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8.4.19

Recensione: "Us" (Noi)

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La conferma, dopo Get Out, del talento di Jordan Peele, specie in scrittura.
Per me Us è un film "meno perfetto" del primo ma assimilabile come valore perchè vola alto, altissimo.
Parte come thriller psicologico e misterioso, continua come slasher, finisce come grande horror d'autore. Purtroppo la parte centrale ha più di un problema.
Resta una profonda e complessa analisi degli Stati Uniti, della sua storia, della sua società e delle sue contraddizioni.
Ho provato a dare la mia interpretazione, forse sbagliata.
Ma è un film che potrebbe avere tutta la sua potenza in una grande contraddizione, ovvero che la nostra parte migliore, quella più pura, sia quella che sta nel buio, nelle fogne

presenti spoiler

"Siamo Americani"

Find Yourself

Geremia 11 11

queste 3 piccole cose, nascoste o comunque non eclatanti dentro al film, potrebbero essere le 3 chiavi per capire, o cercare di farlo, questo grande film.

Tutto quello che scriverò, al solito, viene solo dalla mia capoccia, senza leggere un rigo altrove. Lo specifico perchè mai come in questo caso ho la sensazione che potrei aver cannato l'interpretazione oppure che mi manchi un pezzo.

Parto da due certezze.
La prima è che Jordan Peele si conferma notevolissimo, sia come autore che come regista.
La seconda è che Us è di sicuro "meno perfetto" di Get Out, film del quale non cambierei niente, un'inquadratura, una battuta, una svolta di trama.
Qua, invece, di problemi ne ho visti più d'uno.
Alla fine però i due film si bilanciano per valore perchè, seppur imperfetto, Us vola ancora più in alto di Get Out, è ancora più geniale e ha un potere metaforico ancora maggiore.

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Intanto è un film con una tripla struttura per me, parte come (grande) thriller psicologico e misterioso, continua come slasher, finisce come horror d'autore.
Una coda, un corpo e una testa abbastanza differenti l'uno dall'altro.
E, lo dico da subito, i problemi sono solo nel corpo, al centro.

Jordan Peele è nero.
Ed è un comico.
E in entrambi i suoi film queste due cose ce le ritrovi dentro alla grande, una come denuncia della società o della storia americana, l'altra con quel suo ineliminabile umorismo.
Eppure se in Get Out la parte più leggera e brillante (anzi, quasi comica) secondo me ci stava alla grande qui l'ho davvero maldigerita.
Ora vi dico anche il motivo, credo che molti converranno.
In Get Out tutta la parte comica era affidata a un solo personaggio, l'amico del protagonista.
Qui invece compare qua e là in più personaggi. Ma non è questo il motivo per cui in un film funziona mentre nell'altro smorza la tensione.
Il motivo sta invece nel fatto che mentre l'amico del primo film era un personaggio fuori dalle vicende principali, e quindi completamente ignaro dell'inferno raccontato nel film, in Us le parti leggere, le battute, sono affidate a personaggi che stanno realmente vivendo vicende terribili e spaventose, personaggi dentro la storia.
Quindi in un caso tutto è coerente, tutto è bilanciato e motivato, nel caso di Us assistiamo invece a un effetto grottesco che a me non piace. Non piace perchè questo film aveva tutte le carte in regola per essere davvero inquietante, e vedere allora i personaggi che scherzano durante l'incubo che stanno vivendo fa cadere le braccia.
Specie perchè nella prima e nell'ultima parte, invece, c'è tanta credibilità.
Ma questo non è l'unico difetto della parte centrale.
L'altro è il far scadere un film dannatamente d'autore in una carneficina da horror di bassa lega, bella visivamente ma puro e semplice giocattolone.
Se infatti nella prima parte c'è grande atmosfera - e tanto mistero - e se nell'ultima il film raggiunge vette metaforiche altissime - tanto da farmelo definire film addirittura impegnato (oltre che impegnativo)- la parte centrale non ha un solo spunto, non ha riflessioni, non ha genialità, ma è solo un gran divertimento horror.
Tra l'altro anche molto incoerente perchè il fatto che tutti i cloni della città (e della nazione presumibilmente) uccidano i loro simili senza tante storie mentre quelli della famiglia principale giocano al gatto col topo non ha alcun senso.
Insomma, sì, belle morti, qualche divertimento, 2,3 scene notevoli ma il film cala di tensione.
Ecco, i difetti li ho detti tutti, ora ricominciamo.

Il prologo è tanta roba, anche grazie a una magnifica location e una grande fotografia (tra l'altro come il film giochi con la luce piena della spiaggia a tante scene di chiuso e oscurità è davvero notevole).
Prologo anche molto interessante, uno di quelli che mette già lo spettatore nella condizione mentale di dirsi "sì cazzo, vedrò qualcosa di nuovo".
Poi, come già avvenne in Get Out ("se mi sbaglio mi corrigerete") i titoli partono proprio dopo il prologo e con una musica - bellissima- praticamente identica a quella di quel film.
(Ne approfitto per menzionare la straordinaria colonna sonora, una volta tanto...)
Quindi struttura simile, prologo, titoli, corpo centrale, colpo di scena, finale.
Lo spettatore più attento si ricorderà delle didascalie a inizio film, quelle sui tunnel e sulle fogne, convinto che prima o poi questa cosa verrà fuori...
Comunque il film comincia e si fa subito interessantissimo.
Specie per quella superba, superba, carrellata indietro che parte da un occhio di coniglio per finire in un campo medio di gabbie e tanti conigli.
Anche qui uno spettatore pensante non potrà non intuire che quelle gabbie, quelle prigioni, non saranno poi importanti nel film.
Arrivano i "doppi", il film può finalmente mostrarsi per quello che è.
Già, ma che è?
State boni, ci proveremo più avanti a dirlo.
Prima vorrei fare un applauso agli attori protagonisti, specie alla straordinaria Lupita Nyong'o, la madre.

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I suoi due personaggi contrapposti fanno capire che razza di attrice abbiamo davanti.
Ho trovato invece molto debole il bambino, che spesso strabuzza gli occhi alla cazzo.
Molto brava la sorella, ovviamente grandissima la Moss che nella sua versione "cattiva" (mmm, cattiva? lo vedremo dopo) è davvero tanta roba.
Il film è grande cinema, attori, colonna sonora, regia, fotografia, location, un piacere per gli occhi.
Ovviamente la componente più importante di Us sta però nella sceneggiatura che se sì, è l'aspetto che lo rende più grande, è anche, come abbiamo visto, l'aspetto più attaccabile del film a mio parere.

Ma torniamo alle nostre paroline chiave, ricordate?

Geremia 11 11

dopo il film abbiamo subito controllato che versetto fosse

Perciò, così parla l’Eterno: Ecco, io faccio venir su loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò.

e sì, il film racconta di una vera e propria Apocalisse, un'Apocalisse tra l'altro che viene "da sotto" ("faccio venir su") e che sembra in qualche modo definitiva, non ci sarà nessun dio ad ascoltare nessuna preghiera.

Questo versetto, però, lo vedo più come perfetta sinossi del film che come spiegazione o metafora dello stesso. Perchè, secondo me, la lettura di Us con la religione c'entra molto poco, quanto invece c'entra con due altri aspetti, quello sociale-politico e quello umano.
E questi altri due aspetti possiamo rintracciarli nelle nostre paroline iniziali.

"Siamo Americani"

dice la madre mostro alla domanda della famiglia "chi siete?"

Ecco, io ho avuto questa grossa sensazione, ovvero che il film, in qualsiasi metafora lo si voglia vedere, non parli dell'intera umanità, del globo, ma esclusivamente degli Stati Uniti.
Tra l'altro è per questo che mi rifiuto di scrivere il titolo del film con la traduzione "Noi" visto che ho la netta sensazione (e magari è stato detto ufficialmente, non so) che quell' "Us" stia anche per United States.
Peele sembra proprio volerci raccontare una nazione con le mani sporche di sangue e la coscienza ancora più sporca delle mani, una nazione che sin dalla sua origine si è macchiata di delitti terribili e che poi attraverso tanti altri aspetti, come le guerre, la schiavitù, l'odio razziale, le emarginazioni degli ultimi, sia diventata il paese simbolo delle contraddizioni, apparentemente tanto fiero e unito quanto, in realtà, possessore di un'anima nera, nerissima.
Potremmo quindi vedere questa popolazione di sotto come simbolo di tutte le vittime di una nazione, che siano esseri viventi uccisi, emarginati, schiavizzati, imprigionati o discriminati.
Non è un caso che nel mondo di sotto ci siano tutti quei conigli e quelle gabbie, poi liberati nel finale come liberi sono finalmente adesso quei cloni, quei "secondi corpi" di una stessa anima.
Anche se a me piace più pensare il contrario, ovvero che quelle siano le seconde anime di uno stesso corpo.
Perchè è qui secondo me il segreto di Us, ovvero nel mostrare come fossero mostri e assassini quelli che in realtà sono le nostre anime belle, la parte migliore di noi.
Non è un caso che sulla casa degli specchi (ovvio simbolo del film lo specchio) ci sia scritto fuori:

find yourself

perchè il film secondo me questo racconta, ovvero lo scoprire chi siamo realmente o chi saremmo potuti essere o chi potremmo ancora essere se solo il mondo di sopra non ci avesse fatto perdere tutta la nostra umanità.
Il mondo di sotto è il nostro essere primigenio, quello più puro.


Non è un caso per me che queste persone, dopo aver ucciso tutti i loro cloni "infetti" del mondo (dell'America) creino una catena umana simbolo se ce n'è uno di solidarietà, di comunione, di bellezza.
Tra l'altro è la stessa catena che vediamo all'inizio del film su una pubblicità in televisione.
A tal proposito Peele in una bellissima scena usa un montaggio alternato con la danza della piccola bambina.
Se ci pensate siamo molto vicini ad una citazione di Aronofsky, ovvero del cigno nero e del cigno bianco, i due colori della nostra anima.
Ma sono convinto che stavolta però il cigno bianco, la nostra parte pura e pulita, sia quella più sporca, quella che sta nelle fogne, quella che noi abbiamo abbandonato e dimenticato in fondo alle scale mobili.
Buffo che questo film venga appena dopo Border di cui, secondo me, riprende tante tematiche.
Bellissimo in questo senso l'uso che fa Peele dell'uso della parola, con la nostra versione di sotto incapace di parlare mentre quella di sopra, civilizzata, sovrastrutturalizzata, capace di farlo.
La nostra parte più profonda non ha bisogno di parlare, non sa nemmeno farlo, visto che l'unica cosa che le preme è l'amore e la comunione col prossimo.
Il linguaggio è una grandissima cosa, un'acquisizione, in alcuni casi anche un potere, ma è pur sempre un "accessorio" costruito, non naturale, che può anche tradire chi siamo.
Molto interessante che, dopo il colpo di scena dello "scambio" che vediamo nel finale, la bimba di sopra quasi disimpari a parlare nel sottosuolo mentre quella di sotto, da muta, acquisisca il linguaggio nel mondo di sopra.
Ma non è l'unica cosa che sembra acquisire.
Infatti, se inizialmente il suo venir su, tra noi, era consapevole e mirato poi, a mio parere, più passa il tempo più lei, altra metafora, si è dimenticata chi fosse, perchè, come noi, infettata dal mondo, diventato un animale sociale.
Solo alla fine, infatti, lei si ricorderà chi sia e da dove provenga ma durante il film secondo me è completamente ignara della cosa.
Questo scambio è probabilmente la cosa più interessante del film ma faccio fatica a capirne il senso. Avrei capito se dopo 30 anni l'ex bambina delle fogne avesse trovato il modo di far venire su tutti gli altri, i suoi ex simili, ma no, quella bambina è ormai diventata un'adulta solo "umana", dimentica delle sue origini. 
Ci devo riflettere.
In ogni caso anche solo per quello che ho scritto sopra, ovvero far vedere come la nostra anima, a seconda dell'ambiente in cui si trova, possa mutare, la cosa è interessante.
In ogni caso la scena più grandiosa del film, e forse quella madre, è il montaggio in parallelo tra quello che accade nel luna park nel 1986 e il corrispettivo nel sottosuolo.
Oltre che stupenda e geniale l'ho trovata anche come la più horror del film.

Io avrei ancora tante cose da scrivere ma sto andando troppo lungo e, al solito, dopo un pò mi passa la voglia.
Quindi prendo dal blocchetto altre suggestioni che ho avuto o altre cose da ricordare.

Molto bello quel "corri!" detto all'inizio, chiaro riferimento a Get Out.
Molto carino e simpatico che alcuni cloni "mostri" abbiano piccole caratteristiche o abitudini delle loro versioni umane, come quelle due sorelle che fanno la ruota (come in spiaggia) o la Moss che si ferisce il volto (come, sempre in spiaggia, parlava dei ritocchini che ha fatto al viso).
Carini anche i rimandi, con magliette, a due dei più grandi esponenti del mondo horror degli anni 80, Thriller di Michael Jackson e Jaws.
C'ho visto qualcosa della Caverna di Platone, molto del cinema del doppio che negli anni 80 e 90 ha tirato fuori tanti capolavori, un bell'omaggio agli home invasion, un'immagine didascalica ma molto forte degli americani (visti quasi solo come ricconi decerebrati, ovviamente tutto funzionale a quello che il film voleva raccontare), il vestiario dei cloni che ricorda i carcerati (ma le forbici che significano? dopo vado a cercare se da qualche parte lo dicono) e, soprattutto, questa meravigliosa idea di come la nostra parte migliore sia quella che sta nei bassifondi, nelle fogne, quasi un ossimoro semantico.
Ma, se ci fate caso, c'è un clone che imita in tutto e per tutto il suo corpo di sopra.
Ed è il bambino.
Potremmo vederlo come un errore di sceneggiatura o l'ennesima piccola incoerenza.
Eppure io c'ho visto altro.
Il bambino è ancora vicino a quello che siamo alla nascita, creature pure.
E' quindi l'unico in cui le due anime, o i due corpi, possono ancora sovrapporsi, convivere.
Più viviamo nel mondo artificiale più la nostra parte di sotto è dimenticata e, quindi, diversa da noi.
Il film finisce con una ripresa aerea.
I mostri, gli assassini, la nostra parte terrificante che vive nel sottosuolo, ha ormai invaso gli Stati Uniti, sostituendosi a noi.
Sono mostri sì, ma a differenza nostra sanno tenersi per mano

7,5

54 commenti:

  1. Ciao!

    Ho adorato questo film e l'interprerazione che hai dato è molto simile a quella che ho dato io. Secondo me ha tre livelli d'interpretazione: quello superficiale-contenutistico (l'esperimento governativo di clonazione cominciato coi conigli e continuato con gli uomini che però fallisce), quello socio-politico che hai spiegato tu e su cui sono d'accordo, e quello del nostro Io interiore, del subconscio, un livello quindi psicologico. Vorrei aggiungere una cosa che mi ha particolarmente colpito nel film: il senso di colpa/paura che riaffiora in Red quando si accorge/ricorda di ciò che ha fatto nella stanza degli specchi. L'aver preso il posto di Adelaide e aver goduto dei privilegi di una vita libera fa riaffiorare in lei il senso di colpa per non aver aiutato tutti quei compagni lasciati nel sottosuolo. È come se fosse la metafora del povero che diventando ricco schifa la povertà per paura di ritornare in quella condizione. Credo sia una delle più belle rappresentazioni, almeno recenti, di questo senso di colpa.

    A presto!

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    1. caspita, che scemo che so, mica l'ho pensata la cosa dei cloni riferiti ai conigli...

      ho detto la parola clone non so quante volte ma mai pensato agli esperimenti e cazzi vari

      la tua lettura del finale è bellissima però, mi chiedo, non stona allora quel suo sorriso cattivo finale?

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    2. Il coniglio bianco tra l'altro ricorda il bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie, guarda caso Adelaide scende in un tunnel ed entra in un altro mondo proprio come Alice.

      Riguardo il sorriso finale, io credo sia un sorriso di compiacimento: Jason è l'unico ad aver capito che la madre è una di quelle copie (se ne accorge quando vede i versi fatti mentre uccide una delle sorelle nella casa degli amici), Adelaide quindi, capito che il ragazzo ha compreso ed ha accettato la cosa, sorride.

      P.s. ho letto un'intervista a Peele in cui l'intervistatore faceva notare al regista, che ha poi confermato la volontà della cosa, che Adelaide uccidendo le copie sporca sempre di più la sua camicia bianca del rosso del sangue arrivando quindi a somigliare anche esteticamente a Red e alla sua tunica (da Guantanamo).

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    3. ma ci arriva proprio grazie a un coniglio lì sotto? ora non mi ricordo ma se è così citazione perfetta

      a quanto pare sta scena finale è quella che mette più in crisi la gente, a seconda di come interpreti sorrisi e sguardi cambia tutto

      io credo che quello della madre sia un sorriso terrificante, lei ha capito chi è in realtà e diventa come era in origine

      secondo me stermina la famiglia

      mentre ora non ricordo se il bimbo sorride ma, se lo fa, secondo me è il sorriso nervoso di chi ha capito. Un sorriso di consapevolezza e paura

      molto bella la curiosità!

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  2. Sai che esiste una "teoria" molto diffusa su youtube secondo la quale anche il bambino sarebbe stato sostituito? :-) e anche se un po' farneticante, in fin dei conti, appare pure plausibile!!!! (Il sorriso cattivo finale sarebbe proprio dovuto al riconoscimento di un suo "simile"!!!!)
    E sai che sei il primo che parla di parte centrale debole ?
    Finora ho letto solo recensioni osannanti e credevo di essere l'unica ad averla trovata davvero banale, troppo action movie style, con i protagonisti che, tra una battuta e l'altra, schivano con destrezza ogni attacco letale per tutti i mortali ma, incomprensibilmente, non per loro.
    Il prologo e la parte finale però mi hanno incantata.


    Adesso Ofelia, smetti di scrivere :-)

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    1. bah, a me pare campata in aria sta cosa, manderebbe a puttane quasi tutta la sceneggiatura

      la mia lettura dei sorrisi è quella che ho scritto qua sopra ad andrea, ne sono quasi sicuro

      madonna, secondo me c'è una differenza tra inizio e fine e la parte centrale abissale...

      però quella centrale è quella che fa stare Us in sala alla grande

      dici che in genere dicono l'opposto? nei miei spazi quasi tutti concordano con me. Ma, come sempre, nei miei spazi viene quasi sempre a commentare chi concorda, quindi vale poco :)

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  3. Ciao,
    ho trovato la tua analisi ottima (come sempre direi). Pure io ho

    trovato la parte introduttiva quella più stimolante. I tre atti del film

    mostrano una tempistica stranamente dilatata.
    L'inizio mi ha ricordato lo stile di Shiyamalan... ci fa conoscere i

    personaggi con calma, si prende molto tempo per mostrarci le dinamiche

    familiari, lanciarci tantissime esche narrative (i tunnel, gli spot, i

    riferimenti biblici, conigli)... forse passano anche 45 minuti prima

    dell'invasione...
    Però Peele non si preoccupa minimamente di dare verosomiglianza alla

    vicenda... i personaggi del piano di sopra sembrano quasi più folli dei

    rispettivi Rossi... Pure loro si comportano come delle marionette da sit-

    com messe li per mandare avanti la trama... le situazioni al limite del

    grottesco si rincorrono una dietro l'altra accompagnate da una trama musicale inquietante.
    Ogni situazione in cui ognuno uccide il proprio doppio ha delle dinamiche

    quasi slapstick (il combattimento in barca, l'investimento in auto, perfino

    la danza finale delle due madri di famiglia) nelle quali i "rossi" non hanno

    alcun istinto di autoconservazione... quasi fossero destinati ad immolarsi

    per lasciar spazio al loro corrispettivo.

    Certo la parte centrale è quella più ridondante... ti lascia interdetto per come ogni sequenza thriller venga stemperata subito da un umorismo quasi metacinematografico (la conta degli ammazzati per decidere chi guida)

    Perfino il metaforone politico ti viene sbattuto in faccia dai personaggi

    stessi: "chi siete?" "siamo americani". what else?.
    Forse il tutto poteva essere sforbiciato in fase di montaggio e reso più

    dinamico. O forse l'autore voleva proprio ottenere questo effetto straniante e lasciarci col punto interrogativo in fronte.

    Ho passato il tempo a chiedermi invano se ci fosse un altro livello di

    lettura... se fosse un omaggio a Funny Games, a Arancia Meccanica, Carpenter, Bunuel, Hitchcock, Romero.... o a tutti questi insieme.
    Niente male comunque.

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    1. come ti si è incollato male il commento, ahah

      sai che 2 giorni fa anche qualcun altro mi ha citato Shyamalan? e ci avete preso alla grande per me

      ma anche solo per il fatto di essere un vero autore, uno che rischia, uno che inventa cose e magari fa anche tanti errori

      si somigliano molto

      poi te addirittura sei andato oltre cercando analogie di struttura e ritmo, che ci sono

      davvero perfetta la tua citazione delle sit-com, non ci avevo pensato

      poi pensando che Peele viene proprio dalle situation comedy è perfetto. Cioè, ne ho parlato anche io del alto comico insito a Peele ma questa specifica di dinamiche da sit-com è più precisa

      ottimi anche i riferimenti che fai allo slapstick e al metacinema

      vero, la conta dei morti sembra quasi più una cosa da spettatori che da personaggi

      anche io ho pensato a tanti dei nomi che citi in fondo, specialmente funny games, romero e carpenter

      c'è la sensazione di non perfetta coesione e di tanta incoerenza

      insomma, una grande parte autoriale e un'altra puramente di genere in cui si è divertito lasciandosi prendere la mano

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  4. Sono andata a vederlo qualche giorno fa,devo dire che mi è piaciuto moltissimo ❤ Il tuo classico piglio nel catturare i dettagli è sempre un arricchimento.Il fatto che il titolo fosse riferito a 'united states' piuttosto che a 'us' inteso come per dire 'noi'non lo avevo minimamente considerato,haha .Questo film è intricato e interessante nello stesso tempo.Io amo vederlo così: prima ancora delle questioni razziali,degli esperimenti sui cloni e della critica alla società americana per me resta un film che lancia un messaggio universale,il conflitto con noi stessi,parte buona versus parte malvagia.SPOILER il finale amaro di questo film mi ha fatto riflettere,la madre clone che si vede per tutto il tempo nel film,fino al colpo di scena finale,è spiazzante e nel tempo stesso la cosa che più ho amato. Mi ha fatto pensare a quanto possa essere labile il confine tra bene e male e anche quanto possa essere ineluttabile e necessario accettare la parte 'cattiva' di noi per poterla superare .’Lo ricorderò sempre per questo messaggio.ciao!

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    1. l'unica cosa che mi dà soddisfazione è che qualsiasi cosa dico la penso da solo o la scovo da solo

      purtroppo leggo tante recensioni in giro che ti dicono tutto ma dove è evidente che tante cose, vedi anche la doppia valenza del titolo, l'hanno lette

      credo che una recensione non possa e non debba avere come base suggestioni o analisi lette in giro. A quel punto diciamo che è un articolo sul film, completo di riflessioni personali, curiosità e analisi prese qua e là e va bene

      sì sì, lo penso anche io, come ho scritto la parte più importante secondo me è quella sulla dualità della nostra anima e di come il mondo dei privilegi di sopra ci faccia perdere umanità e voglia di sentirsi una unica grande creatura

      vero, la madre clone è il personaggio più bello, complesso e tragico del film, impossibile non restarne affascinati

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    2. È l’armellinità intrinseca delle tue recensioni personalissime,si sa!Il voto diventa la parte più trascurabile della recensione.Confesso che peró se il film non l’ho ancora visto mi capita che vado a guardare solo il voto dell’’armellinometro’ ,poi dopo la visione del film,chiaramente,vado a leggere.Haha visto che popò di neologismi che vado coniando!🤪ciao!

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    3. eh, ma infatti il voto non vorrei mai metterlo, lo faccio appunto come dici te, come una specie di servizio per chi non vuole leggere niente ma capire quanto mi è piaciuto :)

      hai fatto praticamente tutta la declinazione del cognome Armellini...

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  5. Datemi del folle ma ho trovato questo film noioso, non interessante e a tratti mi ha fatto sbottare.. tanta gente in sala con me non l'ha proprio sopportato ed è uscito durante la pellicola, peele ha detto che i conigli non hanno significato se non uno, ovvero che a lui i conigli fanno paura allora li ha inseriti nel film, stop. Non trovate cose dietro al film che non ci sono, come le forbici hanno lo stesso valore dei conigli (parole di peele) e io sinceramente avevo alte aspettative ma sono rimasto tremendamente deluso da un film che trovo un grosso passo falso

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    1. Ciao... Non ci vedo nessuna follia a trovarlo noioso...
      Penso di sia scritto un po'tutti che forse il tutto è un ridondante nei concetti che esprime. Quello che ho visto io è la volontà di non ripetere gli schemi di suspense del film precedente. Non utilizzare i famosi Jump-scare tanto redditizi nel genere. Di allungare e dilatare i tempi di ogni scena così da far capire il senso del discorso a tutti. Questo film potreb benissimo essere sforbiciato di 30 minuti e divenire molto più fruibile.
      La scelta può essere risultata sfiancante... A me personalmente non ha trasmesso mai tensione emotiva... Non ho mai avuto l'impressione che la protagonista e la sua famiglia fossero in pericolo.
      Non è funny games
      Non è dark, pessimista o rassegnato.
      Il tono è più di quello che vuole parlarti con metafore di grana grossa di quello che è il suo paese. Ed il successo commerciale del film testimonia la necessità del Popolo americano di confrontarsi con le proprie disparità sociali e razziali. E sviscerare l'argomento.

      Sul significato di conigli e forbici forse peele gioca con i giornalisti per non raccontare proprio tutto.
      Trovo sempre fuori luogo quando i registi spiegano i propri film e sceneggiature con annessi simbolismi richiami e quant'altro; se ti sei impegnato molto per creare certi artifici narrativi in fase di scrittura lo fai per trasmettere un emozione.... Mica per spiegare tutto per filo e per segno subito dopo l'uscita...
      Fa bene Giuseppe a filtrare le informazioni dei media: internet ha il brutto vizio di fare spoiler già nei titoli di un articolo o di una recensione...
      Ho le palle piene di leggere di "colpo di scena finale", "twist narrativo che non vi sveliamo!"... Cazzo! se mi dici che alla fine c'è un twist (anche senza dirmi quale) mi hai gia sputtanato mezzo finale.!..
      Questo naturalmente non inficia quasi mai la resa al botteghino, anzi semmai aumenta l'hipe

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    2. leggo prima e rispondo di conseguenza all'anonimo, poi leggo giacomo

      sta cosa della gente che esce dalla sala l'ho sempre trovata ridicola, preferisco non commentare :)

      sui conigli, boh, io ci credo poco che Peele abbia detto o pensi veramente che l'ha messi solo perchè lo inquietano

      ci sono le gabbie, ci sono i cloni, gli sono venute due metafore perfette del film a caso?

      sul fatto invece che tu sia rimasto molto deluso ci sta, senza problemi

      Elimina
    3. giacomo

      sì, la parte centrale ad esempio è molto lunga, ogni "duello" portato avanti all'inverosimile e la parentesi della famiglia dei vicini forse quella più riuscita ma anche quella più inutile (anche perchè crea tremendi problemi di incoerenza con quello successo a casa dei neri)

      non c'è assolutamente la cattiveria e glacialità di funny games ma questo, oltre per l'ironia di Peele e per il fatto che molti personaggi sono caricaturali deriva anche dall'impianto metaforico del film. Si ha la sensazione che tutto sia simbolo, quindi perdi l'angoscia terrena e umana

      ah, sulle dichiarazioni di Peele la pensi come me vedo :)

      guarda, la mia lotta alle recensioni senza spoiler è ormai annosa e senza frutti

      c'è una grande differenza di approccio

      la recensione senza spoiler deve farla chi un un giornale o in una rivista deve portare lo spettatore ad andare in sala

      tutti gli altri devono dire ciò che pensano del film, è ridicolo non spoilerare.
      Cioè, se io facessi recensioni senza spoiler non avrei veramente niente da dire sui film

      invece dei film uno deve citare scene, suggestioni, metafore, interpretazioni, questo è il "nostro" compito

      ma tanti non lo fanno

      e a volte la scusa del senza spoiler è solo perchè non hanno niente da dire

      o solo perchè credono che facendo così hanno più visite

      ma il blog siamo noi, non è un lavoro, non è una pubblicità, siamo noi e il film

      Elimina
  6. 1. Uscita dal cinema ho commentato così: interessantissima la prima parte, cala nella seconda, si riprende nella terza.
    Alcune scene mi sono garbate tipo quella della lotta-ballo o quelle in cui il padre risultava il protagonista di una sitcom americana. Come hai già scritto tu, il voler sdrammatizzare il film con battute non è un punto in meno, anche perchè credo sia la peculiarirà di Peele, ma qui forse si è spinto un po'troppo in là rispetto a get out (che ho un tantino preferito a questo).

    2. US = United State... U're a fucking genius, man!!!

    3. Questione sorriso finale. Beh, a me è sembrato un sorriso compiaciuto, del tipo: ce l ho fatta per la seconda volta! Posso continuare la mia vita nel mondo di sopra come ho sempre voluto.
    Se ripercorriamo il film, comunque possiamo notare degli aspetti ambigui della madre del mondo di sopra, come ad
    esempio il linguaggio in alcune scene, la compassione nei confronti dei figli del mondo di sotto quando stanno per morire, il modo brutale in cui uccide la figlia gemella della coppia di amici. Insomma qualche indizio c era per poter capire la sostituzione.
    Il sorriso del bambino nel finale io non l ho visto sinceramente. Mi è sembrato più un: mmm,qualcosa non quadra. Uno sguardo dubbioso e allo stesso tempo indispettito.

    4. La mia personale lettura dei doppi: mondo di sotto rappresenta la nostra parte animale, primordiale e istintiva, quella del mondo di sopra la parte civilizzata, che si comporta secondo gli schemi sociali perchè vive nel contesto sociale.

    5. Non c è niente di più triste che guardare un film senza riflettere sulle possibili letture giuste o sbagliate che siano. Ogni volta che guardo un film e non mi soffermo ad analizzarlo è come se avessi sprecato 2 ore a guardare uno schermo spento.
    (Per riprendere l'anonimo che scrive di non trovare cose dietro al film che non ci sono)

    Ok, invio senza rileggermi. Se dovessero esserci errori o parti poco chiare chiedo venia.

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    1. Ecco, dovevo rileggermi, invece.
      * alcune scene NON mi sono garbate

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    2. uà rachele :)

      1 beh, mi pare che qui siamo quasi tutti d'accordo sulla faccenda della disparità tra prima parte e ultima e quella centrale. Visto Andreina? siamo un mondo a parte

      e, mi sembra, siamo anche tutti d'accordo su come la parte comica è troppo marcata

      2 boh, alla fine magari pò esse una cosa allo stesso tempo geniale e una di cui si accorge anche l'ultimo degli ultimi... Diciamo che sono intuizioni quasi casuali, se hai culo ti vengono. Credo l'avranno messo in tutte le recensioni alla fine, ma non ne ho letta una, dico a caso

      3 no, per me il sorriso ha un altro significato, ovvero aver riscoperto la sua vecchia natura ed essere tornata quella di una volta. Ci fosse un seguito io quella famiglia la vedo molto male...

      sì, vero, c'erano degli avvertimenti ma non me ne ero proprio accorto...

      sul sorriso del figlio la penso esattamente come te

      4 sì sì, è la stessa mia lettura principale, la penso come te...

      5 oddio, non tutti i film possono essere analizzati, almeno il 50% sono semplicemente quello che mostrano

      ma la penso come te, quelli che offrono spunti è uno spreco assurdo non provare ad analizzarli o non perderci tempo

      e spesso dire che non significano niente è solo un togliersi il problema di dosso :)

      p.s: eh, infatti quella frase sembrava incoerente con il resto, ahah

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  7. Da leggere solo se si è visto il film

    Per sfizio mi sono messo a vedere quanto dura sta parte centrale.
    Da quando viene a mancare la luce in casa (prima che i doppi compaiano sul vialetto) a quando lei scende nel sottosuolo passano 56 minuti.
    56 minuti sui quali sarebbe meglio stendere non un velo ma un sudario pietoso.

    Abbiamo nell'ordine
    Parti completamente inutili tipo
    Tutto quello che riguarda l'altra coppia, compreso il massacro, tutta roba che non è funzionale al film. Se la togli il film funziona uguale. Serve solo a fare minutaggio.
    L'invasione riassunta da quel servizio ridicolo alla tv.
    Altri buchi.
    E' un'invasione globale ma non si capisce da dove siano usciti fuori tutti sti tipi visto che lo spazio sotterraneo è quel che è.
    E che ci vuole a mitragliare la catena umana?
    E come minchia ci sono arrivati in superficie se l'unica uscita è una scala mobile che va al contrario?
    Sul complotto meglio tacere, una battuta buttata lì a cazzo senza un perché, veramente una roba scandalosa.
    Per quale diavolo di motivo dicono di voler scappare e si ritrovano sulla spiaggia? Solo uno dei buchi di una sceneggiatura scandalosa.
    Umorismo che manco al bagaglino tipo quel call the police che diventa fuck the police oppure la battuta "sembra una performance artistica".

    Per quanto riguarda la lettura politica ognuno nei film ci vede quel che vuole.
    Io dico, andatevi a vedere Captive state se volete vedere come si fa un solido e serio film di genere "politico".
    Per me il tema è lo stesso di Una poltrona per due.
    Ovvero come l'ambiente condizioni l'individuo.
    Infatti la lei che scende sotto diventa come gli altri tanto da perdere (quasi) l'uso della parola.
    Mentre la lei che sale sopra, più o meno, si adatta.

    Detto ciò che ci fosse stato uno scambio il film lo urla a più riprese, sin dalla sequenza dallo psicologo dove il doppio capisce che deve imparare a parlare se vuole sembrare credibile.

    Io non capisco cosa ci sia di complicato da capire in sto film.
    Ed il figlio capisce che c'è qualcosa che non va nella madre nella sequenza della lotta.
    Da dove sia uscita fuori sta teoria che pure il figlio è stato scambiato lo sanno solo loro.
    E non c'è nulla di ambiguo nel sorriso finale, è il sorriso di una madre che, recuperata la consapevolezza di chi sia veramente, continua a proteggere la famiglia.

    A me comunque Us mi fa girare le scatole.
    Per la superficialità, la faciloneria e la sciattezza di tutta la parte centrale che mi ha frantumato le palle.
    Peccato perché all'inizio mi stava pure piacendo.
    E mi sono pure reso conto che la parte finale aveva delle cose meravigliose (tipo la lotta tra loro due come fosse una danza) ma a quel punto non me ne fregava più niente.

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    1. Baglio?

      credo di sì, ti riconosco da tante cose oltre al nome proprio, ahah

      benvenuto

      anche te, come tutti a questo punto, concordi con la davvero debole parte centrale. Che poi sì, dura tantissimo, minimo 20 minuti di troppo

      anche io ho detto che la parte dell'altra famiglia è inutile, anche se è la più spettacolare. Tra l'altro crea problemi di incoerenza nei modi usati dai cloni

      "E' un'invasione globale ma non si capisce da dove siano usciti fuori tutti sti tipi visto che lo spazio sotterraneo è quel che è.
      E che ci vuole a mitragliare la catena umana?
      E come minchia ci sono arrivati in superficie se l'unica uscita è una scala mobile che va al contrario?"

      qui ti seguo poco, nel senso che per me è un film metaforico e quindi sta necessità di causa effetto o di spiegazioni super razionali non provo manco a ricercarla :)

      insomma, io non li considero dei buchi di sceneggiatura questi, semplicemente della mancate spiegazioni che alla luce del finale mi interessano poco. In questi casi a me interessa più la coerenza e, ahimè, ci sono problemi anche lì

      sì, la cosa della musichella della polizia lasciamo perde

      assolutamente, il film tra le tante cose parla proprio di adattamento. E di come la nostra parte istintuale e pura adattandosi al mondo civile vada spesso a farsi benedire

      captive state troppo d'azione per me, non ce la farei

      per me è stato un grande colpo di scena, non avevo capito niente

      beh, sul finale mi sembra un pochino "arrogante" dire che non c'è niente da capire. Perchè di versioni ne abbiamo dette tante, che per forza la tua inequivocabilmente sia la giusta boh, io non avrei st'atteggiamento

      per me il sorriso della madre è proprio l'opposto di una che vuole proteggere la famiglia...

      sul giudizio delle singole parti perfettamente d'accordo, sul giudizio dell'intero film meno

      ciao!

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    2. no, vabbè dico la mia qui perché a me la cosa della musichella come la chiami tu mi ha aperto invece un sorrisone ... certo che se fosse partito john legend (vedi Django) con il refrain "call the police, call the coroner" ... sarebbe stato ancora meglio!
      cioè io ho riso e mi ha divertito perché mi ha istantaneamente ricordato un episodio recente verificatasi a casa di un amico che ci mostrava il funzionamento del dispositivo "ok google" quando si verificò una scena simile: lui voleva farci vedere una cosa e partì una canzone nel cui titolo si parlava di quella cosa ... niente di così tragico come nel film, ma assurdamente divertente!

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    3. poi un'ottima prima parte (praticamente sino al primo fotogramma che inserisci nella rece) una parte centrale poco convincente (ma la coppia bianca è funzionale a parer mio proprio in quanto coppia non di colore) oltre al fatto di offrirci il ruolo di elizabeth moss ...
      e una parte finale di nuovo alta, anche se viziata dal dilungarsi del corpo centrale.
      anche io ho trovato fuori luogo la parte comica se non addirittura fastidiosa, perché ti dà adito a pensare a tratti ... ok, allora dai finisce tutto in burla ...
      tra tutti i molti riferimenti cinematografici e non, io ho apprezzato molto quello ad Alice. I Bianconigli, il riferimento agli specchi nell'attrazione del luna park che servono per "attraversare" il confine e arrivare nel Sottomondo ...
      mi ha particolarmente colpito la violenza con cui la famiglia (ok, sentendosi minacciata, ok in pericolo di vita) reagisce alla violenza (apparentemente gratuita dei cloni) con altrettanta se non maggiore ferocia. c'è quasi un compiacimento nell'assestare i colpi e uccidere. il riferimento alla proliferazione delle armi e alla facilità con cui vengono usate mi pare evidente.
      da ultimo le forbici. le forbici sono lo strumento elettivo per dare un taglio, separare qualcosa da qualcos'altro. il corrispettivo sotterraneo, prigioniero del doppio in superficie che va reciso. emblematica la scena della catena degli omini di carta che viene tagliata, contrapposta sul finale alla catena reale delle persone che si stringono indissolubilmente (?) e finalmente la mano riappropriandosi del mondo

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    4. eccomi finalmente

      qui rispondo solo ad elena visto che emiliano ha poi risposto sotto

      ahah, allora la scenetta della musichetta a qualcuno è piaciuta, meglio così...

      direi che è assolutamente quello che succede nel film!

      incredibile come tutti concordiamo con la struttura del film, quasi quasi quando finisco di rispondere a tutti cito una frase per uno di tutti noi sull'argomento

      ecco, vedi, io già non avevo capito il riferimento ad Alice riguardo il coniglio, manco quello dello specchio -verissimo- avevo pensato

      non so se in quella ferocia c'è l'ennesima critica agli americani di Peele -forse sì- io l'avevo presa semplicemente come un inserto horror violento comico in un film d'autore

      insomma, quella parte l'abbiamo vista centinaia di volte in quella maniera in film di quel tipo

      ah, vero!

      ci sta alla grande

      qualcuno, ormai non ricordo manco più dove, forse qua sotto, diceva anche che sono perfetto elemento di doppiezza, proprio per conformazione

      ma mi piace molto questa interpretazione, come se è arrivat finalmente il momento dei cloni di ritagliarsi il proprio spazio e togliersi di dosso quel corpo principale che quasi non li merita

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  8. Sì, sono Baglio.
    Ma io mica volevo dire che la mia versione sia quella giusta.
    E' che, da quel poco che ho letto in giro (non volevo rovinarmi la sorpresa) mi sembra ci siano infinite discussioni.
    Ora, premesso che ognuno nei film ci vede quel che vuole e che ogni interpretazione è lecita se argomentata, non mi pare che Us sia un film rompicapo.
    Comunque, tanto per fare un sesempio, praticamente tutti sembrano essere d'accordo sull'interpretazione metaforico/politica del film.
    Ecco io, che di solito vedo letture politiche ovunque, stavolta proprio non ce l'ho vista.
    A riprova che ogni lettura è lecita.

    Comunque (grazie ad internet) mi son rivisto or ora l'ultima immagine ed oltre al sorriso c'è anche il movimento della testa, nonché la musica.
    Insomma dissento sulla tua lettura.

    Comunque io non ho un giudizio su Us, non riesco a farmelo. Per la prima volta è un NON CLASSIFICATO.
    Perché non è un brutto film ma è anche un b movie fatto con tanti soldi.

    Interessante la tua teoria sulle recensioni e gli spoiler.
    Tu fai un sacco di spoiler. E' il tuo blog e giustamente fai come ti pare.

    Però alle volte vorrei leggere le tue recensioni di film che non ho visto ma non posso farlo perché so che fai spoiler. Ed un po' mi rode (non poterle leggere).

    Detto ciò, fosse per me, io non direi nulla sulla trama. Mai. Però Us è un'eccezione. COme si fa a parlare di questo film senza raccontare almeno una parte della trama?
    Comunque, secondo me, si può parlare dei film e dare una propria lettura/opinione, facendo accenni minimi alla trama.
    Anche se io, scrivendo per una rivista, sono obbligato ad accennare alla trama.

    Per il resto sono d'accordo con te (sulla questione recensione).
    Ed infatti mi sono astenuto dallo scrivere una recensione sul film.
    Come diceva Noiret in Nuovo cinema Paradiso "quando non si ha nulla da dicere è meglio starese zitti".

