Ivan Paio è un amico e lettore del blog da un paio (ahah) d'anni credo.
Ha sempre commentato magari poco ma con grandissima attenzione e competenza.
Ricordo che al tempo mi scrisse che aveva un blog. Andai a visitarlo e vidi che era in inglese. Trovai la cosa straordinaria (noi italiani restiamo sempre sbalorditi quando troviamo uno che sa alla perfezione l'inglese) non tanto per la cosa in sè ma perchè mi immaginai quanta competenza di quella lingua devi avere per fare post non "tecnici" ma discorsivi come, ad esempio, può essere l'analisi di un film.
Se poi aggiungiamo che Ivan è laureato in matematica la sua poliedricità è ancora più curiosa ed interessante.
Due mesi fa ha aperto zitto zitto un blog IN ITALIANO (festeggiamenti per tutti noi che conoscicchiamo l'inglese ma che senza italiano non viviamo).
L'ho seguito, gli ho dato due piccoli consigli ed ho aspettato che mettesse "ciccia" per poterne parlare.
E adesso il blog di ciccia ne ha abbastanza e Ivan lo aggiorna veramente di frequente.
Ivan è un animale da sala, recensisce quasi tutti film appena usciti.
Buffo che, per ora, abbia recensito solo film in sala (Dolan, Sully, Elle, Loach, Dardenne, Plà etc...) o cult degli anni 60, senza vie di mezzo.
Quello che però è più importante è che Ivan sa scrivere, ha competenza e, soprattutto, identità, personalità.
Certo, malgrado le sue rece siano molto stimolanti, per niente noiose e personali sempre studente di Matematica rimane, quindi c'è anche un certo rigore e poca attitudine allo sbraco (vedi sottoscritto)
Date un occhiata a questo ragazzo anche se, purtroppo, la penultima rece che troverete è una mezza stroncatura a Dolan.
Forse non era il momento migliore per visitarlo, ahaa
Cercate, specie gli ultrà dolaniani, di andare oltre, pensate che ognuno ha i suoi registi amati e non.
Visitatelo, leggete altro, vi piacerà.
Ancora ha solo un paio (ahahahaha) di lettori fissi, rimediate.
Il blog è qua sotto, cliccate sul titolo
Segue la (notevole) presentazione di Ivan
L'UOVO DEL CURATO
Perché un blog di cinema?
Uh... se intendi perché di cinema e non di altro, ti posso dire che è l'unica arte che mi interessa in tutte le sue forme, a prescindere da generi, epoche o autori. Non ho nessun filtro, sono sempre in esplorazione, amo allo stesso modo il più becero cinema di Hollywood e i film di marionette cecoslovacche. Ho giusto qualche piccolo problema con i film di mafia, che mi fanno star male fisicamente.
Se però intendevi perché un blog e non una moleskine, faccio più fatica a rispondere... una volta non mi sarebbe mai passato per la testa di mettere nero su bianco i miei pensieri, tantomeno in uno spazio pubblico.
Se invece intendevi perché un blog e non due, beh ti sbagli, avevo un altro blog prima di questo.
Non mi sembrava una domanda ambigua. Perché sei sempre così polemico?
Polemico, dici? La tua affermazione è un po' come l'uovo del curato: eccellente solo in parte. Conosci la storia dell'uovo del curato che dà il nome al mio blog, vero? Beh, è un'espressione inglese che mi mette istantaneamente di buon umore...
Ma veramente...
...dunque c'è questa vecchia barzelletta in cui un umile curato di campagna viene invitato a pranzo dal vescovo. Ogni commensale ha un uovo sodo nel piatto, e ad un certo punto il vescovo dice al curato, "signor Jones, temo che le sia capitato un uovo guasto", al che il curato per non offendere il padrone di casa risponde, "oh no, signor vescovo, le assicuro che in parte è eccellente!"
È una cosa che mi fa morire dal ridere!
Davvero molto interessante. Provo a riformulare la domanda: perché sei sempre così polemico?
Ah già. Beh sai sono fatto così, non posso farci niente. Quando guardo un film, per me è vitale chiedermi se si tratta di un'impostura, se la finzione viene messa al servizio di un'idea o di un'ideologia, insomma se il regista è animato da intenzioni oneste oppure mi sta coglionando. Nella mia prima recensione parlai de "La scelta di Barbara", film tedesco che mi fece arrabbiare moltissimo perché raccontava la storia di una donna apparentemente libera di scegliere, ma che in realtà si trovava in un vicolo cieco, una trappola architettata dal regista allo scopo di dimostrare che nella Germania dell'Est non si viveva poi tanto male. Ecco, sono piuttosto sensibile a questo genere di sotterfugi, mi viene un desiderio istantaneo di smontarli per smascherare l'inganno.
Ma il cinema è inganno per definizione... e "La scelta di Barbara" era un bellissimo film, che mi stai a dire?!
Eh no, non sono per niente d'accordo! Certi film sono delle truffe belle e buone, come quel vecchio film, "L'attimo fuggente", propugnatore di una libertà fasulla e prefabbricata. Come se dei ragazzini ricchi e viziati avessero qualcosa da perdere a ripetere poesie altrui e saltare sui banchi di scuola!
Terremo la tua opinione nella dovuta considerazione. Un tempo avevi anche un blog in inglese, ora defunto. Perché questa scelta bislacca?
Ti ringrazio per la domanda. All'epoca leggevo molto i critici americani e mi venne naturale provare a scrivere in quella stessa lingua, anche se non la padroneggiavo affatto. È stato anche il motivo per cui alla fine ho abbandonato il blog: troppa fatica! C'era però un grande vantaggio a scrivere in una lingua che non era la mia: mi sentivo protetto, come se in realtà fossero le parole di qualcun altro.
Le parole di qualcun altro... ma certo, capisco perfettamente quello che vuoi dire (*coff coff*). Oltre al blog hai avuto altre esperienze di scrittura in passato?
Dunque, fammi pensare... ecco, alle elementari ci obbligavano a tenere un diario in cui dovevamo raccontare i fatti salienti di ogni giornata che dio mandava in terra, sabati e domeniche comprese, cosa che puntualmente mi mandava nel panico perché mi sembrava che non succedesse mai niente che meritasse di essere raccontato, un po' come in quel romanzo di Sclavi. E poi avevo un taccuino su cui annotavo i sogni.
Vediamo se ho capito. La più recente esperienza di scrittura nella tua lingua madre risale a quando bagnavi il letto. Vent'anni più tardi, quando hai ripreso la penna in mano, hai scelto una lingua in cui faticavi ad esprimerti. E per finire hai intitolato un secondo blog a una barzelletta che fa ridere solo te, e dove ti proponi di smontare quei film che secondo il tuo illustre parere sono delle imposture. È corretto?
Per niente! Come ti ho già detto ogni film mi lascia qualcosa, ma per me è fondamentale chiedermi...
Ho capito, ho capito! Mi piacerebbe sapere cosa pensano i tuoi amici di questa idea balzana del blog...
Ehm... a dire la verità non lo sa nessuno.
Perbacco! questo è quello che si dice avere il bernoccolo degli affari. Ora scusami ma ho un impegno urgente sul pianeta terra...
Ha sempre commentato magari poco ma con grandissima attenzione e competenza.
Ricordo che al tempo mi scrisse che aveva un blog. Andai a visitarlo e vidi che era in inglese. Trovai la cosa straordinaria (noi italiani restiamo sempre sbalorditi quando troviamo uno che sa alla perfezione l'inglese) non tanto per la cosa in sè ma perchè mi immaginai quanta competenza di quella lingua devi avere per fare post non "tecnici" ma discorsivi come, ad esempio, può essere l'analisi di un film.
Se poi aggiungiamo che Ivan è laureato in matematica la sua poliedricità è ancora più curiosa ed interessante.
Due mesi fa ha aperto zitto zitto un blog IN ITALIANO (festeggiamenti per tutti noi che conoscicchiamo l'inglese ma che senza italiano non viviamo).
L'ho seguito, gli ho dato due piccoli consigli ed ho aspettato che mettesse "ciccia" per poterne parlare.
E adesso il blog di ciccia ne ha abbastanza e Ivan lo aggiorna veramente di frequente.
Ivan è un animale da sala, recensisce quasi tutti film appena usciti.
Buffo che, per ora, abbia recensito solo film in sala (Dolan, Sully, Elle, Loach, Dardenne, Plà etc...) o cult degli anni 60, senza vie di mezzo.
Quello che però è più importante è che Ivan sa scrivere, ha competenza e, soprattutto, identità, personalità.
Certo, malgrado le sue rece siano molto stimolanti, per niente noiose e personali sempre studente di Matematica rimane, quindi c'è anche un certo rigore e poca attitudine allo sbraco (vedi sottoscritto)
Date un occhiata a questo ragazzo anche se, purtroppo, la penultima rece che troverete è una mezza stroncatura a Dolan.
Forse non era il momento migliore per visitarlo, ahaa
Cercate, specie gli ultrà dolaniani, di andare oltre, pensate che ognuno ha i suoi registi amati e non.
Visitatelo, leggete altro, vi piacerà.
Ancora ha solo un paio (ahahahaha) di lettori fissi, rimediate.
Il blog è qua sotto, cliccate sul titolo
Segue la (notevole) presentazione di Ivan
L'UOVO DEL CURATO
Perché un blog di cinema?
Uh... se intendi perché di cinema e non di altro, ti posso dire che è l'unica arte che mi interessa in tutte le sue forme, a prescindere da generi, epoche o autori. Non ho nessun filtro, sono sempre in esplorazione, amo allo stesso modo il più becero cinema di Hollywood e i film di marionette cecoslovacche. Ho giusto qualche piccolo problema con i film di mafia, che mi fanno star male fisicamente.
Se però intendevi perché un blog e non una moleskine, faccio più fatica a rispondere... una volta non mi sarebbe mai passato per la testa di mettere nero su bianco i miei pensieri, tantomeno in uno spazio pubblico.
Se invece intendevi perché un blog e non due, beh ti sbagli, avevo un altro blog prima di questo.
Non mi sembrava una domanda ambigua. Perché sei sempre così polemico?
Polemico, dici? La tua affermazione è un po' come l'uovo del curato: eccellente solo in parte. Conosci la storia dell'uovo del curato che dà il nome al mio blog, vero? Beh, è un'espressione inglese che mi mette istantaneamente di buon umore...
Ma veramente...
...dunque c'è questa vecchia barzelletta in cui un umile curato di campagna viene invitato a pranzo dal vescovo. Ogni commensale ha un uovo sodo nel piatto, e ad un certo punto il vescovo dice al curato, "signor Jones, temo che le sia capitato un uovo guasto", al che il curato per non offendere il padrone di casa risponde, "oh no, signor vescovo, le assicuro che in parte è eccellente!"
È una cosa che mi fa morire dal ridere!
Davvero molto interessante. Provo a riformulare la domanda: perché sei sempre così polemico?
Ah già. Beh sai sono fatto così, non posso farci niente. Quando guardo un film, per me è vitale chiedermi se si tratta di un'impostura, se la finzione viene messa al servizio di un'idea o di un'ideologia, insomma se il regista è animato da intenzioni oneste oppure mi sta coglionando. Nella mia prima recensione parlai de "La scelta di Barbara", film tedesco che mi fece arrabbiare moltissimo perché raccontava la storia di una donna apparentemente libera di scegliere, ma che in realtà si trovava in un vicolo cieco, una trappola architettata dal regista allo scopo di dimostrare che nella Germania dell'Est non si viveva poi tanto male. Ecco, sono piuttosto sensibile a questo genere di sotterfugi, mi viene un desiderio istantaneo di smontarli per smascherare l'inganno.
Ma il cinema è inganno per definizione... e "La scelta di Barbara" era un bellissimo film, che mi stai a dire?!
Eh no, non sono per niente d'accordo! Certi film sono delle truffe belle e buone, come quel vecchio film, "L'attimo fuggente", propugnatore di una libertà fasulla e prefabbricata. Come se dei ragazzini ricchi e viziati avessero qualcosa da perdere a ripetere poesie altrui e saltare sui banchi di scuola!
Terremo la tua opinione nella dovuta considerazione. Un tempo avevi anche un blog in inglese, ora defunto. Perché questa scelta bislacca?
Ti ringrazio per la domanda. All'epoca leggevo molto i critici americani e mi venne naturale provare a scrivere in quella stessa lingua, anche se non la padroneggiavo affatto. È stato anche il motivo per cui alla fine ho abbandonato il blog: troppa fatica! C'era però un grande vantaggio a scrivere in una lingua che non era la mia: mi sentivo protetto, come se in realtà fossero le parole di qualcun altro.
Le parole di qualcun altro... ma certo, capisco perfettamente quello che vuoi dire (*coff coff*). Oltre al blog hai avuto altre esperienze di scrittura in passato?
Dunque, fammi pensare... ecco, alle elementari ci obbligavano a tenere un diario in cui dovevamo raccontare i fatti salienti di ogni giornata che dio mandava in terra, sabati e domeniche comprese, cosa che puntualmente mi mandava nel panico perché mi sembrava che non succedesse mai niente che meritasse di essere raccontato, un po' come in quel romanzo di Sclavi. E poi avevo un taccuino su cui annotavo i sogni.
Vediamo se ho capito. La più recente esperienza di scrittura nella tua lingua madre risale a quando bagnavi il letto. Vent'anni più tardi, quando hai ripreso la penna in mano, hai scelto una lingua in cui faticavi ad esprimerti. E per finire hai intitolato un secondo blog a una barzelletta che fa ridere solo te, e dove ti proponi di smontare quei film che secondo il tuo illustre parere sono delle imposture. È corretto?
Per niente! Come ti ho già detto ogni film mi lascia qualcosa, ma per me è fondamentale chiedermi...
Ho capito, ho capito! Mi piacerebbe sapere cosa pensano i tuoi amici di questa idea balzana del blog...
Ehm... a dire la verità non lo sa nessuno.
Perbacco! questo è quello che si dice avere il bernoccolo degli affari. Ora scusami ma ho un impegno urgente sul pianeta terra...
Bello, questo mi piace.
RispondiEliminaForse abbiamo gusti diversi (io al cinema ci vado poco, e di solito cerco film poco cinematografici) ma uno che tiene i conigli di Lynch come header è da seguire.
Quindi lo seguo.
Grazie per questa scoperta :)
Moz-
Grazie MikiMoz :)
EliminaCosa intendi con poco cinematografici? Tipo... Checco Zalone?
No, Zalone è molto cinematografico XD
EliminaIntendo che solitamente sono interessato a film che al cinema ci arrivano a stento (lo stesso INLAND EMPIRE, che nel 2006 mi fece tribolare) ma comunque sono interessato a recuperare film che al cinema ci sono magari andati... però anni e anni fa :)
Moz-
Capisco benissimo, ci sono dei classici che ho sempre evitato sul piccolo schermo nella speranza che passassero in qualche retrospettiva, come mi è successo per 2001 di Kubrick.
EliminaL'anno che uscì INLAND EMPIRE ero in erasmus a Granada, città bellissima ma con un panorama cinematografico molto limitato... e così programmai una capatina in Italia soltanto per questo motivo. Quando tornai a Granada scoprii che lo davano pure lì, e feci il bis.
Ma sai com'è, i blockbuster di oggi possono diventare i classici di domani... e così non disdegno nulla.
No, per carità, non disdegno nulla nemmeno io (figurati, ieri sono andato a vedere De Sica!!), però amando il cinema (come luogo fisico) lo doso molto riservandolo quasi solo a ciò che sento ne valga la pena (ok, il De Sica di ieri è stato un caso a sé).
EliminaPer il resto sono amante dell'home video, quindi vhs e dvd, specie da inseguire, da prenotare, scovare...^^
Moz-
Non ti devi scusare, De Sica è uno dei più grandi registi di tutti i tempi :)
EliminaAhaha, innanzitutto non mi sono affatto scusato: l'ho visto perché volevo vederlo; poi, parlavo di De Sica figlio, che comunque è un grandissimo attore :)
EliminaMoz-
Ma è nato prima "l'uovo del curato" o "ubu re" di Jarry?
RispondiEliminaUbu Re è nato qualche mese prima, anche se darei un tallero per sapere che volo pindarico hai fatto.
Eliminama niente... ricordo (e come si fa a dimenticarsene) l'incipit dell' ubu re in cui il monarca chiede ad un alto dignitario se abbia o meno gradito la cena e quello gli risponde "oggi la merda non era affatto male"
EliminaAh ecco! :)
EliminaInteressante, non conoscevo quest'opera, soltanto l'omonima band (da bravo Kulturbanause)
Ma sono finito in un covo di Dolaniani?!
RispondiEliminaBeh, chi gestisce il blog lo è ;)
Eliminae direi un pò tutti visto che il tuo quasi detestato Mommy è arrivato addirittura secondo al torneo del millennio (troppo troppo in alto secondo me, per quanto l'ho amato tantissimo)
ma perchè lo dici? in che senso?
Ma niente, mi riferivo all'avvertenza per ultra dolaniani! Purtroppo non ho seguito quel torneo, magari me lo vado a rispolverare.
EliminaAh, e la tiri fori ora l'avvertenza?
Eliminaahah
comunque è stato una cosa pazzesca, 216 film, 4 mesi, migliaia e migliaia di commenti
trovi tutto nell'etichetta film del millennio
ma lascia perdere,saranno 40 post