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10.2.12

Recensione: "Il Dubbio"



Stavo improntando tutta la rece sul fatto di come "il Dubbio" abbia un esagerato impianto teatrale quando scopro, appena 5 minuti prima di mettermi a scrivere, come il film sia in effetti la derivazione in grande schermo di una pièce dello stesso regista. Beh, allora si spiega tutto. Sì, perchè quello che avevo notato nel film, e che più avanti riporterò, era davvero una cosa che non mi era mai capitata prima.
Il Dubbio è il classico film recitato, una di quelle pellicole che ha negli attori e nella qualità delle loro interpretazioni tutta la propria spina dorsale (insieme ovviamente a una sceneggiatura quantomeno solida). Da questo punto di vista il livello è stratosferico. Non so quante volte nella storia del cinema, credo mai, sia capitato che tutti gli attori protagonisti venissero candidati all'Oscar per lo stesso film. E non parlo soltanto dei 3 personaggi principali (tra l'altro buffo il mondo, Amy Adams è l'attrice dell'appena recensito I Muppet...) ma anche del 4°, Viola Davis, che compare per non più di 10 minuti. Gli altri due sono Philip Seymour Hoffmann (il miglior attore vivente giusto per ribadirlo) e Meryl Streep...

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Di solito non faccio mai questi cappelli informativi (premi vinti, incassi, festival cui il film ha partecipato etc...) ma stavolta credo fosse doveroso.
La suora Sorella Aloysious, preside di una scuola cattolica fortemente autoritaria, si convince che il sacerdote Padre Flynn abbia avuto degli incontri sconvenienti con un proprio alunno. Comincerà una battaglia psicologica col prete per fargli estorcere la verità.
Mai titolo fu più giusto. Tutto è messo in dubbio, dal fatto che Padre Flynn abbia effettivamente compiuto qualcosa, all'effettiva Fede dello stesso fino ad arrivare al dubbio finale con cui si chiude il film, quello che per una volta sgretola la granitica convinzione della Suora. Il film narra dell'assoluta contrapposizione tra Padre Flynn e Sorella Aloysious, tanto aperto, "giovane" e progressista il primo, quanto chiusa, autoritaria e vecchio stampo la seconda (straordinaria più di una scena in questo senso). In mezzo sta Sorella James (locandina perfetta), la giovane suora che quasi involontariamente fa partire lo scandalo. Crederebbe all'innocenza del sacerdote ma è talmente plagiata dalla preside che riesce forse a vedere cose che nemmeno esistono.
Per il tema trattato -la pedofilia-, la capacità di far restare nel dubbio lo spettatore fino ala fine e l'impianto fortemente teatrale Il Dubbio mi ha ricordato, pur essendo due pellicole completamente diverse, l'ottimo Hard Candy.



Il pregio più grande del film,ossia l'assoluta solidità dell'impianto, forte ad esempio di dialoghi eccezionali, diventa alla fine il proprio limite. Se infatti è impossibile non restare affascinati da più di una scena, un'analisi attenta rivelerebbe che il film si ferma a più di 40 minuti della fine, Succede infatti (ed è questa l'anomalia che citavo all'inizio) che si susseguano una dopo l'altra 6 scene consecutive di solo dialogo ( il colloquio a 3 nell'ufficio - il fantastico sermone sul pettegolezzo- l'uscita della Streep con la madre del bambino di colore- la furibonda lite tra Padre Flynn e Sorella Aloysious (pezzo di recitazione devastante della coppia Hoffmann-Streep)- l'ultimo sermone del sacerdote- il dialogo finale tra le due sorelle. Praticamente dalla mezzora in poi non c'è più una singola azione, il film si regge tutto nell'ottima sceneggiatura "a bocce ferme" scritta dal regista. Attenzione, questo non è Carnage od un esperimento simile, questo è un film che vorrebbe "andare avanti" narrativamente e nel plot mentre si rivela soltanto un riuscito ed impeccabile confronto psicologico su un (non) fatto accaduto praticamente all'inizio. Siccome questo è pur sempre cinema, avrei dosato il ritmo in maniera diversa.
E tra omosessualità infantile, razzismo e l'autorità spersonalizzante della Chiesa, il film affronta con delicatezza e a bassa voce tante tematiche importanti.
In definitiva sono convinto che a teatro Il Dubbio possa davvero essere un capolavoro, nel grande schermo resta un grande film un pò accartocciato su se stesso.

( voto 7,5)

21 commenti:

  1. completamente d'accordo. attori a palla, dialoghi strabilianti ma azione e ritmo non pervenuti. il far restare la pellicola, il pubblico ed eventuali considerazioni nel "dubbio" ha inficiato non poco il non evolversi della vicenda. una scelta certamente difficile, ma che comporta praticamente l'annullamento dei canonici "tempi di rottura", che porta una storia nel punto di non ritorno (qua c'è il primo, lo scandalo, ma manca il secondo e di conseguenza il terzo).

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    1. Analisi perfetta.
      Manca un turning point, non so dove nè quando, ma manca.
      Ad esempio in Hard Candy ce n'era più d'uno. (continuo a paragonare i due film senza alcun motivo ma quei 3 punti in comune che ho citato mi hanno incuriosito molto).

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  2. Lo ricordo come una visione un pò troppo algida e d'accademia, per quanto ben realizzato.
    Una specie di ingranaggio oliato alla perfezione, eppure non particolarmente emozionante.

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    1. Sì sì, d'accordo, ma la mancanza di emozione era anche ricercata. In fin dei conti l'ambientazione e i due personaggi principali hanno quell'aria austera che raffredda inevitabilmente il film.
      Però la lite Hoffmann-Streep è grandiosa...

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  3. Non l'ho trovato freddo, anzi....Sono daccordo sulla mancanza di evoluzione, di un'ideale passaggio tra la prima parte e il finale...Ma trattasi comunque di un film dal tema e dal modo con cui è girato molto suggestivo e dalle interpretazioni fantastiche ovviamente...Daccordissimo col voto di 7,5 , ci sta tutto

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    1. Dino, ti trovo qui "live"! Ascolta, è già 3,4 film che provo a commentare da te ma quando premo "pubblica" la parola-verifica si vede mezza nascosta e non si può fare niente. Non so come spiegartelo altrimenti. Ti consiglio di togliere direttamente il verifica parole.
      Ovviamente d'accordo sulla tua valutazione del film :)

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    2. sono d'accordo. anche se le interpretazioni, nella mia graduatoria personale, alzano il voto a 8.

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    3. Ciao Ciku!
      Sì sì, voto legittimo, personalmente gli avrei potuto dare anche 9 (questo potenzialmente era uno dei "miei" film) ma la mancanza di cambio di passo mi ha fatto propendere per il 7,5. E' strano però, pur essendo un film "noioso" e un tantino lento lo rivederei molto volentieri, provo proprio il piacere fisico di vedere certe interpretazioni.

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  4. è il classico film confezionato nel miglior modo possibile ma non riesce nell'unica regola fondamentale del cinema: non emoziona, l'ho trovato inoltre esageratamente distaccato dallo spettatore, un gran peccato perchè c'erano tutti i presupposti per un gran bel lungo!

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    1. Senz'altro, anche se in passato ho visto (e anche tu credo) dei grandi capolavori che tutto avevano fuorchè una componente emozionale.
      Un saluto!

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  5. A me era piaciuto molto, e la cosa che mi piacque di più fu proprio quella di averci lasciato nel "dubbio", un dubbio che è anche essenza stessa della vera fede. Forse.

    Un film che si "vive" poco emotivamente, ma in cui l'emozione può comunque scaturire dalla riflessione, da un'estetica superba, dalla brillantezza dei dialoghi e da un'interpretazione eccellente.
    Sì, bello, ma... ecco, non lo rivedrei una seconda volta. Questo è significativo (per me, intendo) del fatto che, nel complesso, manchi di qualcosa.
    E concordo con te che al teatro invece possa davvero essere un capolavoro.

    Un saluto, era un po' che non passavo di qua.

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    1. Ciao Bianca!
      Non è un caso che all'inizio (mi sembra nel primo sermone oppure in uno degli innumerevoli-e bellissimi-dialoghi) si parli di come la Fede sia quasi implicita nel dubbio dell'esistenza di Dio.
      Se non sei sicuro che lui ci sia in fondo in fondo ci credi.

      Attenzione, mi ero dimenticato di dire che i due personaggi principali, pur con i loro eccessi, i loro difetti e, nel caso di Padre Flynn i loro (possibili e terribili) scheletri nell'armadio, sono due persone profondamente intelligenti (ad esempio lei ha un sesto senso incredibile nella vista, nell'udito e nell'olfatto, ci sono almeno 3 scene che ce lo fanno capire, lo stesso sesto senso architrave poi dell'intero film, quello che le dà la certezza della colpevolezza del sacerdote) due personaggi costruiti in maniera eccellente. E quando crei due personaggi così intelligenti e ben costruiti sei 10 passi avanti in sceneggiatura.

      Io, come ho detto, non lo rivedrei tanto per gustarmi il film, ma per godere ancora di 3,4 scene da Dei dell'Ars Recitandi :)

      Un saluto!

      (te da parecchio?, perchè io da te?)

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  6. Ok, mi hai fatto entrare nel "tunnel Philip". Non mi sentirò soddisfatta fino a quando non avrò visto ogni suo film.
    Ma come avrò fatto a snobbare un attore del genere per tutto questo tempo?

    Il film mi è piaciuto tantissimo. Siamo sull 8-

    Non mi è chiara una cosa. Il regista ci vuole lasciare con il dubbio o vuole che lo spettatore si faccia una idea sulla possibile verità? Magari captando delle piccole cose all'interno del film, le quali facciano propendere da una parte piuttosto che dall'altra?

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    1. Ahah

      è un grande tunnel

      non solo cinematografico, ma anche umano

      capote, happines, famiglia savage, synecdoche, lumet e tutti gli altri, ce n'è

      8 detto da te è clamoroso

      sì sì, esatto, ricordo poco ma alla fine quello che hai scritto non è in contraddizione
      il regista vuole lasciare noi nel dubbio ma anche dandoci degli elementi per farci una nostra idea e formulare una nostra verità

      entrambe le cose insomma

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    2. Ho visto 3 Philip in una settimana, direi una buona media;)

      Domani spero di vedere Capote.
      Ho visto il trailer in lingua originale e...
      Wow!!!

      Senza di te ,non avrei mai recuperato i suoi film. Thank u so much

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    3. No, non èvero, ci saresti arrivata al 100% visto quanto ti piace il cinema.
      Magari non adesso e con queste premesse ma ci arrivavi

      beh, la media è troppo alta, così in 20 giorni finisci...

      aggiornami

      (abbiamo due cose indietro, lo so. Tranquilla)

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    4. Cerca di rispondere almeno sulla lista che a febbraio ti mando l'altra, ahahahah
      Poi si accumulano troppe cose ;)

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    5. Piccolo sfasamento temporale, siamo già a febbraio xD

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    6. Ma per darmi i film di febbraio febbraio deve finire

      campa cavallo....

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    7. Ho il diritto di offendere l'autore del blog, se la risposta non perviene entro 30 giorni ;)

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    8. Guarda, solo per essere insultato aspetterei apposta..
      Ma purtroppo risponderò molto prima

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