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    1. ma no, di certo non è il classico film rompicapo ma di certo uno che può offrire diverse interpretazioni sì

      e mi eri sembrato troppo tranchant, tutto qui :)

      anche perchè riguardo il finale io la penso all'opposto, ahah

      magari me la rivedo lìultima scena ma tanto non credo ci possa essere certezza

      certezza che magari arriverà con un eventuale seguito...

      di certo, per sceneggiatura, se lei riscoprendosi clone difende la sua famiglia senza nemmeno grossi conflitti interni è strano..

      no, ma infatti le mie recensione, secondo me, devono leggerle solo chi ha visto il film. Cioè, a che serve un blog informativo? a niente

      sui blog tu dovresti leggere quello che la persona che lo gestisce pensa delle cose, e se lo fa senza spoiler, boh, mi sembra assurdo

      quindi a costo di avere meno letture io butto giù tutto quello che posso, avverto in cima per avventori casuali e sono a posto così :)

      sulla trama boh, se mi viene la cito tanto, a volte per niente. Non ho una struttura di recensione, nè un'idea di recensione. Mi dico: "giuseppe, parla del film" e ne parlo

      certo scrivessi per una testata o per qualcuno magari qualche regolina ci sarebbe...

      e te me lo confermi

      giusto così

      sul finale :)

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  9. ATTENZIONE, COMMENTO AD ALTO TASSO DI SPOILER

    Ciao Peppe,
    Sono reduce da poche ore della visione del film e concordo pienamente con i tuoi commenti e quelli di molti altri che sono intervenuti prima di me: geniale l'inizio e la fine, ma eccessivamente lunga, ripetitiva e banale la parte centrale che avrei ritagliato (e poi torno all'argomento forbici) di 15-20 minuti.
    Detto ciò provo a dare una mia lettura della simbologia delle forbici, che vengono mostrate a più riprese: le forbici sono composte da due elementi perfettamente simmetrici, "incatenati" dal perno centrale, così come ogni personaggio trova il proprio elemento di simmetria tra gli incatenati.
    E a proposito di catene volevo segnalare un particolare che ancora nessuno ha citato, e che invece è uscito da una riflessione fatta con Roberto ed altri amici all'uscita dal cinema: la madre è l'unica di tutto il gruppo ad essere più volte incatenata, sia come versione "abito rosso" (la scena in cui dopo lo scambio da bambina viene incatenata al letto), sia in versione "abito bianco" in cui è prima incatenata al tavolo e poi in manette. Inizialmente la scena del tavolo ci ha fatto sorridere perché il tavolo non era così massiccio da non poterlo spostare per avvicinarsi all'attizzatoio, poi però, vista la svolta finale, abbiamo interpretato questa scena come una metafora del fatto che lei fosse in realtà una degli "incatenati" del sottosuolo e che le manette fossero una "catena psicologica" che le impediva di ribellarsi contro i suoi stessi compagni.
    E adesso basta, diamoci un taglio!

    Paola

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    1. commento di paola, onore!

      sulla struttura, come promesso, faccio un collage qua sotto

      ah, lo vedi!

      ho detto qui sopra ad elena che qualcuno mi aveva scritto delle forbici, eri stata te, ahah

      ma avevo letto di fretta non potendo ancora rispondere

      clamorosa la tua lettura delle catene!

      comunque alla luce del finale voglio proprio rivedermelo e analizzare ogni scena di lei

      anche se a me pare che solo nel finale finale si renda conto di tutto

      ciò non toglie che la sua natura era un'altra e che quindi alcuni suoi comportamenti erano istintivamente strani, come l'urlo di dolore quando il bambino clone si uccide ad esempio

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  10. Recensione ottima con una frase finale stupenda!
    Film sicuramente più difficile rispetto a Get out e che ha bisogno di piu' tempo per essere metabolizzato. Concordo: parte centrale debole con alcune scene per me evitabili (come la "resurrezione" della Moss). In alcuni momenti il film mi ha rimandato al senso di oppressione presente in Babadook. La scena della danza e' molto simile a quella di Suspiria di Guadagnino...e non è la sola che mi ha richiamato quel bellissimo film (anche li' ci sono i sotterranei, ad esempio). Le forbici forse rappresentano due parti (le lame) che convivono in uno stesso (s)oggetto. Ho trovato molto significativo il fatto che la madre anche nel mondo di sopra venisse legata...quasi che i suoi simili l'avessero riconosciuta..allusione poi potentissima alle catene della schiavitù dei neri. Altro gran film in un 2019 che ci sta regalando delle vere perle.

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    1. davero eh, la resurrezione della Moss è la ciliegina sulla torta di una parte centrale che sarebbe stata bellissima in un film tutto in quella maniera, ma in uno con la struttura di Us no...

      io non ho avuto il senso di oppressione di Babadook anche proprio perchè Peele fa di tutto per alleggerirci le cose

      buffo che hai scritto la stessa cosa di Paola sulle forbici in un commento praticamente contemporaneo, ahah

      e parli anche delle catene!

      ma l'avete visto insieme?

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    2. Certo, lo abbiamo visto assieme io (Paola) Roberto, Stefano ed un suo amico, e ciò che ti abbiamo scritto quasi contemporaneamente era frutto della nostra discussione post-visione davanti ad una birra.

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    3. ah, ecco perchè questa concordanza tra il tuo commento e quello di stefano :)

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  11. Beh, al solito grande recensione di Peppe.
    Concordo con praticamente tutto quel che hai detto sul film e anche di più, solo che tu lo dici dannatamente meglio di quel che potrei fare io ed è per questo che tu hai creato un apprezzato blog di cinema e io no. :)
    Scherzi a parte, è già stato detto tutto nella tua recensione e nei commenti a seguire quindi evito ridondanze.
    Dico solo che sono al mio primo film di Peele (ma come si pronuncia? Piil o proprio come si scrive?) non mi è forse scattato il colpo di fulmine (ma un 7 o anche 7,5 come te ci sta) proprio a causa di quella tanto criticata parte centrale, ma appunto inizio e fine notevoli.
    Ora devo assolutamente recuperare il suo Get out! che tutti avete detto essere diverso da questo ma pure lui molto bello.
    Ciao ciao! :)

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    1. ma quanto sarai scemo...tu ne fai poche ma quando le fai le fai anche meglio de me

      devi assolutamente recuperare Get Out che, non so perchè, secondo me preferirai di mezza tacca

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  12. massimo domani vengo a rispondere a tutti :)

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  13. Salve a tutti.
    I tre elementi che hai evidenziato ad inizio recensione mi sono stati molto utili a mettere insieme dei tasselli che mi mancavano nel dipanare il significato del film.
    Parto da un preconcetto mio che ho nei confronti del regista: quello per il quale sembra (a me) spinto da un sentimento di rancore, rabbia nei confronti delle categorie che mette sotto esame. C'è molto di questo sentimento infatti in Get Out, c'è anche in US.
    Beh, allora il "siamo americani" mi appare come pronunciato quasi a dire "siamo americani anche noi, non ci hai riconosciuti? Perché ci immagini altro?"
    (Ed è inutile spiegare le risposte, sarebbe fin troppo didascalico).

    Il "find yourself" nello specifico lo intendo rivolto alla bambina del mondo emarginato diventata ormai adulta e dimentica delle sue condizioni originarie: forse esagero, ma ci vedo come un invito ad agire, a "sollevarsi" (ecco il collegamento con le parole del versetto di Geremia).

    In conclusione, anche per me il sorriso finale con cui si rivolge al figlio è un sorriso di cui avere timore, il sorriso di chi è vissuto nella confusione di sé stesso e, finalmente ritrovatosi, sa che cosa fare.

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    1. sai, per capire meglio Peele dovremmo forse vedere tutta la sua carriera comica, secondo me ci sarebbero tutte le chiavi di lettura di quella cinematografica

      comunque sì, quel siamo americani viene detto con stupore, come a dire, siamo nient'altro che come voi

      però alla luce dell'intera sceneggiatura, in questo film che racconta di come le nostre parti primitive vivano nel sottosuolo, quel find yourself lo vedo proprio perfetto

      anche se la tua lettura è certo più bella

      sul finale perfetto, è quello che penso io e non potevi dirlo meglio

      Elimina
  14. io

    "Intanto è un film con una tripla struttura per me, parte come (grande) thriller psicologico e misterioso, continua come slasher, finisce come horror d'autore.
    Una coda, un corpo e una testa abbastanza differenti l'uno dall'altro.
    E, lo dico da subito, i problemi sono solo nel corpo, al centro."

    andreina

    "E sai che sei il primo che parla di parte centrale debole ?
    Finora ho letto solo recensioni osannanti e credevo di essere l'unica ad averla trovata davvero banale, troppo action movie style, con i protagonisti che, tra una battuta e l'altra, schivano con destrezza ogni attacco letale per tutti i mortali ma, incomprensibilmente, non per loro.
    Il prologo e la parte finale però mi hanno incantata."

    giacomo

    "Certo la parte centrale è quella più ridondante... ti lascia interdetto per come ogni sequenza thriller venga stemperata subito da un umorismo quasi metacinematografico (la conta degli ammazzati per decidere chi guida)"

    rachele

    "1. Uscita dal cinema ho commentato così: interessantissima la prima parte, cala nella seconda, si riprende nella terza."

    emiliano

    "Per sfizio mi sono messo a vedere quanto dura sta parte centrale.
    Da quando viene a mancare la luce in casa (prima che i doppi compaiano sul vialetto) a quando lei scende nel sottosuolo passano 56 minuti.
    56 minuti sui quali sarebbe meglio stendere non un velo ma un sudario pietoso."

    e.l.e.n.a

    "poi un'ottima prima parte (praticamente sino al primo fotogramma che inserisci nella rece) una parte centrale poco convincente (ma la coppia bianca è funzionale a parer mio proprio in quanto coppia non di colore) oltre al fatto di offrirci il ruolo di elizabeth moss ...
    e una parte finale di nuovo alta, anche se viziata dal dilungarsi del corpo centrale."

    paola

    "geniale l'inizio e la fine, ma eccessivamente lunga, ripetitiva e banale la parte centrale che avrei ritagliato (e poi torno all'argomento forbici) di 15-20 minuti."

    stefano

    "Concordo: parte centrale debole con alcune scene per me evitabili (come la "resurrezione" della Moss)."

    roberto

    "Dico solo che sono al mio primo film di Peele (ma come si pronuncia? Piil o proprio come si scrive?) non mi è forse scattato il colpo di fulmine (ma un 7 o anche 7,5 come te ci sta) proprio a causa di quella tanto criticata parte centrale, ma appunto inizio e fine notevoli. "

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  15. Per me invece questo è n spanne sopra Get Out. Il primo film in confronto è un "filmetto". Al di là della sceneggiatura, che al netto di qualche cosetta un pò meh è comunque molto più profonda e stratificata rispetto al primo film, ma proprio come è girato. Peele se nel primo film mostrava di avere talento qua mostra di avere un manico della madonna. Alcune sequenze sono roba da fuoriclasse assoluto, da segnarsele e mostrarle nelle scuole di cinema per gli anni a venire.

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    1. non sono d'accordo sul giudizio finale (lo sai) ma sul fatto che sto film sia una leazione ci cinema sì, assolutamente

      anche se aver visto due giorni fa l'ultimo Bi Gan rende questi altri film da apprendisti ;)

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  16. no marco, sai che non ci avevo pensato? bravissimo!

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  17. Ecco ecco, tu tiri fuori sempre le interpretazioni più interessanti. Io ci ho visto quella più plateale, quella diciamo così, sociopolitica, che comunque hai citato anche tu. Gli Incatenati come gli Ultimi della Terra, che vengono a chiedere conto a Noi, la società del Benessere, di cui da tempo subiscono le conseguenze.

    Quello che immagini tu sì, forse non spiegherebbe tutto al 100% probabilmente, ma è comunque molto centrata. Qualcosa vicina all'interpretazione de La Cura di Battiato, ma in modo opposto. Nella canzone è la parte forte e razionale che difende la quella più sensibile e passionale (più umana quindi), qui invece l'ha perduta, anzi l'ha nascosta, perché di sopra non può stare, una società moderna come quella Occidentale non può più permettersela.

    Per me insomma davvero un bel film, che avrebbe potuto essere grande se non ci fosse stata quella terribile seconda parte. Un po' perché è poco riuscita. Insomma, dopo aver messo in scena in modo magistrale la famiglia dei doppelganger (con la loro attesa nel buio e il capolavoro del monologo di Red) poteva esplodere in un momento terrificante e memorabile. E invece è una parte piuttosto fiacca, senza carattere. Ma fin qui ci si potrebbe passare tranquillamente sopra, mica volevamo uno slasher a tutti i costi. Come noti anche tu, il guaio vero è il momento a casa degli amici bianchi. Santo cielo, io capisco che Jordan Peele è un comico, ma usare i toni della commedia qui è un delitto come mettere il ghiaccio in una birra trappista.

    Intendiamoci, il personaggio di Gabe, il padre mattacchione fino all'orlo dell'esasperazione dei suoi familiari, non fa una piega. E' ben scritto e si comporta nel modo giusto, perlomeno in modo coerente (un po' appunto come il personaggio comico di Get Out). Nell'incontro in salotto con la famiglia dei doppi, quando risponde in quel modo ottuso ("Potete prendervi la barca") e la figlia Zora terrorizzata gli dice "Papà, nessuno vuole la barca", è perfetto. E' piuttosto divertente, ma rappresenta un certo modo di pensare, quello di chi non vede il nuovo arrivare, di chi di fronte a problemi e situazioni straordinarie continua a proporre vecchi schemi, senza riuscire a capire la realtà.

    Ma il doppelganger burlone di Josh, l'assistente vocale che mette "Fuck the police" e soprattutto i discorsi della famiglia dopo il massacro sono una sdrammatizzazione che non c'entra nulla. Secondo me è proprio un errore di linguaggio cinematografico, che tra dieci anni Jordan Peele riguardando Us si metterà le mani nei capelli e penserà "Ma cosa diavolo mi passava per la testa?".

    Fortunatamente la terza parte è assolutamente all'altezza della prima, con tantissimi dettagli, simboli, spiegazioni e un twist che per qualche istante sembra forzato ma in realtà è probabilmente la forza del film, perché in quel modo le possibili interpretazioni danno ancora più profondità al tema.

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    1. una settimana, miglioro :)

      il fatto è che quelli sono noi, siamo proprio noi, identici e bestiali,per quello ho cercato interpretazioni quanto più strette e intime possibili

      innegabile che quella socio-politica ci sia, anzi, è probabilmente la principale ma potrebbe comunque essere riferita sempre solo a noi, non noi e altri, nel senso che quella società di sotto è quella che avremmo potuto essere

      la cura è una delle mie canzoni preferite, la misi come simbolo del mio matrimonio (finito, vero, ma comunque autentico)

      esattamente, io non so cosa sia passato nella mente di Peele per pensare a quelle sequenze centrali
      è come se non avesse resistito ad una sua indole innata che, secondo me, l'ha rovinato
      us aveva tutte le carte in regola per essere un horror a tutti gli effetti e in quel modo ce l'ha rovinato
      perchè è vero che è una parte breve ma ci rovina anche il prima e il dopo, è come una bellissima ragazza con un viso perfetto, gambe incredibili e una pancia enorme, possiamo far finta di guardare solo gli altri due aspetti o vedere che nel complesso è sempre bella ma quella cosa ce la rovina, punto

      ma sai, il personaggio comico di get out era FUORI dalle vicende, per questo il suo ruolo era perfetto. Invece qui son tutti dentro, vivono le cose, e questo non va bene

      molto carina la cosa che hai citato ;)

      i difetti principali sono nelle 3 scene che citi (vado a memoria ma le ricordo bene) e io mi sono quasi incazzato ;)

      esatto, secondo me più andrà avanti e magari frenerà la sua indole comica più rimpiangerà quello che ha fatto con US...

      sì sì, bellissima ultima parte

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  18. Ok ieri sera l'ho visto ed ero molto deluso
    questa mattina ho scritto il mio commento con calma, confrontandomi con mia moglie e il giudizio critico si è un filo stemperato....

    di seguito il mio commento:
    nella mia "recensione" post visione di "SCAPPA - GET OUT" esordivo con ...

    "Date 2 IPOTESI molto poco credibili, che essendo "ipotesi" le dobbiamo accettare, tutto il resto è davvero sorprendentemente bello e la Tesi è dimostrata"

    Ecco potrei benissimo esordire anche qui con qualcosa di simile, ma ahimè questa volta le 2 "ipotesi" non riesco a digerirle e così tutto il piacere si sfuma, anzi a dir il vero, a fine film ero molto infastidito. Non tanto per il teorico colpo di scena finale (l'avevo annunciato già a metà film), ma proprio la questione dei "cloni" urta la mia razionalità. E' sicuramente sbaglio perchè amo la "fantascienza" e "i confini della realtà". Peccato, davvero peccato perchè il film è un gran bel prodotto. Ben strutturato, capace di tenere alta la tensione, con tante scene memorabili, da vedere e rivedere (che bella la scena con i doppi comportamenti sopra e sotto), con continui rimandi e citazioni e splendidamente interpretato dalle star Lupita e Elisabeth. Peele ha uno stile che mi piace, quindi non lo boccio, ma dopo l'ottimo esordio, direi che ha fatto più di un passo indietro.

    VOTO ***

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    1. ti prendo al volo per evitare di accumulare roba

      poi ora che ho risposto su Swallow mi sembra tutto in discesa (commenti bellissimi, lunghissimi e complessi)


      stavolta mi sorprendi ma ultimamente eravamo sempre d'accordo, quindi meglio così ;)

      secondo me te non ami quei film realistici che poi hanno derive invece non realistiche, preferisci o gli uni o gli altri ;)

      mi fai pensare a mio fratello che ha odiato non so quanti horror quando ad un certo punto ad una lettura solo "umana" si sostituiva una trascendentale e prorpio "horror", non realistica

      però ti è piaciuto tutto tranne quest'aspetto, molto bene

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    2. urka, ma quanto avete scritto????????
      beh ... leggere le tue recensioni rende tutti i film più completi, finiti, apprezzabili

      io continuo a trovare che l'ipotesi di fondo non sia "digeribile". A me quell'idea che ci sia un clone che poi si sviluppa fisicamente come me, non mi garba (Slinding Doors ci insegna che basta un nulla per cambiarci la vita). Ancor piu' che tutti hanno un clone e che se si accoppiano con i nostri stessi partner (cloni) questi generano medesimi figli (cloni). MMMHHHH la mia razionalità vacilla e mi infastidisco.


      Sul fatto che tutti i cloni eliminino i propri alter ego, mentre quelli della famiglia protagonista abbiano un rapporto più strutturato e sicuramente giustificato dal fatto che Lei/Lupita è l'originale e quindi è Lei che è diversa. Di rimando i suoi figli (e non il marito/clone) hanno comportamenti più strutturati.
      boh... non so se mi sono spiegato.

      Va beh .. ho dato il mio contributo :-D
      e ho pure messo il flag sulla notifica

      PS ... US = United States non l'avevo colto, come tanti altri. Sempre utile leggere questo Blog. Grazie

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    3. eh si....
      tanto mi piace la fantascienza, perchè mi permette di accettare tutto (o quasi)
      tanto mi irrita se la realtà viene contaminato da qualcosa di non reale.

      se ci fosse stato Gesù, io sarei Tommaso. Poi diventavo un suo collaboratore (non discepolo), ma prima avrei voluto mettere il "dito"


      P.s. "Captive State" non è un film di azione (te l'ho visto scrivere in risposta a Baglio). Anzi, so che non ti piace essere consigliato (se non per SHARP OBJECTS :-D ), ma penso che possa essere una buona visione anche per te

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    4. ma no dai, sliding doors è un'altra cosa, quello parla del caso, di come le nostre vite possono cambiare ad ogni scelta

      qui il nostro doppio è qualcosa di molto più metaforico e ancestrale

      la razionalità in questo film non bisogna mettercela, semmai il raziocinio, quello sì ;)

      poi ora non lo ricordo bene (infatti ho paura a leggere il commento di antonio qui sotto) ma qualche incongruenza mi sembra la trovai anche io, come quella che hai spiegato te

      mi scoccia vedere un film consigliato da Baglio, ahah

      scherzo ;)

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  19. Parte 1

    Da ieri penso se scrivere qualcosa o meno su questo film, per fortuna lo hai fatto tu, semplificando la scelta.
    Mi limiterò dunque a qualche commento.
    Innanzitutto voglio spiegare perché ero indeciso sullo scriverne o meno.
    L' indecisione nasce dal fatto che ritengo difficile scrivere una recensione di questo film.
    I diversi piani proposti e le differenze enormi nella qualità e coerenza degli stessi, mi avrebbero obbligato o a scrivere tre recensioni, oppure sceglierne una e dare un unico giudizio, irrimediabilmente limitante.
    Inutile ripetere ciò che è già stato detto, quindi evito.
    Diciamo che il grande colpo di scena finale è uno dei più belli ed inaspettati che io ricordi.
    La tua lettura della relazione, diretta e fisica, tra il bambino ed il relativo clone, è stupenda, non ci avevo pensato.
    Sui conigli, io ho pensato immediatamente che si trattasse di un progetto di clonazione, cosa che poteva fare vedere le persone "di sotto" come reali cloni fisici e reali, evidentemente mal riusciti e confinati in un ghetto sotterraneo.
    Però spesso l'idea della metafora ha avuto il sopravvento e questo può essere un problema, perché se è una metafora ti posso perdonare quasi tutto, rubricandolo come licenza poetica. Se però la sposto su un piano reale e concreto, i punti interrogativi diventano difficili da spiegare, tutto questo non mi rende queste due realtà conciliabili.

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    1. incredibile che la cosa più evidente, i conigli, non l'avevo colta...
      ora non ricordo se ho avuto mai durante la visione il (anche minimo) dubbio dell'eventualità dei cloni "reali", ma penso di no

      forse proprio grazie al fatto che non avevo capito i conigli, ahah

      assolutamente, quando analizziamo i film spesso dobbiamo prendere una posizione, o metaforica o non

      spessissimo è facile capire cosa vuole il film, altre volte no

      ed è anche vero che se prendi la metaforica allora non puoi essere razionale

      penso ad esempio al Sacrificio del Cervo Sacro per dire uno degli ultimi

      ma anche nei libri, su Il Condominio che ho appena letto se non lo leggi metaforicamente allora i "perchè????" sono duemila

      e il libro è concretissimo eh

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  20. Parte 2

    Una delle cose più belle è l'idea dello scambio, del quale la componente "colpo di scena", bellissimo, è comunque solo il più piccolo pregio.
    Infatti, a mio avviso, la cosa migliore è che allo scambio fisico, corrisponde un'incredibile scambio comportamentale.
    Il fatto che la versione B diventi A (diventando a tutti gli effetti una normale donna del relativo mondo) e che A diventi B allo stesso modo, offre una spiegazione e una riflessione.
    Questo spiega, infatti, per quale motivo la comunità sotterranea si organizza.
    Lei costituisce un elemento di rottura, lei viene dall'altro mondo, le ha visto e sa, quindi può fungere da visionaria educatrice, ci mette trenta anni, ma quale rivoluzione non necessità vari decenni?
    La riflessione che ne scaturisce invece è interessantissima e quanto mai attuale: quanto di noi è determinato dai fattori ambientali? Al posto mio quel criminale sarebbe stato tale? Io al posto suo sarei riuscito a non esserlo?
    Insomma, l'interessante tema sempre attuale sul libero arbitrio. Provo a valutare la fattibilità della teoria del bambino scambiato.
    1. I cloni sembrano avere coscienze della relazione marionettistica con i relativi "di sopra", avrebbe senso lo scambio, dato che il bimbo sa bene che indietreggiando, manderà il suo corrispettivo nel fuoco.
    2. Il bimbo del mondo "di sopra" viene definito come lento di comprendonio ("ha solo difficoltà a concentrarsi"), forse perché viene da giù ed è da meno anni in quel mondo, ancora deve imparare tutto.
    3. Il bimbo parla spesso a sproposito, usando espressioni palesemente inadeguate, però lo fa con un'ingenuità evidente.
    Sembra ripetere cose sentite, senza alcuna capacità di giudizio e quando ci prova ( "puoi baciarmi l'ano") sembra proprio uno che sta imparando da poco, uno che ci prova.
    Infatti era stato rimproverato per l'uso di parolacce, e quindi si sorprende del nuovo rimprovero ("ma ano non è una parolaccia!").
    Io credo che abbia già l'età per comprendere perfettamente le consuetudini, invece si comporta come uno che non ha idea, come uno che sta imparando una lingua e commette tante gaffe.
    4. Quel sorriso finale con sua madre, lascia immaginare un tacito assenso, una complicità intrinseca.
    Per tutto il film ho avuto la sensazione che la madre avesse un particolare senso di protezione nei confronti del figliolo, che avevo considerato conseguenza un po' del fatto che fosse il più piccolo e un po' per il suo "ritardo"
    ("Ricordati che qualunque cosa accada io sarò sempre qui a proteggerti"), però certo trova ragione in piu in questa teoria.

    D'altra parte ci sono anche tante cose che non tornerebbero.
    Ad esempio, quando la madre è ammanetta al tavolo e il suo clone si mette a fare l'elenco dei motivi per cui la odia, perché non cita la sostituzione del figlio?
    Se è vero che il bimbo B ha qualche logico ritardo nell'imparare il mondo di sopra (sta madre stessa rimase muta per molto tempo), perché il bimbo A è completamente regredito nel mondo di sotto? A maggior ragione che si sarebbe trovato con la madre.
    Per lo stesso motivo non si spiegherebbe la regressione fisica, questo cammina solo a quattro zampe.
    Inoltre la stessa madre non appare umanamente legata al piccolo (mondo di sotto) e, anzi, sembra lo tratti come un cane (cosa che mi fa disturbato).

    A voi la scelta sul presunto mistero del bambino, sarebbe bello un confronto.

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    1. aspetta, molto interessante, stai dicendo che anche il bimbo è stato scambiato?

      se sì, quando?

      perchè per quel che ricordo le cose non mi tornano
      e il finale lo avevo letto all'opposto, non un tacito assenso ma un "aver capito" chi è in realtà la madre

      se lo scambio è stato fatto "durante il tempo del film" no, non mi torna, tutto interessante quello che dici ma impossibile che il bimbo riesca comunque a parlare così bene (anche se con le caratteristiche che dici)

      ah, dopo ho letto le tue contro-perplessità, che condivido ;)

      non so, non riesco proprio a inserire questo scambio anche del piccolo, malgrado sia molto interessante e te riesci, siccome sei molto bravo, a convincere ;)

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    2. Infatti, ho le mie perplessità.
      Ho provato a dare aria ad alcune ipotesi che vedevano lo scambio com'è possibile, pur non essendone convinto.
      Certo che se avessero messo anche solo un piccolo dettaglio in più, ad avvalere l'ipotesi, il film avrebbe fatto un enorme balzo in avanti.

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    3. di solito lo dicono a me che rende credibili le ipotesi più assurde ma te sei alla pari...

      ma lo sapevo già

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