Pagine

28.8.22

Recensione: "Occhiali Neri"

 

Argento, ad oltre 80 anni, ci riprova ancora.
Bisogna essere onesti, Occhiali Neri è meglio dei suoi ultimi disastrosi film, ovvero quelli di tutta la sua filmografia degli ultimi 20 anni.
Meglio de Giallo, Il Cartaio, La Terza Madre e Dracula, vero, ma semplicemente perchè, a differenza di questi, non rischia nulla e rimane in un piatto assoluto che non è bello, non è interessante, non è divertente, non è nulla ahimè.
A questo punto rivoglio i suoi scult trash.
Una sceneggiatura inesistente, senza un'idea. Una storia che vorrebbe quasi essere umana e carica di sentimento ma che non emoziona un solo secondo.
La parte gialla completamente inesistente, con un killer subito mostrato, che non ha carisma, che non ha uno scopo.
La Pastorelli non lo so, non riesco nemmeno a giudicarla in un contesto simile.
Ahimè, che noia

Eppure stavolta c'avevo mezzo creduto.
Oddio, è vero che ogni 30 pareri che ricevevo su Occhiali Neri ce n'erano 20 che lo definivano "terribile", 5 "bruttino" e 5 che, in qualche modo, lo salvavano (e tra questi 5 capitavano pure alcuni che arrivavano al "bello").
Però, ecco, percepivo un mood diverso, come se Argento in qualche modo fosse tornato (quasi) ai fasti di un tempo(issimo) e che solo per colpa di questi suoi disastrosi ultimi 20 anni magari si giudicava male anche il suo ultimo lavoro.
Ecco, ora che l'ho visto posso dirlo.
No, nessun ritorno, manco minimo, all'Argento che fu.
E sì, Occhiali Neri è brutto.

Il problema - e qui giuro che non sono ironico - è che non è così brutto.
Non è un Cartaio, non è una Terza Madre, non è un Dracula.
Perchè quelli erano cult così brutti che, almeno per me, era divertentissimo vedelli, specie in compagnia.


No, qui siamo nei terreni della noia completa, di una sceneggiatura che è vicina al nulla cosmico (mentre nei 3 film scritti qua sopra c'erano almeno scritture coraggiose, disastrose ma originali) per un film che per una buona metà viaggia sui terreni della sufficienza (ma a che pro -  per un regista così grande - tornare ad 80 anni a fare un film che, se proprio vogliamo esse boni, pò esse sufficiente? Se la risposta è "l'amore per il cinema" allora va benissimo, onore Dario) dicevo, per quasi un'ora viaggia sulla sufficienza per poi, nell'ultima mezz'ora, trasformarsi in un autentico naufragio, senza un'idea, senza mezza cosa credibile, senza nemmeno un timido e magari disastroso colpo di scena per farcelo ricordare.

Occhiali neri è un film scritto troppo male. O meglio, un film che non ha un solo personaggio, una sola scena, un solo dialogo, un solo snodo narrativo che riesca ad emergere dalla normalità e dal millemila volte già visto.
Eppure il prologo con l'eclisse, bruttino ma evocativo, lasciava presagire una possibile tematica interessante - l'eclisse appunto - che invece scompare completamente dalla trama e da ogni possibile lettura (a parte l'analogia scontata di eclisse-cecità).
Ed entriamo in un film visto duemila volte in cui c'è un solo scopo, cercare di costruire qualche scena per usare Stivaletti.
E, come sempre nel cinema di Argento, c'è l'ossessione per il collo.
La prima vittima viene sgozzata, un'altra viene strangolata, un altro viene azzannato al collo dal cane, n'altra ancora, in una scena al limite del trash, veramente sconcertante e questa sì degna degli ultimi 20 anni argentiani, dicevo un'altra (non dico nemmeno chi) viene tipo strozzata da un serpentone-anguilla in una laguna che arriva nel film così, a caso, come arrivasse da un altro film.
Sempre il collo, sempre.
E, diciamocelo, a me ste ossessioni che ha un regista, sia formali che di trama, piacciono abbastanza. Vedere le sue soggettive (ne avremo una anche del cane, non nuova in Argento), sentire le sue colonne sonore (anche in questo film le solite piacevolissime argentiane), ritrovare Stivaletti e i suoi colli squarciati, ecco, non mi disturba.
Argento ha un suo marchio e delle sue fisse, nessuno vuole togliergliele.
Il problema è che se oltre questi "autorimandi" non c'è altro di interessante allora sarà sempre meglio riguardarsi, foss'anche per la 200ima volta, i suoi capolavori passati.

Ma che poi con lui uno si aspetta spesso il colpo di scena o comunque una trama interessante che, anche se con sopra un film brutto, ti tiene lì appeso.
Qui, niente.
L'assassino che ci viene rivelato subito.
Quel furgone bianco mostrato 37 volte, tanto che ad un certo punto sembrava de esse in Brivido de King.
I 20 minuti finali che uno se dice "ok, ma non pò esse solo questo dai, ce deve esse un'idea o un capovolgimento, che so, tipo scoprì che il cinesino in realtà era in combutta con l'assassino per vendicasse della morte dei genitori" e invece arrivi al finale che davvero è tutto lì, davvero non c'è un'idea, davvero oltre quello che abbiamo visto non c'è nulla.
E dispiace, dispiace tanto, sia perchè vedè un film brutto di un grandissimo è sempre triste sia perchè, a quel punto, ce se vorrebbe divertì con qualcosa de veramente indimenticabile, qualcosa di più trash e originale.
Che poi qualche scena che funziona c'è, non dico a livello narrativo ma visivo.
I due inseguimenti con l'auto ad esempio, o la Pastorelli che fugge col bimbo tra i vicoli de Roma, oppure l'incidente iniziale, o la prima mezz'ora dove un pochino l'atmosfera di "paura del killer" c'è.


Però in mezzo a tutto questo ci sono scivoloni terribili.
Come la Polizia che trova i filmati del furgone del killer, e uno fa "controllerei la targa" e l'altro "sì, vero, controllala, non si sa mai".
O Asia Argento che a una cieca glie dice "ecco, questo è il tuo bastone bianco"
O la stessa Asia che ha una t-shirt con scritto il suo ruolo nel film.
O la colf che per due volte fa finta di pulire in attesa dello sviluppo della scena.
O la terribile sequenza dei poliziotti-assistenti sociali (non ho capito che sono di preciso, ma colpa mia, ero davvero super disinteressato a quel punto), con quello maschio che sembra sotto l'effetto de cocaina, non sta fermo, agitato, salta i muri, corre di qua e di là, e poi muore come un coglione non spostandosi davanti a un furgone che arriva da 50 metri di distanza, e poi lei che boh, more per uno sportello che gli aprono addosso, e poi i due corpi che nell'inquadratura dopo sono messi in maniera completamente diversa.
La scena delle anguille non riesco manco a commentalla.
Ma a dimostrazione che Argento resta e resterà sempre uno dei più grandi in alcuni aspetti peculiari ma non certo uno capace de raccontà emozioni (fuori dalla paura) ed empatie, c'è la scena della Pastorelli e del bambino cinese, quella dove glie dice che è morta la mamma, che pò diventà la scena più cringe del 2022.
Ma poi il cane finale, cane che l'assassino aveva già addestrato e che, senza motivo (i cani non fanno questo, mai, solo quei pochissimi addestrati ad uccidere), assale e massacra lo stesso assassino (istruttore).
Mamma mia.
E la Pastorelli che, ricordiamo, NON vede la scena essendo cieca (e il cinese non le dice niente) ma capisce che sono salvi.
E il finale all'aereoporto...
E gli ultimi 20 secondi, un altro tentativo di raccontare un'emozione, che invece si rivelano dei 20 secondi finali imbarazzanti, che il film finisce e te dici "no, non pò finì così".
Boh, io c'avrei provato anche a salvallo, volevo a tutti i costi fallo, ma così non ce se riesce.
Però una cosa me la ricorderò sempre.
E' un rebus.
Sono della Pastorelli.
Sono due.
E no, non sono gli occhi

5

10 commenti:

  1. Guarda, i due amici che erano con me lo hanno salvato. Uno è addirittura a definirlo "fulciano" e io sono dovuta diventare non cieca, bensì muta, per non asfaltarlo di bestemmie. Mi sono riscoperta signora solo ricordando che, forse, si riferiva al Fulci de Il fantasma di Sodoma, e allora potrei capire. Di questo orrore noiosissimo salvo solo i primi 5 minuti con l'eclissi inutile, ben diretti, d'atmosfera, interessanti. Dopodiché, il vuoto. Il pendolone. Il "A CI'!!!" oppure "STO CCECATA!!!" ogni tre secondi. Il killer puzzolone. Le anguille assassine. Il "tua madre è morta, scusa, non te lo volevo dire, l'ho uccisa io ma per sbaglio, eh, non volevo" e nemmeno un vaffa da parte del bambino cinese.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per avermi fatto ridere esorcizzando la pena della visione in sala :.D
      A quello che ha osato insultare il povero Fulci così, due settimane sui ceci a visionare ripetutamente Giovannona Coscialunga, L'Esorciccio e La Polizia s'Incazza

      Elimina
    2. Ahah, me ero dimenticato "A ci" !

      Anche te vedo che hai particolarmente apprezzatto la scena madre della...madre

      madonna

      Ho visto gente, e non dico chi, che l'ha definito un mezzo capolavoro

      Elimina
  2. Terribile, tremendo. La Pastorelli abbaia per tutto il periodo (dove è finita la splendida attrice di "lo chiamavano Jeeg Robot?")..sorvolo sul killer puzzone....Per quanto mi riguarda la pietra tombale definitiva della carriera del Darione Nazionale...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È finita che un regista deve saperlo dirigere gli attori. E Tutti gli attori negli ultimi 30 anni con Argento hanno cannato. Fai te di chi è la colpa.
      Detto questo non l’ho trovata così malvagia e in alcuni tratti pure convincente certo con quei dialoghi e quella sceneggiatura avrebbe fatto pena pure Meryl Streep

      Elimina
    2. Eh, ma infatti io, come dice il secondo anonimo, non so riuscito a giudicalla

      In una parte come quella come fai a capì quanto vale n'attrice? A me non è manco dispiaciuta, il problema è quello che deve dì...

      Elimina
  3. Il vero rebus di questa recensione è il voto 5, a meno che, per restare in tema, tu non abbia assegnato due punti e mezzo a tetta per la Pastorelli ;)
    Che forse con quel aspetto da venditrice di porchetta romana ci sta a fare la prostituta, ma se apre la bocca abbaia e non la distingui più dal cane.
    Asia sarà l'età, ma l'ho trovata la migliore di tutto il film (capirai), e vederla fa quello stesso effetto contrastante di quando vedi un tuo ex compagno di scuola che però ti stava antipatico. A lei il merito di avermi strappato l'unica risata del film, quando scappa per il campo inseguita dal killer e urla come un faro da nebbia indemoniato.
    Concordo infinitamente con Babol più sopra sul resto del film, un obbrobrio di noia mortale, che dimostra quanto ormai Argento sia solo il guscio vuoto di sé stesso. Veramente triste destino per un maestro che, con tutti i difetti, aveva una sua poetica inimitabile, che faceva sembrare i suoi film gli incubi di un bambino (espressione che credo lessi proprio qui sul blog).
    Ora invece abbiamo il nulla cosmico che qualcuno è anche riuscito a salvare, omicidi di una banalità disarmante, personaggi che muoiono per uno sgambetto, il bambino cinese che sembra Leslie Chao di Una Notte da Leoni ma non divertente, lei che se lo prende in casa senza fare una piega, il cane che si libera e risolve la situazione perché sì.
    Mi fermo dicendo che durante la scena delle anguille mi sono arreso, e mi sono messo a guardare il mio compagno di visione che scuoteva la testa in rifiuto di ciò che stavamo vedendo.
    Voto 0 (anzi 1, è così mediocre che lo zero non se lo merita)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, 5 è il mio voto giusto, i film da 2-3-4 sono altri...

      Se avessi messo 3 a questo allora al Cartaio e Dracula vari che davo?

      Asia me sa in rece non l'ho manco commentata (non ricordo) ma sì, in effetti è abbastanza incredibile che abbia il personaggio più sobrio e misurato del film. Sono passati solo 4 giorni e non ricordo manco come more, probabilmente con la scena che citi te

      EH, come ho scritto anche io qui non è questione di film bruttissimo (come altri suoi) ma di noia assoluta e di nulla quasi assoluto, che è pure peggio me sa

      Credo che siamo tutti concordi che la scena delle anguille batte tutto e rimarrà il best moment del film!

      Elimina
    2. Il tuo ragionamento lo trovo giustissimo, infatti in realtà è pure il mio. Un film mediocre è infinitamente peggio di uno brutto, con quello brutto o ti diverti o impari dai suoi fallimenti cosa non va fatto al cinema. Quello mediocre ti annoia, non impari niente, perdi solo tempo.
      Per questo preferirei piuttosto Dracula ad Occhiali Neri hahaha (sai che il Cartaio mai visto?). Ma in fondo non mi piace usare i voti, quindi vuol dire poco :,)

      Elimina
    3. Direi che siamo perfettamente in linea

      Rivedrei 10 volte Dracula e Cartaio, MAI, MAI, questo, manco sotto tortura

      Elimina

due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao