26.9.09

Recensione: "District 9"


Vi giuro che dopo la visione ero già molto soddisfatto, ma il fatto di recensirlo il giorno dopo (e non immediatamente come faccio quasi sempre) mi ha senz'altro fatto alzare il voto. Questo perchè più ci penso, più credo che siamo di fronte ad una grandissima opera, quasi unica nel suo genere.
Al solito, prima la storia. A metà anni 80 una navicella aliena è atterrata a Johannesburg. Non può ripartire a causa di un guasto. A quel punto più di un milione di alieni (chiamati gamberoni per la loro forma), è costretta a restare "da noi". Non "con noi" però dato che vengono ghettizzati in un'area chiusa, il distretto 9 del titolo.Passano 20 anni. Quando un umano si infetta e inizia a mutarsi in uno di loro è costretto, per non essere usato come cavia, a rifugiarsi proprio nel ghetto...

Non basterebbero 200 righe a recensire in maniera soddisfacente questo film. Sono troppi i riferimenti politici , etici, culturali che stanno sotto l'evidenza delle immagini. Il Sudafrica dell'apartheid nella quale i nuovi "negri" sono gli alieni, i politici (non a caso tutti bianchi) che li usano come cavie. L' umanità, nel senso qualitativo del termine, che come spesso accade è rintracciabile solo nei poveri, in chi ormai non ha niente da perdere. L' esercito come macchina per uccidere, senza pietà. La stampa al servizio del potere che mistifica tutto. In District 9, l'Uomo, senza appelli, è condannato. Cinico, nazista (di razza superiore), incapace di emozioni, falso, opportunista. Sono gli Alieni, queste orrende creature ad essere alla fine i veri uomini, esseri viventi in cui la solidarietà, l'amicizia, la famiglia, l' umiltà, i sentimenti (indimenticabili gli occhi gonfi di pianto di Christopher, il protagonista alieno), il senso di patria, i sogni e la speranza sono virtù ancora rintracciabili. Questa è la forza del film, il suo messaggio dirompente.

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A livello filmico è comunque una grande opera sia originalità di trama, per gli effetti speciali (alieni, armi, uccisioni), per l'atmosfera, per la grandissima interpretazione del protagonista, Sharlto Copley (non professionista!). Film che come poche volte mi è capitato ultimamente è un piacere per gli occhi, per la testa e per il cuore. Credo che negli anni ne sentiremo parlare c'è il rischio che possa diventare un punto di riferimento (e di confronto) con il cinema che sarà.

P.S Non ho dato un voto più alto a causa di quelli che considero 2 errori marchiani. Il primo è che non ci viene detto assolutamente come facciamo noi umani a capire la loro lingua. Può esser voluto, ma non lo condivido.
Il 2°, più grave, è che si parla di 1 milione e 600.000 alieni nel ghetto, una cifra già assurda di suo (saranno 400 casupole) ma che lo diventa ancora di più quando in moltissime inquadrature (anche campi lunghi) e in quasi tutte le scene non vediamo mai più di 3,4 alieni per volta. Con quella cifra non dovremmo vederne almeno centinaia?
Da come finisce ci aspetta un seguito (District 10?). Non vedo l'ora...

( voto 8,5)