Dopo la prima parte dell'altro ieri eccoci alla seconda.
Parliamo, come titolo, di cinema francese recente.
Ripeto le mie linee guida.
Nessun film stra-famoso (famoso sì, ma non film che tutti hanno visto).
Un solo film per regista (di alcuni ne avrei messi 4-5).
Nessun regista "ibrido" (Villeneuve, Dolan etc...).
Nessun film francese ma di regia non francese. Ad esempio anche alcuni Haneke e Fahradi sono quasi del tutto produzioni francesi.
Un grande film francese che in maniera nuova racconta del clima di terrore in cui vive ormai l'Occidente da anni.
Un gruppo di ragazzi e il loro tentativo, a modo loro, di diventare storia.
E poi un Grande Magazzino che diventerà luogo di riparo, di paura e, forse, anche luogo simbolo di ciò che siamo.
Un film che somiglia a pochissimi altri, dallo strano ritmo, quasi sospeso nel tempo.
Una sola notte e tutto cambia.
Ed eccolo il secondo grandissimo noir francese.
Se possibile ancora più bello de l'Ultima Missione questo è un film dove millemila generi e sensazioni si mescolano magnificamente tra loro.
Drammatico, crime, thriller, poetico, sentimentale, "Non dirlo a nessuno" è uno di quei miei film del cuore che non riesco a smettere di rivedere
Uno dei più grandi horror di questo nuovo secolo.
Una lezione di cinema per uso degli spazi, per regia, per gestione della tensione, per cattiveria.
Una pietra miliare del genere per me
Di Audiard avrei potuto metterne altri ma ritengo che Il Profeta sia il suo massimo capolavoro.
Prison movie che è anche romanzo di formazione questo è uno di quei film che sa raccontare una storia senza fretta, con un incedere degli eventi lento e inesorabile.
La storia di Malik, giovane analfabeta entrato in carcere come vittima sacrificale e poi capace di diventare sempre più importante, sempre più carismatico.
Uno dei film europei più importanti di questi ultimi 10 anni
O.k, direte che qui ho "rubato".
Noè è argentino ma sfido chiunque a non considerarlo un francese a tutti gli effetti visto che tutti i suoi lavori, persino i primi, sono stati girati in francia.
Scelgo Seul contre tous perchè, alla fine, resta ancora il suo film più nascosto (anche se tra gli appassionati è un cult).
Io non credo che esista un film più nichilista di questo.
Il mondo è cattivo, siamo tutti soli, non esiste l'amore, non esiste l'amicizia, non esistono gli affetti familiari, gli uomini e le donne sono solo involucri che portano in giro i propri organi genitali.
Odia tutto quest'uomo.. Odia gli uomini, odia il potere, odia le religioni, odia le razze, Seul contre tous, già. Il rapporto con le madri termina con la fine dell'allattamento, quello coi padri è basato solo sul denaro, inizia con i primi soldi prestati e termina con l'eredità. Gli uomini sono tutti froci pronti a prenderlo e metterlo in quel posto. Gli uomini sono tutti opportunisti, menefreghisti e porci. Gli uomini sono tutti tremendamente soli.
Il mondo è cattivo e siccome non c'è un pianeta che verrà a schiantarsi su di noi per salvarci tutti l'uomo che fu macellaio decide di pensarci da solo.
Con un finale DEVASTANTE
Un altro capolavoro dell'animazione dopo La mia vita da zucchina.
Di Chomet avremmo potuto mettere anche Appuntamento a Belleville ma forse questo qua è anche superiore.
Omaggio a Tati (anzi, credo che sia un soggetto suo) è la storia di un illusionista in un mondo, questo nostro moderno, in cui tirare fuori conigli da un cilindro non meraviglia più nessuno.
E la sua tenera amicizia con una ragazza.
E quel biglietto finale che ti spezza in due
L'ho adorato...
Dog è un film magnifico che parte come commedia nera, si trasforma poi un surreale alla Andersson svedese e finisce per diventare infine una struggente storia che ti strappa il cuore.
Jacques (un fantastico Vincent Macaigne, per me best actor del festival) è un uomo irrimediabilmente buono a cui succedono un'infinità di tragedie, una dopo l'altra.
Prima la moglie lo lascia perchè dice che lui è una malattia e la fa grattare (alla luce della mia interpretazione del finale questo è un particolare molto interessante), poi compra un cagnolino che somiglia a Hitler ma questo gli muore dopo 10 secondi (con 1300 euro di spesa), poi perderà il lavoro, poi subirà umiliazioni di ogni tipo, poi subirà violenze.
Ma lui avrà sempre un dolcissimo sorriso stampato in faccia, lui dirà sempre di sì, lui accetterà tutto.
Jacques (un fantastico Vincent Macaigne, per me best actor del festival) è un uomo irrimediabilmente buono a cui succedono un'infinità di tragedie, una dopo l'altra.
Prima la moglie lo lascia perchè dice che lui è una malattia e la fa grattare (alla luce della mia interpretazione del finale questo è un particolare molto interessante), poi compra un cagnolino che somiglia a Hitler ma questo gli muore dopo 10 secondi (con 1300 euro di spesa), poi perderà il lavoro, poi subirà umiliazioni di ogni tipo, poi subirà violenze.
Ma lui avrà sempre un dolcissimo sorriso stampato in faccia, lui dirà sempre di sì, lui accetterà tutto.
Vincitore (se non sbaglio) della prima edizione del Festival del cinema di Roma, Kill me please poi praticamente scomparve tanto che eravamo davvero in pochi i fortunati ad averlo visto (due anni fa l'ho poi condiviso sul guardaroba e siamo diventati in più).
In un bianco e nero perfetto, rappresentazione anche visiva delle vite senza alcun più colore degli aspiranti suicidi, Kill me please affronta in chiave di commedia grottesca e nerissima l'inossidabile tema del diritto o no a decider di morire.
Divertente, malinconico, davvero bello
Polisse racconta le vicende della polizia di Parigi addetta alla tutela dei minori.
Film frammentario che ha la forza in almeno due particolarità non così evidentissime.
Sì perchè l'evidenza è quella di una pellicola potente, capace di colpire lo spettatore senza mostrar quasi nulla. La forza è tutta nei dialoghi, quasi irreali nella loro violenza verbale. Parliamo di pedofilia, abusi sui minori, menefreghismo, sfruttamento. Più di una volta si arriva a un senso di disgusto raro, specie nel racconto del padre che spiattella tutto quello che fa alla figlia perchè tanto ha protezioni in alto.
Uno di quei film che affronta in maniera secca, non opportunistica, un tema di devastante delicatezza
Chiudiamo col film più complesso di tutti e 20.
Forse, però, anche il più grande.
Chiudiamo con questo perchè - nella per me difficile lettura che provai a darglI - credetti che dentro Holy Motors c'è dentro tutto il Cinema.
Immenso
Hai messo la zucchina due volte...sta pure nella prima lista.
RispondiElimina;)😀
ahah, era un altro cartone, ora correggo ;)
Eliminagrazie
La palma d'oro "la classe" di Cantet lo hai visto?
RispondiEliminasì sì, molto bello...
Eliminapurtroppo nelle mie liste metto solo film recensiti nel blog, altrimenti ci stava alla grande ;)
ciao leo!
Le tue recensioni sono sempre speciali. Ti dirò che leggendo anche quelle poche righe che scrivi per ogni film, per le pellicole che ho visto, mi riaccendi le emozioni provate nella visione. Niente, volevo solo ringraziarti.
RispondiEliminacon profonda emozione, ringrazio
Eliminaper me sono i più grandi di tutti,riescono a spaziare da un genere all'altro ,dalla commedia all 'horror, mantenendo una qualità altissima ,poi in alcuni generi tipo i polar e i noir son veramente maestri.
RispondiEliminaMi permetto di aggiungere 3 titoli
Nikita
L'avversario
L'odio
p.s.
sia sempre lodato l'immenso Autiel,ma in Non dirlo a nessuno c'è quell'altro grande di François Cluzet
no vabbeh, il lapsus Cluzet-Auteil è terribile, incredibile errore (cioè, li conosco come pochi, però in effetti si somigliano e hanno una recitazione alla Dustin Hoffman entrambi)
Eliminacorreggo subito :)
ottimi inserimenti ;)
ti dico perchè non ci sono quei 3 film
nikita troppo "vecchio" e troppo famoso
l'avversario bellissimo ma l'ho visto ante blog (e nelle liste metto solo film recensite qua. Tra l'altro dallo stesso romanzo trassero anche un altro film forse ancora migliore, a tempo pieno)
l'odio, incredibilmente, ancora non visto
un abbraccio
Contea Sergej: 02 Giugno , Anno Domini 2019; (...ti tratterò bene, ti farò male per bene...cit. song da Raw)
RispondiEliminaCiao Caden ;) grande lista ma mi sento in dovere di segnalare l'esordio della parigina Julia Ducournau, regista e sceneggiatrice di Raw, etichettato erroneamente come canibal movie e che ha tanto da dire.....e dove.....
- il campus universitario si rivela come un laboratorio di bullismo perverso contro il genere umano con secchiate di sangue e che costringe a mangiare pezzi di carne cruda (siamo i più fighi della terra, a voi stupide matricole siamo pronti a fare la guerra, ve lo sentirete nel di dietro tutto lungo e enorme, lo vedrai anche tu!!...cit. song).... o come una aberrante clinica di brutali soprusi al mondo animale, cavie da torturare e sacrificare per la ricerca (o l'orrore ?) della scienza
- una giovane vegetariana Amish-ortodossa-vergine che che non mangia carne e che deve integrarsi in un ambiente nuovo in un
labirinto di emozioni incontrollabili.....
- le diatribe familiari sono da brividi, un corpo contro corpo, tra bisticci e cattiverie, ed è qui che sta il suo bello, un amore ipersensibile, viene da commuoversi....
Raw è così, non lascia spazio al compromesso...."la notte scende su di me, non c'e' la fa più, la notte scende con le sue mani
fredde, ma che freddo fà.....Nada song da Raw"... l'innocenza e la purezza di Justine (una bravissima Garance Marillier) dovrà
trovare una soluzione (cit. Raw ;) con la parte più animalesca....
Raw (film indie) non è una pellicola shock ma una splendida espressione di intelligenza-emotiva con un finale che blocca il
respiro...
visto e recensito due annetti fa mi sembra!
Eliminamolto bello e sì, poteva (o doveva starci) con tutte le scarpe
ma io le liste le faccio davvero in pochissimo tempo (cioè, per trovare i film un quarto d'ora, poi per confezionare molto di più) e lascio sempre fuori tantissime cose che mi sfuggono
comunque grande commento per un film polisemico come pochi...
A questo giro ben 5, tuttavia se d'accordo sono per Il profeta, L'illusionista e Holy Motors, non tanto per Kill me please e Polisse, comunque lista nuovamente interessante ;)
RispondiEliminagrazie mille :)
Eliminaah, avrei detto più Holy Motors era meno "pietriano"... :)
holy motors, immenso, sì e cangiante. è una sorta di film caleidoscopio, mutevole e sempre assai notevole. di quelli visti, ho apprezzato martyrs, il profeta, dog, kill me please (che facevo più belga) e respire (ma che brava melanie laurent!), un po' meno high life (ne dicemmo già a torino, non mi ha convinto del tutto).
RispondiEliminami permetto anche io di aggiungere qualche titolo:
donne-moi la main di pascal-alex vincent
stella di sylvie verheyde
nos batailles di guillaume senez (era al tff 2018)
corniche kennedy di dominique cabrera
e ultimo quello di un nome più famoso: abdellatif kechiche
tanto non mi era piaciuto la vita di adele quanto ho amato
mektoub, my love: canto uno.
che bel intervento elena!
Eliminae bellissime proposte (in linea poi con il post)
anche se kechiche non l'ho messo per via della nazionalità
ma vedo adesso che ha lavorato sempre e solo in francia, come Noè, quindi ci stava alla grande ;)