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29.10.16

Un progetto che merita: Ajala, M.



Sono molto legato a Castiglion del Lago.
La mia videoteca era là. Cinque anni bellissimi, indimenticabili.
Probabilmente senza videoteca non ci sarebbe stato nemmeno il blog.
Quindi son contento che una ragazza di là, Giorgia (cugina poi di un mio grande amico), sia tra le ideatrici e promotrici di questo progetto.
Progetto molto sentito, che viene da dentro.
Poco posso aggiungere, troverete tutto qua sotto e nel link che metterò.
In realtà le ragazze sono già vicinissime all'obbiettivo del loro crowfounding ma anche se si andasse un pò oltre, tra imprevisti e possibili miglioramenti, sarebbe solo molto meglio.
Se potete, anche solo con 5 euro, pensateci ;)
Semmai subito però, il 31 chiudono.
Potrete essere anche voi tra i nomi che compariranno nei titoli di coda.
Se poi date più avrete anche di meglio ;)



Pazzia, discriminazione, violenza di genere. Questi i temi fondanti del cortometraggio Ajala, M., ideato e scritto da: Rita, Beatrice, Giorgia e Laura, quattro giovani ragazze con la passione per il cinema e la musica. Liberamente ispirato a due brani di Carmen Consoli (Contessa Miseria e Matilde odiava i gatti) il progetto racconta coraggiosamente e a viso aperto una realtà purtroppo ancora molto diffusa, e punta i riflettori sulla situazione femminile e su una società che rifiuta ciò che riconosce come diverso.
Ajala, M. è la storia di una donna vittima di due uomini e dell'ambiente ostile che la circonda. La sua storia è in bilico tra razionale e irrazionale, menzogna e verità. Dopo aver subìto violenza, si scontrerà con il suo passato e il suo presente, reagendo con mezzi inusuali e, forse, privi di logica.
L’idea di realizzare un cortometraggio ispirato a dei brani di Carmen Consoli è nata dopo un suo concerto a Milano nel 2015: avevamo così tanta carica che abbiamo pensato, forse dopo qualche inconscio bicchiere di vino superfluo: perché non realizziamo un film sui suoi personaggi? Così cinematograficamente ben delineati e avvolti di intense emozioni? Ed eccoci qui.  Scegliere di affrontare un simile tema è scaturito, dall’ esigenza di voler dar voce apertamente ad un argomento, come quello della violenza di genere, che purtroppo ancora oggi sotto tace alle cronache quotidiane, affidandoci all’arte come mezzo di espressione.
Per il sostegno economico ci affidiamo al crowdfunding, un metodo ideale per un progetto piccolo come il nostro (sia come budget che come gruppo di lavoro) in quanto oggigiorno è difficile ottenere un finanziamento considerevole da parte delle istituzioni pubbliche o privati; inoltre il crowdfunding è un nuovo metodo di finanziamento collettivo o dal basso, attraverso il quale i progetti con l’aiuto di varie piattaforme o portali online possono raggiungere un loro obiettivo in una determinata durata di tempo. Ogni sostenitore riceverà in cambio una ricompensa prevista in base alla cifra donata.
Le riprese del corto inizieranno il 1 novembre, subito dopo il termine della campagna cf.  e coinvolgeranno artisti e tecnici ben preparati e grintosi.



9 commenti:

  1. Questa estate ho partecipato ad un'iniziativa bellissima: la guarimba film festival. Tre giorni, più di 50 cortometraggi. Registi e attori provenienti da ogni parte del mondo. È stata un'esperienza unica, che spero di poter rifare e perchè no, magari vedere anche Ajala, M. tra i partecipanti :)

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  2. Ciao,Giuseppe,è da stamattina che ti penso.E penso a tutto ciò che sta accadendo in Umbria.Penso a tutto ciò che è distrutto,alle persone che non hanno più una casa e che comprensibilmente non vogliono andarsene e andare in un albergo sul litorale.Paesi caratteristici,unici,belli.ricchi di storia e che ora non ci sono più.Un abbraccio.Erika

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    1. Ciao Erika!

      un grande abbraccio anche a te

      qui, paura a parte, nessun danno ;)

      approfitto per ringraziare dei commenti anche tutti gli altri

      ma sto post non è "mio" e non sono io che deve eventualmente rispondere

      eh sì, speriamo di vederlo sto corto ;)

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    2. Anni fa vidi Spoleto.Il terremoto fa paura,è snervante,devastante.E pensare che certe tribù che non hanno contatti con l'uomo convivono con questo fenomeno.Non è il terremoto che uccide è la casa.Il terromoto che tirò a l'Aquila non fu fortissimo.ma le case erano di fango e successe il macello.

      Cambiando discorso ho visto che parli del film La casa dalle finestre che ridono.Non ho mai visto il film.Anche se so che è un cult del cinema italiano.

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    3. Al 90% sono le case, sì.
      In alcuni casi non c'è nemmeno da arrabbiarsi, quesi sono borghi vecchi, è normale che crolli tutto.
      Peggio semmai quando c'erano quelle costruite a cazzo

      non ne ho parlato io ma un ragazzo che fa una rubrica qui

      dovresti vederlo anche perchè se ricordo bene è girato dalle tue parti

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    4. Credo sia girato nel ferrarese o comunque nelle zone dell'Emilia.Sono belle quelle zone.Belle,ma allo stesso tempo malinconiche.Anche Centochiodi di Ermanno Olmi è ambientato nelle zone del Po.Ma penso più verso la Lombardia.Anche se c'è ci sono delle scene dove parlano in dialetto che a me ricorda il romagnolo a dire il vero.Invece un film che proprio non riesco a vedere è "Il mistero della bambola dalla testa mozzata",quello proprio non c'è verso

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    5. L'ultimo film che citi non lo conosco

      eh, vedi, allora c'avevo azzeccato che era vicino a te

      comunque questo post Erika era per un progetto di altre ragazze, io manco volevo commentare, figurati per dire cose mie ;)

      quindi semmai ricomincia il discorso altrove

      ciao!

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  3. Ciao, la mia compagna opera nel settore

    https://www.facebook.com/cooplabitta.giulemani/

    http://www.cooplabitta.it/index.php/servizi-antiviolenza/

    provo a girarle la cosa.

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  4. “Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima.” (Ingmar Bergman)
    In bocca al lupo alle "pasionarie" per vedere realizzato il loro progetto e per poterci poi scuotere.

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1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

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3 ciao