Pagine

26.9.14

Tipi da Videoteca (N° 2): L'Ignoto Ladro di Poster




Solo uno stavolta.
E' andata bene.
Butta via.
Parcheggio la macchina, come ogni volta, e come ogni volta con la coda dell'occhio prima di scendere controllo due cose.
Che i due computer del noleggio siano accesi (angoscia che mi ha tolto ore e ore di sonno negli anni) e quanti poster ci sono ancora.
Sì, avete capito bene, non controllo se i poster ci sono ancora, ma quanti ce ne sono, visto che non passa giorno che non ne rubino almeno uno.
Oggi quanti ne avranno rubati?  1, 2 o 3?
Più di 3 è impossibile per fortuna.
Sì perchè tutti gli altri sono attaccati "da dentro", sulle pareti trasparenti.
Mi immagino i ladri che hanno provato a staccarne i bordi accorgendosi solo dopo che tra loro e loro c'era di mezzo un vetro.
Tre invece, i più importanti, quelli dei film appena usciti, sono sotto ai computer, liberi, appetibili, indifesi.
E li fregano sempre, ca va sans dire.
Mi hanno detto di mettere una telecamera e pippe varie ma io non solo non l'ho messa, anzi, ho staccato pure la scritta ipocrita "area videosorvegliata" che le precedenti proprietarie avevano comunque attaccato, così, giusto per impaurire.
Mi sono detto che già mi fregano la roba, se poi lo fanno ridendomi alle spalle per un cartello finto mi rompe ancora di più.
Che questi son tipi che hanno schivato le pallottole in mezzo ai quartieri spagnoli di Napoli, che vuoi non si accorgano che la telecamera finta che metti è quella di Topolino?
E anche se fosse vera che glie frega?
Niente, anzi, me li fregherebbero comunque e poi si farebbero un selfie davanti alla telecamera.
Allora niente telecamera e niente cartello ipocrita da cave canem.
Però quel giorno un pò mi son detto di reagire, echecazzo.
E allora ho preso il mio bel foglio e con la mia scrittura assolutamente illeggibile nel posto, adesso vuoto, dove stava il poster rubato (ripeto, solo 1 su 3 quel giorno, il centrale) ho scritto:

"ANONIMO LADRO DI POSTER, MI PIACEREBBE CONOSCERTI
PER POTERTI DARE GRATIS I POSTER CHE RUBI
NE HO PURE  MOLTI DI PIU' IN NEGOZIO"

Ho tanti difetti, ma sono una persona ironica.
o almeno credo.
Nel negozio me ne hanno fatte di cotte e di crude, forse qualcosa racconterò, ma io non solo non ho mai reagito o denunciato, anzi, ho "premiato" quelle persone con un posto in squadra.
Quella famosa squadra di cui un giorno parleremo e di cui il Terrorista Puttaniere è capitano con numero 8 sulle spalle.
Quindi perchè incazzarmi con un probabile dodicenne che ruba poster?
Cavolo, l'avrei fatto anche io alla sua età.
Anzi, magari è pure appassionato di cinema e allora meglio che rubi i miei poster e ci tappezzi la sua cameretta rispetto a farlo con quelli di Justin Bieber (mi pare che il biberismo stesse nascendo allora) o a quelli di Selena Gomez (e non della comparsa Anna Maria Perez, ahilei).

(Anna Maria Perez avrà poster tutti suoi?
Li avrà?
Mi chiedevo.
Se ce l'avesse che bel regalo sarebbe per lo Step Up Boy...
Ci devo guardare, mi chiesi.
Non ci guarderò mai.)

Insomma, lo stimavo quel ladro.
Quindi volevo conoscerlo.
La giornata finisce, torno a casa.
L'indomani parcheggio smanioso di vedere se quel cartello è servito a qualcosa.
E quello che vedo è l'ennesima conferma che il mio ladro (o i miei ladri) erano ladri speciali che era bello tenersi stretti.

Sotto la mia:

"ANONIMO LADRO DI POSTER, MI PIACEREBBE CONOSCERTI
PER POTERTI DARE GRATIS I POSTER CHE RUBI
NE HO PURE DI PIU' IN NEGOZIO"

c'è una scritta:

"NO GRAZIE, FACCIO PRIMA COSI'"

Stima profonda, assoluta.
Non faccio in tempo a ridere da solo di quella presunta umiliazione (che in realtà era solo un bel gioco tra due persone che probabilmente si stimavano) che mi accorgo di un'altra cosa, inizialmente sfuggitami.

Al centro c'è il mio foglio e la sua risposta.

Ai lati mancano entrambi i poster.

Come non amarlo.

16 commenti:

  1. un ladro da "Soliti ignoti", facevi bene a tenertelo caro :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che, all'incirca, lui, loro o chi per lui o chi per loro mi abbiano rubato circa 200 poster :)

      Elimina
  2. a me sarebbe venuta voglia di fare un appostamento notturno per beccarlo :-) comunque a lavorare a contatto con la gente sicuramente cresce la capacità di essere pazienti col prossimo :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma no, credo che nel mio caso sia proprio una questione di carattere, ma non è nemmeno bontà, quanto il cercare di evitare discussioni, sempre.
      Spero sempre che le cose si risolvano in maniera pacifica.
      Non avviene mai :)

      Elimina
  3. Caro Caden non è per caso che tu sia un pò cotard!! eheheheh

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pò esse anche un pò più di un pò caro Snake :)

      pòpòpò

      Elimina
  4. Sto facendo mente locale per capire come cacchio era fatto il tuo negozio e come potessero fregarti i poster?
    Nella tua videoteca avevi una zona esterna per la distribuzione automatica ,non era tutto confinato all'interno del negozio e quindi sotto la tua visione?
    E poi se penso alla " mia " di videoteca quella che frequentavo fin da ragazzino e che ho visto passare dalle VHS al DVD e ampliarsi con il distributore automatico mi tornano in mente poster sagomati di cartone.
    Belli grandi e neanche tanto comodi da ciulare.!
    Giudizio sul racconto :lo trovo un pò anonimo come il tuo ladro...forse eri un pò stanco e a corto di idee però sei riuscito a segnare il goal con il finale !
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Massimilià, come anonimo??? La cosà più divertente del blog sono questi racconti da videoteca!!!
      Giuseppe è un grande nel descrivere la vita vera, ha un'ironia allucinante!!!

      Elimina
    2. Massimiliano, poteva essere anche tutto sotto la mia visione, ma mica stavo in videoteca 24 ore... E i poster erano nella zona aperta a noleggio 24 ore, potevano rubarli quando volevano.
      Quelli sagomati di cartone li rimettevo dentro al negozio ogni volta, questi erano poster normali con cui tappezzavo quella zona.

      Per il resto, e rispondo anche a rachele, a me di massimiliano piace che dice quello che pensa. In mezzo a tanti complimenti mi critica molto spesso. E fa bene, niente politically correct ;)

      quindi continua così

      in ogni caso ringrazio rachele ;)

      Elimina
  5. "No grazie, faccio prima così", mito assoluto. :D

    Chissà oggi di cosa vive quest'uomo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. darei 4 anni e 27 giorni de vita per poter sapere chi è

      Elimina
  6. Hii Caden
    Io immagino la stanza segreta del ignoto con i tuoi 200 poster come nel film "La miglior offerta".
    Francesca Basile

    Capisco lo spirito perche' tanti anni fa' ho "fregato" anch'io un poster, ma almeno l'ho fatto alla fine di un festival, ma non diro' mai quale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hiii
      Confessioni che si fanno solo dopo mezzanotte.
      FB

      Elimina
    2. clamorosa la citazione, secondo me deve esse proprio così, anche perchè penso che 100 ne ha rubati...

      eh, ma se nella vita la cosa peggiore che hai fatto è rubare UN poster sei prossima alla santità

      Elimina
  7. Mi hai ricordato un episodio successo a me nel lontano 1986: In via Aurelia a Roma, in un appartamento piano terra condiviso da me ed altri tre connazionali miei, al ritorno da una uscita notturna di pizza e birra, apriamo la porta dell appartamento e nel corridoio vediamo la sagoma di un uomo alto e magro...sia lui, sia noi quattro, rimaniamo fermi immobili a guardarci senza dire niente...saranno stati una decina-quindicina di secondi che eravamo cosi...fermi...intanto io osservandolo, ho visto che con una mano teneva l' autoradio a cassetto di uno di noi e la macchina fotografica di un altro, passata a tracolla. Poi, alle spalle aveva il mio zaino. Era un ladro, evidentemente, ed io ero immobilizzato dalla paura...non ne avevo la più pallida idea di come sarebbe finita quella serata...Ad un certo punto, il piu grosso ed anziano di noi(io ero matricola) decide di dire qualcosa, una frase breve, banale e completamente inutile. Quella frase banale, è diventata la battuta piu ripetuta in tutti questi anni, quella che ogni volta che incontro uno di quei personaggi la ripeto al posto di un "ciao, come stai?" una battuta banalissima che per me e per loro è diventata l' emblema del periodo piu bello della nostra vita. No, non eravamo buoni amici, non ci conoscevamo prima, eravamo capitati lì per caso a convivere... ma, che ci piaccia o no, se vivi momenti intensi per un certo periodo, anche con persone che ti stanno sul cazzo o che non vai molto d' accordo, quelle persone, ad un certo punto diventano importanti per te...insomma quello piu grosso ed anziano rivolge questa domanda al ladro: "Cosa ci fai qui?" L' abbiamo analizzata molto quella battuta addirittura mesi ed anni dopo quel episodio. Era stupida ed inutile perché era un ladro e ci stava portando via tutto tranne il televisore che era troppo grosso. Quella battuta pero, come un catalizzatore, aveva creato un clima che non so definire, le guardie di tutti noi si sono abbassate e la mia paura quasi sparita, mentre il ladro si metteva a piangere e a chiedere scusa. Noi lo abbiamo consolato e poi gli abbiamo offerto un caffè. Siamo stati in cucina un' oretta a chiacchierare, poi ad un certo punto si è alzato, ha messo la mano in tasca, tirato fuori una sigaretta grossa e triangolare(era la prima volta che vedevo una canna) e ce l' ha offerta in segno di pace e di gratitudine. Poi, ha aperto la porta ed è scomparso nel buio. E come dici anche tu: come non amarlo? :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. kostas, aneddoto MERAVIGLIOSO

      e raccontato benissimo, complimenti

      sì, capisco perfettamente come quella frase ormai per voi sia immortale :)

      Elimina

due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao