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15.7.12

Recensione "Take Shelter"


 leggeri spoiler

Ognuno ha la propria Melancholia.
Ognuno di noi aspetta la propria fine, cerca di immaginarsela, ne è allo stesso tempo attratto ed impaurito.
E ognuno di noi ha due modi per affrontarla, restarne in balia o cercare di eluderla, rifugiarsi.
La Melancholia di Curtis è una tempesta perfetta, un tornado devastante, una santabarbara del cielo pronta a distruggere ed eliminare ogni cosa trovi nel suo cammino.
E Curtis ha deciso di combatterla, di costruirsi un proprio rifugio per salvare sè e la propria famiglia.
Ma quella Melancholia, la sua personale Melancholia è soltanto frutto della sua immaginazione? O no?
Apparentemente Take Shelter potrebbe apparire come un film sulla follia, tematica abusata ma sempre tremendamente affascinante, ma in realtà credo che l'istanza principale sia ancora più delicata e complessa, la paura di morire. Quello di Curtis è il tipico comportamento dell'ipocondriaco grave, Curtis è convinto che arriverà quel tornado come l'ipocondriaco è convinto che in qualsiasi momento lo possa colpire una malattia grave. Non è un caso, portando avanti questo paragone, che l'ipocondriaco sia definito malato immaginario (ne approfitto, vista la tematica, per ricordare ancora una volta l'immenso Synecdoche New York) perchè è proprio questo l'asse portante narrativo del film, Curtis è un malato immaginario? Le sue visioni, i suoi sogni sono solo visioni o pre-visioni della "malattia" che teme, una malattia tremendamente reale?
Strepitoso il cast. Shannon è uno dei 5 migliori giovani attori di Hollywood, anche se qua deve riuscire a far dimenticare un doppiaggio italiano a mio modo di vedere imbarazzante (solo il suo, per il resto buono). La Chastain si conferma dopo The Help e l'attrice bambina fa più volte breccia nel cuore dello spettatore per una dolcezza infinita acuita dalla condizione di sordomutismo che la affligge.

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Importantissima la coesione dei tre perchè il senso di amore famigliare che il film trasmette è grandioso. L'abbraccio tra lui, lei e la bambina dopo la sfuriata alla cena (magnifica scena, argh, mannaggia sto doppiaggio...) o l'accenno di intesa che si danno i due genitori nel magnifico ancorchè misterioso finale sono due momenti di altissima fattura in tal senso.
Spelndida la figura di Samantha, una donna fortissima che più vede scivolar via il marito, più comincia a dubitare sulla sua salute mentale più però continua ad amarlo e, paradossalmente, a credergli.
La superba scena del primo tornado, quello che costringe la famiglia a rifugiarsi (take shelter) è come se rappresentasse un atto d'amore di lei verso di lui, un accompagnarlo per mano nella sua malattia e poi (con la sequenza della chiave) aiutarlo ad uscirne. E poco importa in quel momento se quella che pareva una malattia terminale era poco più di un raffreddore, Curtis doveva sublimare tutta l'attesa, tutti i preparativi, tutto il lavoro fisico e mentale fatto fino ad allora. Quel cielo terso era un'anima tersa, un'anima senza più nuvole (ah, tra l'altro magnifica la fotografia, il film ha picchi visivamente altissimi come la scena dei fulmini).

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Ed ecco che arriva la beffa, il colpo di coda che allo stesso tempo è valore aggiunto del film ma anche sua possibile crepa.
Il cerchio si era chiuso, la pellicola narrativamente aveva finito il suo percorso. E lo aveva fatto in maniera perfetta.Perchè quel finale?
Torniamo al principio.
Cos'era la Melancholia di Curtis?
Una fine personale o collettiva?
La metafora di un malessere o un evento tremendamente reale?
Curtis guarda sua moglie, sua moglie guarda Curtis.
Il cenno è d'intesa.
Che sia vero o immaginario non importa.
Che sia lieve o devastante, che sia un raffreddore o una malattia terminale non importa.
Quel che conta è che lo si affronti insieme.
Tanto il rifugio già lo conosciamo.
Bisogna solo entrarci.

( voto 8,5 )

36 commenti:

  1. Film strepitoso, uno dei migliori dell'anno.
    Shannon incredibile.
    Ed un finale che sa di Capolavoro.
    Bellissimo.

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    1. Credo anch'io sia uno dei migliori film dell'anno.
      E avrei voluto sentire Shannon in lingua originale mannaggia.

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  2. totalmente d'accordo con quanto scrivi e con quanto dice MrFord. Uno dei film dell'anno. E bentornato! non sei stato via un po' troppo tempo?

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    1. I film ci sono sempre stati sti mesi,la testa no.
      Grazie amico :)

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  3. non esiste l'amicizia, o qualcosa di vicino, si finge.

    la parte finale mi sembra come quando Pantani faceva finta di rallentare e poi partiva come un lampo:)

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    1. No isma, questa me la devi spiegare.
      Sia la prima che la seconda frase per piacere :)

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    2. eccomi:

      quando Curtis comincia a stare peggio gli amici evaporano, come spesso nella vita, e si resta sempre più soli, meno male con Samantha.

      e poi, se ti ricordi con Pantani, raggiungeva l'avversario, a volte lo passava a velocità doppia, a volte rallentava, lo guardava, dava l'impressione di essere stanco, poi settava la bandana e ripartiva come un razzo;
      ecco il film sembra già finito, sono nella casa, e poi il cielo diventa nero, l'uragano?, ecco il film che si riapre, e poi "the end", non sappiamo più niente, Curtis ( e Samantha) sono ripartiti:)

      ecco cosa volevo dire, folle forse, ma mi piace l'idea di Pantani!

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    3. Meno male che sei tornato, ora capisco :)ù

      in effetti la tematica dell'amicizia non l'avevo nemmeno sfiorata, mi era venuto il dubbio che avessi commentato pensando a un altro film...

      Pantani ci sta.
      Per me era un mito, ricordo ogni sua impresa come fosse adesso.
      Senz'altro lui lo tsunami l'avrebbe seminato.

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  4. Intanto ben tornato!Il film non l'ho ancora visto, ma da come ne sento parlare in giro direi che è assolutamente imperdibile. Rimedierò il più presto possibile.

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  5. Devo vederlo, già ne avevo letto bene, e ora...

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  6. mannaggia a quel finale? e adesso dove vanno? e quindi tutto quello che ha sognato si avvererà? io cmq non ho inteso i suoi deliri come malattia sua personale. non l'ho visto ipocondriaco, solo terrorizzato di poter perdere i suoi cari e desideroso di proteggerli. doppiaggio terribile, vero. attori splendidi. addio

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    1. addio








      ah, sì,ci può stare

      il doppiaggio!!!!!!!!!!!!!!! argh

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  7. Questo mi e' piaciuto tanto: l'inquietante incedere della malattia mentale, le visioni terribili, la paura di perdere il contatto con la realta'. Magari un po' ripetitivo nella parte centrale, con qualche scena in meno sarebbe stato perfetto. Bellissimo il finale enigmatico.

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    1. Quel finale è davvero assurdo, può veramente significare troppe cose contemporaneamente, la versione giusta non ce l'ha nessuno credo.
      Ottimo film, davvero grande.
      La malattia mentale è alla base di tanto cinema, qui viene trattata in un modo formidabile.
      Anche grazie a Shannon.

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  8. e sottolineerei che questo e' il secondo film di questo regista-scrittore. il terzo e' "mud" che gia' ho in lista e direi che aggiungero' anche il primo, considerando la qualita'. credo che uno dei punti di forza del film sia (oltre il cast, eccezionale) il fatto che si entri nella "malattia" di curtis insieme a lui, si attraversano i climax insieme a lui e riusciamo cosi' ad immedesimarci molto bene in lui. ho guardato il film con il cielo nuvoloso alla finestra, e ogni tanto gli davo un'occhiata (non) sperando di trovare fulmini e turbini. ottimo film, e ottima esperienza. e bello il paragone con melancholia, azzeccato.

    pero' dae, shannon e' uno dei miei preferiti e credo meriti la visione in inglese. come ogni altro film suvvia, io odio il doppiaggio.

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    1. Mud arriverà anche da me, si dice sia bellissimo...

      sì, l'immedesimazione con lui è straordinaria. Perchè poi nemmeno lui, credo, sa se ha ragione o no.

      Ma (a proposito, non ricordo il nome caro, Massimiliano, Marco?), tu devi pensare che il 90% dei film che recensisco è cinema, dvd o tv.
      Solo nel caso del dvd semmai posso andare con la lingua originale.
      Certo non al cinema... (quando un film l'ho visto al cinema lo metto nel titolo).

      Quel doppiaggio è vergognoso...

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  9. va bene ma7 o solo ma, come preferisci. non so come te la cavi, o se sei a favore o meno, ma io vado di download e tanti saluti. e quindi, lingua originale tutta la vita!

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    1. Ho capito, sei una spia segreta in Australia... :)

      Beh, diciamo che ho perso il mio negozio,videoteca, per questo ma non l'ho mai odiata,semplicemente è una cosa che c'è, inarrestabile e comoda. I miei principi mi ci portano lontano,preferisco sempre la sala o imetodi tradizionali. Però uso lo scaricamento per tutti i film che da noi non arrivano con nessun canale, cinema, tv o altro.
      Quindi ne ho visti tantissimi scaricati, molti degli horror più belli e molti dei film più importanti della mia vita, vedi Synecdoche, vedi Dogtooth,vedi Seul contre tous etc...

      Insomma, risorsa che uso (o meglio faccio usare, io non ho mai scaricato) molto tranquillamente per i film che posso vedere solo in quella maniera.
      Take Shelter, come dicevo,l'ho visto al cinema e qualsiasi visione al cinema, anche doppiata male la preferisco a una scaricata, anche doppiata bene :)

      Ciao spia!

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  10. Ti dirò... inizia bene, poi nella metà per me si ripete un po' troppo, fino a riprendersi totalmente verso la fine. E un finale davvero mostruoso.
    Mi è piaciuto!

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    1. Hai assolutamente ragione, rivedendolo un mesetto fa anche io ho notato un rilassamento nel mezzo.
      Io reputo bellissimo anche il prefinale, quello di loro nel bunker. Una finzione che è come un atto d'amore

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  11. Bello il tuo testo. Hai colto la dolcezza, la modestia, la fedeltà....cardini della narrazione. La profezia di Curtis è la fine del mondo e i due coniugi, dopo un percorso complesso, sono pronti, accettano. Un film bellissimo. Notevole che sia la bimba ad accorgersi per prima dell'apocalisse in avvicinamento. Inaudito il suo gesto con le manine per esprimerlo. E l'uscita dalla porta oscura di Samantha alla fine è agghiacciante, sublime.

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    1. Molto interessante, vedi quindi il film come una specie di metafora che va molto più in alto, sulla fine di tutto e sull'accettazione di essa.
      Quel finale è ambiguo ma ci sta anche questa lettura, sì.
      Tra l'altro il tuo nick nasconde quell'"astro" che, in tal senso, mi fa pensare che te col trascendente hai a che fare

      impressionante finale, da cuore lacerato quel gesto della bambina

      perfetto minicommento

      e grazie!

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  12. film che ho "sfiorato" molte volte, ma solo qualche giorno fa l'ho finalmente visto. Ecco dico subito che è una di quelle opere che poi si sedimentano, e non dimentichi. Durante la visione non mi sono sentito troppo coinvolto. Non riuscivo a partecipare con quell'uomo sconvolto dai incubi_presagi, non riuscivo a comprendere appieno quella moglie così sconvolta, ma sempre così disposta ad accompagnare le scelte irrazionali del marito. Io ero la comunità, l'amico che ti aiuta, ma poi l'amico se coinvolto ne paga doppiamente il pegno, diventa quello che "non capisce" e ne ha una danno in solido (economico di lavoro di relazioni). Ecco, ho per tutta la visione avuto un approccio scettico, critico, decisamente razionale. Sarà stato il finale (così delicato, quegli sguardi, quell'accettazione), saranno state le interpretazioni intense e sincere (che bravo M.Shannon), sarà che a freddo ho capito il dramma del personaggio (c'è una famiglia da difendere, ad ogni costo), beh .... oggi posso dire di essere stato coinvolto. Film psicologico, ma che non analizza la psiche, ne sviluppa le ossessioni. Bello, anche per come fotografato

    VOTO ****

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    1. inizio la lettura del tuo commento e nella prima riga mi citi MELANCHOLIA.
      Wow è vero ..... questo è un altro Melancholia. Non avevo fatto questo azzeccatissimo, parallelismo

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    2. Che la tempesta , l’uragano ..quello che era , ci fosse stato o fosse invece solo nella mente di Curtis importa poco.
      Curtis ha una famiglia che lo sosterrà sempre.
      Una bella famiglia.
      Questa secondo me è la metafora di questo film.
      Non si è mai soli...nemmeno nei momenti difficili come nel caso di quello che racconta Il film la malattia mentale.
      Già la parola fa paura.. perché se pensi a una malattia fisica sei il più delle volte propositivo anche verso mali che si sa lasciano poche vite di scampo.
      Ma quando pensi ad una malattia mentale anche lieve come l’inizio di paranoie e schizofrenia che non sono ancora invalidanti ti poni con un atteggiamento negativo e credi di avere già perso in partenza.
      Non vedi futuro , per farti capire quello che intendo.
      Ed è quello che ho pensato finché Curtis supportato dalla compagna non ha aperto da solo la porta del rifugio.
      Quel sole accecante che ha riempito l’inquadratura è metafora di speranza.
      Il passo successivo è quello di voler affrontare la malattia consapevolmente e farsi aiutare.
      Ma questo a dir la verità Curtis l’ha voluto fare fin dall’inizio del film ....da solo e poi con la famiglia che lo ha accettato .
      Quindi poco importa se l’uragano sia vero o meno.
      Shelter vuol dire rifugio no?
      Il vero rifugio qua è la famiglia.
      Bello

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    3. dai, solo un mese!

      ma come avete visto il blog è praticamente fermo, i motivi non li dico

      ma si riprenderà prima o poi :)

      leggo uno per volta ovviamente

      stefano:

      perfettamente d'accordo stefano, noi siamo tipo la comunità, restiamo straniti, poco empatici verso di lui, personaggio davvero complesso

      ed è proprio per questo che quel finale ti emoziona così tanto, è come se noi in quel momento diventiamo invece la moglie, gli diciamo che sì, avevi ragione. Siamo emozionati, quasi in colpa per non avergli creduto. E anche il film solo con quel finale da quasi "lineare" diventa molto più profondo ed interpretabile

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    4. Max, con te faccio presto, è forse tra i tuoi migliori 5 commenti di sempre

      complimenti

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  13. Ciao. L'ho visto ieri sera.
    È un film che mi è arrivato piano, ma quando l'ha fatto, c'è riuscito in un modo intenso. È stato lento (lentissimo) a tratti. Il personaggio di Curtis lascia i silenzi a fare da padroni alle sue conversazioni. Perché questo è, la malattia. Inizialmente è silenzio e presa di coscienza prsonale (la scena in cui bagna il letto e tratta male la moglie, allontanandola, per non farle sapere è emblematica), poi è richiesta di aiuto da parte di specialisti (se ce la si fa) e poi è ricerca di appoggio da parte di chi ci ama, rifugio.
    Ho letto te e tutti i commenti e non mi sento di aggiungere nulla, se non una cosa: la scena finale, al mare, vede una tempesta avvicinarsi, reale. Ma quelle trombe d'acqua, quei tornado, beh: sono due. Ed ecco quel cenno d'intesa, tra i due protagonisti. Io me lo spiego così: c'è una tempesta, sta arrivando verso di noi, fa paura, ma ci siamo dentro insieme.

    M'ha distrutta, davvero. Mi servono un po' di giorni Giusè. Ti abbraccio.

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    1. Grazie del commento Martina...

      Al solito molto molto bello

      Assolutamente, quel finale quello significa (credo e spero di averlo detto anche in recensione)

      qualsiasi cosa sia ora la si affronta insieme

      è uno di quei finali che mai mi sono scordato

      ti abbraccio forte anche io

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    2. Sì sì, dici bene, il concetto era quello. Ma mi ha proprio colpita (e affondata) la presenza, per la prima volta in tutto il film, di due trombe d'acqua contemporaneamente. Se ci ripenso mi vengono i brividi anche ora

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    3. Ah, ora ho afferrato!

      ma bellissima sta cosa che hai notato, dopo rivedo il finale allora

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    4. Rivisto anche io il giorno dopo, ho notato anche che nel finale la pioggia bagna la mano in cui la moglie porta la fede. Ad una prima visione non so come mi fosse sfuggito, quell'anello brilla tantissimo. E allora anche qui trovo che la simbologia sia importante. È una pioggia simile ad olio, che sporca, che inzacchera tutto quel brillare. E, nonostante questo, la vicinanza e il supporto restano. Lui chiama il suo nome, e lei risponde "sì".

      :)

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    5. Me sembrava già un finale incredibile (lo misi sui 10 migliori finali di quegli anni, quando scrissi una cosa al riguardo) e avevo anche notato due cose in meno, ahah

      brava!

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due cose

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3 ciao