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21.10.21

Recensione: "Days"

 



Tsai Ming-Liang è un regista straordinario.
Tsai Ming-Liang ha fatto almeno 3-4 film che sono storia recente del cinema.
Ecco, ste due frasi non le sto dicendo io. 
Ste due frasi sono verità praticamente assolute che qualsiasi critico (e io non lo sono) e qualsiasi cinefilo (e io non lo sono) potranno dirti.
E, ripeto, sono verità incontestabili.
Verità incontestabili che non possono quindi minimamente venire intaccate dal mio primo approccio col regista.
Ieri, al cinema.
E l'unica cosa che riesco a dì è "Maremma maiala".
Quindi un pochino sarò serio ma un pochino lasciatemi anche divertire, devo sfogamme


Ieri a 'n certo punto - dopo 8 minuti che era iniziato il film - arriva 'na coppia de giovani.
Se siedono a un posto da me.
Quando capitano ste cose a volte succede che, gente magari non timida, te chiede "Ch'è successo fin'ora?".
Ecco, non me l'hanno chiesto.
Perchè altrimenti gl'avrei risposto non solo niente ma:
"E' ancora la prima inquadratura, e quello non s'è manco mosso dalla sedia"


Ora, io adoro il cinema volgarmente definito lento, anzi, lentissimo.
E adoro i film orientali.
E adoro i film a inquadratura fissa.
E adoro i film che parlano del niente, delle nostre vite nei loro aspetti più minimi.
Dio caro, ho addirittura adorato un film dove per du ore praticamente inquadrano solo il viso de na donna cinese che sta a morì (Mrs Fang).
Quindi se volete dimme "lascia perde sto tipo de cinema, non fa per te, torna alle tu cazzate" a me va bene eh, ma in realtà io sto tipo de cinema non solo lo adoro, ma sti anni, e molti di voi lo sanno, l'ho pure condiviso, fatto vedere, fatto sottotitolare, fatto conoscere.
Quindi pensatela come volete.
Il fatto sta che io ieri per arrivà alla fine de Days (oddio, detta così sembra la Morte, "alla fine dei giorni"), dicevo per arrivà alla fine de Days ho faticato come quei velocisti che al Giro D'Italia arrivano a 3 ore de distanza sulle tappe de montagna.
Roba che, lo ammetto, dovevo mandà sms (sì, ho ancora sms) per distramme e sta sveglio (tanto eravamo in 4 in tutta la sala).

Allora, io so sicuro che sto film l'avevo già visto, questo è un remake.
Mesi fa è morto il mitico Youtubo anche io, personaggio di cui avevo visto tutto il vedibile.
E un giorno niente, fece un video alle 3 de notte dove pe n'ora lui tagliava na verza, nient'altro.
Eccolo.



Io credo che Tsai Ming-Liang (lo ripeto per l'ultima volta, regista grandissimo di cui recupererò di sicuro i capolavori), dico, son sicuro che sto video l'aveva visto perchè ieri ad un certo punto c'era solo na telecamera fissa che per 25 minuti c'ha mostrato uno che tagliava verdure al bagno e poi le cucinava.
Ma dio bono, Youtubo anche io ogni tanto, anche se POCO, ma ogni tanto parlava!
Qui no, non parlano mai (e, altra excusatio non petita, io adoro anche i film in cui non parlano mai eh), la prima frase arriva dopo 34 minuti e 27 secondi e poi per altri 33 non arriva mai la seconda.
Ma ok!
Poi però dopo lunghe, lunghissime inquadrature e silenzi arriva LA scena.
Credo forse la più coraggiosa ed estenuante dei miei ultimi anni al cinema.
Un massaggio omoerotico de 24 minuti.
Una sola inquadratura laterale.
Sicuramente questo è grande cinema, coraggioso, estremo, anticonformista.
Ma restano 24 minuti de un massaggio, come la giri la giri.
Io credo ci sia un limite a tutto, non dico che ci siano tempi filmici da rispettare eh (anche perchè tutti i film che più amo li stravolgono) ma anche nel non rispetto dei tempi c'è per me sempre un limite. O comunque, se superi quel limite (ripensiamo al Mrs Fang di sopra) devi trasmettere qualcosa di grande allo spettatore. Farlo emozionare, farlo riflettere.
E non solo in quella scena ma purtroppo in tutto il film io emozioni e riflessioni praticamente zero.
In realtà Days ha un "concept" (come dicono quelli bravi) molto molto bello.
La vita di due uomini.
Le loro esistenze che si incrociano solo per un momento, in quel massaggio in albergo.
Poi, si perdono di nuovo (e, se non sbaglio, nel finale quando lui è seduto sulla panchina il primo a passargli davanti è proprio l'altro, fosse così la trovo una scelta grandiosa e simbolo dell'intero film, di queste traiettorie che a volte si incrociano e anche quando si incrociano a volte te ne accorgi ed altre no).
Un altro aspetto che mi è piaciuto sono le 3 scene (la primissima, quella della doccia insieme e quella - massacrante, lunghissima - di lui a letto nel finale) in cui scorgiamo negli occhi del protagonista una tristezza profondissima, una malinconia devastante. Occhi lucidi, quasi rossi. Senza che ci venga detto nulla. Stupendo.


E me sarebbe piaciuto da morì anche il finale (appunto, lui sulla panchina) con quel carillon. Ma, anche lì, andiamo almeno 3 volte di troppo in lunghezza.
Days è un film dalle magnifiche inquadrature (stupenda anche quella che ha portato alla locandina), che resta affascinantissimo perchè quando vedi mondi così diversi e lontani dal tuo essere lì, quasi a spiare, diventa cultura quasi di per sè.
C'erano tutte le carte in regola per farmelo amare follemente.
Eppure sin dalle prime due inquadrature il mio cervello si è quasi spento, anestetizzato da quei long take in cui non solo la macchina da presa, ma nemmeno gli attori, si muovevano.
Ad un certo punto arriva la scena di quell'assurda agopuntura e mi risveglio perchè troppo strana, troppo bella, troppo "aliena".
Eppure, anche stavolta, Tsai Ming-Liang mi va talmente lungo che io allora alzo bandiera bianca e glie dico "Ok, ho capito, lasciamo perde, non fai per me, te guardo fino in fondo perchè so al cinema e sei un Maestro, ma sto veramente male".
In realtà piccolissimi movimenti di macchina ci sono, per strada. Sinceramente io a quel punto li avrei evitati, per essere ancora più radicale.
Una di queste sequenze vede il nostro protagonista camminare per strada con un collare e tendendosi, non si sa perchè, la tempia. Non c'è mai una spiegazione (e io sta cosa la amo eh) e forse rimettendo insieme i pezzi il film in realtà non è lineare. Lo dico specialmente ripensando a sto collare e alla cicatrice del protagonista che, mi pare, a volte ci sia a volte no.
Cambia poco alla fine perchè Days resta un film sul nulla (se mai la vita che scorre possa esser chiamata nulla), un film sulla solitudine, sulle vite che si sfiorano, sui mali "oscuri", sull'incapacità d'esser felici.
Eppure l'emozione non arriva, eppure quelle lunghissime inquadrature invece che esaltare un'immagine, una sensazione, un sentimento, un mood, lo annullano perchè lo spettatore (leggi = io) inizia più a pensare alla macchina cinema (leggi = la lunghezza della scena) che al contenuto. In un film in poi in cui la macchina cinema sarebbe addirittura annullata, visto che c'è sempre la sensazione che noi stiamo spiando quelle vite, con la macchina da presa fissata in dei punti impensabili che sta solo lì e scruta.
Ma io non sono mai entrato dentro al film, io stavo morendo.
E allora non vedo l'ora di vedermi i capolavori di Tsai (è questo il cognome no?), perchè son sicuro che il suo modo di far cinema e la sua sensibilità sono tanto vicine a quello che amo.
Ma se devo riveder Days, lo giuro, allora preferisco rivedermi "Youtubo anche io" che taglia la verza.
E beve acqua Ginevra. 
E si tira su gli occhiali ogni tanto.
E ha quelle tempie che pulsano ad ogni morso.
E mangia non sapendo che sta per lasciare questo mondo.
Senza nemmeno un carillon per accompagnarlo


54 commenti:

  1. Ma dura un ora e passa il video del tipo con la verza!!!
    Io non ce la faccio mica.
    Però ammiro te che ci sei riuscito 😂
    Un film come quello che hai visto te più che far pagare il biglietto dovrebbero farlo vedere a gratis.
    Da quello che scrivi eh…

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    1. Ma no Max, non scherziamo...
      Io ho faticato ma resta pur sempre grande cinema, sono altri i film che dovrebbero far vedere gratis...

      Ah, ma io di Youtubo ne ho visti almeno 50 di video di un'ora, è una perversione ;)

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    2. Non stavo scherzando-:)
      Sarà pure grande cinema ma sempre in quattro gatti eravate in sala.
      Al di là del merito del film credo che una maniera per far conoscere film come questo così distanti dai vari film mainstream sarebbe di passarli gratis.
      Almeno finché non si capisce se effettivamente piacciono o meno.

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    3. Madonna mia,faccio anche fatica a rispondete, ahah

      è con ragionamenti come il tuo Max se poi i cinema danno solo merdaccia ;)

      faccio finta de non avè letto!

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    4. Vabbè adesso non dare la colpa di tutto a me!!!
      -;)

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    5. No, solo del 27% dei problemi del mondo ;)

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  2. Come al solito sei stra-poetico! quando vedo il film commenterò.

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  3. Io invece non commenterò perché da film del genere mi ci tengo alla larga. Non che non li rispetti eh... Ma il mio genere è decisamente differente. Comunque ottima recensione che fa capire esattamente il prodotto.

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    1. Sì sì, lontanissimo dal tuo mondo Bobby

      grazie di aver letto lo stesso!

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  4. Su Raiplay c'era Stray Dogs dello stesso regista fino a poco tempo fa e aveva su per giù gli stessi difetti che hai esposto nella recensione.
    Comunque sì, regista che divide se ce n'è uno.

    P.S. RIP Youtubo, un mito.

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    1. Ah, ottima dritta! che per forza devo vederne un altro suo

      sì, porello, poi se ne è andato proprio quando stava curandosi...

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    2. Ciao, premetto che ho scoperto per caso questa recensione, e devo dire che mi trova abbastanza d'accordo. Ti volevo certamente consigliare di vedere qualcos'altro di lui, ma Stray Dogs dopo aver visto Days non mi sembra la scelta giusta, soprattutto dopo le critiche che gli hai fatto sui tempi troppo lunghi. Credo che film del genere un conto è se li guardi al cinema, che ne esalta la bellezza visiva di scene e inquadrature, un conto è se li guardi su una tv. Io ho visto solo, oltre ai 2 sopra, "Che ora è laggiù?", e te lo consiglio vivamente, perché è un film molto interessante, che tratta temi universali in maniera brillante. Spero ti piaccia!

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    3. Ciao Francesco ;)
      Ma io l'ho visto in sala eh, io vedo tutti i film in sala ;)

      E come scritto adoro le inquadrature lunghe, solo che qui mi hanno snervato. Ma credo che quello dei long take sia il mio cinema preferito

      Che ora è laggiù credo sia quello che mi hanno più consigliato in effetti ;)

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    4. No per la sala parlavo di Stray Dogs, che io ho visto in tv e che ho dovuto abbandonare più o meno a metà (troppo estenuante per me purtroppo), cosa che forse avrei fatto anche con Days, se non lo avessi visto al cinema.

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    5. Ah, dicevi di te ;)

      Eh, purtroppo a me non me ha salvato manco il cinema in questi casi. Credo che in centinaia e centinai di visioni al cinema, di cui molte di film di questo tipo, solo Days e un film di Bressane (non ricordo il titolo) mi abbiano esasperato così ;)

      Comunque sì, al pc sarebbe stato molto peggio ;)

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  5. Mi aggrego a Bobby, credo mi ci terrò alla larga :) sarà che sto diventando habitué del Festival di Venezia, dove questo tipo di cinema gira parecchio, negli ultimi anni ho davvero cominciato ad apprezzare il cinema d'intrattenimento. E chiariamoci, per me anche Drive my car è cinema d'intrattenimento (meraviglioso, oggi ho un viaggio in bus e mi prendo il tempo di commentare), tre ore di dialoghi in lingue asiatiche e dei segni. Ma Drive my car non spreca il tuo tempo. Days, almeno da come lo descrivi, sembra il classico film che si permette di sprecare il tuo tempo, senza nemmeno la grazia di darti una piccola emozione o riflessione in cambio. Ultimamente, questa è diventata la mia discriminante per i film che guardo :)

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    1. Madonna, mi inizio a sentire in colpa oh

      Perchè sembra che quello che ho scritto sia la "verità". Ma lo sapete benissimo che non lo è.

      Certo, so che a Max, Bobby e altri che conosco non piacerebbe, ma persone che invece sti film li vedevano e magari per colpa mia ne stanno ora alla larga mi dispiace

      se però mi dici che ultimamente sta tipologia di film un pò ti tiene lontano ok ;)

      aspetto per Drive my car

      e ovviamente c'è semnpre Parvana :)

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    2. Haha, ma và Giuse, in colpa per cosa? :) sei il recensore più buono dell'universo, per una volta che dici di esserti annoiato non casca mica il mondo.
      So che il cinema povero e di controtendenza, arrivato in Italia per grazia divina, fa sempre un po' male bocciarlo e magari togliergli anche solo uno dei pochi spettatori che avrebbe avuto.
      Ma fino a che punto va sostenuto qualcosa che non ci è piaciuto solo perché non è il solito blockbuster fracassone? :) Da quel che ho capito il regista ha già la sua fetta di appassionati, anche in Italia. Questo non era il film giusto per espanderla, amen. E anzi, un servizio glielo hai fatto comunque ricordando che rimane probabilmente un maestro e avrà fatto sicuramente i suoi capolavori.
      Io, complice questa "fase" che attraverso, non so se sarei riuscito ad essere altrettanto buono, quando mi viene alla mente che arrivano film orientali come questo e I saw the devil o altri ancora non l'hanno nemmeno visto il mercato italiano, figuriamoci la sala :)

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    3. Sì, esatto, fa male per quello (a meno che come dice Max sopra non dovrebbe manco esiste sto tipo de cinema in sala, ahah)

      Il tuo discorso non fa una piega. Però sul finale non so, alla fine non è che bisogna dire "perchè Days sì e I saw the devil no"

      Dobbiamo semmai essere contenti che il primo sia uscito, nonè che chi l'ha fatto uscire ha la colpa di non aver fatto uscire all'epoca l'altro
      per capirsi sempre benedire ste uscite coraggiose e d'autore

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    4. Sì hai ragione, però non era un discorso di distribuzione, del tipo "perché mi avete portato quello, io volevo quell'altro!"
      È un paragone più per far capire che Days, a suo modo, è già un privilegiato :) è un film di quelli radicali, eppure ha visto la sala italiana in periodo covid, dimmi se è poco di questi tempi.
      Una volta arrivato in sala, rimando la questione giudizi a quello che ho scritto nel messaggio precedente ;)

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    5. Io tanti film belli e piccoli come in questo periodo ne ricordo pochi. Il covid ha fatto anche sì che i grandi film avessero paura di uscire per non guadagnare abbastanza e così c'è stato più spazio per gli altri

      Poi contano tanto anche i premi e forse Days aveva vinto qualcosa di importante, mi sembra a Berlino

      detto questo devo ancora vedè I saw the devil!

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    6. Io non ho mai detto che sti film non debbano passare al cinema, ho solo scritto che se li rilasciassero a gratis …forse , dico forse qualcuno sarebbe pure invogliato ad andarli a vedere-:)
      Ti faccio un esempio se avessi solo i soldi per un biglietto e dovessi scegliere tra questo e Parasite secondo te io , ma chissà quanti come me cosa sceglierebbero?
      Poi dico un altra cosa economicamente sti film dovranno dare un rientro alla sala a chi ci lavora con il cinema in tutti i suoi aspetti?
      Semplice domanda la mia eh..?
      Esempio te fai passare a gratis Days per un tot di tempo ..vedi come viene recepito dal pubblico e poi decidi se investire nella distribuzione con il prossimo film di quel regista.
      Una specie di indice di gradimento.
      Sarà antipatico ma se te devi investire nella distribuzione investirai sul sicuro , su qualcosa che fa guadagnare.
      Sennò restiamo in quattro gatti a seguire certe opere concettuali ..-:)



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    7. faccio fatica anche a rispondere, ahah

      però la supercazzola "non ho detto che non devono andare al cinema ma che se li dessero gratis sarebbe meglio" è stupenda ;)

      un abbraccio

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    8. Mamma mia, avevo lasciato il sedicesimo commento stamattina e adesso ce ne sono 40 haha (risata nervosa per sdrammatizzare i toni più in basso).
      A scanso di tutto dico che per me il cinema andrebbe pagato sempre, figurati, io mi incazzo persino se i film li mandano in contemporanea streaming gratuito-sala (cough Dune negli USA cough) perché anche solo togliere numeri simbolici a quest'ultima, cioè il numero dei biglietti strappati, è vergognoso.
      Lo scambio proiezione-soldi è l'anima del cinema da sempre, toglierlo ai distributori e registi che non fanno mainstream sarebbe pura crudeltà.

      Io quando critico un film (o dico che non c'è nulla di male nel criticarlo) penso piuttosto allo scambio qualità del film-tempo dello spettatore. Chi non rispetta questo patto non ha scusanti solo perché è un film fatto col nulla e arrivato in sala in Italia dall'Asia per miracolo. Anzi lo critico apposta, perché se uno spettatore occasionale lo vede, quello è un cliente perso per i distributori coraggiosi, che da allora a vedere film orientali non ci tornerà neanche in catene.
      Questo intendevo dicendo che Days è un privilegiato, non volevo certo sminuirlo :) tu Giuseppe queste settimane hai visto un sacco di bei film piccoli e alternativi, e sono contento per te. Ma è anche vero che tu stai in quell'anomalia cinematografica che è Perugia ;) io studio a Milano, che è una città enorme con un botto di cinema, e ti assicuro che se non era per il Beltrade di film piccoli non trovavo neanche l'ombra. E ci è andata bene che i filmoni di adesso (Dune, James Bond, The Last Duel, poi ci sarà Freaks Out) sono anche belli, sennò i cinema sarebbero ancora pieni di film delle grandi case, ma quelli peggiori.

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    9. Perfettamente d'accordo ;)

      ma qui comunque si sta creando un altro equivoco. Intanto tutto è partito da questa mia recensione non entusiasta del film, ma vorrei ricordarvi che Days ha medie altissime ovunque. In più è girato da quello che viene considerato uno dei maestri del cinema mondiale. Insomma, per la recensione di un coglione è partito un discorso assurdo ;)

      sì sì, perugia isola felice

      oggi vado anche a vedere Petite Maman della Sciamma e in settimana France di Dumont ;)

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    10. Comunque vai al Beltrade!
      Ma lo sai che st'ultimo mese hanno messo 3 volte recensioni del buio come ufficiali sulla loro pagina? so stati carinissimi, io manco li conosco (ora però ci siamo scritti). Poi la cosa incredibile è che non è che hanno fatto una rassegna stampa con tante ma presero solo quelle di qua. Boh, ce so rimasto veramente ;)

      speriamo non hanno visto questa qua però, ahah ;)

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  6. Mi sembra che te voglia leggere come ti fa comodo .
    Comunque ormai ho imparato quando con te è meglio lasciar perdere.
    Ricambio l’abbraccio-:)

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    1. ho cercato de risponde nel modo più carino possibile :)

      perchè dopo 12 anni che lotto per fa arrivà sti film in sala legge quello che scrivi te te lo giuro me fa cadè dalla sedia ;)

      spero che non tanti abbiano i tuoi pensieri altrimenti è veramente la fine

      e spero che altri milioni di film come Days arrivino in sala, sempre di più

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    2. Cioè, davvero, più lo rileggo più me sento male

      "seconte te se devo andà al cinema e sceglie tra questo e Parasite cosa svelgo?"

      quindi conviene che li fanno vedere gratis perchè tanto la gente andrà sempre a vedere gli altri

      mamma mia Max, ahah

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  7. No non era questo il mio intento.
    Io sto parlando di pubblicità di farli conoscere certi film.
    Anche quelli che a me potrebbero far cagare.
    Ma te una volta non facevi cineforum o cose del genere?
    Io sto dicendo che se certi film entrassero nelle sale come parte di un progetto più ampio.
    Tipo che ne so , far conoscere il cinema d’autore orientale al grande pubblico una maniera sarebbe quella di invitare la gente a vedersi sti film che probabilmente , e non credo di dire un eresia ,la maggior parte di loro si sognerebbe di pagare un biglietto per andarli a vedere in sala .

    Non capisco dove ci sia da scandalizzarsi su quello che ho scritto?
    Non ho scritto CHE NON DEVONO ARRIVARE IN SALA.
    Poi Giuseppe c’è poco da girarci intorno certi film non troveranno mai il riscontro del grande pubblico perché che a te piaccia o meno la maggior parte li considererà delle cagate pazzesche .
    E non sto a discutere se effettivamente son cagate o meno sto discutendo solo sul fatto di farle conoscere ste cagate o capolavori ( dipende dai punti di vista) a più gente possibile.

    Se la gente continuerà a vedere lo stesso i blockbuster i cinepanettoni e non so che altro ,guardati la classifica dei film più visti della settimana di Sauro per vedere cosa piace alla gente.. a scapito di un offerta gratis di film di “ qualità “ beh..non so che farci.
    A te non fregherà niente ma manco a me.

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    1. Il discorso di Max è ampiamente condivisibile.

      D'altronde ciò che lui e tu Giuseppe avete illustrato accade in tutti gli ambiti, dal Cinema alla Musica, dalla Letteratura all'Arte...

      Tutti i tipi di produzioni, inevitabilmente, si posizionano (man mano che passano gli anni) in dei "contenitori" perconfigurati: dai blockbuster ai film di qualità, da quelli misconosciuti ai cult, dagli aborti a quelli più amati dal pubblico.

      Una dimostrazione, per quanto statisticamente insignificante, è stata sempre confermata dal sondaggio di fine anno proposto da Giuseppe ai suoi lettori: praticamente ogni anno sono stati sempre presenti una ventina\trentina di titoli che, al cinema, difficilmente hanno superato il milione di euro d'incasso o giù di lì...

      Cosa significa ciò?
      Semplicemente che esistono (e sempre esisteranno) film, dischi, libri e quant'altro di nicchia, un insieme enorme di cultura che, purtroppo, per dinamiche scontate, non sarà mai conosciuto (e men che mai apprezzato) dalla massa.

      Stiamo quindi parlando di elitarismo?
      Ni.

      Anche nell'underground c'è tanta melma esattamente come nelle mega produzioni destinate alla massa ma, a volte, alcuni conoscitori di universi "esotici" se la tirano un po' troppo (cit. "Conosco cose che voi umani neanche immaginate...") finendo con il mettere in atto comportamenti alquanto elitari e snobistici.

      Ovviamente tutto è rimesso all'intelligenza e saggezza dell'individuo; il conoscere materiale misconosciuto ai più non è indice di maggiore cultura o maggiore capacità analitica e di giudizio.

      Certamente però non si può sperare che tali prodotti (quelli di nicchia) facciano presa sulla massa, per definizione poco o per nulla dotata di sensibilità e cultura artistica.

      Ritengo però importante che, per fare un esempio, titoli di più ampio respiro (Max ha citato saggiamente "Parasite") possano fare da traino per conoscere determinate cinematografie certamente distanti dalla nostra cultura occidentale e latina.

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    2. max, ho 44 anno e so leggere, ma che me hai preso pe scemo?

      hai scritto 3 VOLTE che film così dovrebbero farli vedere gratis, ma di cosa stiamo parlando?

      iol tuo qua sopra è un delirio assurdo che poi in qualche modo hai cercato di modificare

      ma è tutto scritto sopra

      e non ho capito il discorso di Rael sinceramente

      cioè, tutto giusto, ma che c'entra?

      io contestavo Max quando diceva (3 volte) che certi film dovrebbero farli vedere gratis

      chi ha detto che vorrei che li vedessero tutti? chi ha detto che non so che sono di nicchia e poco conosciuti?

      mai detto
      contestavo l'assurdità per cui il cinema piccolo dovrebbe esser passato gratis perchè sennò non lo vede nessuno

      sta cosa, scusate il francesismo, mi fa vomitare ;)

      è come dire che l'artigiano o il piccolo negozio dovrebbero chiudere perchè tanto tutti vanno dai grandi marchi o ai centri commerciali

      ma stiamo scherzando?

      lotto da 12anni per avere sti film in sala e quindi quando si arrivano, che le vedano 3 persone o un milione (non mi interessa) per me è sempre uan grande cosa

      ma secondi voi a me interessano gli incassi?

      boh, il discorso di Rael era off topic

      io, semplicemente, dicevo che certi film DEVONO arrivar ein sala, è cultura. Per il resto me ne frego della nicchia o del successo ma dire che sarebbe meglio che li facciamo vedere gratis è la cosa più "contro di me" che qualcuno possa scrivere su sto blog

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    3. E se c'è gente scema come me che spende 7 euro per andare a vedere sti film in sala, ecco, in qualche modo rispettatela

      noi siamo contenti così ;)

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    4. Anni di lotte per avere certo tipo di cinema in sala e poi siccome "non lo vede nessuno" o "non è presente nelle classifiche" o "è di nicchia" allora sarebbe meglio non uscisse in sala, mamma mia, ma che stiamo sherzando?

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    5. Caro Giuseppe, credo che tu non abbia capito il mio discorso.

      Eliminiamo subito qualsiasi equivoco: sono d'accordo che più film di nicchia vadano in sala e meglio è per la Cultura di tutti. Punto.

      Adesso veniamo a ciò che ho scritto.
      Ho voluto mettere in evidenza il perché, inevitabilmente, ci saranno sempre film, libri e dischi di nicchia, sempre e comunque.

      Essere di nicchia non vuol dire essere materiale di scarto o di seconda scelta (tutt'altro!!!) ma semplicemente accettare (più o meno passivamente, con più o meno delusione) che determinati prodotti non incontrano il favore del pubblico, punto.

      Quanti titoli vengono tradotti ed immessi nel mercato italiano e sono qualitativamente (dal punto di vista artistico) assolutamente ignobili, vere e proprie ciofeche???
      Tanti, molti, troppi.

      Come mai allora vengono spesi soldi per tradurli e per distribuirli?
      Per una sorta di scommessa, perché la casa distributrice pensa che tale titolo possa suscitare interesse (e quindi incassare) quando, quasi sempre, si tratta di delusioni e di soldi buttati.

      Per fare un esempio banale, la Koch Media (in particolare la collana Midnight Factory) spesso importa titoli interessanti che altri distributori, ben più grandi ed importanti, assolutamente non considerano.

      Questo è un piccolo esempio di come non bisogna fare di tutte l'erba un fascio: ben venga una maggiore apertura a cinematografie sconosciute alla nostra cultura ma non diamo per scontato che tutto quello che è "esotico" sia bellissimo e meraviglioso a prescindere.

      Credo di aver cercato di chiarire il più possibile la mia opinione.

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    6. non c'è una sola virgola di quello che hai scritto che non firmo col sangue, perfetto

      ma, ripeto, non c'entra nulla con il motivo per cui ho trovato i commenti di Max assurdi

      non credo che tu pensi che a quel punto è meglio dare le opere d'arte gratis per farle conoscere perchè altrimenti tanto non le vede/ascolta nessuno

      cazzo, applaudiamo sti pazzi che rischiano

      poi che nella nicchia ci sia merda madonna, certo

      ma in tutto sto post dove ho scritto io che il cinema di nicchia è bellissimo? mai

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    7. In realtà siete voi che avete allargato il discorso a tanti altri aspetti mentre io, timidamente, mi stavo soffermando solo su quel concetto di Max

      tutte le altre righe son belle, condivisibili, interessanti

      ma non cancellano quelle 3 frasi si Max, si possono abbellire i discorsi quanto vuoi, aprire parentesi, cambiare discorso, ma quelle affermazioni sono nero su bianco qua sopra

      e io, se rileggi, ho contestato sempre quelle

      delle altre me ne frego, non nel senso brutto del termine (interessantissimo il tuo discorso) ma perchè la discussione accesa era su una cosa ben precisa ;)

      un abbraccio

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  8. Oh il Signore sia lodato!
    Grazie Fabrizio
    Ps . Ho letto solo le prime righe ma ci tornerò con più calma , grazie ancora …

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    1. Max, ripeto, non sono scemo...

      comunque per me finita qui, davvero, ho già speso troppe parole

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  9. Sto rileggendo più volte le cose qua sopra e, ripeto, non ci sto credendo...

    purtroppo voi capirete molto di cinema (magari più di me) ma di distribuzione non sapete nulla

    e io che da 10 anni parlo con i distributori e conosco la fatica che fanno per avere 3 sale in tutta italia, la gioia di trovarle, la soddisfazione di aver trovato un piccolo spazio e poi leggere qua che "non sarete mai famosi, la gente considera i vostri film di merda e andrà a vedere Parasite, la prossima volta fate vedere il film gratis almeno lo conosceranno!"

    non li mando qui a leggere altrimenti se suicidano

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    1. Guarda Giuseppe che se continui con questi toni dimostri REALMENTE di non aver compreso NULLA del mio pensiero.

      Rileggi perché non hai ancora capito che sono dalla tua parte ma che, ti sembrerà paradossale ma non lo è, comprendo anche il pensiero di Max, aldilà della sua "uscita" sulla gratuità.

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    2. Rael, ma infatti io mi sto riferendo solo a Max eh

      ilo tuo discorso, l'ho scritto, per me era perfetto ma non c'entrava niente col punto focale della mia arrabbiattura che è SOLO E SOLTANTO quel dire di Max che sti film andrebbero fatti vedere gratis perchè tanto non li vede nessuno

      posso dire che sta cosa è terribile? non ho altri aggettivi, terribile

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    3. La frase di Max, a mio parere, è buttata lì, come quando uno vede un film (afghano o statunitense non importa" e commenta con un "non darei neanche un centesimo agli attori e al regista invece una decina di calci in culo!" e poco importa se il distributore (che ha sicuramente investito in quel titolo) si offende, s'incavola o si suicida: se un film fa schifo tale rimane, anche se girato in Nauru dal regista gambese con attori lettoni.

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    4. ecco il tuo errore, hai inteso Max come battuta

      invece non lo è

      leggi i primi commenti, i primissimi appena sotto la rece

      anche io pensavo fosse una battuta

      poi lui stesso risponde così

      "Non stavo scherzando-:)
      Sarà pure grande cinema ma sempre in quattro gatti eravate in sala.
      Al di là del merito del film credo che una maniera per far conoscere film come questo così distanti dai vari film mainstream sarebbe di passarli gratis."

      direi che c'è poco da aggiungere ;)

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  10. Secondo me li dovresti mandare a leggere invece perché almeno capiranno quello che intendevo io con il mio discorso.
    Che non è la conclusione che sei arrivato te.
    Ti sei arrabbiato ?
    Mi spiace non era mia intenzione..ma non cambio di una virgola quello che ho scritto .
    Lo penso.
    Ma spero che il tempo mi farà cambiare idea.

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  11. Buongiorno.
    Allora come Enrico anch’io ho letto tutti i commenti stamattina e li sto ancora rileggendo.
    All’onore del vero voglio sottolineare che ieri sera dopo la mia risposta a Rael su quel commento dove scriveva che condivideva il mio pensiero le cose successe dopo le ho lette a frammenti e poi alle Otto ho magnato e non ho seguito più il cellulare.
    Infatti la tua risposta Giuseppe dove scrivi che non sei scemo non l’avevo mica capita…
    Mi sembra sia nato un grosso fraintendimento di quelle che erano le mie intenzioni.
    Anzi tutti i tuoi commenti mi sembrano un processo alle intenzioni.
    Dico solo una cosa , di tutto sto pippone che hai sollevato c’è solo una cosa che mi fa veramente male.
    Solo una .
    Quando ironizzi sul fatto che non mi intendo di cinema.
    Hai ragione , non è niente di nuovo è la verità.
    A volte più o meno sottilmente ti piace affondare la lama ma con me che senso ha?
    Che sei meglio di me nel cinema lo sai ed è un dato di fatto , perché rimarcarlo con frasi come “ voi che poi è più un te ..che capite più di me di cinema..”
    Sta cosa fa male davvero.

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    1. In realtà ho detto proprio il contrario...

      Ovvero che probabilmente sia te che Rael capite più di em di cinema, sicuramente non di distribuzione

      Non ero ironico, nella discussione qua sopra non conta niente sapere di cinema o no, non si è parlato mai di livello di film. Nella discussione qua sopra si parla di come sia per me inconcepibile auspicare che le piccole case di distribuzione invece che farsi il culo per far vedere questi film a "4 gatti" dovrebbero promuoverli gratis

      non usciamo dal seminato un'altra volta, già s'è fatto troppe volte ;)

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    2. Caro Giuseppe, non mi è mai piaciuto fare distinzioni e/o classifiche di saggezza.

      Io ho una certa conoscenza del Cinema che arriva ad un livello (per altro ci sono generi che non rientrano nelle mie corde e che sconosco completamente) che è sicuramente maggiore di alcuni e minore di molti altri, esattamente come te e come gli altri tuoi lettori.

      Non ho esperienza di distribuzione cinematografica ma quella musicale l'ho conosciuta in maniera alquanto approfondita e, intuitivamente, non penso ci sia tanta differenza tra le due tipologie...

      Far vedere un film a "4 gatti" è lo stesso che fare ascoltare un disco a "4 cani", niente di più, niente di meno.

      La frase di Max, per me, rimane ciò che mi appare: una battuta veloce senza chissà quali profonde riflessioni al suo interno.

      Capisco che tu possa esserci rimasto male perché, di fatto, anche tu (come i distributori) partecipi a questa "guerra" per far conoscere ciò che al pubblico viene, preventivamente, negato.

      Niente di nuovo sotto il sole, io facevo lo stesso con i dischi: battaglia persa in partenza. :)

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    3. Ok, riavvolgiamo il nastro e facciamo che sì, "era una battuta senza profonde riflessioni al suo interno"

      anche se leggendo qua sopra viene detto l'opposto, non era una battuta e c'erano dentro profonde riflessioni

      ma, davvero, famo na risata e pensamo che era na battuta, è meglio per tutti

      sì sì, alla fine penso che il tipo di battaglie e le difficoltà siano molto simili. Tra l'altro io stesos ho in progetto la distribuzione tra non tanto tempo. Si fa per passione, non per soldi :)

      e credo qualsiasi piccolo film si riesce a distribuire alla fine, sia una grande gioia ;)

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    4. Proprio così Giuseppe, esattamente la stessa gioia che provavo io quando riuscivo a far appassionare qualcuno ad un disco o ad un artista/band. :)

      Ad ogni modo ci siamo dilungati fin troppo su questo argomento, direi di passare oltre.

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  12. Ma tanto non cambio idea 😂😂😂 non fa per me

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    1. Oddio, dove ho detto mezza cosa sul farti cambiare idea,ahah

      stanne alla larga!

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