Erano 4 ragazzini di Napoli come tanti, 4 ragazzini di ovunque come tanti, con i loro sogni e,
forse, le prime avvisaglie dei problemi, che i problemi si sa ci sono sempre, ma a 14 anni tendenzialmente ti appaiono come lo sfondo delle cose, le quinte, perchè sul palco provi ancora a far recitare soltanto la gioia e la spensieratezza.
E' il 1999, quell'anno così mistico con quella paura di tutti gli zeri che stanno arrivando, a cosa porteranno non si sa, magari finisce il mondo, magari ne comincia uno migliore.
C'è una telecamera che quasi non c'è, nessuno chiede niente o meglio, da nessuno sentiamo chiedere niente.
E i bambini fanno tutto da soli, si raccontano, prendono loro stessi la telecamera e sono loro ad intervistare, hanno un mezzo e lo usano come vogliono.
E ci sono le due ragazzine che vogliono fare le modelle e le cantanti e sarà per questo che ballano e cantano sempre no? che a quell'età puoi provare a fare continuamente i negativi di quelle foto che poi vorresti sviluppare ma che, ahimè, quasi sempre restano nascoste in quella camera oscura dismessa che a volte è la vita.
E il cantante lo vorrebbe fare anche Enzo, con qualche chilo di troppo e i primi discorsi da uomini, Enzo che torna a Giugliano ma ormai sta a Napoli, che è peggio dice lui.
E poi c'è Fabio che quella telecamera se la vuole mangiare con gli occhi ma che più prova a raccontarsi e più qualcuno gli urla da quelle finestre lassù "che ce ne fotte a noi? statte zitto!"
Fabio vorrebbe fare il calciatore che dirlo a Napoli è come nascere in una barca e dire di voler fare il pirata.
E li lasciamo là.
Poi siamo 12 anni dopo, i 3 zeri sono passati da un pezzo e ormai di loro più niente ci frega che la vita va avanti e mica sta ferma lì a pensare dove siamo e quando siamo.
E la bambina col fratellino che già a 11 anni stava diventando sorellina è adesso una donna. E pure una donna, ora a tutti gli effetti, è diventata/o anche quello che fratellino fu.
Un pò cameriera negli hotel un pò ballerina nei night, un figlio che c'è e un padre che no, non c'è, e una madre che 12 anni prima gli disse che non era la figlia che aveva sperato che fosse, che mica si sa che le frasi possono distruggere.
A Fabio è successo qualcosa, forse pure nulla, ma il nulla è qualcosa che comunque accade.
E' successo qualcosa perchè adesso il bambino iperattivo che voleva la telecamera a ogni costo è un 24enne con la faccia spenta, bel ragazzo sì, ma quegli occhi e quel volto hanno perso qualcosa. Non è diventato calciatore, del resto lo disse pure lui "vorrei diventare calciatore ma dicono che non ho la stoffa" disse da 12nne. "E chi ti dice questo?" "Tutti"
Enzo in 12 anni ha mantenuto sia i chili di troppo che la voglia di cantare ma con i primi ci convivi, con la seconda non ci campi.
E allora se ne va in giro a fregare la gente con i contratti telefonici, mica tarocchi, quelli veri, che poi sempre fregature sono, quasi sempre via.
Buffo che parli in italiano ai citofoni e poi un secondo dopo in napoletano stretto sulle strade, dicendo le stesse cose, proponendo le stesse cose, come se chi in quel momento è in casa non avesse la parlata della strada, come se la parlata della strada solo alla strada appartenesse.
Poi per un curioso caso del destino incontrerà proprio Fabio, lo porterà a lavorare con lui ma Fabio voleva fare il calciatore. E si vede.
Poi c'è Silvana, cioè, ci sarebbe Silvana che praticamente non c'è più, spersonalizzata in una vita con una mamma malata da accudire, un fratello nel carcere minorile e un compagno agli arresti domiciliari. La bellezza, a nemmeno 30 anni, sembra già sfiorita e gli occhi, gli occhi più belli e intensi de Le Cose Belle, raccontano di una vita che vita non è.
Le Cose Belle è un corto circuito.
Un film che parla del passato e del presente mettendo il futuro non per ultimo, ma in mezzo ad essi.
Il futuro è nel passato, è questa la magia del film, il futuro è in loro 12enni a cui viene chiesto cosa farai da grande. E poi il futuro si annulla nel presente, in quel che sono diventati.
"Cosa sono le cose belle?" chiedono a Silvana.
E per 30 secondi la ragazzina non risponde.
Poi Enzo comincia a cantare in uno studio di registrazione, la passione è sempre rimasta sin da quando pasciutello e ragazzino andava a farlo nei ristoranti.
Canta e ad un certo punto sul palco del cinema c'è lui, in carne ed ossa, che continua a cantare quel pezzo.
Il cinema esce dal cinema ed è lì davanti a noi, senza soluzione di continuità, legato dalla musica. Enzo canta mentre alle sue spalle scorrono i titoli di coda.
E poi finiti quelli continuerà a cantare ancora per un pò.
E noi sappiamo chi è, l'abbiamo appena visto al cinema.
Lo sentiamo cantare dal vivo e piano piano non riesco a vederlo più come un uomo.
Vedo un ragazzino che canta ad un ristorante con suo papà.
Lui, almeno lui, sa quali sono le sue cose belle.
E, come una sinestesia, le vede in un applauso.
Uno spaccato straziante di un mondo inimmaginabile: la cosa che più impressiona di questo bellissimo film è l'incredibile spreco (loro malgrado, è ovvio) di tante energie e potenzialità da parte dei protagonisti, destinate a rimanere inespresse per tutta la vita... e che ci portano ad una amarissima constatazione: nessuno è padrone del proprio destino, specie se nasci in un contesto dove non vieni messo nelle condizioni di esserlo.
RispondiEliminaAgostino Ferrente, dopo 'L'orchestra di Piazza Vittorio', gira un altro splendido documentario, raggelante nel suo realismo.
Carissimo Kris, a me è piaciuto moltissimo ma a te forse anche di più!
EliminaE sono profondamente d'accordo con te anche se in realtà questo film non parla di ragazzi dalle grandi potenzialità poi represse dalla vita ma, al contrario, mi sembra un film che parla di ragazzi normalissimi con piccoli sogni normalissimi.
E' questa la sua forza e la sua verosimiglianza, non c'è il Mozart che non potrà esser tale, il Leopardi che dovrà pulire i bagni o il Maradona che vivrà solo nella droga, no, ci sono 4 bambini normali che purtroppo non riusciranno, o non sono ancora riusciti, a diventare ciò che sognavano
Appena rientrato da Napoli, la mia adorata Disneyland spirituale (o qualcosa del genere). Il film lo hai visto in sala? dove?
RispondiEliminaCiao ne
ps il font che usi ora non è che sia leggibilissimo posso dirtelo?!?
Certo che puoi dirmelo, anzi, grazie!
EliminaOra ne provo altri.
Sono venuti da "me", a Castiglion del Lago.
Anzi, non solo il film è venuto qua ma c'è stato qualcosa di più, leggilo solo se vuoi rischiare uno spoiler molto particolare (ma del resto ne parlo già in rece).
SPOILER
Uno dei prtagonisti del doc era un bambino che voleva cantare.
Poi la vita gli farà fare altro.
Il film poi finisce con lui che comunque canta in uno studio di registrazione e... praticamente a metà pezzo lui stesso in persona è apparso sul palco e ha cantato in contemporanea col film.
Insomma,il personaggio è uscito dal cinema.
Poi ha fatto un'ottimo concertino di 20 minuti con 2 musicisti.
Stanno facendo il giro d'Italia, magari ti posso dare le date che sono entrato in contatto con quell'attore.
Ciao!
Ora si legge!
EliminaLeggo a parole alterne per evitare spoiler. Se hai link gira pure, grazie davvero.
E' uno spoiler particolare perchè non dentro il film.
EliminaOra chiedo a Enzo Della Volpe tutto le date del loro tour.
Comunque puoi chiedergli l'amicizia senza problemi!
a presto
niente facebook quaggiù...comunque cerco col suo nome
EliminaGli ho scritto io, tranquillo :)
EliminaGli ho scritto io, tranquillo :)
Eliminaintanto ho già proposo a un cinema sociale della zona la cosa...
EliminaFammi sapere che ne pensano perchè oltre al film sarebbe bello se potessero organizzare quello che hanno organizzato da noi.
EliminaSe avete bisogno di contatti fammi sapere che poi fate voi da soli. Certo, questo solo in caso di risposta mezza positiva del "tuo" cinema.
A presto
io gli ho proposto direttamente lo spettacolo+film ;-)
Eliminail film potrei vederlo nella città in cui lavoro (milano); preferisco però vedere se si riesce a portarlo nella sala sociale di cui dicevo (che fa ottime cose, peraltro, a cominciare da un ottimo, storico e d economico cineforum: http://nuke.cineforumomegna.it/ ) della provincia in cui vivo, anche per il valore culturale della cosa su quel territorio.
ps il terzo cambio carattere è il migliore
EliminaSì, vedo meglio anche io con questo :)
EliminaHai fatto benissimo a proporgli quello.
Ho visto che è provincia di novara, semmai lo dico subito a quelli de le cose belle, magari hanno qualche data vicino quelle zone.
Ah, se non l'hai ancora fatto vai a vedere Still Life il 23 :)
(ho sbirciato...)
era novara, oggi è il glorioso vco.
Eliminagrazie per il tuo aiuto
still life è -of course- già nell'agenda!
AREZZO 23/10 Cinema Filarmonica Ambra
EliminaVIBO VALENZIA 26/10 Tropea Festival Leggere & Scrivere
PARMA 27/10 Cinema Edison
SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN) 28/10 Supercinema
RICCIONE (RN) 28/10 Cinepalace
REGGIO EMILIA 29/10 Cinema Rosebud
FERRARA 29/10 Sala Boldini
MODENA 30/10 Sala Truffaut
FORLI’ 3/11 Cinema Saffi
CESENA 4/11 Cinema S. Biagio
CAGLIARI 8 /11 Evento Save The Children
POGGIBONSI (SI) 11/11 Cinema Garibaldi
PIETRASANTA (LU) 5 /11 Cinema Comunale
FAENZA (RA) 31/11 Sala Sarti
AVERSA (CE) 3/12 Cinema Vittoria
sembra che non vadano troppo su...
comunque dopo il 5 novembre hanno praticamente due mesi liberi. Senti quel cinema, magati una data la organizzate
ciao!
Comunque ho avuto tutti i numeri di telefono/contatti che servono, compreso del regista.
RispondiEliminaChe forse li "faccio" tornare pure io :)
Usa la mia mail semmai
Ci sentiamo
ok, speriamo
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