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2.10.20

Recensione: "Cara Lilli... - Diario di una mamma e di due monelli con disturbo dello spettro autistico" - di Massimiliano Muffatto

 

Oggi pubblico uno scritto "esterno" un pò particolare.

Il pezzo è di Max, un lettore storico del blog.
Ha deciso di recensire un libro scritto da una "blogger" (il blog è omonimo al titolo del libro, Cara Lilli), Maristella.
Maristella ha due figli autistici e io, chi mi segue lo sa, verso questo argomento ho sempre un certo attaccamento.
Il suo libro racconta la loro quotidianità, dallo scoprire la "malattia" al combatterla, al conviverci.
Tutto però con uno spirito positivo, di fortissima speranza e consapevolezza che la vita, in ogni caso, può essere bellissima lo stesso


“Per ogni su c’è sempre un giù, per ogni men c’è sempre un più . E questo il mondo fa girar!”

Diceva Merlino a Semola ( in versione pesce) ne La spada nella roccia di Disney.

“Ed è giusto che sia così, aggiunge Maristella Bocciero nel suo libro biografico che vi voglio raccontare oggi , in modo che non ci si sieda sugli allori ne’, viceversa, ci si abbatta troppo, a seconda dei momenti...perché gli alti e bassi ci sono, ma è così che va la vita.

E la vita è un avventura stupenda che vale la pena assaporare in pienezza.”



Ho conosciuto virtualmente Maristella, Maris per tutti, relativamente da poco.

Ha un blog, si chiama Cara Lilli,  e da qualche mese ha pubblicato il suo terzo libro, "Cara Lilli...diario di una mamma di due monelli con disturbo dello spettro autistico". 

Chi è Lilli?

Un'amica immaginaria con cui confidarsi, ma a me piace pensare che Lilli siamo noi che leggiamo.


Perché parlare ancora di autismo?

Perché parlarne qua ne IL buio in sala e poi perché parlarne io ?

Le risposte a queste domande sono molto semplici.

Perché non è mai troppo parlarne, perché Giuseppe, attraverso molti dei suoi film qua ne ha parlato.

Perché attraverso i suoi racconti di vita che possiamo leggere qua nel “Buio” e anche quelli di  altri lettori il tema del l’autismo non è mai stato assente in queste pagine virtuali, anzi .


Io ne parlo perché penso sia necessario farlo, perché il libro di Maris aggiunge un altro tassello alla mia poca conoscenza nella materia, e chi già sa tutto o ha più esperienza del sottoscritto non può che, leggendo questo post e soprattutto il libro di Maristella,a rricchire ulteriormente il suo bagaglio di nozioni.

E poi come si dice non è mai troppo tardi per imparare...o almeno per  provarci.

Spesso con Giuseppe si parlava di blog e blogging e di come nei nostri discorsi lui mi dicesse che i veri blog, forse quelli più sinceri, senza pretese di avere successo, fossero quelli dove si continuasse ad adottare nello scrivere  e nei contenuti la forma del diario.

Beh il Blog di Maris è un diario e il suo libro è una raccolta di alcuni  dei suoi post già pubblicati on line .

Pagine di vita vissuta che ha voluto condividere con noi.

Pagine che partono idealmente dal 2009 quando Mariastella mette piede per la prima volta con la sua prima figlia nel centro di riabilitazione che seguirà  la bimba praticamente fino ai giorni nostri, lei prima e il fratellino poi. 

Maris racconta della sua esperienza come madre di due ragazzi che hanno lo stesso disturbo persuasivo dello spettro autistico.

Dagli strani comportamenti già in tenera età, prima dei due anni, della sua prima figlia, comportamenti che le hanno messo la pulce nell’orecchio, alla conferma di quello che si è dimostrato un disturbo riconducibile allo spettro autistico fino al percorso intrapreso per cercare di correggerlo.

Un percorso sicuramente non facile ma che ha portato e sta portando dei risultati.

E attorno a Maris e alla sua famiglia ruotano figure importanti che sono state d’aiuto a lei e ai suoi figli, i "suoi monelli" come ama chiamarli lei .

Figure come educatori, logopedisti, terapisti in psicomotricità, neuro psicologi.., la scuola stessa .

La consapevolezza, cosa che non bisogna dare per scontato, che i propri figli hanno un disturbo e la determinazione nel volerlo affrontare perché recuperino con i loro tempi il recuperabile, tutto questo per garantirgli un futuro, renderli autonomi al mondo, compatibilmente con il loro disturbo.



C’è una data che ricorre spesso nel libro di Maris, il due aprile, la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, e un colore, il blu, quello scelto per rappresentare questa giornata.

Blu come il  mare.. che a volte è brillante e trasparente in alcune giornate e in altre invece  è scuro e profondo come succede  dopo una tempesta.

Il blu, il colore dell’autismo.


Maris scrive che se ne conosce ancora molto poco in Italia.

Fa tenerezza leggere che di autismo lei sapeva solo quello che si raccontava in film come Rain  man o Forrest Gump, credo un un po’ come tutti noi .

Voglio ricordare le sue parole subito dopo la nascita della prima figlia: 

“Un bambino su 80 in Italia è affetto da autismo (nei diversi gradi del disturbo), non bisogna restare ancorati a concezioni obsolete, bisogna diffondere notizie giuste e reali, perché non si deve parlare di autismo come se si parlasse di pazzia.

L’ignoranza va combattuta, certo ci sono casi gravi, nessuno lo può negare, ma non è sempre così”.

E questo con il suo libro Maristella l’ha dimostrato.


“Se tutta la società fosse informata, se gli insegnanti sapessero, se i dottori e i terapisti sapessero, se il vicino di casa sapesse come dovrebbe comportarsi un bimbo a 18 mesi, quello che alla sua età dovrebbe fare effettivamente e tipicamente, e se non vedendo questi comportamenti si preoccupassero, già solo con questo staremmo 8 passi avanti..”

Avanti, sempre avanti un po’ come la frase detta da Merlino a Semola, per ogni men c’è sempre un su,  è questo il mantra di Maristella, il suo motto.

Perché la vita va presa a morsi e se ci si arrende davanti alle difficoltà è finita.

E difficoltà nell’esperienza di Maris con i suoi figli di sicuro ce ne sono state e ce ne saranno, non l’ha mai negato.

A chi le rimprovera di avere scritto un libro “ troppo positivo “  io penso sinceramente di rispondere che non ha capito niente e che lo rilegga di nuovo e  con più attenzione!

Quando Maris scrive che il disturbo dell’autismo accompagnerà i suoi figli per sempre come un fardello dimostra di avere la consapevolezza che il percorso non sarà sempre in discesa.


Raccontare dei risultati positivi ottenuti attraverso mille sacrifici non è volere minimizzare o nascondere il problema ma invece è dimostrare a noi che leggiamo che ce la si può fare anche di fronte a difficoltà che ai più sembrano insormontabili .
È un libro sulla quotidianità, sulla normalità di una famiglia speciale così simile a tutte le nostre di famiglie.
La diversità la vediamo noi adulti ma se osservassimo il mondo con gli occhi dei bambini, se imparassimo da loro a guardare, non noteremo le differenze.



I bambini non vedono bambini diversi un bimbo con la sindrome di down, un bambino con problemi comportamentali, un altro con disabilità fisiche, uno con la pelle di un altro colore ... per loro son tutti bambini come gli altri.
Dovremmo imparare da loro.
Quello che mi colpisce del diario di Maris è sapere quante persone belle girano attorno a lei e alla sua famiglia.
Leggere dell’amore dei compagnetti di classe verso i due monelli, delle famiglie e un po’ di tutta la comunità del piccolo paese dell’Irpinia dove vivono.
Leggere che nonostante la disorganizzazione cronica della scuola italiana ci siano insegnanti che rinunciano alla proposte di trasferimento perché vogliono concludere il loro percorso educativo con i monelli fa bene al cuore, davvero.
Ricordandomi che questo blog si occupa di cinema mi piace pensare, trovando un analogia con una tecnica di ripresa cinematografica, che se fosse stato un film questo “Cara Lilli...” invece di un libro, sarebbe stato girato sicuramente in presa diretta.
Un po’ come tutti i diari di vita che non hanno bisogno di artifici e tanti altri fronzoli di sceneggiatura per arrivare al cuore.
Forse perché son raccontati a cuore aperto.
Il diario di Maristella non finisce con l’ultimo capitolo del suo libro, anzi fa una certa impressione leggere che le ultime righe di questo diario son dedicate alla pandemia che quest’anno ha scosso tutto il mondo e proprio nelle ultime pagine di "Cara Lilli.." Maristella e i suoi monelli, come tutti, si preparano ad affrontare il lockdown al grido di “restiamo tutti a casa” , “andrà tutto bene”...
E poi sappiamo alla fine come è andata, purtroppo...

Ma le storie di Maris e i suoi monelli e tutto il loro mondo non finiscono ma continuano giorno dopo giorno nel suo blog.
Mi piace concludere con una immagine, ricordando uno dei post più recenti apparsi nel blog di Maris ( non presente nel libro ), ovvero quello dove i suoi ragazzi possono finalmente uscire dopo il lockdown, come tutti noi d’altronde che abbiamo aspettato la fine di questa clausura forzata, e tenendosi per mano proprio come nella foto davanti al mare della copertina del libro, si avviano per passeggiata lungo il viale fuori casa.
Un semplice gesto, una semplice conquista così scontata ma che è sembrata tanto a noi tutti ... senza distinzioni.

Una passeggiata, riassaporare la libertà.

E allora prendiamoci tutti idealmente per mano assieme ai ragazzi di Maristella alla sua famiglia e a tutti quelli che devono convivere ogni giorno con disturbi come l’autismo, e percorriamo tutti assieme questa strada con una consapevolezza diversa.
E anche se una sola persona che ha letto queste mie parole in questo post ha cambiato atteggiamento verso l’autismo io ne son contento, vuol dire che sono servite, son state utili proprio come il libro di Maris.
E se vi va di farmi un favore, fatelo girare il più possibile questo post attraverso i social aiutatemi a farlo uscire da un certo tipo di lettura di nicchia perché davvero è un libro che dovremmo conoscere tutti e merita tutta l’attenzione possibile.

Grazie

Max 

70 commenti:

  1. Leggo domani, nel frattempo un abbraccio di cuore al caro MAX e a tutti quanti i presenti. (Finirà prima o poi questo maledetto Covid che ci impedisce di poterci salutare come si conviene) ;)

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  2. Grazie Massi, andrò a cercare il libro per leggerlo!

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    1. Sperando di non essere invadente, mi permetto di rispondere direttamente anche se sono un ospite 😊

      Grazie, se leggerai il mio libro conoscerai la mia famiglia normale nella sua specialità e il nostro mondo fatto di piccole - grandi gioie che compensano ampiamente le difficoltà trovate lungo il percorso della vita 🤗

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  3. Che bel commento 😘 ma chi sei?
    A chiamarmi Massi non son poi così tanti..ma probabilmente se sei una di quelle che penso io ci si vede lunedì ahaha!!!
    Grazie ancora , per il libro lo trovi su Amazon sia in cartaceo che in versione Kindle.

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    1. Va be'... a te ho già detto tutto, Max.
      Che aggiungere? 😁
      GRAZIE!

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  4. Molto interessante. Andrò a cercare il libro in versione cartacea su Amazon.
    Ciao.

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    1. Grazie, Andrea. Sarei davvero felice di sapere che un'altra persona ha letto e conosciuto i miei monelli attraverso le confidenze fatte alla mia amica immaginaria, che, come ha scritto Max nel post, potreste essere tutti voi che vi avvicinate alla nostra storia!

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  5. Il libro ce l'ho, l'ho letto e recensito sul mio blog appena uscì. Conosco Maris e i suoi bimbi e sono così fortunata da averli conosciuti di persona, cosa abbastanza rara nel web. Questo libro è importante perchè ci racconta una storia di vita speciale con la particolarità di renderci partecipi della vita di questa famiglia con naturalezza, con gioia e coraggio quotodiano, senza pietismi. Bravo Max ad avercene parlato nuovamente e un maniera brillante. Un bel modo di veicolare l'attenzione sul disturbo dello spettro autistico con grande sensibilità. E speriamo che del libro di Maris e dei suoi bimbi si continui a parlare a lungo. Un abbraccio Max💙

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    1. Cosa rara e grande, grande fortuna potersi conoscere di persona, Mariella carissima! E noi l'abbiamo avuta questa fortuna 🤗
      Grazie. Grazie per essere stata tra le primissime persone ad aver letto il mio libro, per ciò che hai scritto allora sul tuo blog e per ciò che hai scritto qui adesso.
      E non aggiungo altro se no mi emoziono troppo. Tu sai. 💙

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  6. Buonasera al padrone di casa e grazie, grazie per la sua ospitalità :)
    Arrivo qui dopo che Max mi ha segnalato la pubblicazione di questo post che mi ha dato una grande gioia.
    Leggere le sue parole sul mio libro mi ha emozionato perchè lui, pur conoscendomi virtualmente da poco, ha saputo cogliere perfettamente lo spirito con cui ho voluto raccontare il mio essere mamma di due monelli speciali.
    Condividere un messaggio positivo, pur consapevole delle difficoltà presenti e future, è ciò che mi ha spinto a mettere nero su bianco emozioni, pensieri, aneddoti di vita vissuta.
    Accendere una luce su una problematica dalle tante sfaccettature come quella dei disturbi dello spettro autistico è importante e necessario.
    Per cui davvero grazie ancora! A Max, al padrone di casa e a chiunque passerà di qui e si soffermerà a leggere il post... e magari poi anche il mio libro :)

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  7. Il figlio di un'amica di mia moglie ha una forma meno grave (ma non del tutto priva di problemi) di autismo. È un ragazzo dolcissimo che mi ispira un affetto enorme.
    Non conoscevo il blog della signora Maris, Max me l'ha fatta conoscere tramite questo post molto significativo e io le auguro di raggiungere ogni giorno nuovi traguardi coi suoi figli che sono fortunati ad avere una mamma così affettuosa e tenace.

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    1. Salve, Ariano. Sarò felice se vorrai chiamarmi semplicemente Maris e ti ringrazio moltissimo per le tue parole su me e i miei monelli.
      È bello ciò che provi per il figliolo dell'amica di tua moglie, denota una bella sensibilità e ti assicuro che non è scontato essere così nei confronti di chi ha una problematica più o meno grave.
      Un caro saluto!

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  8. Bravo Max, hai reso più evidenti i punti importante del libro bellissimo di Maris.
    Complimenti a te e a chi ti ha ospitato per scriverne.
    Un forte abbraccio a tutti e buon fine settimana. Ciao.

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    1. Pia cara, grazie per essere qui, partecipe di questa cosa bella che Max ha voluto scrivere e che Giuseppe ha voluto ospitare con tanta disponibilità. Per me è un dono!
      Ti abbraccio forte 💙

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  9. Ho avuto modo di conoscere Maris virtualmente e anonimamente, attraverso il suo blog e la forza con cui condivide la sua vita e quella dei due figli.Lei sa donare un acquisizione di valori ai quali spesso ci sottraiamo per la troppa fretta e la superficialità con cui affrontiamo la vita,ecco già fermarsi e leggere il suo blog ma anche i suoi libri per avvicinarci a nuove consapevolezze non può che farci bene ,migliorarci nello spirito e adottare degli approcci diversi, ma anche in maniera del tutto naturale verso le persone con disturbi di cui il diritto all'ascolto non va mai negato.Quindi GRAZIE sono d'accordo a questa sana sensibilizzazione di cui Max e naturalmente Giuseppe padrone di casa ne fanno giungere voce.


    @Max
    Questo era un tuo tassello di te che doveva giungerci ...giungermi in qualche modo e che va ad incastrarsi perfettamente nel mosaico della bellezza della vita!Ti sembra poco questo leitmotiv?:)

    Grazie di cuore a tutti coloro che hanno aderito e aderiranno a questa forma di progetto anche attraverso la lettura del libro ,del post o del blog di Maris.

    Buona giornata e un grazie speciale a te Giuseppe!

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    1. Ma che commento bellissimo... grazie!
      La vita è sorprendente, nelle grandi come nelle piccole cose. Anche nel farmi un vero e proprio regalo scoprendo che c'è chi pur se silenziosamente ha seguito e segue me e i monelli sul blog con interesse e apprezzando così profondamente il messaggio che desidero da sempre far passare con i miei post e di conseguenza col mio libro.
      Grazie, chiunque tu sia. 💙

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  10. Bella recensione di un libro che vale sicuramente la pena di leggere. Dissipare le tenebre dell'ignoranza è importante. :)

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    1. Ti ringrazio, Grazia 😊 hai proprio centrato uno dei punti salienti del mio messaggio. Si può fare tanto, si può trovare gioia, anche soddisfazione e un'impagabile serenità pur in un percorso ad ostacoli.
      Non sappiamo dove si può arrivare, "però intanto noi partiamo" (citando il titolo di un mio post).
      Ciao!

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  11. Bravo Max, hai scritto un'ottima recensione...scorrevole e ricca di spunti interessanti. In particolare mi piace che tu abbia sottolineato quanto i bambini non facciano differenze tra loro e che dovremmo quindi prendere spunto da questo loro comportamento. In generale ti dico che è vero che in Italia c'è scarsa informazione sull'autismo, ma allo stesso tempo la sensibilità su questo tema cresce di giorno in giorno. Nel mio territorio c'è un'associazione che lavora alacremente e ci sono diverse iniziative lodevoli come le "Friendly Beach".
    In bocca al lupo a Maris, ai suoi tesori.

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    1. Riky, che bello trovarti qui!
      Grazie davvero per le tue parole, per il tuo in bocca al lupo ma anche perché hai condiviso una cosa bellissima raccontando di questa associazione presente sul tuo territorio che si adopera con iniziative volte all'inclusione 👏🤗

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  12. Grande Max, e grande Maris.
    Ci conosciamo ormai da anni, bloggheristicamente.
    E posso dire, negli anni, di aver seguito le vicende dei suoi monelli, ormai ragazzi veri e propri.
    Con quel "metro" sotto al suo blog che ne misurava le età, il percorso.
    I due figli di Maris sono praticamente ormai una presenza costante, per me.
    Brava Maris che ha voluto raccontare da tempo i percorsi, anche gli attimi di sconforto e le battaglie ma soprattutto le vittorie e i grandi progressi.

    Moz-

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    1. Miki!! Amico di blog da tanti anni, davvero tu pian piano sei entrato in qualche modo a far parte della nostra vita, qui in casa sei stato tante volte nominato 🤗
      Grazie di cuore perché non ci hai mai fatto mancare il tuo appoggio e il tuo incoraggiamento 💙

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    2. Un abbraccione a tutti voi :)

      Moz-

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  13. Complimenti a te, Max, hai saputo cogliere sfumature di un libro davvero importante per la tematica di cui tratta e per il modo in cui lo tratta.
    Come ti dicevo in risposta a un tuo commento sul mio blog, conosco Maris da tanto tempo e i suoi Monelli è come se li conoscessi un po’ e appena ho saputo del suo libro ne ho dato notizia, perché vale la pena di leggerlo.
    Complimenti ancora a Maris e grazie al padrone di casa per l’ospitalità.
    sinforosa

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    1. Eccoti, sei qui anche tu cara Sinforosa 😊
      Un grazie grande anche a te, che ricordo bene hai condiviso sul tuo blog immediatamente la notizia della pubblicazione del mio libro, ma soprattutto che hai nel tempo sempre fatto sentire il tuo affetto verso i miei monelli, pur se conosciuti solo virtualmente 😘

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  14. Rieccomi quà....anni fa durante il mio servizio civile ho avuto modo di seguire un bambino autistico, era una persona speciale, mi ero avvicinato senza sapere niente della sua "specialità" (preferisco chiamarla così). Capirai...noi obiettori eravamo mandati allo sbaraglio, eppure giorno dopo giorno un pezzetto alla volta riuscimmo ad entrare in contatto, ricordo un giorno durante una gita che quel bambino volle chiamare casa, all'epoca (seconda metà degli anni 90) i cellulari non erano così diffusi come adesso, quindi chiamammo da una cabina, ebbene lui il mio amico, ricordava benissimo il numero di casa sua e quello della nonna. Le due donne a sentire la voce, a sentire che il loro figlio e nipote era riouscito a fare una cosa che per noi è così normale, piangevano di gioia attraverso la cornette...ebbene, quel giorno piansi anche io e per una volta nella vita sentivo di star facendo una cosa buona. Faccio i miei complimenti a MAX per la splendida e sentita rece e li rinnovo anche a Maris, inoltre le dico che se vuole mi farebbe piacere segnalare il suo libro attraverso la mia rubrica "Accade in Italia", se lei vuole me lo faccia sapere,attraverso i commenti del mio blog o attraverso la mia mail che è segnata sul modulo dei contatti di Nocturnia e io segnalerò con piacere il libro.

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    1. Nick, grazie per il tuo contributo e per la sensibilità!
      Capisco bene quanto tu sia rimasto colpito dal rapporto costruito con quel bambino autistico, perché loro sono così, senza sovrastrutture, senza filtri, semplici nella complessità del loro disturbo... e sanno conquistare chi gli è accanto se questi li approccia con un minimo di delicatezza e con quella sincerità che loro colgono subito.
      Passerò da te senz'altro perché mi farebbe davvero piacere se tu volessi parlare del mio libro. Questo passaparola è importante, perché non si smetta di parlare di un tema delicato e attuale visto che i casi di disturbi dello spettro autistico sono oramai moltissimi, in tutte le loro varianti.
      A presto e grazie 🤗

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  15. Dopo tutti questi commenti non so cosa dire di... Originale.
    Posso solo scrivere che la forza e il coraggio di una mamma sono la forza e il coraggio di tutti e si trasmetterà giorno per giorno a tutti.
    Sul fatto di parlare di più di autismo è giusto. Se fosse raccontato da esperti e familiari sarebbe il massimo. Ma senza opinionisti da quattro soldi che nulla sanno ma tanto blatetano.
    Il mondo al di fuori dell'autismo deve sapere, conoscere, capire.
    A Maris e ai suoi monelli un abbraccio di cuore e un grande grazie per la sua coraggiosa voglia di vivere e di aprire alla vita i suoi figli.
    A Max un grazie per la quello che ha scritto e per essersi mostrato Così

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    1. Cara Pat, con gioia e gratitudine leggo le tue parole.
      Hai detto una cosa che altri anche mi hanno fatto notare e cioè quanto sia importante il messaggio che arriva non da opinionisti e professoroni, ma da chi lavora sul campo quotidianamente, i terapisti ad esempio, e naturalmente i familiari, affinchè l'autismo non resti un concetto astratto, una mera definizione medica, ma si concretizzi in racconti di vita, in emozioni.
      Ti abbraccio anche io, tanto 💙

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  16. Arrivo qui grazie al suggerimento di MAX sul mio blog e lo ringrazio perchè il tema mi è molto caro. A mio avviso Maristella è due volte coraggiosa: una perchè ha preso consapevolezza della diversità cognitiva dei figli e l'altra perché ne parla con sincerità in modo da continuare a dimostrare che la condivisione delle esperienze è fondamentale per la crescita collettiva. Inoltre non smetterò mai di dire che le diversità sono un valore aggiunto alla nostra società perché ci permettono di lavorare al nostro senso di umanità. Io faccio il tutor di matematica e seguo un ragazzo nello spettro imparando da lui molte più cose di quelle che lui impara da me.

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    1. Ciao Mick! Sono grata a Max per aver non solo scritto questa recensione che mi ha emozionato, ma anche per averla segnalata a te che poi hai scritto questo commento per me davvero importante 🤗
      Il ragazzo nello spettro che segui come tutor è fortunato perché hai una grande sensibilità. E tu, come hai ben scritto, ricevi da lui tanto e questo non mi meraviglia affatto: so di cosa parli 😉💙
      Grazie!

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  17. Grande recensione Max! Una di quelle scritte con passione. E da uno come te non potevo aspettarmi diversamente.
    Che dire: sull'autismo io qualcosa in più ne ho saputo grazie al lavoro di mia moglie, che spesso fa supplenze, anche lunghe, come Maestra di Sostegno. Quindi so bene come in Italia, soprattutto nella scuola (che poi è un paradosso), manchi una vera conoscenza dell'Autismo. Libri come questo aiutano tantissimo, e sarò ben contento di condividere anche sul mio blog questa tua recensione nel mio prossimo post.
    Un abbraccio a Maristella.

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    1. Ciao Guido! La gioia di vedere come in tanti state leggendo e apprezzando la recensione di Max mi riempie il cuore.
      Ti ringrazio davvero per il pensiero che hai espresso di volerla condividere sul tuo blog, per me è molto importante.
      Se tua moglie ha fatto supplenze come Maestra di sostegno anche con bambini autistici avrà potuto constatare quanto sappiano donare a chi gli è vicino se li si fa sentire accolti, accettati senza riserve, con semplicità.
      Ricambio il tuo abbraccio e passerò sul tuo blog con immenso piacere 🤗

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  18. L'ho recensito anch'io , perchè un libro così non può lasciare indifferenti. Amo Maris e i suoi monelli.
    Ho preso la copia cartacea per mia nipote che sta studiando "psicologia infantile" e anche lei è rimasta incantata da questa mamma , che ho soprannominata "il registratore", perchè sa cogliere e custodire ogni progresso dei sui bimbi , anche una nuova sfumatura di voce.
    Cristiana

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    1. Cri, quanto affetto nelle tue parole. Affetto assolutamente ricambiato.
      Tu hai fin da subito compreso tanto dei miei monelli ed è una cosa bellissima.
      Un abbraccio a te e un bacio alla tua nipotina, visto che anche lei è entrata un po' nel nostro mondo attraverso le pagine del libro 💙

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  19. Ciao, sono approdato su questa pagina su segnalazione di MAX, autore della recensione...
    Non avendo una fitta "rete" di contatti su Blogspot, ignoravo questa situazione.
    In merito all'autismo, come di qualunque forma di disabilità, ho fatto mie le parole di un mio docente universitario: il disabile è una persona sana in una società malata.
    Se, infatti, ci si impegna ad abbattere barriere architettoniche, a inserire pannelli braille fuori da ogni ufficio o negozio, a introdurre ovunque semafori sonori, a inserire nelle scuole personale per il sostegno specializzato e che veda il proprio lavoro come una missione e non come un arrotondamento dello stipendio oltre a quello delle ore di lezione ordinaria... Beh, le differenze ci sarebbero ancora, ma sarebbero differenze di talenti, di capacità, non frustranti esaltazioni di "cosa tizio non sa fare e quindi va aiutato".
    A quanto ho capito, Maris e i suoi monelli sono circondati da persone amorevoli, competenti, positive... Qualità non scontate purtroppo, dato che la prima reazione innanzi a certe sorprese che ci fa la vita è spesso chiedersi "Perché proprio a me questa croce?"
    Invece, come suggerisce lo stesso MAX lettore del libro, la predisposizione migliore è quella dei bambini: per loro un altro bambino è un altro bambino, punto. A questo va però aggiunto il senso di responsabilità che si presume tipico degli adulti, o comunque delle persone mature e dotate di un cuore che sa amare in modo universale.
    Un abbraccio a Maris e ai suoi monelli. 🤗

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    1. Ciao Gas, comincio dalla fine e ricambio il tuo abbraccio 🤗
      Poi voglio dirti che condivido in pieno ciò che hai scritto, perché è ciò che sostengo anche io: è la società che deve cambiare... è malata, va curata, educata e improntata non soltanto all'accoglienza quanto proprio all'integrazione, che è un passo ancora più importante.
      Il messaggio che vorrei passare a chi legge il mio libro è che c'è del positivo anche dove sembra impossibile o quanto meno improbabile.
      C'è tanto da fare!
      E ogni sforzo è ripagato in modo unico dalla disarmante genuinità e dall'amore che sanno donare tutti i "monelli" che ci sono nel mondo 😍

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  20. Sotto di un melo ci sono tre persone: una alta, una di media statura, una bassa. Nessuno di loro riesce a raggiungere le mele per poterle cogliere e mangiare. Così viene data a ciascuna di loro una cassa su cui salire: quello alto riesce a cogliere facilmente la mela, quello di media statura ce la fa a fatica, quello basso non ci riesce. Questa è uguaglianza. Allora viene poi data a quello alto una cassa, a quello di media statura ne vengono date due e a quello basso ne vengono date tre: in questo modo tutti e tre riescono a cogliere le mele. Questa è equità.

    Persone diverse hanno bisogni e necessità diverse, e questo è particolarmente essenziale quando si hanno disturbi specifici o, come in questo caso, condizioni. L'impegno è di fornire a ciascuno gli strumenti di cui necessita, così che possa raggiungere gli stessi obbiettivi di tutti gli altri.
    Purtroppo in questo senso come paese su molte cose siamo indietro, però passare dalla consapevolezza e dalla conoscenza delle situazioni e delle problematiche a esse correlate è un punto fondamentale da cui poter partire.

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    1. Ciao Marco! Grazie per questo tuo commento, hai centrato un punto fondamentale e cioè che se si riuscisse a fornire ad ognuno gli strumenti giusti, quelli che gli occorrono, si potrebbe ridurre sempre più il divario tra chi è "normale " e chi ha delle difficoltà più o meno gravi, per una società che sia equa ed inclusiva.
      Io, nel mio piccolo, cerco di testimoniare che si può fare tanto e che le persone dalla mente aperta e disponibile ci sono.
      E hai anche detto la parola-chiave, che ricorre spesso nel mio libro: consapevolezza. È la base, non ci piove.

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  21. Bravo Max. Non sono sorpreso dalla tua recensione, ho già potuto sperimentare la tua sensibilità. In merito al libro di Maristella... sarà mio.

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    1. Che sorpresa trovare qui anche te, Massimiliano!!
      Sarei felicissima e onorata se tu leggessi il mio libro 🤗
      Mi piacerebbe poi avere il tuo parere di scrittore, oltre che di persona sensibile e profonda.
      Un carissimo saluto!

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  22. Max mi hai toccato profondamente. Conosco il blog di Maris ed anch'io ho a mio "modo" parlato più volte di autismo. Il libro di Maris però è qualcocsa di più forte, è un film girato come bene hai detto tu in presa diretta, ti fa vivere le emozioni che non possono non trasmetterti quei due monelli come lei affettuosameante li chiama, e ti fa capire come nonostante le difficotà l'amore abbia la forza di abbattere ogni cosa. Siamo tutti noi che dovremmo imparare dai bambini come giustamente hai sottolineato a comprendere la loro profonda sensibilità. Emozionante leggere di come esistano per fortuna ancora molti docenti che vivono il loro lavoro come una missione. Un libro importante quelli di Maris soprattutto per sensibilizzarci attraverso il suo modo di scrivere con il cuore in mano, verso questa realtà.

    Complimenti anche a te Max, davvero pe questa tua recensione che trasuda sensibilità in ogni parola.

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    1. Grazie, Daniele! La stima che ho per te e per il tuo pensiero amplifica la gioia e l'emozione per questo tuo apprezzamento nei confronti del mio libro e del messaggio che ho voluto condividere pubblicandolo.
      So che anche tu hai parlato di autismo e infatti fu proprio in occasione di una tua poesia su questo tema che un paio di anni fa attraverso Cristiana arrivai sul tuo blog.
      Condivido in pieno i complimenti a Max che mi ha regalato una recensione bellissima, per intensità e chiarezza. E ti abbraccio, ringraziandoti ancora!

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  23. La segnalazione di MAX mi ha portato qui: nutro da sempre grandissimo rispetto e ammirazione per chi deve far fronte con dedizione, passione e amore decuplicati alle difficoltà che la vita ti mette di fronte. I monelli di Maris, tuttavia sono mille volte fortunati perché c'è un mondo di amore che si dedica a loro, e sono convinto che chi si lamenta quotidianamente per mille stupidaggini debba guardare a queste meravigliose storie d'amore per comprendere di cosa sia fatta davvero la vita. Un grazie di cuore a Max, per cercare di sensibilizzare tanti cuori spesso atrofizzati dalla vita frenetica e dal non guardarsi attorno, a cominciare dal mio.

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    1. Franco ciao, noi ci siamo incrociati già su blog amici come quello di Mariella 😊
      Ti ringrazio perché anche tu hai voluto dedicare tempo alla lettura di questo post in cui il nostro Max ha così bene centrato il "cuore" del mio libro e del messaggio che vorrei arrivasse a quante più persone possibile.
      La sensibilizzazione su temi così delicati non è mai abbastanza, c'è ancora chiusura intorno a problematiche come quella dell'autismo, ma io voglio testimoniare che si può fare molto, con lo spirito giusto e senza dare nulla per scontato né in positivo nè in negativo.
      Un carissimo saluto 🤗

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  24. Io credo che l' autismo sia un po' in tutti noi, ovviamente in maniere molto differenti. Ognuno di noi ha certe piccole manie, piccoli riti a cui non rinuncerebbe mai. Io stesso ne avrei un elenco di manie mie e di persone che conosco. Certo che quando quelle manie non sono più tanto piccole e sovrastano la volontà decisionale della persona, allora sì che diventano una patologia portata anche al cinema da Dustin Hoffmann in Rain Man e in Tv da Freddie Highmore in The Good Doctor, dove Shaun è addirittura un chirurgo con geniali intuizioni. Bravo Max, bel post😀

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    1. Ciao Bobby 😊
      Ma sai che hai detto una cosa che ho sempre sostenuto anche io?
      Siamo tutti un pizzico autistici, con le nostre piccole manie e con la ricerca della nostra confort-zone.
      Il problema è quando questo pizzico diventa sempre più grande, diventa poi pesante.
      I soggetti autistici con capacità geniali sono un numero assai esiguo, purtroppo,ma di certo si può lavorare tanto e ottenere risultati positivi.
      Il mio intento è condividere la mia esperienza di vita da mamma di due monelli con questo tipo di disturbo perché credo che sia il modo più immediato e coinvolgente per avvicinare le persone a questa tematica e a sensibilizzarle.
      Grazie per aver apprezzato il post di Max, che ci ha messo il cuore davvero.

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  25. Mannaggia, non ricordo nemmeno quanto tempo è passato dall'ultimo post dove c'erano così tanti commenti :)

    ci voleva Max, è un "trascinatore"

    per adesso ne ho letti solo qualcuno ma tanto non sta a me dover rispondere, volevo solo mandarvi un abbraccio

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    1. Sono contenta davvero e ringrazio di cuore ancora te per l'ospitalità e Max per aver scritto il post e richiamato l'attenzione di tanti 🤗
      Un abbraccio!

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  26. “Trascinatore” nel senso che li ho invitati/trascinati dai loro blog a leggere qua😂
    Comunque questo commento lo scrivo non per ringraziare ( quello lo farò magari dopo) ma perché c’è qualcosa che mi sento di dire a chi ha commentato fino ad ora .
    L’avrei fatto comunque ma il catalizzatore, lo sprono di farlo adesso mi è venuto leggendo la mia rece linkata come post del giorno nel suo blog da parte di un amico blogger che ha pure commentato qui.
    Non dico il nome per rispetto degli altri che hanno avuto la stessa idea sua e hanno già postato nei loro blog la mia recensione o il link.
    Li ringrazio davvero tanto tutti.
    Lui nel suo blog ha scritto che ha letto diverse volte qua e ha sentito di condividere questo articolo da lui.

    Ecco anch’io sto sentendo di voler essere sincero fino in fondo.
    La mia “ rece” è sincera chiaro eh..ma leggervi che in un certo senso “lodate” la mia grande sensibilità, ecco mi mette in imbarazzo.
    Perché come spesso ho sottolineato non mi son mai sentito così “sensibile” , certo, il libro di Maristella, conoscere lei virtualmente , la sua storia mi ha dato una nuova consapevolezza riguardo all’autismo che di sicuro prima non avevo.
    E nei vostri commenti soprattutto in quelli che raccontano di “vissuto“ come ad esempio il blogger che oggi mi ha regalato il suo spazio nel suo di blog
    ,leggere come tanti hanno avuto esperienza “fisica” con ragazzi così speciali mi ha sicuramente sorpreso e rincuorato.
    C’è tanta gente meglio di me.
    Io alla fine ho “ solo” letto un libro e scritto un pensiero, ci credo in quello che ho scritto e mi sento così piccolo verso voi che avete attraverso il vostro lavoro , le varie forme di volontariato , le amicizie.. invece avete avuto a che fare con dei ragazzi veri , così speciali.

    Adesso tocca a me raccontare la mia esperienza, la mia sensibilità come l’avete chiamata voi.
    La vita mi ha portato a conoscere e interagire solo con un ragazzino autistico , ah sta storia la conoscono sia Giuseppe che Maristella.
    Ero molto giovane , non ancora trent’anni credo.
    Senza scendere troppo nei particolari accettai di fare del volontariato in piscina con un ragazzino autistico, Michele di dodici anni.
    L’ho seguito per un corso completo , lui non parlava mai , gli insegnavo a nuotare gli dicevo di lavarsi alla fine della lezione...dovevo strizzargli il doccia schiuma sulle mani , non prendeva mai iniziativa autonomamente .
    Un bel ragazzino , biondo con gli occhi chiari che probabilmente mi parlavano ,ma io non sapevo ascoltarli.
    Non voglio giustificarmi con la scusa dell’età perché a quello stesso corso c’erano ragazzi pure più giovani di me che erano più motivati.
    Forse a me mancava quella , la motivazione.
    L’ho seguito come ho potuto , faceva tutto quello che gli dicevo ma non parlava mai.
    Dopo un anno mi son stancato e ho lasciato perdere l’associazione , son stato sincero con me stesso e con loro: non puoi continuare a fare qualcosa per forza sennò alla fine sei sicuro che qualcosa andrà male.
    Son andato via senza rimpianti ...senza pensare troppo a Michele.
    Un mio amico che invece per un altro po’ ha continuato a frequentare la piscina mi ha raccontato che quando non son più andato Michele ha chiesto di me ..ha chiamato il mio nome.
    Sicuramente chi mi ha sostituito avrà saputo far di meglio di me con Michele.
    Per dire/dirvi che leggere Cara Lilli ...mi ha aiutato a conoscere sicuramente meglio la realtà dell’autismo e capire gli errori che troppo spesso si fanno quando non ci si rapporta con la consapevolezza giusta verso chi soffre di questo disturbo.
    Peccato aver letto il libro di Maris troppo tardi.







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    1. È una bella storia e sei stato sincero, sicuramente molto più di chi a parole dice una cosa e coi fatti tutto l’opposto.
      Hai fatto quello che ti sei sentito di fare con le conoscenze e la sensibilità che avevi allora. Non ti giudicare troppo, accetta di aver agito con la tua testa e le tue emozioni.
      Tramite i blog, poi, hai avviato un tam tam che ha una connotazione molto positiva e di accrescimento collettivo.

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    2. Sì, Max, ricordo questa tua storia perché me l'hai scritta in un commento da me tempo fa.
      E mai come in questo momento e in questa sede è significativa la tua testimonianza così sincera.
      Perché questa storia paradossalmente dà un valore aggiunto alle tue parole e alle riflessioni espresse nel post, nella recensione al mio libro.
      C'è qualcosa che è scattato, maturato dentro di te nel tempo e se prima forse la motivazione a fare quel volontariato non era poi così forte, se la tua sensibilità era un po' acerba, adesso puoi fare considerazioni ben più consapevoli avendo compreso più profondamente la realtà di chi ha una problematica come può essere l'autismo o anche altre simili.
      La cosa bella e importante è la crescita personale e tu l'hai avuta.
      Ha detto bene Mick, non giudicarti troppo per il passato, anche quello fa parte del tuo bagaglio di esperienza e anche alla luce di questo oggi puoi scrivere ciò che scrivi in modo così coinvolgente e... trascinante 🤗💙

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  27. Beh..spetta non ho mica ancora finito😂

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  28. Si sì Mick quello che intendo dire è che non mi sento migliore di nessuno ..per aver scritto la rece.
    Anzi sei te che meriti i plausi perché ci lavori davvero con sti ragazzi speciali e come te pure altri che han lasciato qua i loro commenti.
    Pure Giuseppe credo abbia avuto o ha le sue esperienze come si capisce dalla bella introduzione che mi ha dedicato.
    Non c’è bisogno di far pubblicità quando si fa del bene no?
    Io il massimo che ho fatto è stato quello di leggere questo libro fin’ora!
    Quello che mi riserverà il futuro l’affronterò con una consapevolezza diversa.

    Il secondo episodio è più recente forse un anno fa ‘ e proprio qua nel Buio.
    Giuseppe posta una mail che gli ha inviato una sua lettrice .
    Lei attraverso l’anonimato dice di soffrire della sindrome di Asperger ( fa parte anche questa di disturbi comportamentali legati all’autismo) e di avere intrapreso un viaggio in treno per andare a conoscere un ragazzo con cui si sentiva per mail , credo .
    Alla fine quest’incontro non ci sarà mai perché lei decide di rinunciare.
    Perché la sua condizione glielo impone.
    Adesso non ricordo tutto il contenuto del post , però ricordo bene i miei commenti.
    Son arrivato a dubitare della sua sincerità perché sceglieva la forma dell’anonimato.
    Adesso con il senno di poi ..grazie a Maris vedo la cosa con una luce diversa.
    Capisco i mille dubbi di quella ragazza ..e se potessi tornare indietro non sarei così fermo nella mia convinzione , le suggerirei di non avere paura di mostrarsi e meno ancora del giudizio degli altri.
    Con i suoi tempi e con tutto l’aiuto possibile.
    Un anno fa’ non ci ho pensato per me poteva essere tutti e nessuno perché non trovava il coraggio di firmarsi.

    Basta , adesso è veramente tutto.
    Ormai piangere sul latte versato non serve a nulla .
    Grazie a Maristella per avermi aperto gli occhi.
    A voi per quello che fate .
    Ciao


    .

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    1. Niente plausi, ci mancherebbe. In merito alla tua seconda storia perché non provi a vedere le puntate di Amore nello spettro? La danno su Netflix e racconta le vicissitudini amorose di ragazzi e ragazze nello spettro. Per me è stata una piacevole e illuminante visione.

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    2. Ma davvero, senza retorica, grazie a te Max perché hai voluto raccontare anche di te e del tuo approccio in passato con queste tematiche, sia in pratica con l'esperienza della piscina e di Michele, che in linea più teorica con i commenti alla storia di quella ragazza con la sindrome di Asperger.
      È una cosa che fa meglio comprendere come la consapevolezza non nasce dal nulla, ma arriva approfondendo le tematiche e rivedendo le proprie esperienze passate alla luce di questo approfondimento e di questo passo avanti compiuto.
      Leggendo gli accenni alla storia di quella ragazza mi viene da pensare alla mia monella, che sta crescendo... e che magari in futuro potrebbe trovarsi in situazioni non dico uguali ma comunque simili. Sono cose delicate, comprendo tutti i dubbi e i timori di quella ragazza. Chissà se avrà poi trovato chi l'ha aiutata a spronata a non chiudersi a riccio e l'ha sostenuta poi in caso di delusione o ha condiviso con lei una gioia in caso di un rapporto speciale nato.
      Leggo di questa serie "Amore nello spettro " di cui parla Mick e non ne sapevo nulla, vedrò se riesco a recuperarla perché credo sia come lui dice illuminante.
      Un abbraccio ancora, carissimo Max 💙

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    3. Ciao Maristella, guarda Michele è un ricordo , un bel ricordo..nonostante tutto.
      Quello che forse pesa di più...sarà forse perché più recente è la storia della ragazza ..poi ieri ho cercato e riletto quel post e tanto ragazza non è.
      Forse più esatto parlare di una donna matura ( immagino dai 40 in su, l’età ha un senso nel cuore di quel post) ..e questo dimostra quanto nonostante fossero passati solo due anni dalla pubblicazione di quella lettera, ricordassi veramente ben poco se non le mie risposte.
      Per dirti che se ti rapporti nudo di determinate esperienze con persone che hanno disturbi comportamentali legati all’autismo..puoi veramente capirne poco e difficilmente puoi arrogarti il diritto di giudicare obiettivamente.

      E rileggere quel post ieri ha mosso ancora il cuore.
      Ma ancora di più rileggere la presentazione che fa Giuseppe di quella ragazza mi ha ricordato di più il commento che ha lasciato qua sopra Bobby.
      Lui scrive che siamo tutti autistici ..alla nostra maniera.
      Giuseppe nella presentazione di quel post scrive che pure lui è tutti i suoi fratelli han comportamenti che possono riconoscersi con quelli di persone così speciali..
      Io allora forse minimizzavo la cosa ..ma rileggerlo adesso fa tutto un altro effetto.
      Il minimo che posso fare è linkare quel post e invitarti a leggerlo anche se poi leggerai i miei tristi commenti ..
      Mi fa piacere l’accoglienza che ha avuto questo post che ho scritto e come sia arrivato nel cuore di tante persone e come tanti hanno voluto condividerlo.
      È giusto però conoscere anche la storia di quella ragazza ..perché quello che sta uscendo attraverso i commenti e le tue risposte è che non bisogna fare gli struzzi e che conoscere è il primo passo se non per “ guarire “ almeno per migliorare le prospettive di relazione che il futuro riserverà ai ragazzi e ragazze che hanno disturbi legati all’autismo no?
      Renderli autonomi nel futuro come quello che prospetti te per i tuoi figli , come si augurano tutti per i loro di figli.
      Quello che sto cercando di dire a chi legge , a te , che i tuoi ragazzi son fortunati ad avere dei genitori così consapevoli..ma pure tutta una comunità che li ama ( altre famiglie, le strutture riabilitative , la scuola ecc..), questa donna invece da quello che scrive forse lo è stata un po’ meno.
      Riconoscere un disturbo comportamentale forse troppo tardi aumenta secondo me eh..di più le difficoltà di recupero poi.
      Un po’ come tutte le “malattie” se le riconosci all’inizio hai più margine di “ guarire.
      Questo per me vale ( per quello che ne so) anche con chi soffre della sindrome di Asperger.
      Farti conoscere la storia di Rebecca pure a te e a chiunque vorrà leggerla è un passo in avanti come pure far conoscere il tuo libro verso la strada della consapevolezza.
      Poi non so se mai sta ragazza leggerà una tua eventuale risposta alla sua lettera?
      Se è come me che non lascio mai le notifiche dove vado a commentare ma ci ritorno sempre a controllare lo farà.
      Soprattutto se c’hai un blog che segui perché ogni nuovo post di quel blogger ti fa sentire le farfalle nella pancia ..anche se non sai manco che faccia abbia.
      E se hai scritto qualcosa negli anni ( vale soprattutto per chi non ha un blog) ci ritorni sempre a guardare se qualcuno ti ha lasciato un commento.
      Se sarà il tuo di commento poi ..😘

      https://ilbuioinsala.blogspot.com/2018/12/di-asperger-di-se-di-contatti-di-paure.html

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    4. Max, grazie una volta di più perché dimostri di aver compreso tanto di tutto ciò che gira intorno a questa realtà dei disturbi dello spettro autistico.
      È (purtroppo, se non si fa in tempo) vero che una diagnosi tempestiva o meglio ancora precoce di un disturbo dello spettro è fondamentale. Così come la rete che intorno si crea per sostenere e accompagnare chi ha questi disturbi nel loro percorso.
      In assenza di queste cose è tutto molto, molto più complicato.
      Certo che andrò a leggere il vecchio post con la storia di Rebecca. Lo farò con calma e le risponderò sicuramente.
      Un abbraccio ancora 😘

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  29. Ho segnalato sia il libro che la recensione: https://wwwwelcometonocturnia.blogspot.com/2020/10/accade-in-italia-65e-anche-un-poco-in.html
    Un abbraccio a tutti.

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    1. Ti ringrazio tantissimo anche qui, Nick, per essere stato anche tu parte di questa "rete"🤗💙

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  30. Bell'intervento Max, infatti hai soddisfatto una mia curiosità. Ho letto molta passione, molto trasporto, sia in quello che hai scritto come recensione, sia in altri messaggi in cui si è parlato di essa.
    Sei uno sincero, schietto, spesso vai anche controcorrente, quando qualcuno di noi sprizza magari un po' troppo buonismo (In buona fede) e tu lo fai notare.
    Ora ho capito il motivo del tuo trasporto e apprezzo ancora tutto di più.
    Non hai sbagliato, anzi sei stato sincero a fare un passo indietro. Sicuramente sei stato rispettoso, nel tempo in cui sei stato con lui. Quindi..nessun errore.

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  31. Complimenti per la sentitissima recensione! E' evidente che la storia di Maris ti ha toccato il cuore. Hai ragione quando dici che per chi guarda da fuori l'autismo è solo l'argomento di un bel film con Dustin Hoffmann. D'altra parte viviamo tutti di corsa ed è dannatamente più facile girare la testa che tenerla dritta. LO facciamo e lo subiamo, ogni giorno. Bisognerebbe capire se esiste un tasto reset da qualche parte che rimetta tutto a posto, perché è evidente che qualcosa, da qualche parte, in qualche momento, è andato storto.

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    1. Ciao Obsidian, sono felice che anche tu abbia tanto apprezzato la recensione di Max. Lui ha davvero centrato tutti i punti importanti e il messaggio che col mio libro voglio far passare, perché ci sia davvero maggiore consapevolezza di quanto sia sfaccettato il "mondo" dell'autismo, ben oltre il bellissimo film Rain Man.
      Grazie per aver dedicato attenzione a questo post e di conseguenza alla storia mia e dei monelli!🤗

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  32. Vivere determinati drammi sulla propria pelle porta ad analisi ovviamente diverse. Sicuramente fa crescere con obiettivi e parametri differenti, crea scale di valori che tengono conto di variabili sconosciute a diversi altri mondi. E' sempre il toccare con mano a smuovere la propria coscienza. Mi chiedevo come mai Max leggesse il libro di Maris con particolare coscienza, la sua storia con Michele ha risposto a tutti gli interrogativi. Io mi auguro che nella vita di ognuno transiti un Michele da amare e rispettare, perché quello che possiamo fare per lui è sempre poco rispetto a quello che lui farà per noi e di noi. Grazie Max. Sempre.

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  33. Hai ragione, dovremmo tutti informarci di più sull'autismo e su come trattare chi è nello spettro. Non so quanto sia accurata, ma la serie "Atypical" su Netflix mi ha dato degli spunti di riflessione.

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  34. Caro Max, hai scritto non solo una recensione bellissima, ma tutte le tue parole lo sono e toccano il cuore. Mi hai commosso e ti ringrazio molto per questo.

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  35. Ciao ho letto il libro di Maris e l'ho trovato molto bello.
    Concordo con lei quando scrive che se ci si accorge fin da piccoli nei bambini dei sintomi che possono ricondurre a qualche disturbo comune nello spettro autistico allora sarà più facile intervenire nel cercare di "curare" .
    Spero in un seguito di questo Diario...chissà.
    E complimenti a Max per la recensione.
    Eliana

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    Risposte
    1. Ciao Eliana! Con grande gioia apprendo che hai letto il mio libro. Ti ringrazio molto innanzitutto per la fiducia accordatami, ispirata dalla bellissima recensione che il nostro Max ha voluto scrivere.
      Ma grazie ancora di più perché hai apprezzato le mie storie di vita vissuta, nella loro "normalità".
      Io continuo a scrivere appunti di vita, forse più in là potrei davvero dar un seguito a questo primo diario... i miei Monelli crescono e ogni giorno è una nuova sfida che insieme cerchiamo di superare!
      Un carissimo saluto, grazie ancora.

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  36. Grazie Maris , sei molto gentile.
    Eliana

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