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28.12.22

Recensione: "EO"

 

Purtroppo arriva a fine anno la delusione più cocente del 2022.
Un film che, visto la tematica trattata, visto l'asinello protagonista, visto il lancio che faceva leva sull' "empatia", visto che tutti ne parlavano di un mezzo capolavoro, ecco, ero convinto che lo potesse essere anche per me.
E invece mi ritrovo un film dalla fotografia straordinaria (avrò percepito almeno 6 luci diverse), con gli asinelli protagonisti (ne sono stati usati tanti) dolcissimi, con un paio di sequenze davvero belle.
Ma anche un film che, incredibile, non riesce ad emozionare quasi mai e, soprattutto, è costellato da una serie infinita di scene orribili, mal scritte, mal girate, mal costruite, due almeno confinanti addirittura col trash.
Tanto che, sempre col massimo rispetto, penso che scrivere di queste sequenze si può fare solo divertendosi.
Mi piange il cuore ma EO è un film meraviglioso in quello che voleva raccontare ma debolissimo nella sua realizzazione


Ed eccola che arriva, quasi cocente, la più grande delusione dell'anno.
Non solo le aspettative verso EO erano, per me, altissime, ma mi ero detto che anche nella peggiore delle ipotesi un film su un asinello e sul , come viene presentato, l'empatia, doveva per forza piacermi.
E invece no, e invece EO è un film scritto malissimo e a tratti ridicolo.
E, davvero, leggendo tanti critici che lo definiscono film dell'anno mi viene, quasi per la prima volta in vita mia riguardo il mondo del cinema, pensare ad una assoluta malafede.
Perchè se è vero che quello che racconta EO è di altissimo valore, se è vero che il tema è straordinario, nessuno, ma veramente nessuno, può considerare accettabili dei problemi macroscopici ed oggettivi.
E non parlo di piccolezze eh, ma di tante tante sequenze scritte da cani, recitate peggio e alle quali, anche volendo, si fa fatica a dare un senso.
Quindi con la morte nel cuore di dover parlare male di un film su un asinello e sull'empatia devo dire, con tutta l'onestà intellettuale che posso, quello che ne penso.



EO è la storia di un asinello da circo che più volte scapperà dal luogo dove viene tenuto e più volte sarà ripreso.
Quasi un film on the road su questo magnifico animale che ogni volta che ne ha la possibilità fugge dai bruti umani che l'hanno preso con sè.
Non solo, per andare incontro al lancio di locandina, che parla di un "film sull'empatia", EO un'empatia se vogliamo la racconta veramente, ed è quella dello stesso asinello verso tutti gli altri animali che soffrono.
EO, infatti, nel suo girovagare, scappare, essere rinchiuso, si troverà davanti animali torturati, altri tenuti in gabbia, altri sofferenti.
E farà sua tutta la loro sofferenza.
Cavalli, lupi, volpi, pesciolini, mucche, EO guarderà con i suoi occhi tristi tutti questi poveri animali maltrattati e offrirà loro il suo (purtroppo inutile) dolore.
Al contrario, tranne che in un paio di personaggi, di sicuro non verrà mai mostrata empatia umana nè nei confronti di EO nè verso gli altri animali.
In realtà questo mondo manicheo di esseri umani cattivi e animali maltrattati è un pò esso stesso un possibile limite del film. 
Ma, essendo il film una "favola" e volendo insegnare qualcosa credo che questa estremizzazione sia assolutamente perdonabile.
Sì, ok, però i problemi immensi sono altrove.
E no, non posso accettare che davanti queste 3-4 sequenze si possa "soprassedere" e mettere sto film come migliore dell'anno perchè parla di animali ed empatia.
Le scene che riguardano gli esseri umani sono, a dir poco, terribili.
E non parlo di terribili nel senso che mostrano umani terribili (sì, quello fanno, ma va benissimo) ma terribili per come sono state scritte e costruite.

E' bruttissima quella iniziale della manifestazione e dell'ufficiale giudiziario (oddio, quell'omino lì) che dice che il circo va chiuso.
E' brutta la scena di quella specie di inaugurazione del maneggio.

E' brutta ed inconcepibile quella del ritorno della ragazza del circo in cui:

1 Lei torna e non si sa come in centinaia di km sa che EO è finito in quella fattoria
2 Il ragazzo invece che aspettare 30 SECONDI le chiede se rimane lì o può andar via
3 Lei che dice che rimane
4 Lei che rimane davvero solo 30 secondi in più (ma allora perchè cazzo l'ha fatto andar via??)
5 Lei che si incammina a piedi (come poteva pensare di mandare via il ragazzo e restare a piedi al buio e in aperta campagna?)
6 Lui che invece è solo 100 metri avanti (ma allora perchè le aveva detto se poteva andare, e perchè è andato?)

E' brutta, ma tanto brutta, ai confini del trash la scena del camionista. Cammina mangiando patatine, fa dei segni strani a qualcuno dietro di lui, lascia le patatine in terra, dice a quella persona che può entrare nel camion. Poi sta ragazza arriva e ci sono due minuti di lui che prova ad offrirle cibo polacco che fanno male agli occhi (i minuti dico, oltre che il cibo). 
Poi lei scende per paura di un'aggressione e invece è lui che dopo 10 secondi viene ucciso da un'altra persona, senza motivo.
Mamma mia, 4 minuti orribili.

Per non parlare poi di tutta la sequenza del giovane e bel italiano.
Gli si ferma la macchina e già sembra tutto finto.
Invece di chiedere aiuto comincia a camminare.
Trova un mulo.
Decide, come fosse un gatto, di portarlo con sè.
Lo vediamo in un furgoncino.
Poi lo vediamo vestito da prete fare una messa per quella che scopriremo essere la mamma.
(scena sorrentiniana che andrebbe lasciata far fare a Sorrentino).
Poi boh, è a cena che mangia spaghetti in una pentola.
Poi la mamma inizia a far casino e distruggere tutto.
Lui per fermarla si alza da tavola e in quei due metri, dio solo sa perchè, si toglie la giacchetta.
E niente, una sequenza di scene senza senso che sembrano esser prese da un altro film.

Qualcuno che vuole a tutti i costi difendere l'indifendibile potrebbe dire:
"Eh, ma sono spezzoni di vita che vede l'asino".
NO
L'asino è fori, non vede una sega, ste cose le vedemo solo noi spettatori.
E non hanno alcun senso.
E sono brutte brutte.
Quindi no, anche sta giustificazione non funziona.
Che poi nel film vediamo un paio di volte la soggettiva di EO (quell'immagine alterata e leggermente sfocata).
Ma perchè, allora, non usarla quasi sempre?
A cosa serve farlo solo due volte?
Se tutto il film fosse stato visto nella soggettiva dell'asino alcuni tremendi difetti sarebbero senz'altro stati più lievi.


Ma la scena veramente più brutta, forse la più brutta dell'intero 2022, è quella della partita di calcio.
Giocatori obesi, una quantità di pubblico spropositata per una partita tra artiolesi.
Un rigore che viene fischiato e poi sbagliato nonostante in porta ci sia uno che poteva partecipà a Vite al Limite (e vabbeh, se si prende palo pace).
Ma poi avviene l'inverosimile.
Viene fischiata la fine (ma perchè??), viene data la colpa del rigore sbagliato all'asino (ma perchè??), c'è una mezza zuffa sul campo manco fosse stata la partita della vita, duecento tifosi festeggiano per le vie del paese con cori che manco Maccio avrebbe potuto fa peggio.
Poi c'è il pub, dove questa vittoria della partita più triste della storia viene ancora festeggiata.
Poi arrivano i tifosi dell'altra squadra, mezzi nazi, e ammazzano de botte tutti.
Poi ammazzano de botte anche l'asino fori.
Non c'è un solo secondo credibile, "d'autore", interessante o giustificabile in 10 minuti di sequenze.

No, inaccettabile.
E soprassiedo sulla scena del cane robot perchè, veramente, non riesco a capirla.

No, va bene il tema, l'importanza, il dire che "le scene umane sono volutamente ridicole" ma qui siamo su livelli ingiustificabili.

Ma Cristo alcune cose me le tengo.
Mi tengo l'inizio psichedelico e cremisi della scena nel circo.
Mi tengo la fotografia, straordinaria, che cambia quasi da scena a scena.
Mi tengo quel lupo morente, forse l'unica volta (insieme alla sequenza dove EO viene picchiato) dove anche io ho provato empatia.
Mi tengo le magnifiche immagini dei cavalli.
Mi tengo EO che fugge per prati e noi giriamo insieme alle pale eoliche.
Mi tengo quell'immensa sequenza (credo drone) del bosco e dei fiumi tinti di rosso.
Mi tengo gli occhi di EO, più volte ripresi.
Perchè lì, più che su quello che accade intorno, noi potremmo in quegli occhi cogliere la bellezza di tutto.
Ma un film non può essere salvato da uno zoom

6

4 commenti:

  1. visto ieri, "purtroppo" hai ragione su tutta la linea.
    le storie "umane" sono un po' sceme, Eo non è stato troppo fortunato a essere intrappolato in questo film.

    i prossimi giorni credo che rivedrò il film di Bresson, era un'altra cosa.

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    Risposte
    1. Non l'ho visto Balthazar ma credo siamo giusto quelle 4/5 spanne sopra ;)

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    2. l'ho visto solo 10 anni fa:

      https://markx7.blogspot.com/2012/05/au-hazard-balthazar-robert-bresson.html

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    3. Non l'ho visto ma è uno di quei film che già sai, al 100%, che è un capolavoro

      non resta che vederlo ;)

      altro che EO!!!!!!!!!!!!!!!!

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due cose

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