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11.7.16

Recensione: "Green Room"




Dopo Blue Ruin la conferma di Saulnier.
Soggetto atipico, molto affascinante.
Una band di hard rock si trova, suo malgrado, in una scena del crimine. I nazisti che gestiscono il locale non sono molto propensi a lasciare andare i giovani musicisti perchè potrebbero parlare.
E allora la band si barrica in una stanza.
Sarà un massacro.

Per prima cosa c'è da dire che già morire a 27 anni è un qualcosa che solo a sentirlo fa star male.

Morire come è morto Anton Yelchin poi non ha alcun senso. Meglio qualsiasi cosa di questo, qualsiasi. Ci deve essere un motivo per morire, un motivo valido. La vecchiaia, la malattia, l'odio di qualcuno, il terrorismo, l'incidente, l'imprudenza, la follia, quello che volete.
Ma non si può morire così nella propria quotidianità, in un momento di piena tranquillità e di nessun pericolo. Cioè, la vita che si spezza non può dipendere da un voler tornare un attimo a casa parchegigando la macchina in un vialetto di pochi metri e non inserendo bene il freno a mano.
Non puoi andartene per un gesto così piccolo e stupido.
E invece Yelchin non c'è più. E, vedendolo in questo film, la perdita non è solo quella fisica.

Me sa che abbiamo un altro regista da seguire.

Se già con Blue Ruin avevo sentito puzza di buon bruciato, dopo aver visto questo Green Room posso affermare senza tanti problemi che questo mio coetaneo, Jeremy Saulnier, è diventato uno di quelli di cui ogni volta che uscirà una nuova cosa, come con Rumley, come con Wheatley, io starò lì, magari non accampato come i microcefali che aspettano sulle tende il day one di uscita dei nuovi aifon ma, insomma, ecco, un pò di aip (e per oggi ho finito con le storpiature dell'inglese che non fanno ridere) me lo farà venire
Ecco, quando un regista può fregiarsi della frase "è uscito un nuovo Saulnier" (come in questo caso) vuol dire già che con me ha raggiunto un buon obbiettivo.


E' sempre bello vedere due film di un regista nuovo e stare là a cercare di capire se c'è qualche marchio, qualche cosa che torna, qualche istanza ricorrente.
E sì, in Saulnier di cose in comune di silvestriana memoria ne trovi.
Innanzitutto questo è uno di quei registi che usano la violenza in modo tremendamente cattivo e realistico. Dei virtuosi e al contempo dei voyeurs dell'atto feroce. Il fuori campo è roba per fighetti, (non lo dico io, lo sto mettendo in bocca a loro), la violenza dev'esse mostrata. Ecco, i film di Saulnier, in questo senso, mi pare somiglino molto a quelli di Wheatley. Molto tesi, molto "sospesi" e poi pieni di improvvisa e visivamente debordante ferocia. Solo che Saulnier non ha la penna trascendente del regista inglese, ecco, lui è molto più terra terra, dove in uno, Wheatley, ci troviamo sempre a cercar letture (ovunque, Kill List, Sightseers, A Field in England, pure High Rise, I presume) in quest'altro, Saulnier, ci troviamo invece davanti semplicemente a storie di (dis)umana normalità.
Saulnier è un Wheatley che non ti lascia acceso il cervello dopo i titoli di coda.
Ma è un'altra la caratteristica comune più interessante tra Blue Ruin e Green Room (due colori, un caso?), ovvero l'impressionante spirale di violenza nella quale si ritrovano (volenti o nolenti) delle normalissime persone che, fino a quel momento, avevano condotto una vita totalmente inadatta e diversa da questo.
Il barbone del primo film, il gruppo hard rock di Green Room sono outsiders trovatisi loro malgrado in storie terribili.
Storie dove ci sono solo due strade, uccidere o essere uccisi.
Ma che bello sto soggetto qua...
Una band di mezzi sfigati (oppure valgono un sacco? ecco, bella domanda) per una serie di circostanze si ritrova a suonare in un locale dove l'avventore più di sinistra tirerebbe fuori una pistola solo a sentir la parola "Gerusalemme".
Un covo di nazi che li guarda storti sin da subito. Quelli son pelati, ben piantati, cattivi e stupidi come la D'urso dopo una lobotomia, quell'altri son pischelli appena sbarbati che tra un capello verde e troppa autostima provano a fare comunque la loro musica dura e sfrontata.
Ecco, il concertino finisce e succede che uno di quelli della band vede una ragazza morta su una stanza, una specie di camerino. Dà di matto, lo dice a tutti gli altri. E ai nazi sta cosa caca un pò il cazzo, questi potrebbero parlar troppo. E allora niente, li chiudono nella stanza della morta per decidere che fare di loro. Magari farli fuori tutti, magari, semplicemente, dargli la colpa dell'accaduto.
Sarà una carneficina.


Green Room è un gran bel thriller, abbastanza originale, molto teso, molto violento, molto interessante. Il soggetto è uno dei suoi punti di forza, indubbiamente. Già l'ambiente underground della musica "alternativa" è una pista pochissimo battuta. Poi l'idea di trasformare il luogo del concerto in una specie di stanza chiusa da home invasion è la ciliegina sulla torta.
Particolare la scena dell'intervista alla band. Loro dicono di considerare la musica solo per l'energia che dà, per la potenza innata che possiede. Non gli interessa promuoversi, vendersi, far soldi. Sì, ma poi, e giustamente, si incazzano per il penoso incasso del primo, squallido, concertino. E poi quando li senti suonare (e specie quando senti cantare quello) pensi che quell'intervista sia solo uno spocchioso modo di porsi e di giustificare un mancato successo dovuto a ben altri problemi.
Insomma, mi son piaciute queste poche pennellate in scrittura per descrivere la band.
Sta di fatto che questi son ragazzi giovani che si trovano, loro malgrado, in una situazione al tempo stesso assurda e terribile. I nazi sono cattivi, quello che devono coprire è una cosa grossa. E trovarsi là da loro questi ragazzini è al tempo stesso una scocciatura e una manna dal cielo.
Parte un film dal ritmo serrato, un film che ha il merito di aprire tanti scenari possibili. Particolare, ad esempio, questa strana situazione per cui a tratti ci sono i nazisti che vorrebbero entrare nella stanza, a tratti i ragazzi della band che, invece, vorrebbero uscire (quella stanza è sia protezione che prigione).
Dopo un pò si capisce che la situazione, come in Blue Ruin, ha preso una china per cui non c'è alcuna possibilità di tornare indietro, nessuna possibilità che tutto finisca bene.
Notevoli alcuni personaggi, su tutti il capo del locale, un grande Patrick Stewart, e il grosso nazista che rimane nella stanza coi ragazzi. Da sentire le loro voci, please.


Green Room diventa una specie di survival, ma sicuramente molto atipico. Intanto per l'ambientazione, questo locale sperso nel nulla (e che bella cosa che quasi tutto il film si svolga col locale buio ed il giorno fuori), poi per il fatto che abbiamo a che fare con due "gruppi" di persone (cosa che accade quasi mai nei survival), e poi anche per le modalità con cui il film si porta avanti, tra trattative e momenti più e meno tesi (di solito nei survival chi uccide sai che lo farà di certo).
Gran belle scene come quella di buio, come quelle con il suono distorto dei microfoni, come tutte quelle violente (la mano, il cane che azzanna, gli omicidi).
Forse nel finale abbiamo le parti più deboli. Un film che, come si diceva, poteva portare a più scenari, diventa invece un abbastanza prevedibile final girl and boy vs evil. E, dio mio, quei visi pitturati no, cavolo, no.
Succede poi una cosa strana nel bosco. Quegli spari, quella domanda sul cosa siano, quella risposta sul fatto che provengono dagli abitanti del luogo e che è meglio non sapere cosa stiano facendo.
Un piccolissimo dialogo misteriosissimo, senza risposta, tremendamente affascinante, come piace a me.
Film cattivo, teso, ben girato (forse pure benissimo girato), inusuale, potente.
Probabilmente molto più bello e interessante nel primo tempo che nel secondo.
Eppure quel cane che vaga per il bosco per ore e ore (come vagò per il bosco il ragazzo alla fine di Blue Ruin) e poi, finalmente, arriva ad appoggiarsi al suo padrone morto, ecco, sta scena il finale lo eleva.
In ogni caso questo film per me rappresenterà sempre il saluto ad un giovane ragazzo.
E l'impossibile riflessione su una morte assurda

62 commenti:

  1. Sì bel film, si riesce a respirarvi del nuovo nonostante i nonostante.
    Tutti i personaggi son caratterizzati, non puoi non restare colpito dalle loro morti, ben fatte le loro reazioni ai fatti, ok qualche cavolata ma ci sta no? Yelchin interpreta un personaggio molto interessante, debole fragile in apparenza ma così dedito, risoluto, rivolto agli altri.
    Mi dovrò riguardare il tutto però perchè a livello di trama mi son perso qualcosa, perchè "non sparate a lei"? Era riferito a Imogen? (tra parentesi, che gran figliola)

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    1. Il personaggio di Yelchin è sicuramente quello umanamente più coinvolgente, dalla faccenda della mano a quella forza unita ad una certa fragilità-
      Bellissima Imogen.
      Guarda, credo che la volessero viva perchè lei era complice dell'amica e dell'altro traditore. Insomma, magari volevano sentirla, punirla in altro modo.

      Ahah, ma so benissimo che il mondo dell'hard rock ha quei suoni e quel modo di cantare. Ma, mi chiedo, loro sono un buon gruppo? lui è un buon cantante? secondo te il regista con la scena dell'intervista e poi con i vari concerti voleva comunicarci qualcosa o no?
      per me sì ;)

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    2. Yeah, comunicare che erano onesti.
      Non importa se bravi o meno, è come dicono, non siam sui social perchè la musica è live, solo lì puoi cogliere e possiamo trasmettere la nostra energia e ricevere la vostra, che è ciò che riguarda il genere.
      Si incazzano giustamente per il mancato concerto e incasso per i casini del tipo, uno di loro lo dice direttamente nell'intervista, "certo non vogliamo morire di fame" ma l'obbiettivo non è diventare ricchi e famosi.

      https://www.youtube.com/watch?v=UVK16lcKcmc
      (senti come cantan i tosti del genere)

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    3. Ah, ecco, allora l'intervista (unita alla esibizioni) non voleva essere un "contrasto", solo un rimarcare la loro "onestà" a prescindere poi dalla qualità della loro musica.

      Sì sì, torna

      aahha, allora se uno è più tosto lo si capisce...

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    4. Ghgh, io là ci ho capito "Nazi fans FUCK OFF"
      e nella prima apparizione
      "I hate myself what have I becoooooooooooome"
      di più non saprei, e probabilmente è sbagliato ;)

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    5. Io non c'ho manco provato a capilli.
      Del resto quando facevano le gare di rutti al mio paese io quello che dicevano non lo capivo mai

      ;)

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    6. https://www.youtube.com/watch?v=XAIX2vISe3M
      ho degli amici che ascoltano sta roba qui, i nerorgasmo in confronto sono i cugini di Cristina D'Avena

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    7. Ho paura ad aprire il link

      non vorrei che solo aprendolo Satana si impossessi di me

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    8. No se reciti tre volte il padre nostro.

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    9. Visto, purtroppo

      beh, sono Da Vena invece che D'avena direi

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    10. Aaaaah le supermega battute di Giuseppe :D :D :D
      Ora sono felice e posso tornare alla tesi con l'animo più sereno.

      Giusè, ti ricordi sotto quale recensione avevi postato quella ricetta con gli gnocchetti sardi? Che voglio provare a farla?

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    11. come al solito viene in soccorso il sottovalutatissimo tasto ricerca in bassissimo a destra

      è bastato scrivere gnocchetti e ha ritrovato il post

      http://ilbuioinsala.blogspot.it/2016/06/il-film-del-millennio-secondo-turno_10.html

      buon pranzo ;)

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    12. Yeah Rachele, però entriamo in un mondo completamente diverso, il metal con tutti i suoi infiniti sottogeneri.
      Lì devi pure sapere suonare, là non è rischiesto! )

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    13. ...e buon appetito!

      Dicci poi come son venuti

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    14. Eh, si, ci stanno tantissimi sottogeneri, uno peggio dell'altro comunque.
      Gli unici che tollero sono gli slipknot e nemmeno tutte le canzoni.

      Ma non li faccio oggi:) non ho gli ingredienti, che stasera andrò a comprare. Giovedì vi dico :)

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    15. edo vuol sapere come sono venuti, glielo devi

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    16. Hai presente i tossici senza la dose quotidiana di eroina? Ecco, lo stesso io senza connessione sul cellulare da stamattina.

      A parte questo

      Edo, buona, buona la ricetta di Giuseppe:)
      Non proprio indicata per la stagione estiva, magari prova a rifarla verso settembre/ottobre :D
      Con l'aggiunta dei porcini visto il periodo!
      Ho dato un tocco di meridione, però: le orecchiette al posto degli gnocchetti sardi.

      Giusè, mentre tornavo a casa pensavo: "ma perchè Giuseppe non apre una nuova rubrica? Tipo "il buio in tavola", o "il buio ai fornelli":-p

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    17. Brava cuoca bravo ricettologo allora! ;)

      Non ho paura del cibo poco estivo, bagna cauda e polenta concia le mangerei pur or ora.

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    18. Ma come fate?
      Io con sto caldo zero fame!

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    19. Io come Edo, mai abbinato il cibo alle stagioni.
      Purtroppo.

      Ah, la rubrica in realtà doveva partire due annetti fa, io e un mio amico

      il buio in salsa si doveva chiamare

      ma, alla fine, ho lasciato perdere

      preferisco vivere almeno un pò

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    20. ...e offrire ricette su richiesta?

      Tipo sono in casa e dico ho solo questa roba che faccio?
      -Mescolo tutto in un pentolone e poi gli do un nome esotico-

      Ieri sera ho preparato il pollo al curry, avevo delle coste avanzate, quindi invece di far il soffritto di cipolla ho, a quasi fine cottura, malamente tritato e aggiunto le coste.
      Stranamente buono (accettabile? Boh, a me pareva buono).

      Ho un amico cuoco, quando una volta gli ho scritto per un consiglio dicendogli "sto improvvisando in cucina" mi ha risposto: "Come in musica, per improvvisare devi sapere quello che stai facendo".
      Ok, sto pacioccando e azzardando con quel che ho sotto mano senza direttiva se non un naso, non molto sviluppato.

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    21. appoggio la proposta di Edo!!!

      ma le coste de che? di sedano? Nel pollo al curry?
      Eri da solo che cenavi? allora il tuo giudizio non può far testo :D
      La prossima volta prova il pollo alla birra.
      Buonissimo.

      Una ricetta "esotica" al volo:
      piadina, avocado maturo, pollo alla piastra, pomodorini, formaggio light spalmabile e mais.
      tutto dentro la piadina (scaldata ovviamente) ed è pronto.

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    22. Non di sedano, boh, sempre chiamate solo coste, si può forse dire i gambi della bietola.

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    23. rachele, fagli vedere la ricetta con i bastoncini findus e... nient'altro

      dovrebbe esse bona

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    24. Ah, Edo!

      Un lettore del blog feisbucchiano musicista mi ha detto che quel gruppo là del film è veramente ridicolo. E che è proprio voluta la cosa. E che la cosa che ho scritto, ovvero la discrasia tra intervista e concerto è assolutamente giusta. Il regista ha riempito i ragazzetti di paroloni e poi ce l'ha mostrati quasi incompetenti

      ecco, m'ha rincuorato ;)

      poi mica ha per forza ragione lui (io) eh?

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    25. Fanculo Giusè xD
      Fammi alzare il livello, piano piano arrivo anche al manzo alla bourguignonne :D

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    26. Musicista di che genere?
      Noialtri siam così spesso, capiamo (la musica) e quindi non comprendiamo (chi la fa, come, perchè).

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    27. alternative rock

      ma non me chiede che è, tanto lo sai te da solo

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  2. P.s.
    "Loro dicono di considerare la musica (...) altri problemi."
    Deh, se fai hardcore lo fai così, chettevuoi sentire, suono pulito e voce educata?!?! ;)

    https://www.youtube.com/watch?v=8JpHoAnaPK0

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  3. Visto 2 giorni fa.
    Moooolto meglio di blue ruin.
    Tra l'altro ci sono rimasta male quando ho capito che il nazi "buono" era lo stesso attore di blue ruin. Un po' meglio qui, ma sempre un personaggio che non ha spessore. Forse la sua faccia non aiuta, non lo so.
    Comunque i film di questo regista sono atipici, sia perchè i buoni sono obbligati a diventare cattivi e sia perchè i cattivi non sono tosti, cioè, non sono i cattivi che ci immaginiamo.
    I nazi ti sembravano spaventosi? Erano dei nazi goffi, impacciati, non mi hanno dato l'impressione di feroci killer pronti a prendere a mazzate chiunque.
    A te si?
    Insomma, sti cattivi nella pratica non lo sono mica tanto.
    Non ho capito in alcun modo, e mi sono sforzata, eh? La scena dove si dipingono il viso e , Yelchin si rasa come un nazi e poi va nel bunker e fà tutto quel chiasso.
    Ma il senso di quella scena?
    Nel complesso il film mi è piaciuto, soprattutto l'ambientazione, quell'aria malsana che si respirava in quel locale è stata la cosa migliore.
    Saulnier per me rimane un punto interrogativo, non ho ancora capito che vuole dire con i suoi film.

    Ps: adoro la frase "cacare il cazzo", ma detta da me, che sono femmina, non suona molto bene.
    Grazie per averla inserita nella recensione :D

    Pps:la D'Urso è stupida anche senza lobotomia

    Ppps: devo rispondere al messaggio lungo di Massimiliano e dopo questo e quello a Marco il mio cervello si rifiuta di mettere insieme frasi di senso compiuto.
    Mi sa che mi infilo in troppe discussioni, ahahah, devo farmi un po' più i cavoli miei ;)

    Figa la locandina!

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    1. 1 per me siamo alla pari di Blue Ruin. Tendenzialmente preferisco film alla Blue Ruin ma questo m'ha piacevolmente sorpreso...

      2 A me lui è piaciuto anche qua, a sto punto sarà una cosa personale, sia mia che tua

      3 beh, non è questione di impressione, ma di dati di fatto. Questi saranno stati anche goffi, impacciati, ragazzini che giocavano a fare i duri, tutto quello che vuoi. Sta di fatto che massacrano un gruppo di persone. E se lo facciano con pistole, cani o altro poco importa, questi sono cattivi e non hanno senso morale ed etico
      Se nella pratica, dopo 4,5 morti, non son cattivi allora alzo le mani ;)

      4 Quella scena la spiegano poco prima. Yelchin parla di quel suo amico del paintball, quello che si è gettato contro i militari come un pazzo. E allora loro fanno lo stesso, si pitturano, prendono armi e invece che barricarsi vanno all'attacco, a costo di morire

      5 se non mettevo mai quella frase me cacavi il cazzo, lo so

      6 ma la battuta era proprio lì... Se già è lesionata di suo pensa dopo una lobotomia....

      7 in bocca al lupo ;)

      8 sì sì, molto bella, concordo

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  4. Piaciuto, ma ci ho visto un thriller carino e nulla più, sarà che non conoscevo il regista. Mi ha fatto piacere (e dispiacere, però) rivedere il buon Yelchin in scena.

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    1. Forse a te potrebbe piacere più Blue Ruin, forse soggetto più classico ma secondo me nel ritmo e nello svolgimento film ancora più atipico di questo

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  5. Ce l'ho in lista, spero tra le prossime visioni. Yelchin lo conoscevo poco, l'ho visto soltanto nel delizioso "Buring the ex" ma mi sembrava promettere davvero bene...certo che andarsene in un modo così assurdo..spiace davvero...

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    1. Io invece (credo) che sia stato il mio "primo" Yelchin (ma devo controllare).

      Mi è piaciuto moltissimo qua.
      Spero di recuperare qualcosa, magari iniziando a informarmi su quello che dici ;)

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    1. Un film con i nazi assolutamente american history x
      Non c'è una band, però organizzano un festino nel film con tanto di musica se non ricordo male

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    2. Sul "vecchio" cinema tu mi fai sempre tante domande ma, ti assicuro, sei motlo più competente di me. Io ho tutto Chaplin, quasi tutto il neorealismo italiano, qualche filmetto sparso degli anni 70, qualcuno degli 80 e poi parecchi dai 90 in poi.

      Allora il tuo numero 1 è un cult citato da tutti gli appassionati di genere
      il 2 è un film che io all'epoca mi fiondai a vedere perchè avevo letto il libro. Ricordo che rispetto al libro mi deluse ma comunque una certa atmosfera malata ed inquietante c'era lo stesso. Anche perchè Walken è inquietante di suo

      il terzo è un altro dei citatissimi da tutti che io non ho mai visto, devi chiedere a Fulvio ste cose (ma anche a tanti altri che bazzicano il blog)


      ma tanto te alla fine li vedi tutti ;)

      film che uniscono mondo nazi e musica pesante non so se ne esistono, anche se penso di sì

      film invece che parlano di neonazismo ce ne sono, avoglia, sarebbe anche una lista interessante ;)

      comunque sul mondo di certa musica ti consiglio Ex Drummer, un film assurdo

      probabilmente potresti pure odiarlo ma semmai dagli una chance ;)

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    4. Bellisimo american history x.
      Ammazza quanti film datati che conosci! Pensa che io mi son data una regola (stupidissima che prima o poi dovrò infrangere) che mi vieta di vedere film usciti prima del mio anno di nascita. Il 1989.

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    5. Questo Green Room non l' ho ancora visto, però un film simile, non proprio nazisti contro band, però, come diceva in recensione, di survival tra gruppi, mi viene in mente Distretto 13 le brigate della morte di Carpenter. Ottimo film, consigliato a prescindere :)

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    7. Diciamo che hai già visto il meglio :) Volendo puoi aggiungerci il suo episodio di master of horrors: Cigarette Burns.
      Per l' abbinamento nazisti-band, mi è venuto in mente ora, anche se non c' entra nulla con l' horror e non è il fulcro del film, ma come non citare i nazisti dell' Illinois e i Blues Brothers? :D

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    8. Ahahahah
      Che cos è l'AFI 100?
      Su, vado a vedere di cosa si tratta, magari uno o due film ante 1989 li ho visti anch'io:)

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    9. Allora, ho visto la lista ed ovviamente ho visto un sacco di film anni 80.
      Sono, invece, completamente analfabeta sul cinema anni 30/40/50/60.
      Prima o poi recupererò Hitchock.
      E comunque sta regola me la sono data solo da qualche mese:)
      Proprio perchè ho troppo da vedere dell'epoca moderna.

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    11. 1 anche io mai vista questa AFI 100 che nomina sempre Giacomo

      2 Giacomo non ha dimostrato in questo post di aver visto tanto cinema del passato, ma in altri, dove ha fatto delle liste impressionanti. Strano che la nostra prezzemolina Rachele non se ne sia mai accorta....

      3 Non avrei mai detto che Ex Drummer potesse avere quella media su IMDB, strano e pazzo com'è pensavo ad un 5...

      4 ahah, grande Claudio, è vero, come survival di "bande" ci sarebbe quel capolavoro. Ma lì, appunto, proprio di bande parlavano. Qui invece c'è più l'atmosfera "intima" del survival da home invasion ma con questa particolarità che sia ci sono due gruppetti sia le vittime non sono solo vittime ma anche, per sopravvivenza, carnefici (vabbeh, in tutti i survival del resto chi viene cacciato o minacciato poi uccide ma qui è un pò diverso)

      5 Quando Giacomo dice "di questo regista ho visto "solo" state pronti, metterà tipo 20 film

      6 Cigarette Burns è magnifico

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    12. E secondo te non ho già letto la lista di Giacomo? Ahahah
      Volevo solo far finta di niente e meravigliarmi tipo "ooooh, ma che ragazzo appassionato di vecchio cinema a 16 anni"
      :-p

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    13. lE listE, ne ha fatte ovunque

      ah, ecco, mi sembrava strano

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  7. Finito da poco ;) Pure con me Saulnier casca bene...per ora 2 su 2!
    Visione fichissima questo Green Room e Saulnier è, e ormai è un dato di fatto, veramente veramente bravo alla regia. Ha buon occhio e gusto. Personalmente gli preferisco Blue ruin che ritengo meno 'sempliciotto', diciamo che finita la visione di Blue Ruin ci ho pensato un po' su, mi ha colpito anche interiormente; questo invece è un gran bel filmone ma che una volta finito è finito.
    Riguardo Yelchin non lo conoscevo (anche se lo avevo già visto in quel meraviglioso Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch)... mi dispiace sia morto. é molto bravo in questo film e ha una voce fantastica.

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    1. Anche io preferisco per un pelo Blue Ruin e proprio per i motivi che dici te. Green Room nella seconda parte diventa prevedibile, semplice, giù visto. Blue Ruin è atipico dall'inizio alla fine invece.

      su sto film di grandi voci ne ho sentite tante...
      E sì, non per la fine che ha fatto che lo dico, ma Yelchin mi è sembrato davvero notevolissimo come attore...

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  8. Anche io sono una dei Saulnierofili ormai! Ho visto anche il suo primo, Murder party, che e` un indie estremo nel senso che e` fatto da una cricca di amici (lab of madness) ed e` gia` tratteggiato da quello humor stranissimo, tutto suo, che ti fa ridere ma che strania anche parecchio. C'e` sempre Macon Blair che secondo me non deve mancare mai dai suoi film :)
    Su Green Room ci ho scritto una valanga di cose, mi e` piaciuto da matti. Il fattore sopravvivenza che si libera di ogni etichetta e` super interessante. Cosi` come i riferimenti a Trump.
    sono felice che ti sia piaciuto!
    Anche io sono rimasta veramente incredula di fronte alla morte di Yelchin - tra l'altro lo chiamavo 'il ragazzino di alpha dog' - :(

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    1. beh, allora mettimi qua la rece che almeno chi passa se la legge

      e io mi ricordo di farlo (ora sto a risponde a tutti i commenti, c'è caso che tra mezz'ora me passa di mente)

      sì sì, è vero, quoto tuttissimo, anche la grossa stima per Macon Blair

      li vedi proprio tutti te eh, incredibile ;)

      ciao!

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    2. va bene, ma non sei obbligato, e` lunghetta (tanto per cambiare, ma so che mi capisci!) http://mirigoround.altervista.org/green-room/

      si` io quando mi affeziono a un regista divento terribile! Pure con Jeff Nichols ho fatto cosi` :)

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    3. pagina aperta e salvata, vengo il prima possibile ;)

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    4. Niente da fare, scrivi poco ma ogni tua rece è quella DEFINITIVA

      punto

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  9. Appena visto pure io, e senza dormire Giuse', incredibile vista l'ora.
    Eh niente... Vado in controtendenza e sarò l'unico qui cui 'sto film non è piaciuto.
    Cioè, non è che sia brutto, quelli sono un'altra cosa, ma è che proprio non mi ha preso, non mi ha dato nulla, il classico film da 'na volta e via, che appena lo finisco già me ne sto dimenticando...
    Carina la prima parte, bella l'ambientazione, anche se abbastanza in fretta capisci che a 'sto gruppetto punk non gli porterà bene andare a suonare laggiù, ma la seconda parte... Boh.
    Per me tutto già visto, spesso poco credibile, mi ha dato zero emozioni e coinvolgimento...
    Bellissima la scena col cane che torna e poggia il mento sul padrone morto (lo dice anche Giuseppe su) ma per il resto mi son annoiato parecchio, e con un film simile non è una cosa che dovrebbe accadere.
    Per me nettamente una spanna sotto Blue Ruin, che vidi anni fa ho concorso al Torino Film Festival e invece mi piacque assai.
    Saulnier rimandato al prossimo film secondo me, però vado a leggermi con curiosità la recensione di Mirigoround.

    Voto 5

    Un Roberto deluso.

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    1. io che te hai visto attento un film dall'una de notte alle tre non ce credo manco morto

      però prendo comunque per buone le tue impressioni, in qualche modo, malgrado avrai dormito sicuro, sono coerenti, ahah

      molto d'accordo sulla seconda parte notevolmente inferiore alla prima (o almeno ricordo così, credo anche di averlo scritto) ma nel complesso, lo hai visto, mi è piaciuto tutto

      d'accordo che Blue Ruin sia superiore

      sì, hai ragione, è un film dove è davvero difficile annoiarsi (e per questo l'ipotesi che era tardissimo e te ti saresti annoiato/addormentato con qualsiasi cosa è sempre più forte)

      miriam è bravissima, un vero peccato non essere più in contatto

      e comunque Green Room è il film che mi ha fatto conoscere con Vieri ;)

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  10. So di non essere credibile e che hai tutte le ragioni di essere sospettoso ma giuro sulla testa dei figli di Berlusconi che non ho dormito manco mezzo secondo.
    Forse abbiamo trovato il modo però per vedere assieme dei film senza che io mi addormenti più... Li vedremo dopo l'una di notte e chissà stavolta anche con te riesca finalmente a vederne uno dall'inizio alla fine.

    Si, si... Ho letto che poi nei commenti hai un po' "ritrattato" dicendo anche i "contro" del film, anche se per tua fortuna ti è piaciuto molto più che a me.
    Ripeto, non che sia brutto, e anzi probabilmente ci sta pure la sufficienza (gli attori son bravi e pure il regista) ma è stata proprio la storia in sè a non dirmi molto.
    Poi appunto venivo da Blue Ruin che ben altre sensazioni mi aveva dato e che avevo trovato molto più "personale", da lì probabilmente la mia "delusione" nel trovare questo meno originale.

    Si, Miriam è brava.
    Confermo perché ho poi letto anche la sua recensione di Green Room e pure altre, compresa quella del recente Mandy con Nicolas Cage e che nonostante lui pare essere un gran bel film e che tra gli altri si vedrà all'imminente TFF, introducendo quasi la notte horror di sabato 24.

    Comunque sia, dovevi dirlo subito che è grazie a 'sto film che hai conosciuto Vieri: ci sta quindi che per te abbia un valore speciale.
    Probabilmente l'avrebbe avuto pure fosse stato davvero brutto come Il Cartaio, ma soprassediamo.
    W il cinema che ci permette di scoprire bravi autori e grandi amici.;)

    Ciao!

    Roberto

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    1. io credo che te dormiresti a tutte le ore e a tutti i film, ancora vederti vicino a me sveglio per il 100% del film non mi è mai successo...

      concordo sul fatto che Blue Ruin sia più personale e anche più profondo, interessante

      miriam è più che brava, lessi alcune sue recensioni formidabili

      eh, ma l'ho conosciuto comunque dopo che avevo fatto la recensione (anzi, attraverso quella), quindi quello che ho scritto non era inficiato dalla cosa..

      ci si vede a torino

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