto il mio errore, e finisco nel trash: tutta la storia è la rappresentazione della sindrome premestruale :D

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  15. Inquietante. Personaggi incredibilmente ambigui (ma verosimilissimi), trama scarna ma "avviluppante" (termine tremendo ma che rende bene l'idea) ricca di spunti interpretativi. Mi ha ricordato, per la sapiente creazione di situazioni equivoche che generano nello spettatore un senso di ansia e allerta crescente, "The invitation", anche se qui il finale mi ha soddisfatto meno. Grazie mille Giuseppe per avermelo fatto conoscere e, soprattutto, vedere :)

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    1. Vero, l'ambiguità di ogni personaggio è probabilmente una delle cose più belle del film. Ed è vero, ci sono atmosfere simili a The Invitation, anche perchè entrambi i film alla fine ci fanno vivere lo smarrimento di un unico personaggio che fatica a capire quello che gli sta accadendo, dentro e fuori.
      Io ho amato più Magic Magic ma è proprio una cosa a pelle, sto film mi ha travolto.
      Oggettivamente due film da 8 per me, impossibile scegliere con facilità ;)

      grazie a te

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  16. Ciao cinefili, grazie per la dritta di questa pellicola davvero toccante e misteriosa, una lode alla regia, attori, fotografia ecc..Dai vostri commenti ho letto le vostre interpretazioni, tutte valide, ma forse è più semplice di quanto pare.
    Lei è una ragazza di città di animo romantico, introversa, timida, magari senza esperienze sessuali e si ritrova con degli sconosciuti (a casua dell'abbandono della cugina) ad intaraprendere un viaggio verso un luogo lontano, in mezzo ad una natura onnipotente. I punti cardini della sua catasrofica sofferenza quindi sono: abbandono della cugina, vede nei compagni di viaggio una totale lontananza dai suoi ideali(prima vera avvisaglia nell'abbandono dei cuccioli), si ritrova immersa in una natura imponente(laghi, alberi e il continuo sghignazzare dei pappagalli) e goccia che fa traboccare il vaso l'insonnia perenne; quest'ultima, causa il degrado mentale finale che la porta sempre più in un abisso di solitudine con manie di persecuzioni sia sessuali (vedi cane) e da parte dei conviventi (lei che non vuole che fa rumore in camera).
    Il finale agghiacciante, mi dice che senza forza non si sopravvive, e questa interpretazione del finale è un pò dura dato l'innocenza e l'animo puro della protagonista, ma la vita è dura e si deve prendere a morsi tutto e tutti per sopravvivere. Davvero un bel film, lei la protagonista l'avevo notata sia per bravura che bellezza in una serie tv strepitosa di nome Vynil.
    Saluti.

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    1. Perfetto Vagabondo.
      La tua lettura in realtà è molto vicina (se non identica) ad alcune già dette (anche da me) ma sei riuscito, in maniera quasi scientifica, a descriverla perfettamente, in modo chiaro, lineare, con perfetti causa-effetto e momenti simbolo.
      Complimenti.
      E anche la tua ennesima semplificazione del finale è perfetta, niente da dire.
      Come la metti la metti questo è un film sull'inadeguatezza. E se l'inadeguatezza incontra anime fragili è la fine

      ho sentito parlar molto bene di Vinyl ma vedo pochissime serie, quasi niente

      alla prossima, se vuoi

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  17. Devo ancora leggere la tua recensione Giuseppe,mi sono fermato alla foto del pappagallo morto....parto con una mia interpretazione,premetto che non è il mio genere di film,ma è un film che va interpretato,che fa pensare, per cui ne è valsa la pena.Una persona arriva all'improvviso,arriva all'interno di un gruppo di persone che si conoscono,una persona inaspettata,il tema è quello spesso usato per altri film di successo,"E'solo la fine del mondo" ad esempio,qui pero' a non riuscire a "tenere il passo",è l'ospite.Qui è una cugina,ma la persona che arriva potrebbe essere uno straniero di un'altra religione,una persona con idee diverse dalle nostre,pero' mai accettata in realta'.Per sua natura piu' fragile,sensibile,ingenua,che mette in risalto la nostra superficialita' e poca umanita'.Allora questa persona perde la propria identita',cerca di sembrare come noi,ma è diversa, allora non ce la fa,vacilla (e qui insorgono i problemi psicologici) e poi cade definitivamente.Ma è proprio in quel momento,quando una persona la perdiamo per sempre,che ci accorgiamo della sua bellezza,della sua purezza e allora ci manca,perchè in fondo ci ha fatto capire come siamo veramente...per me è una metafora della societa' attuale,ci vuole il sacrificio di qualcuno,alla fine per farci capire,dove stiamo finendo...

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    1. Ora l'ho letta...cavolo hai visto tantissime cose che mi erano sfuggite,ma il bello è proprio questo,ciao!

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    2. La tua lettura è bella e assolutamente perfetta.
      Non dico sia per forza quella giusta ma la bellezza di questo film è che tutte lo sono e nessuna.
      Però questa "sociale", di inadeguatezza (già, inadeguatezza propria o gruppi ostili, mancanza di integrazione o altri che fanno fatica ad integrarti?) è forse quella che preferisco, avrai letto che anche io, tra le tante, l'ho messa

      tu però a differenza di altri sposti più l'attenzione sugli "altri", sia nella difficoltà sua di inserimento "pero' mai accettata in realtà" sia nel finale che vedi come un sacrificio rivelatore per i suoi amici (e metafora più grande).

      Io invece ho vissuto tutto il film dalal parte di lei. Sono letture simili ma da prospettive diverse

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  18. Film che sicuramente ha tantissime chiavi di lettura. Il che è, ironicamente, un merito ma anche un demerito - ho la perenne sensazione della furbata, ma si sa che sono una mente semplice. Sicuramente la metafora sessuale è la più lampante… ma quel finale, boh, non mi ha convinto del tutto...

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    1. mmm, io una sceneggiatura del genere di furbata, stavolta, ci vedo zero zero zero giacomino ;)

      sul finale capisco i tuoi dubbi, io l'ho adorato sia a livello narrativo che d'atmosfera ;)

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  19. Ciao a tutti.:)
    Il film tocca delle corde delicatisime (a parer mio) del'uomo.
    Il sentirsi inferiori verso gli altri(Cane che guida le pecore verso il recinto,il cusino a forma di pecora nel letto,il cane malato vicino al cane sano,Alicia e la cugina),il credere che qualsiasi cosa si faccia sia sbagliata,vedi la scena in cui deve scegliere la musica "giusta" nella macchina.Il dover omologarsi agli altri (il tuffo fatto dalla cugina e le parole del ragazzo:Sei una di noi,el'inquadratura di alicia sola sullo scoglio.
    Il non sentirsi all'altezza.
    Il dover apparire più che essere.
    E' per questi motivi ,ed altri, che sento il film molto vicino perchè lo vedo come un piccolo testamento del periodo adolescenziale/adulo attuale.
    ---
    Però mi sorge in testa anche un altro punto,un collegamneto sottile sottile, quello con il film Kreuzweg.

    Alicia e Maria.
    -L'ostia da una parte e l'alga(del rituale) dall'altra che sanciscono un passaggio.
    -L'essere dentro/ingabbiata in una comunità/gruppo di "amici"
    -------
    L'agnello sacrificato(che rappresenta nella cristianità la sofferenza del cristo-> di alicia(?)la passione. Troppi i richiami con i vari animali...
    Ed infine l'inquadratura sulla collanina con la croce al collo durante la morte (?)...

    (Finito il tutto mi è venuto un flash di me da piccolo,quando frequentavo ancora il catechismo e di come il prete ci facesse letteramete il lavaggio del cervello--->Ipnosi nel film(?))
    Non sò c'è qualcosa forse anche di più alto in questo film.

    Un grazie enorme per queste pellicole che mi fai scoprire e amare.
    Un grazie infinite anche per il guardaroba su Fb,un atto di generosità immane.
    Evviva le cose fatte con amore <3




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    1. commento stupendo Lorenzo...

      quando inizi il raffronto con Kreuzweg ho dovuto saltare visto che quel film voglio vederlo da 4 anni ;) (ma aveva sempre o audio o video pessimi, almeno fino all'anno scorso)

      in ogni caso, lo ripeto, splendido commento e, a mio parere, perftto. Poi mi è piaciuto il tuo saper cogliere piccolissimi dettagli e aver riportato anche tutto alla tua vita

      grazie a te ;)

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  20. finalmente l'ho visto, dopo tre anni dal tuo post

    Alicia mi ha ricordato, mutatis mutandis, l'Anders di Oslo...

    e mi sono ricordato che al cinema avevo già visto, qualche anno fa, "La Nana", dello stesso regista, disturbato e disturbante.

    Magic Magic non fa stare bene, è inquietante, tutto succede in poco tempo, e Brink è proprio uno stronzo..

    me lo rivedo con calma.

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    1. cavolo, sai che avrei giurato fossero almeno 5,6 anni?

      assolutamente, forse nella recensione di Oslo l'ho pure citata (penso di sì, nel caso l'ho pensato)

      ho la nana da allora (da quando vidi magic) ma mai trovata la serata giusta ;)

      sì, rivedilo, è un film denso che offre sicuramente più sensazioni in due diverse visioni ;)

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  21. Film enorme.
    La metafora più forte di tutto il film è secondo me quella della pecora che si getta in acqua e annega. Anche Alicia, infatti, si butterà in acqua e, anche se più tardi, farà la stessa fine. Qua io ci vedo il fatto che la pecora, proprio come Alicia, è semplice, "debole", ed è in grado di vivere solo in gregge (per Alicia, la sua comfort zone, il suo paese da cui non è mai uscita, le sue abitudini, ecc.). Nel momento in cui si allontana dal gregge, la pecora viene attaccata dal cane e, mostrando tutta la sua debolezza, finisce per gettarsi in acqua e morire, sprofondando. Un metafora forte della vita di Alicia, uno spirito fragile che, fuori dal suo habitat, è destinata a soccombere. Questa interpretazione è secondo me supportata dalla rappresentazione degli "altri". Se prima vengono rappresentati come "malvagi","cattivi", poi diviene chiaro come non ci sia nessuna cattiveria, ma solo diversità. Diversità tra i due mondi che non riescono a parlarsi, e che portano al soccombere del più "debole", Alicia.

    Ho adorato questo film, forse anche perché ho sentito tanta empatia per Alicia, per i suoi problemi, per la sua incapacità di reagire a cose considerate da tutti come poco rilevanti (la morte del pappagallo, ecc.), ma che per lei sono pugnali che ledono irrimediabilmente la sua psiche.

    Ho parlato solo di questa interpretazione perché è quella che mi è venuta in mente. Devo ammettere che a tutte quelle di cui hai parlato nella recensione non avevo pensato, sono ancora acerbissimo sulle interpretazioni dei film ahah :)

    Comunque tutto questo dimostra le mille interpretazione che sto film può avere. Bello, bello, bello.

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    1. comunque se scrivi commenti così articolati e belli un nome in fondo mettilo, anche falso...

      mi pesa sempre rispondere ad anonimi

      non conoscevo la metafora della pecora che annega, non ho capito se l'hai inventata o esiste ma funziona ;)

      anche se, come fai, è importante definire la metafora del gregge come "comfort zone" visto che se visto come semplicemente gregge andiamo all'opposto del film dato che Alicia proprio di stare in mezzo ad altri ha paura e il gregge è una moltitudine promiscua di esseri viventi

      poi però spieghi perfettamente tutto, bravo!

      io ho adorato questo film (tanto che è uno dei miei del cuore) prorpio per l'empatia che ho provato, per come capivo Alicia, per come percepivo il suo malessere

      ed è tutto un film di dettagli, uno lo citi anche te, per questo è bellissimo

      bene!

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    2. Sì, perdonami, ma non sapevo come inserire un nome per commentare! Comunque perfetto, in questo e nei prossimi commenti metterò almeno una firma in fondo.

      Comunque perdonami, mi sono spiegato malissimo: con la metafora della pecora che si getta in acqua, non intendevo ad alludere ad una generica metafora, ma alla scena che si vede proprio prima che Alicia decida di buttarsi in acqua: la pecora che scappa dal cane, cade nel lago e affoga. E credo che quella scena abbia un'importante valenza metaforica per la situazione di Alicia: la fragile pecora che, non appena abbandona le "abitudini" e il suo mondo, è destinata a soccombere. Un'anticipazione di quello che accadrà più tardi ad Alicia (interessante poi che, di fatto, Alicia e la pecora muoiano allo stesso modo, cioè annegando).

      In ogni caso sì, sono proprio i mille dettagli di questo film che mi hanno incantato (uno tra tutti la delicatezza con cui Alicia maneggia il cadavere dell'uccellino, a mio parere di rara bellezza). Per non parlare delle altrettante mille interpretazioni che se ne possono dare.

      Shaka

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    3. cazzo, scusa te, non la ricordavo la scena, ahah

      ho visto il film solo una volta, la data che vedi in recensione

      direi che allora è assolutamente perfetta ;)

      tra l'altro di Magic Magic abbiamo pure fatto le t shirt come buio in sala e scelto proprio l'immagine del mancato tuffo

      bravissimo

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao