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5.10.17

Un, due, tre, stella

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"Un, due, tre... Stella!"
Martina, 14 anni, vestito rosa confetto e lunghe trecce bionde si girò di scatto dall'albero in cui era appoggiata, con quel viso un pò divertito, un pò minaccioso e un pò autoritario che hanno tutti i "contatori" di unduetrestella quando si voltano.
Ben presto però l'espressione del suo viso cambiò completamente.
Sconcerto, incredulità, paura.
Nel grande prato del collegio non c'era nessuno.
Solo 5 secondi prima c'erano là tutti i suoi amici, fermi all'immaginaria linea di partenza, con le ginocchia piegate pronte a scattare, in questo buffo gioco che è una specie di gara di corsa sincopata.
Adesso, nessuno.
Martina entrò in panico, guardò a destra e sinistra, aguzzò gli occhi per vedere là in fondo, vicino all'entrata del refettorio.
Ma niente, solo verde su verde, nessuno.
"Dove siete?"
urlò
"Vi prego, dove siete?"
urlò ancora
"Lucia, dove sei, ti prego, uscite fuori, ho paura"
Nessuna risposta.
A Martina cedettero le gambe, si lasciò buttare a terra e si appoggiò all'albero.
Cominciò a piangere.
Ripensò a gran parte della sua ancora brevissima vita, ripensò agli ultimi giorni, si chiese se aveva fatto qualcosa di male a qualcuno, si chiese se meritava uno scherzo così tremendo.
Si chiese persino se Dio, se quel Dio di cui le parlavano sempre in collegio, non l'avesse voluta punire per qualcosa facendogli scomparire tutti i suoi amici, lasciandola sola, vestito rosa confetto, trecce bionde e lacrime nel viso.
Poi Martina sentì delle risa, dapprima di quelle trattenute malamente, poi sempre più fragorose.
Erano dietro di lei.
Martina si girò dietro l'albero e i suoi amici erano tutti lì, tutti e 7.
Alcuni si rotolavano a terra dal ridere, altri si tenevano la pancia, Lucia invece, forse perchè l'urlo che la invocava l'aveva colpita, era quasi dispiaciuta, imbarazzata, emozionata.
Martina non riuscì a ridere, era ancora sotto shock. E si chiese come fosse possibile tutto questo.
Giorgio, ginocchia sbucciate e ciuffo nero si fece avanti e, non riuscendo a smettere di ridere, parlò
"Hai contato fino a 30 Martì"
"Non ho capito"
"Hai contato fino a 30 Martì"
e giù risate
"Quando eri arrivata a 10 eravamo già tutti qua dietro, ti abbiamo pure toccato e manco te ne sei accorta, hai continuato fino a 30.  E poi -risate- e poi ti abbiamo visto guardare intorno, urlare, ma noi eravamo qua, dietro di te"
Martina scappò via, rossa in viso.

"Nonna! Nonnaaaaaaaaaaa!"
si sentiva urlare dall'altra stanza.
Martina si alzò dalla sedia sulle sue gambe malferme, leggermente stordita da quel sogno, da quel ricordo appena avuto.
"Arrivo, e che diamine"
disse
Martina arrivò nell'altra stanza, non fece in tempo ad entrare che partì il tantiauguri.
Erano tutti là, intorno alla tavola, festeggianti.
Al centro una torta, nessuna candelina, solo i due numeri, 8 e 0 a troneggiare al centro.
"Meno male non hanno comprato tutte le candeline -pensò ridendo Martina- gli sarebbero costate più della torta"
Nonna Martina si sedette davanti alla torta, ancora un pò confusa ma, tutto sommato, felice.
La canzoncina finì
"Soffiaaa!!!" 
le urlarono tutti
Martina chiuse gli occhi prima di farlo.
E in quell'istante ripensò al sogno-ricordo ad occhi aperti avuto poco prima nella sua stanza.
Ripensò a quella volta, a quell'estate di 66 anni fa, in cui aveva contato fino a 30 invece che fino a 3.
Ricordò adesso perchè successe.
Successe perchè, appoggiata all'albero, a occhi chiusi, Martina non pensava a uno, due, tre, stella, ma pensava a Luca, ginocchia sbucciate e ciuffo nero.
Martina capì che quello era il giorno in cui scoprì l'amore.
E scoprì che l'amore era quella cosa che ti confonde tutto, anche la matematica contata su 5 dita.

Soffiò.
(unduetrestella, unduetrestella)
"Hai espresso il desiderio nonna?"
le chiese il nipote più piccolo.
"Sì amore"
"Dimmelo nonna, dai"
"Ma no che non te lo dico birbante!"
(unduetrestella)

8 commenti:

  1. Compie gli anni tua nonna?
    Max

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  2. E' un racconto molto semplice, scritto di getto

    però ha dentro o è partito da queste suggestioni

    1 la scena del 1,2,3 stella di The Orphanage
    2 Una frase presa da Moltheni "...che mi confonde poi la matematica contata su 5 dita"
    3 Una battuta di Bob Hope "era così vecchio che le candeline costavano più della torta"
    4 La mia vita. E la consapevolezza che quando arriveremo quasi alla fine tutto quello che ricorderemo sono le emozioni. Non i successi al lavoro, non la bella casa, non le vittorie, non i risultati raggiunti, ma le emozioni.
    E non c'è delitto più grande che non viverle

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  3. Mha tu sei ancora giovane , dopo i 5O corri il rischio che ti dicano parlando di te...voi che avete così tanto passato e così poco futuro...

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  4. mi piace. mi piacciono i riferimenti e sono d'accordo su quella consapevolezza lì. quale che sia la vita di ciascuno.

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    Risposte
    1. Ne ho la certezza.
      E la cosa più magica è che questi ricordi, queste emozioni, quasi sempre sono piccole, piccolissime.
      La nostra mente piano piano tende ad eliminare le cose "solide", le gioie giornaliere e le grandi imprese.
      Senza sapere perchè rimangono invece in memoria piccolissimi momenti che ci hanno emozionato, e non per forza st'emozione, come nel raccontino, è la scoperta dell'amore, ma può essere anche negativa, una paura presa, un piccolo dolore di cui nessuno si è accorto, una frase rivolta contro di te apparentemente banale ma invece per te devastante

      a 85 saremo lì intorno al fuoco e ci resteranno addosso tutte ste piccole cose. Magari ripenseremo anche alle altre ma saranno questa a farci dire di aver vissuto, queste a inumidirci gli occhi

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    2. Speriamo che la mente non cancelli troppo con il passare degli anni
      Io non sono così fiducioso ... a 85 magari avremo l’alzaimer e che c’è ricordiamo?
      Te sei troppo romantico..
      Max

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    3. Non sono romantico, o meglio lo sono ma non conta nulla qui.
      E' così, il cervello umano funziona così.
      Probabilmente è molto più umano il nostro cervello che, a volte, gli involucri che lo contengono

      e forse con l'Alzhaimer, paradossalmente, è tutto ancora di più come ho scritto

      ma meglio non addentrarcisi

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao