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11.3.17

Recensioni "Vase da Noces" - "Control" - "Extra Action and Extra Hardore" - Cinema e Musica - di Alex Cavani

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Oh, finalmente dopo 7 anni e mezzo in questo blog si parla un pò di musica...
Io, da capra quale sono una volta su dieci cito le colonne sonore.
E allora mi viene in soccorso Alex Cavani, un giovane lettore del blog musicista e studente.
Lo so, studia a Bologna, il che lascia sempre un pò di perplessità ;)
A parte gli scherzi, gran bel pezzo, molto ben scritto e competente.
22 anni eh, ma con già più di un decennio di musica alle spalle.
Prima si presenta, poi i film.


Mi chiamo Alex Cavani, sono un ragazzo di 22 anni della provincia di Modena; studio Lettere moderne a Bologna, suono la chitarra e studio musica da quando avevo sei anni.
Faccio parte di una band da anni che si chiama "Le Piccole Morti", con cui ho pubblicato due dischi (sotto un altro monicker però) e ho pubblicato un demo solista quando avevo 13 anni.
Faccio parte anche di un'ensemble di musica e canto a cappella, Ekos Vocal Ensemble, con cui quest'anno festeggeremo il decennale.
Mi sono appassionato al cinema in realtà pochi anni fa, una passione che è nata soprattutto dalla ricerca di un cinema "estremo", da ogni punto di vista, infatti ho conosciuto il blog proprio cercando una recensione di "Gummo" :)  (che non c'è... N.D.R)
E quindi mi piace e mi è sempre piaciuto guardare i film facendo attenzione alla musica, specialmente quando questa non è una semplice soundtrack formata da canzoni o brani (orchestrali o sinfonici che siano), ma quando diventa anch'essa qualcosa di più interessante da analizzare. 
Tutto qui insomma :)
Ho sempre voluto scrivere qualcosa a riguardo e anche se non ho mai commentato con frequenza sul blog, l'atmosfera di amicizia e scambio che si respira tra le vostre pagine mi ha sempre fatto trovare bene e quindi questa volta ci ho provato :)

VASE DA NOCES (1974) - Thierry Zèno

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Conosciuto anche come "The Pig Fucking Movie" dagli amanti del cinema weird (ma il titolo originale è di dubbia traduzione: tra "fango delle nozze" e "vaso da notte"), il film narra le vicende e le relazioni di un uomo, Dominique Garny, unico protagonista umano, e degli animali che lo circondano, il tutto ambientato in una fattoria fatiscente nelle campagne belghe.
L'uomo, affetto da problemi mentali, vive in simbiosi totale con i suoi animali, e compie ogni sorta di azione malsana a cui forse sarebbe difficile anche solo pensare, verso se stesso e verso di loro, fino allo snodo della trama (sempre che si possa trovare una reale trama), cioè l'innamoramento verso la sua scrofa e la volontà di "creare una famiglia" con lei.

Senza dire troppo sulla storia, il film inanella una serie interminabile di scene aberranti e scabrose, al limite della sopportazione, tra coprofagia, accenni di zoofilia e violenza, fino ad arrivare all'insostenibile quarto d'ora finale. Insomma decisamente un film non per tutti, ma che è talmente poco conosciuto che merita anche solo essere scoperto.
Questa pellicola surreale e grottesca, per certi versi molto più vicina alla videoarte che al cinema tout court, spiazza e scandalizza fin dalla prima inquadratura: il bianco e nero così perfetto e penetrante e la fotografia sempre posata e pulita, quasi a ricordare la compostezza del neorealismo italiano, trasmettono inquietudine e disagio durante tutta la visione.
L'assenza di dialoghi e la non linearità di alcune sequenze rendono difficile trovare ogni tipo di motivazione per ciò che stiamo vedendo, ma ecco che le musiche possono aiutarci a seguire una direzione: Alain Pierre compone una colonna sonora in linea con le immagini del film, servendosi di un'elettronica avanguardistica infarcita di suoni della natura e di versi animali, crepitii, fischi e rumori umani e delle arie di Claudio Monteverdi, che intervengono in momenti cardine della vicenda, a creare visioni suggestive e "sacrali" (emblematica la scena dove il commento musicale è affidato al "Vespro della Beata Vergine"). L'insieme di tutte queste soluzioni sonoro-rumoristiche da vita ad 80 minuti da ascoltare con attenzione, un collage di suoni che si attorcigliano su se stessi (certi movimenti di sintetizzatore fanno pensare proprio alle immagini evocate da compositori come Terry Riley), diventano martellanti, disturbanti e annichilenti. Per certi versi e con le dovute proporzioni queste composizioni ricordano il lavoro di maestri come Luigi Nono e Karlheinz Stockhausen (specie quando l'elettronica si mescola ai canti sacri verso il finale del film), e in misura minore anche i collage sonori di John Cage.
Se poi pensiamo all'anno in cui è stato scritto il film, si potrebbe ipotizzare un collegamento alla di lì a poco nascente musica industrial di gruppi come Einsturzende Neubauten e Throbbing Gristle, oppure ai coevi Suicide, ma qui stiamo volando decisamente in alto.
In conclusione questa rimane una pellicola "maledetta", di difficilissima fruizione, ma sicuramente non verrà dimenticata facilmente dopo averla vista.


CONTROL (2007) – Anton Corbijn

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Pochi film biografici rendono davvero giustizia alla storia che narrano, spesso tendendo a mitizzarla a livelli assurdi o spesso romanzandola ai limiti dei libretti della Harmony.
Ecco per me "Control" è come vedere un album di fotografie di Ian Curtis, come leggere il suo diario segreto, come stare in camera a chiacchierare con lui. Un artista che, quasi come Jim Morrison, è stato reso dopo la sua morte un'icona tragica, a scapito della sua musica e soprattutto dei suoi testi, da rileggere ora come all'epoca per emozionarsi ed entrare nel profondo di un'anima sconvolta dalla propria vita. Ed è proprio questo che Corbijn fa, un regista dal curriculum noto, che dopo una carriera di videoclip decide di girare un film sulla storia dei Joy Division, in particolare ovviamente sul loro leader.
In questo film c'è tutto: dai concerti dei Sex Pistols alla nascita dei New Order, dalle espressioni e le movenze epilettiche di Curtis, interpretato da un magnifico Sam Riley, alle sue storie d'amore: la prima, con Debbie, la famiglia e il figlio, tutto deciso troppo frettolosamente, e la seconda con la giornalista belga Annik, che arriverà a sconvolgere ancor di più la sua vita. E poi le ispirazioni per le grandi canzoni del suo gruppo, la malattia, le medicine, la depressione e il suicidio, in una scena meravigliosa dove tutto ci è lasciato intendere, mentre la televisione trasmette "La ballata di Stroszec" di Werner Herzog e in sottofondo c'è un brano dei New Order, che per il film composero musica inedita.
Il film ci immerge in un mondo di musica, dalle prime passioni di Ian (Roxy Music, Velvet Underground, David Bowie), al punk, soprattutto quello dei Buzzcocks, e alla poesia, l'altra grande passione del giovane cantante inglese.
Il bianco e nero contestualizza perfettamente sia le atmosfere della vicenda, sia le canzoni dei Joy Division, sia l'anima tormentata di Ian Curtis, mentre la regia, con i suoi lunghi silenzi, le sue pause e i suoi primi piani, delinea in modo delicato l'interiorità del protagonista e ne rivela, con movimenti di macchina vicini alla sensibilità del Free Cinema inglese, le sue inquietudini più profonde.
Poco altro da dire per un film a cui sono particolarmente legato e che consiglio a chiunque, a prescindere dalla musica, perchè a mio parare merita davvero molto e non sono solo i premi vinti a testimoniarlo, ma soprattutto le interpretazioni dei personaggi, su tutti Riley, davvero impressionante.
Le musiche provengono da registrazioni dell'epoca (dal '77 al '81), mentre nei concerti che vediamo, sono gli attori stessi ad esibirsi, suoando i brani dei Joy Division con un'alchimia che venne a crearsi e consolidarsi durante le riprese e che convinse il regista a utilizzare questa soluzione; e i risultati sono straordinari in quanto a resa sonora e scenica.
Un film meraviglioso, che si adatta perfettamente ai brani di un gruppo che ha fatto la storia con solo due dischi, e che ha fatto del bianco e del nero una filosofia musicale unica.


EXTRA ACTION EXTRA HARDCORE (2008) – Richard Kern

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Acquistai il DVD di questo film principalmente per il nome che compariva nella sezione soundtrack: Thurston Moore, ex Sonic Youth e uno dei miei miti musicali.
La sua musica, unita al nome di uno dei registi culto del movimento "Cinema of Transgression", di cui non avevo mai reperito nessuna pellicola in forma fisica, era  un richiamo troppo allettante per me.
Richard Kern non è noto soltanto per la sua carriera cinematografica, ma soprattutto per quella, più recente, di fotografo hard, con cui ha coniato uno stile originale e unico. Ed ecco che questa pellicola documenta sessanta sedute fotografiche durante le quali il regista ha realizzato gli scatti per il suo libro del 2007 "Action".
Lo stile è quindi più documentaristico, la mdp traballante e le immagini talvolta sfocate, con pochissimi momenti parlati (fondamentalmente sono dialoghi tra  il regista e le modelle e qualche risata), a intervallare la musica di Moore, che lega tutte le scene.
Parlando proprio della musica, questa è composta da un insieme di bozzetti chitarristici, tra il noise, il punk e il folk acido, tutto rigorosamente in qualità lo-fi, con la voce che interviene poche volte e movimenti che si ripetono con pochissime variazioni a creare dei leit motiv durante tutta l'oretta scarsa di film.
Tutto, dalla regia alla musica, è volutamente un richiamo all'underground e a quel movimento no wave newyorkese sviluppatosi negli anni '80 che accomuna Kern e Moore.
Consiglio la visione quindi soprattutto per ascoltare il contributo musicale di Moore, inedito e presente solo su questo DVD, che sebbene non esaltante è comunque interessante e godibile per chi è appassionato di certe sonorità.
Ma il DVD ci regala anche altre gustose sorprese: sei cortometraggi di Kern, dall'83 al '91, tutti in super8 e di gran lunga molto più interessanti; dal suo primissimo lavoro "Goodbye 42nd Street", passando per "The King Of Sex", che vede protagonista tra gli altri Nick Zedd e "Scooter and Jinx in Moneylove", basato sul brano quasi omonimo dei Sonic Youth, presente sull'album "Goo".
Anche in queste brevissime riprese le musiche sono notevoli (Joe Budenholzer, Wiseblood e Killdozer), con lo stesso Kern che compone il brano per "Nazi", l'ultimo corto disponibile.

22 commenti:

  1. era ora che si parlasse un po anche di musica

    mi sa che qui siamo in pochi.....,

    il primo e il terzo non li conosco(pero adoro i sonic youth che ho avuto la fortuna di vedere live),

    control bellissimo film,un must per gli amanti dei joy division ,poi .Sam Riley è impressionante,pare davvero Curtis

    Continua cosi Alex!!

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    1. Grazie mille per l'incoraggiamento :)
      Tra questi film in effetti l'unico che può essere facilmente visionabile è Control, l'ultimo è praticamente introvabile e il primo invece c'è tutto su youtube (la qualità è quella che è).

      Tanta invidia per aver visto live i Sonic Youth!!

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    2. pensa che da bambino mio padre mi portò a vedere i nirvana....

      dato che ti piacciono i film un po estremi, Demonlover (questo magari non troppo per i tuoi standard, non so)forse potrebbe interessarti....
      Musiche di Jim O'Rourke e Sonic Youth

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    3. Cavolo, queste sono esperienze altrochè!

      Grazie per il consiglio, il film lo consco ma non l'ho mai guardato (non ne ho mai letto troppo bene), ma lo tenevo in considerazione proprio per le musiche :)
      Quindi magari lo rimetto in lista.

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  2. Giosuè questa mi viene proprio dal profondo...scrivi che ci hai messo sette anni per finalmente parlare di MUSICA in questo BLOG.
    Te poi ammetti di essere una capra su colonne sonore ecc..e dai uno spazio a uno che dice di saperne di musica.

    E questo tra gli altri per parlare di musica ti tira fuori un film dove il tema musicale fa da sottofondo a un tizio che per buona parte del film copula con una scrofa!!!! !!!
    Sar0' di un'altra generazione ma dal titolo del post a me pensando al cinema e a temi musicali m'e' venuto in mente subito Fantasia di Disney poi subito dopo Blues brothers con Belushi passando per Arancia meccanica e Amadeus.
    Planando sulle meravigliose musiche del Gladiatore ,sorvolando i Goblin di Simonetti e tanti film di Argento....
    Che dire dei nostri Piovani e Morricone!
    MHA....?

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    1. Ma la cosa molto interessante è proprio la differenza tra musica e colonna sonora.
      La colonna sonora ha accezione più ampia e secondo me la scelta di Alex di come ne ha parlato nel primo film è notevolissima ;)

      ha solo parlato di 3 film poco conosicuti dove c'era una colonna sonora interessante, mica delle migliori colonne sonore di sempre o di roba famosissima come quella che citi ;)

      insomma, solo un modo per far conoscere sti 3 film, partendo da un aspetto che io di solito non cito

      in ogni caso il primo film NON lo vedrei manco sotto tortura ;)

      (mi ha ricordato anche un episodio di Black Mirror)

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    2. Anche per lui aspettiamo la prossima puntata allora...il rischio come lo vedo io e di bruciarsi se cita film di nicchia che conosce solo lui e che hanno commenti musicali discutibilie che mi sembra piacciano alla fine solo a lui e al negativo (ahaha!!!).
      Ho capito che ad Alex piacciono i Sonic Youth...magari la prossima volta parla del documentario su Cobain "Montage of Heck" ma allora voglio anche un commento sulle Spice girls di Alex Lodge....capisci quello che voglio dire?
      Poi lui che ha esperienza in un coro perchè non
      parlare di film come L'ottava nota o Whiplash...son solo suggerimenti.
      Anche perchè mi dispiacerebbe vedere solo e sempre quei 4 commenti ...di nicchia!
      Ciao

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    3. No no, ma dici cose molto interessanti e dai consigli davvero ottimi eh

      però quasi tutto il blog è così, spesso si parla di cose non famose.
      Certo, magari poi serve a poco se non le vedi ma semplicemente la filosofia è parlare di ciò che si vede e piace, senza pensare se può far "successo"

      mi son piaciute molto le scelte di Alex, più che un pezzo "utile" diventa solo interessante, ma ce ne fossero

      sui commenti a volte son tanti a volta pochissimi, anche nelle mie rece

      ma non posso lamentarmi, anzi, sto blog ha tantissimi commenti, più di quelli che avrei mai immginato

      vediamo se raccoglie qualche tuo consiglio ;)

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    4. Ciao Max, innanzitutto grazie di aver scritto cosa ne pensi di quello che ho scritto. Non faccio questo di mestiere e questa è la prima esperienza in assoluto di questo tipo.
      Era proprio il mio scopo parlare di film, anche di nicchia, che lasciassero la musica sullo sfondo; troppo facile e penso anche già sviscerato da altri più competenti e autorevoli di me, parlare di musica in film "sulla musica" (e poi l'ho fatto anche io citando il secondo film a cui sono molto legato), dando poi per scontato che esista una "sola musica" in senso assoluto di cui poter parlare.
      Invece ho ritenuto più interessante, anche se questo riduce esplicitamente il bacino d'utenza, prendere in esame film dove la musica non è esplicitata, ma bisogna andarla a cercare per analizzarla. E spesso per scoprire delle belle sorprese.
      Questo può voler dire anche prendere in esame film non troppo conosciuti, ma per stimolare la scoperta e la conoscenza, che vada al di fuori dei prodotti più mainstream (quelli da te citati per la maggior parte) per andare verso altri lidi.
      Per quello che riguarda poi il primo film, ho specificato che la mia passione per il cinema nasce con un certo genere, che è quello estremo, in molteplici declinazioni, quindi ho voluto parlare di quella pellicola anche in virtù di ciò che propone.
      Per la seconda puntata sto pensando ad altro, ma sempre una selezione che tenga conto di più generi (un film di nicchia, uno più conosciuto, un documentario, dei corti...) per espandere sempre di più il discorso, ma mantenendolo funzionale a quello che è il mio interesse: la musica.

      Sperando di stimolare anche discussioni come queste, oltre ai quattro commenti di nicchia :)

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    5. mejo pochi,ma boni:)

      i film famosi,son gia famosi(certo si puo parlare anche di quelli),ma molto meglio questi film nascosti che trovo nettamente più stimolanti,al di la dei gusti(buoni) in comune.

      Vamos Alex!

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    6. Sul pochi sicuramente ci hai azzeccato , Negativo 😀
      Ok Alex aspetto la seconda puntata con curiosità.
      Visto che parli di film estremi magari ( a parte che è soggettiva la classificazione) prima o dopo commenterai anche le musiche di Ortolani su Cannibal Holocaust.
      Ps.
      Ma le tue esibizioni sia con band che con il coro le posso trovare su YouTube?
      Son curioso anche di Ascoltare la tua musica .
      Ciao e a presto

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    7. Se ne avrò la possibilità cercherò di commentare anche musiche di compositori Come Rustichelli, Cipriani e Ortolani, dato che hanno messo la loro impronta su alcuni dei miei film preferiti :)

      Per quel che riguarda me non so quanto sia corretto pubblicizzarsi in questo modo, ma al massimo Giuseppe cancellerà questo post; ti posso lasciare dei link, uno è quello del mio ultimo disco, ormai di quasi due anni fa, inciso col gruppo, mentre dall'altra parte ti lascio il sito ufficiale dell'ensemble, di cui non disponiamo di moltissime registrazioni purtroppo...
      Grazie per l'interessameno :)

      https://www.youtube.com/watch?v=ic6EVyR1qmg
      https://www.youtube.com/watch?v=mEn0s0Zdyu4
      http://www.ekosvocal.it/

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    8. Non solo puoi mettere tutti i link che ti pare ma, anzi, non direi de no manco se ce volessi fa un post, fgurati...

      ciao!

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  3. Mi incuriosisce di più la tua esperienza con Ekos ...c'è ne avrei da chiedertene...!
    Grazie comunque ascolterò tutto prima possibile.
    Ciao
    Max

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  4. Ciao Alex ho ascoltato No shape .
    Vi preferisco al McDonald che in disco....scherzo!
    Non è proprio il mio genere ma comunque è un disco ascoltabilissimo.
    Domanda 1
    L'introduzione nella versione acustica del primo brano Spleen mi ricorda dannatamente Nothing else dei Metallica è un caso?
    La versione da studio invece la parte ritmica mi ha fatto venire in mente una vecchia canzone dei Cranberries "Hollywood"...
    Il secondo brano esplode verso la fine con un riff di chitarra molto easy oserei dire quasi radiofonico ma è un complimento eh..!
    Te che suoni il flauto nell'ultimo brano poi sei fantastico...potrei scriverti dei Jethro tull o di Fossati in Jesahel ma mi hai ricordato una versione UNplugged di Stay by me della Lennox.
    Bravo!
    Il cantante mi sembrava un misto tra Ian Astbury e Morrison....diciamo che secondo me esagera con la voce artefattata e dopo un pò diventa noioso.
    Max

    RispondiElimina
  5. Ciao Massimiliano, grazie per i riscontri :)
    Mi fa molto piacere che tu abbia dedicato del tempo all'ascolto del disco, questa è la cosa che mi lusinga di più.

    Per rispondere alla tua domanda: quell'introduzione è in realtà l'inizio del Preludio in Do minore di J.S. Bach, che ho cambiato di tonalità e portato su chitarra; mentre la versione in studio voleva essere un omaggio più o meno esplicito agli Smashing Pumpkins (ascoltati Bodies e sentirai qualcosina di simile), ma il paragone coi Cranberries ci sta anche quello.

    E il flauto è una mia fissa ahah, dato che suono molti strumenti cerco di infilarceli tutti dove ci possono stare ;) anche se l'accostamento con la Lennox non me lo sarei mai sognato!

    Grazie ancora delle tue impressioni!

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    Risposte
    1. Guarda te...preludio in Do minore di Bach armonizzato su chitarra.
      Allora è una leggenda metropolitana che vuole che James Hetfield dei metallica avesse scritto l'introduzione di Nothing else matters arpeggiando un Mi minore solo con la mano destra perche con la sinistra era al telefono con la sua ragazza...hanno invece scimmiottato Bach.
      Comunque il genere dell'accordo l'ho indovinato dai...!
      Mi ricordava tanto l'introduzione di quel brano...anche la parte finale comunque ahahah!!!
      Curioso che dei Smashing pumpkins con Giuseppe e Rachele abbiamo già parlato di 1979 anche se non ricordo a che pro.
      Mi piace tanto anche tonight , tonight dei S.P ,vi ricordate il video? Ispirato al film muto Viaggio nella luna.
      Stay by me della Lennox è dell cd DIVA del 1992 se non ricordo male quello di Why per capirci e il flauto traverso suonato da lei si sente anche nella versione in studio del brano..è un pezzo pop, il vostro è più hard però la parte dove suoni il flauto fa cambiare registro al brano rendendolo più orecchiabile.
      Ciao

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  6. sono stato un po lontano dal blog e ho avuto solo ieri il piacere di ascoltare no shape.

    C'ho poco da dire...

    BRAVI!!!!

    belli tutti i pezzi, il mio preferito è Giant(grande intro)

    Faccio i complimenti al cantante che,più volte,a tratti mi ha ricordato il grande Layne Staley,vedi l'inizio di spleen,quello di the sower e ovviamente giant.

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    Risposte
    1. Grazie mille Negative per i commenti positivi :)
      A questo punto spero di fare qualche concerto in cui possiate venire anche voi!
      Sarebbe bellissimo.

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    2. figurati,io con quel genere,ci sono orgogliosamente nato(musicalmente parlando) era difficile che non mi piacesse,se non le pensassi, non le avrei scritte.Se passate per Roma fai sapere....

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  7. Ma il negativo è il cantante degli Old ecc..?

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao