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31.12.21

Classifiche 2021 Il Buio in Sala - I migliori 20 film visti in sala usciti quest'anno in Italia

 


E' stata una stagione cinematografica indimenticabile, straordinaria.
A causa del Covid ci siamo ritrovati una seconda parte d'anno in cui ogni settimana non si riusciva a star dietro alla infinite - e bellissime - proposte che ci offriva il cinema.
Ho forse vissuto i due mesi più belli in sala da anni a questa parte.
Ecco, forse è mancato il capolavoro però, il film da 10 o quasi per me, ma la media generale è stata impressionante.
Con il cinema italiano dominatore assoluto.
Mai, ripeto mai come quest'anno, mi sono trovato così in difficoltà a mettere in fila i film, mi sembrano tipo 15 titoli tutti sullo stesso piano.
E niente, c'ho provato ma non ce la faccio, sono costretto a metterli a zone, non in completa gerarchia.
Andiamo.

I TITOLI RIMANDANO ALLE RECENSIONI


20 LA CASA IN FONDO AL LAGO


In un anno praticamente senza horror (sia in sala che fuori) questo qua è stato di sicuro la sorpresa più lieta tra i film del terrore visti al cinema.
Piccolo, corto, girato benissimo e dalla grande atmosfera.
Script debolissimo ma meno male, avrebbe rovinato il resto una scrittura migliore



Per almeno un tempo un film bellissimo, un noir, un thriller psicologico di grandissima raffinatezza e classe.
Poi, però, nel secondo tempo veste del tutto i panni dell'horror e perde ovunque.
Resta un grande titolo, da vedere e forse rivedere



Un grande film che, purtroppo, a causa di difetti per me evidenti (un personaggio, alcune forzature, alcuni dialoghi) non ce la fa ad essere grandissimo.
La storia di un giocatore di carte (black jack e poker) con alle spalle un passato terribile.
La sua amicizia con un ragazzo al quale sente di "dover" far da padre, lo porterà a riaffrontare quel passato e a giocare il suo futuro come fosse una partita di poker, calcolando i rischi e sperando di fare la scommessa giusta



Un film minuscolo, cortissimo, praticamente non scritto e all'apparenza quasi improvvisato.
Due amici trovano una mosca gigante in un bagagliaio. E che fanno? decidono di addestrarla per eventuali rapine future.
Film al solito divertentissimo, certo lontano dalla profondità di un Wrong o un Realitè, quasi un divertissement improvvisato che però ha anche un altro grandissimo pregio, ovvero raccontare con grande delicatezza una storia di amicizia vera, bellissima, e un tema abbastanza importante come quello degli outsider, persone che per handicap più o meno grandi si trovano al margine della società




Film lungo, lunghissimo, estenuante, parlatissimo, una fatica. Ma una di quelle fatiche che portano a qualcosa, una di quelle fatiche che non sono la conseguenza di ma il metodo per.
La storia di un regista teatrale imprigionato in una rettitudine morale e in una incapacità di reazione quasi patologica.
Un film probabilmente sul controllo, sulla necessità di averlo, sulla necessità di dover guidare la propria macchina perchè si è convinti che soltanto se la si guida da soli possa funzionare. Ma, come nella vita, non è vero, come nella vita a volte serve un autista esterno per farti capire che quella macchina, che quell'anima, può avere anche una guida diversa, e forse salvifica.



Uno di quei film di cui non riesco nemmeno a capire quanto son grandi, quanto son belli.
Per questo lo trovate abbastanza in basso, perchè non mi son reso conto di quanto fosse ben fatto o no.
Perchè per tutto il film ho pensato sempre e solo ad un'altra cosa, quanto The Father fosse importante



Tecnicamente un 2020, ma uscito proprio nell'ultima settimana dell'anno (e quindi quasi impossibilitato a partecipare a classifiche dell'anno scorso).
Il fatto che sia 2020 e quindi un pò ibrido forse ipocritamente me lo fa mettere in alta ma non altissima posizione.
L'ennesima perla della Pixar, sicuramente non la più lucente ma un grande cartone che è summa di tante suggestioni e tematiche raccontate in questi anni da quella casa



Chi mi segue sa quanto adori Roy Andersson.
E quanto la sua trilogia (ora quadrilogia) sia per me una delle cose più grandi di questi ultimi 20 anni di cinema.
Sulla Infinitezza è la sua ultima ed ennesima grande opera. Ma è inevitabile dire che quando per la quarta volta ti ritrovi davanti lo stesso film tutto è depotenziato.
Ma quel

"Non è comunque tutto bellissimo?"

resta una delle mie frasi dell'anno



La storia di Daniel, un giovane che, appena uscito da un riformatorio, finge di essere un sacerdote nel paese nel quale viene chiamato a lavorare (fare il prete era sempre stato il suo sogno).
Viene creduto e di lì a poco sostituirà il sacerdote della comunità.
Un film bellissimo con un giovane interprete eccezionale.
Un'opera di grandissima umanità in cui "il peggiore dei preti" diventerà probabilmente il migliore di tutti.
Un film che racconta del più bello e alto dei sentimenti umani, il perdono.
"Perdonare è amare"



La storia di una 13enne che torna nella famiglia d'origine, nell'entroterra abruzzese, una famiglia di cui non ha alcun ricordo.
La storia di due bambine che dell'infanzia, a parte un tuffo in mare e il volteggiare su una giostra, non possono più avere niente, una usata continuamente come un pacco postale tra due famiglie, l'altra costretta a 9 anni ad essere una piccola donna di casa.
Un'opera che racconta con esattezza un'epoca, una cultura, una terra.
Dove padri picchiano figli con la cintura e poi urlano a Dio per non aver ucciso loro, dove c'è una pentola piazzata in mezzo ad una tavola, dove la donna è solo un angelo del focolare, dove gli affetti son a volte sconosciuti o mascherati da consuetudini millenarie.
E allora l'unica salvezza è riconoscersi con qualcun altro.
E prendersi per mano

LA TOP TEN



Il The Road italiano è un film magari meno potente, magari meno "bello", magari meno efficace ed emozionante del capolavoro di Hillcoat ma, se possibile, ancora più ricco di tematiche e più complesso.
Il mondo, non sappiamo per quale ragione, è finito.
Sul delta del Po vivono ormai poche decine di uomini, in sperdute palafitte.
Tra queste c'è un ragazzo (nato dopo l'Apocalisse) e suo padre.
Alla morte di quest'ultimo il ragazzo troverà un diario di appunti.
Non sapendo leggere resterà solo una cosa da fare, prendere la sua barca e, rischiando la vita più volte, trovare qualcuno che gli possa dire che c'è scritto in quel quaderno.
Film magnifico sui ricordi, sulla memoria, sulle emozioni da nascondere e quelle da riscoprire.
"L'amore me lo sono preso tutto addosso io per non farti soffrire"
Una piccola perla



Se considerassi solo gli ultimi 10 minuti ne sono certo, Atlantide è l'esperienza più grande avuta quest'anno in sala. Mi resteranno a vita, troppo grandi, troppo belli.
Prima c'è un gran bel film con il quale, però, in più di un tratto ho faticato.
Un film che racconta di una generazione di giovani veneziani completamente staccati dalla società, una generazione nichilista che pensa solo ai propri barchini e alla laguna, tutta l'ultima mezz'ora di questo film è qualcosa che si avvicina molto all'esperienziale.




Grande film di Frammartino che riporta alla luce un pezzo di storia italiana dimenticata.
Un film di grotte e buio, un film che racconto degli ultimi degli uomini.
E di imprese che nessuno ricorda, perse in quella profondità.
Con una metafora dentro (quella del pastore) pazzesca.
Forse in questi casi il Cinema è come quegli stessi speleologi.
Più va in basso, più è povero, meno elementi presenta, più ci sembra lucente, maestoso, emozionate, indimenticabile.



Titane è un film sul corpo, sul corpo ferito, sul corpo violato, sul corpo modificato, sul corpo mostruoso, sul corpo mutilato, sul corpo mostrato.
Ma è anche un film sull'anima, l'anima ferita, l'anima violata, l'anima modificata, l'anima mostruosa, l'anima mutilata.
C'è una sola differenza rispetto al corpo, l'anima non viene mostrata perchè c'è una ragazza che fu una bambina mai amata e che dentro quel corpo, allora, sembra non possederne una.
Eppure in questo film dalla violenza quasi insostenibile, che porta ogni cosa alle sue più estreme conseguenze, che sembra raccontare di rapporti inumani tra persone inumane, ecco, eppure in questo film piano piano inizia a venir fuori qualcos'altro, inizia a venir fuori un rapporto bellissimo e impossibile tra due persone sole, pazze, malate, ma che possono ancora scoprire qualcosa di bello.
Ma Titane è soprattutto un film sul dolore, un dolore assoluto e senza pause.
Ma che forse, alla fine, troverà un suo senso, troverà un ultimo atto d'amore



Un altro grandissimo film italiano.
Re Granchio è un'opera che sembra impossibile sia stata scritta nel 2021, specie da due giovani registi.
Un'opera fuori dal tempo, ancorata a racconti orali e tradizioni.
La storia di un uomo ubriaco con solo due spinte nella vita, ribellarsi al potere e poter amare.
Tra la Tuscia e La Terra del Fuoco un racconto al tempo stesso tremendamente realistico e leggendario, povero ma ricco di mille cose.
La storia di un granchio che vuole solo tornare al suo lago.
O quella di un uomo che, come il granchio, vuole fare la stessa cosa.
Tornare a casa.
Tornare da lei.



Sicuramente il film più emozionato di Sorrentino di sempre, forse non il più emozionante ma poco ci manca.
Per me non raggiunge il livello di un paio di capolavori del maestro napoletano ma siamo non tanto sotto.
E il paradosso di questo film è come quando questo autore spesso odiato come uomo e artista poi fa un film in cui fonde le due cose tra loro, quando oltre a Sorrentino riesce a raccontare tanto anche del Paolo, si ritrova davanti l'amore sconfinato di tutti.


I MIEI 4 FILM DELL'ANNO (NON IN ORDINE GERARCHICO)



Il vero miracolo, per me, di quest'annata.
Un film italiano diverso da tutti, coraggioso, estremo, milionario.
Una scommessa che non so nemmeno se è stata vinta o no, forse no.
Per me resta un tentativo straordinario e riuscitissimo di provare a fare qualcosa di diverso.
E in mezzo a tante cose bellissime c'è anche Franz, uno dei personaggi più belli, complessi, umani e meglio scritti che io abbia visto in questi anni




Forse sta troppo in alto, è vero.
Ma è anche vero che i blog, per fortuna, non sono dispensatori di verità oggettive o che minimamente vanno prese per tali.
Sono chi scrive, sono dei diari.
E allora non potrò mai dimenticare la sensazione a fine film che mi diede Another Round.
Un film che ti fa star bene, un abbraccio, una carezza.
Non un film, è un inno.
Ma solo alla fine, solo negli ultimi 5 minuti, questo film fa entrare un "ospite" che non avevamo mai visto prima.
E quell'ospite diventa non solo il vero protagonista del film, ma capiremo che tutto doveva portare a quel punto, a quell'insegnamento.
Non vi dico altro, sarà bellissimo per voi poterlo scoprire.



Un film che riesce ad usare i paradossi temporali in un modo così incredibile che potremmo definirli non tanto paradossi temporali, ma paradossi emotivi, come se tutto quello che vediamo più che riguardare il tempo riguardi qualcosa che è dentro di noi, un nostro viaggio mentale.
Tutti noi avremmo la necessità di andare a conoscere chi è veramente nostra madre (o nostro padre). Tutti noi avremmo la necessità di andare a conoscere chi è realmente nostra figlia.
C'è bisogno di incontrarsi, di capirsi, di chiamarsi per nome, di conoscere da dove deriva quello che siamo adesso.
C'è bisogno di guardare le ombre sul muro insieme.



Un film meraviglioso.
Un film che ho amato dalla prima all'ultima inquadratura.
Scrittura di rara sensibilità, regia pazzesca, personaggi che ti restano dentro, tematiche fortissime.
E lei, lei, è così grande da non crederci.
Cinema di sguardi, di cose dette e non dette, di persone che sbagliano ma sanno anche amare.
La storia di una 15enne che scopre qualcosa del padre che non sapeva.
La storia di una ragazzina fortissima, ossessionata dalla verità.
Carpignano ha qualcosa nello sguardo e nella scrittura che hanno davvero in pochi.
Carpignano conosce la potenza massima delle cose minime

15 commenti:

  1. Visti:
    - ANOTHER ROUND e SOUL (entrambi nel 2020)
    - FREAKS OUT (nella mia top 3)
    - THE FATHER (nella mia top 10)
    - LA TERRA DEI FIGLI e E'STATA LA MANO DI DIO (entrambi belli, ma fuori dalla mia top 10 del 2021)

    a breve vedrò MANDIBULES
    conto di vedere anche TITANE
    per gli altri devo ancora aspettare la distribuzione ufficiale su piattaforme varie

    al cinema quest'anno ho visto solo 7 film, per lo più blockbuster

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    1. beh dai, ottimo direi!

      another round però in italia è uscito a 2021 inoltrato, mi sembra anche te usassi l'uscita italiana

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  2. E ne ho visti quattro, bellissimo Soul, e non male sia Mandibules e Corpus Christi, sufficiente invece Sulla Infinitezza, meno ispirato rispetto agli altri. Comunque da vederne tanti ;)

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    1. grazie del contributo!

      e te aspetto qua per il sondaggione

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  3. La delicatezza di Petite Maman è un abbraccio che ti tiene al caldo dall'inizio alla fine... la maturità, l'essere mamma, il femminismo, l'emancipazione e l'intelligenza relazionale che la Sciamma usa per dare forma ai suoi film mi ha fatto innamorare del suo 'petit' cinema...

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  4. In tutti i casi il film di Jude non è stato cagato ,peccato.
    Bad luck banging or loony porn

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    1. Beh, non è stato cagato perchè non l'ho visto, ahah

      altrimenti sicuro era qua

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  5. ANOTHER ROUND tutta la vita!
    Più che un film, quasi un medicinale miracoloso, di quelli che dopo averli assunti ti riempiono dentro di una forza, di un'energia inaspettate... in poche parole, TI FA STARE BENE.
    Visto in lingua originale, mi chiedevo da dove Vinterberg avesse attinto per riuscire ad avere un film così, con forse il finale più bello degli ultimi 20 anni. La dedica che appare prima dei titoli di coda, "A Ida", spiega tutto.
    Ida era sua figlia 19enne, morta 4 giorni prima dell'inizio delle riprese. Quindi la morte sprona alla vita? Ecco le parole di Vinterberg in proposito: "Abbiamo fatto questo film per lei. Quindi Ida, questa vittoria è un miracolo e tu sei parte di questo miracolo. Forse da lassù hai tirato i fili affinché accadesse. Volevo fare un film che esaltasse la vita. L’ho fatto per aiutarmi a superare il lutto e il dolore. Dopo la sua morte ero distrutto e questa storia è diventata il mio modo per celebrare la vita che perdiamo così facilmente”.
    Chapeau!

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    1. e anche commenti così fanno stare bene

      grazie del commento e della testimonianza amico

      la conoscevo ma hai fatto bene a portarla qui

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  6. Eccoci qua.
    Per quel che vale, approfitto del thread e posto la mia lista (anno di produzione 2021):
    FILM
    - La stanza, gran bel film italiano, thriller a camera chiusa che, incredibilmente, non è stato compreso dai più. Ho sentito le più grandi scemenze sull'interpretazione della storia ed invece il talentuoso Lodovichi ha descritto una storia con un montaggio magistrale;
    - The Vault (oppure Way Down), avvincente film spagnolo su una incredibile rapina alla Banca di Spagna, bel colpo di Balaguerò. C'è tutto, dalla tensione all'azione allo sport!
    - Oxygen, non è un capolavoro ne un grande film ma si lascia apprezzare per il ritmo, la recitazione e la messa in scena. Facilmente paragonabile a lavori come "Buried", in realtà è una storia a più ampio respiro e maggiormente profonda;
    - The Girl who got away, un bel thriller, a tinte horror, che riesce a catturare l'attenzione dello spettatore per tutta la sua durata e non è un merito secondario. Girato bene, si lascia apprezzare per progressivo svelarsi del mistero, fulcro della storia;
    - Boss Level, apparentemente un film baraccone, fatto a misura per le masse che invece nasconde una verve registica e una sceneggiatura curate in modo decisamente professionale. Ci si diverte mantenendo il cervello in attività. Per gli appassionati dei loop temporali;
    -Meander (o Meandre), bel thriller claustrofobico con velleità filosofiche; non raggiunge i livelli insopportabili di Crawl Or Die ma riesce comunque a portare la pagnotta a casa. Interessante disquisizione sul tema claustrofobico;
    - The Trip (o I onde dager), bel film di azione, divertente, irriverente e alquanto violento con la mia amata Noomi Rapace. Niente di straordinario ma, alla fine, si rimane soddisfatti di aver visto una sorta di commedia a tinte splatter;
    - Don't Look Up, miglior film dell'anno per quanto mi riguarda. Con la Blanchett e la Streep da Oscar, Di Caprio sempre inappuntabile e una Lawrence non ai massimi livelli, Adam McKay realizza IL FILM manifesto della nostra società. C'è tutto quello che già sappiamo, tutto quello che viviamo quotidianamente e tutto quello che continuamente sospettiamo: è lo specchio del mondo attuale. Inutile dilungarmi su un film che è sopra tutto il resto, non tanto a livello tecnico o recitativo quanto su quello tematico: una analisi spietatamente e maledettamente sarcastica sulla società umana del XXI secolo senza se e senza ma. Se gli alieni volessero sapere cosa siamo (o cosa siamo diventati), questo è il documentario perfetto da consegnargli.

    FINE PARTE I

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    1. SERIE
      Non sono affatto un amante delle serie, tutt'altro, benché mai di quelle che durano 4,5 o più stagioni, pertanto il mio contributo è decisamente molto limitato ma almeno due voglio segnalarle:
      -L'uomo delle castagne, serie danese di 6 puntate che ha un inizio ed una fine (qualunque cosa decidano i produttori, se vorranno continuarla sarà solamente per pretesto e nient'altro) basata sulla ricerca di un assassino di madri. La tensione è alta fin dai primi minuti della puntata iniziale e il mistero si risolverà solamente alla fine.
      Ben scritto e montato, mi ha ricordato, per certi versi, la Trilogia del Baztán di Fernando Molina, ottimo thriller spagnolo diviso in 3 film con una strepitosa Marta Etura, anche se le storie sono assolutamente differenti.
      La consiglio senza indugi;
      - The Silent Sea, serie fantascientifica sudcoreana, ben fatta tecnicamente, con un ottimo dosaggio del ritmo e del mistero.
      Anche qui le otto puntate descrivono l'inizio e la fine della storia anche se, volendo, c'è ampio spazio per fare una eventuale continuazione (e tutto sommato non mi dispiacerebbe).
      Una missione viene mandata sulla Luna per recuperare dei campioni da un laboratorio della stazione abbandonata e chiusa definitivamente cinque anni prima.
      Tutta la storia dura 24 ore e accadrà di tutto: silenzio, corridoi vuoti, misteri su misteri, nessuna comunicazione e nessun indizio sui campioni...cosa davvero è accaduto cinque anni prima e per quale reale motivo gli astronauti sono stati mandati in questo posto?
      Avvincente, senza tempi morti, la serie mi ha soddisfatto completamente.
      Questo è tutto, passo e chiudo.

      FINE PARTE II

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    2. RAELLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL

      ahahaahha, non è manco questo il sondaggio!!!

      questa è la mi classifica

      lo metto stasera o massimo domattina, te prego incolla tutto per la terza volta, ahahah

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao