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29.6.13

Recensione "Manhunter"

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Non tutti sanno che il primo film tratto dagli storici romanzi thriller di Thomas Harris  non è Il Silenzio degli innocenti (chediol'abbiasempreingloria) ma ben 5 anni prima niente meno che Michael Mann (Heat la sfida/Alì) aveva portato su celluloide il primo romanzo di Harris in cui appariva l'indimenticabile figura di Haniibal Lecter, Red Dragon. Molti conoscono il Red Dragon successivo al capolavoro di Demme ma quello non è altro che il remake di questo film di Mann, stranamente chiamato Manhunter, forse per una questione di diritti, non so.A proposito, apro una parentesi
( non ricordo bene il Red Dragon recente, mi sembra fosse un filmetto abbastanza buono. Certo che a leggere il cast c'è da rimanere secchi, Edward Norton, Antony Hopkins, Philip Seymour Hoffman, Ralph Fiennes, praticamente 4 dei primi 10,12 attori viventi. Un'altra cosa sicura è che il film di Mann è senz'altro superiore )
Grandissimo thriller basato su una storia davvero potente, molto simile a quella del Silenzio, Manhunter è una di quelle pellicole imprescindibili per un amante del genere.
Grande script, grandi interpretazioni, grande atmosfera e quella capacità, come ne il Silenzio degli innocenti di mantenere un'attesa e un'attenzione incredibile malgrado non ci sia nessun colpo di scena e si conosca l'assassino già a metà film.

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Mann è un maestro delle scene notturne e delle musiche, si sa, e anche qua non è da meno. C'è quella sporcizia anni 80 che rende i film di questa decade così maledetti, intensi, inconfondibili, pellicole che ti arrivano addosso senza lustrini o regie patinate, in modo diretto, genuino, cattivo.
Non è facile fare un thriller dove il primo (e unico praticamente) omicidio avviene dopo più di un'ora, dove il cattivo lo si conosce presto, dove l'indagine è così arzigogolata e laboriosa da risultare a tratti incomprensibile.
Funziona tutto, Brian Cox se non fosse esistito Hopkins sarebbe un grande Lecter, Petersen con 30 kg in meno rispetto al Grissom di CSI è perfetto ma fa piacere soprattutto notare la magnifica interpretazione di Tom Noonan, attore che con Synecdoche è entrato nel mio cuore. Il suo assassino è strepitoso, mostro e vittima, crudele e dolce, letale e impacciato.
La scena con la tigre è di sporca poesia, alcuni passaggi come quello della carta igienica indimenticabili, non c'è veramente niente da dire. Non fa paura, non deve farla, è solo un thriller d'atmosfera e scritto benissimo che ti intriga, ti dà quel minimo di tensione e ti tiene incollato.

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Davvero curiosa la figura di Hannibal, praticamente identica a quella che ha nel Silenzio, ossia di carcerato usato dal detective per essere aiutato a trovare l'assassino (qui Dente di Fata, là Buffalo Bill). Anche se in realtà qui Hannibal starà praticamente solo dalla parte dell'assassino, probabilmente per vendetta verso il detective Graham, colui che lo aveva catturato (e non la Starling con cui non aveva nessun conto da regolare).
Dei 5 film incentrato più o meno sulla figura di Hannibal questo sta dietro solo al film di Demme.

( voto 8 )

27 commenti:

  1. Grandissimo film, per me tranquillamente alla pari con Il silenzio degli innocenti.
    Tensione altissima, colonna sonora pazzesca, parte tecnica da brividi.

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    1. Ci può stare James.
      Diciamo che il silenzio senza il Lecter di Hopkins è alla pari di questo. Con Hopkins credo che quel qualcosina in più ce l'abbia.

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  2. Da quanto scrivi deduco che non posso perderlo. E poi è inutile: quando sento nominare Micheal Mann, le sue scene notturne, le sue musiche (a proposito: se ti capita ascolta "Hands of time" dei Groove Armada, tratta da " Collateral") e la sua capacità di creare attesa, mi emoziono a prescindere.
    A proposito del "Red dragon" remake: quando ho letto "filmetto" mi sono soffermato a pensarci: è vero che forse non è un film fondamentale per la caratterizzazione di Lecter, però secondo me gli amanti del genere (e non solo) dovrebbero vederlo per vari motivi. Non ultimo, come sottolineavi tu, le interpretazioni degli attori:
    Hopkins: "chetelodicoafare" direbbe l'Al Pacino di "Donnie Brasco";
    Hoffman: come dicevamo per altri film, anche le sue parti 'secondarie' non si dimenticano (a proposito: ti anticipo che ne "La 25a ora" la sua interpretazione è notevole);
    Norton: un altro ruolo in cui è bravissimo, oltre a quello del 'doppio', è quello dell'uomo dal grande potenziale che, però, a causa di vari intoppi della vita, stenta a venir fuori (vedere anche "Pride and glory" per credere);
    Fiennes: è semplicemente inquietante;
    (hai dimenticato) Harvey Keitel, che fa sempre il suo dovere.

    Detto questo, scappo a procurarmi Manhunter ;)
    (al solito: grazie per averne parlato)

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    1. Da quanto scrivi deduco che non puoi perderlo :)

      ma su red dragon mi sa che siamo perfettamente d'accordo allora. Ho scritto "filmetto abbastanza buono" proprio per cautelarmi e pararmi il sedere visto che non me lo ricordo quasi per nulla e non me la sentivo nè di di stroncarlo nè di averne un ricordo troppo buono.
      Però con quel cast è un film che va visto a prescindere.
      No,di Keitel non mi ricordavo proprio, ora vado a controllare che ruolo aveva.
      Ma perchè,vogliamo dimenticarci di Emily Watson?????
      Lei sì credo che sia oggettivamente tra le 10 più grandi attrici della terra, forse tecnicamente parlando prime 5.
      (al solito: grazie)

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    2. Allora ok, siamo d'accordo.
      Ecco io ricordavo l'interpretazione della Watson, ma non il suo nome...ed è grave, perchè brava lo è davvero. Anche se, devi ammetterlo, tu sei di parte: perchè lei ha recitato in "Synecdoche New York" e tu praticamente ami (a ragione eh) ogni cosa di quel film ;)

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    3. In realtà prima del dio film la Watosn era già da tempo nel mio cuore per la straordinaria interpretazione de Le onde del destino (suo, incredibile, debutto cinematografico dopo il teatro) e per Ubriaco d'amore, pellicola molto sottovalutata di Anderson.
      Poi sì, chi finisce là in quel film rimane nel mio Olimpo :)

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  3. manhunter non l'ho visto. red dragon sì ma non lo ricordo minimamente. è grave?

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    1. No, grave no (almeno per Red Dragon, l'altro non l'ho visto neanch'io), però se ti piace il genere può essere interessante riguardarlo, soprattutto se cerchi un po' di suspense ed importanti prove d'attori ;)

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    2. Io manhunter l'ho visto, ah già, è vero, lo sapevi.
      Red Dragon come ho scritto stessa sensazione tua, l'ho visto ma ricordo pochissimo se non Hoffman buttato in carrozzina tra le fiamme o Fiennes che se magna il dipinto.
      Però per un amante come dice Gianluca credo che una riocchiata la meriti

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  4. Per me Il silenzio degli innocenti ha qualcosina in più... Certamente Manhunter migliore di Red Dragon sia per atmosfera che per messa in scena. Film, come sottolinei giustamente tu, imperdibile per gli amanti del thriller :)

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    1. D'accordo su tutto Vito.
      Se ne hai scritto linka, molto volentieri.

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  5. uhm invece dae sta volta non condivido la tua cmq ottima rece, e sono un po fuori dal coro, ma Manhunter a me non ha mai detto più di tanto e dei 5 film della saga lo considero il più debole assieme a Hannibal Rising, cerco di spiegare il perchè:

    Allora a mio modesto parere il film è indubbiamente ben girato, ma manca appunto d'atmosfera e soprattutto i personaggi li ho trovati un po piatti, il Lecter di Cox è trascurabilissimo, non vale un unghia del SOMMO Hopkins, il personaggio di Dolaryde è un po vuoto, Noonan è bravo ma gli ha dato poco spessore, cosa che invece il bravissimo Fiennes ha fatto nel remake, anche il rapporto tra Dolaryde e Reba la ragazza cieca, in questo di Mann è mostrato un po all acqua di rose, nel film di Ratner invece è molto meglio analizzato.
    Per ultimo il ritmo, Manhunter non nascondo che mi ha strappato qualche sbadiglio, mentre il remake lo vidi al cinema e mi coinvolse dall'inizio alla fine.
    Tenendo conto che il top della saga è il grandioso Silence of the lamds se dovessi fare una classifica dal più bello al meno bello:

    Il silenzio degli innocenti
    Red Dragon
    Hannibal
    Manhunter
    Hannibal Lecter le origini del male.


    Aspetto con curiosità la serie tv, già l'averci messo il grande Mikkelsen ad intepretare Hannibal mi fa ben sperare ;-)

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    1. La tua analisi è dettagliata e personale, non gli si può dir nulla.Ma fidati, non abbiamo tanti anni di differenza ma quelli che bastano per cui tu sia un figlio degli anni 2000 io uno degli 80/90. Per te entrare nel mondo degli 80 è dura, sei cresciuto con thriller horror molto diversi sa quelli di allora,è normale tu preferisca la messa in scena del remake e la sua diversità nel raccontare e nel dar tensione.
      Intendiamoci, anche io al 90% guardo e apprezzo i film delle ultime due decadi ma certe atmosfere degli anni 80 sono insuperabili.
      Ne odio molto aspetti, il punk, l'elettronica, i videoclip, il trash patinato, ma in altri aspetti è grandioso.

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    2. beh io sono nato nell'82 quidi gli anni 80 li ho vissuti da bimbino, ma credimi li ritengo gli anni più belli in assoluto, per il cinema, la musica ecc infatti i film troppo moderni non mi esaltano mentre i film 80's li adoro a quegli anni appartengono in sacco di film icone ecc che sono la vita per me ;-)
      Le atmosfere 80's di Manhunter infatti mi piacciono molto, come detto sono i personaggi e alcune situazioni a non funzionare benissimo

      Ma cmq 80's FOREVER

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  6. Su una cosa, però, penso che si possa essere tutti d'accordo, a prescindere dagli anni in cui siamo cresciuti: "Hannibal Lecter le origini del male" è insostenibile.

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  7. @ dae e di che, figurati ;-)

    @ gianluca
    mah guarda è un filmettino ino ino, ma alcune cose non son da buttare, il giovane attore che interpreta Hannibal mi è piaciuto, alcuni omicidi son gustosi, soprattutto quello col cavallo, detto questo cmq si è sicuramente il film più debole della saga

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    1. Sì anche secondo me, parlo in generale, in ogni film ci sono degli elementi interessanti; e infatti è raro che io stronchi in toto un film. Però, sai, uno legge "Hannibal Lecter" e pensa subito al Silenzio degli Innocenti, a quel tipo di film...e invece si ritrova questo prequel...insomma, ci siamo capiti, la delusione può essere grande ;)

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    2. si si ma infatti hanno snaturato parecchio il personaggio trasformandolo da spietato, sadico e colto serial killer a tenebroso, romantico vendicatore stile Il corvo :-( però c'è di peggio, la sufficenza gliela posso concedere ;-)

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    3. hannibal lecter le origini del male è il cesso fatto ridicola trasposizione filmica. io dico. e ho ragione. e voi tacete!

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    4. io de sto film ricordo solo il massacro nella cascina in lituania (sempre che sia così,altrimenti non ricordo nulla).
      Credo che definirlo il più debole della serie sia una certezza ma di film disastrosi su sta saga non ce ne sono.
      Anche Hannibal aveva buone sequenze mi pare.
      Magari me la rifaccio tutta, andare così a tentoni mi dà fastidio.
      Comunque giusto dire che anche Hannibal le origini l'ha scritto Harris, quindi veri e propri film marchette non ce ne sono, c'è soltanto la trasposizione, a questo punto credo doverosa, di tutti e 4 i romanzi.

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    5. e appunto per questo quello che dice Myers, che sicuramente ricorda il film meglio di me, mi pare strano. Il film è tratto dal 4° romanzo di Harris e si sa, Harris è maniacale, non sbaglia nulla, mi pare strano abbia snaturato il suo personaggio principe. O forse questo avviene solo nel film, non lo so.

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    6. eh non so che dirti dae, non ho letto nessuno dei romanzi su Hannibal, mi pare di ricordare però che Harris scrisse il romanzo su "le origini" un po controvoglia incentivato da De Laurentiis che voleva fare appunto il prequel, ma voleva che cmq fosse sempre tratto da un romanzo, mi pare che le cose fossero andate così ma non ne ho la certezza.
      Ad ogni modo si nel prequel il personaggi di Lecter è un po snaturato riseptto a quello degli altri films, anche perchè in questo prequel lui è praticamente il "buono" della situazione.

      Su Hannibal di Ridley Scott cappero se aveva buone sequenze, tutta la parte ambientata a Firenze è favolosa, il film si perde purtroppo nel finale

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    7. Dici che Harris si è marchettato per quel viscido di De Laurentis?
      Può darsi.

      Su Hannibal anche i cinghiali non erano male...
      E il trucco del riccone magnifico, metteva i brividi.

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  8. si si Mason Verger faceva paura e poi sapere che sotto quel trucco c'era il grande Gary Oldman wow ;-)

    Guarda su Harris mi sembra di ricordare così, ma non ne sono certo al 100%

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    1. Cavolo, o non lo sapevo o non lo ricordavo di Oldman.
      Ma tanto ridotto com'era...

      Comunque in effetti sto romanzo mi pare tanto forzato...

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    2. eh si il buon Gary era irriconoscibile

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