17.7.18

Recensione: "Chronicle"


Chronicle è un riuscitissimo ibrido tra teen drama e film di superpoteri.
Un'opera che porta a riflessioni molto importanti ed interessanti, specie l'unione tra la solitudine e la disperazione e la possibilità di distruggere sè e gli altri.
C'erano le carte in regola per tirar fuori qualcosa di quasi perfetto.
Invece le pecche non mancano.
Resta comunque qualcosa da veder subito

Credo che sto Chronicle sia veramente sfigato con me ;)
Lo vidi al cinema nel 2012 ma non feci la recensione.

E adesso lo ribecco per caso 8 giorni fa in tv e niente, son passati (appunto) 8 giorni e anche stavolta ho rischiato seriamente di non scriverne.
E invece ho deciso di farlo (la mia recensione a più giorni di distanza dalla visione di sempre) perchè, anche se per due volte su due ho rischiato di non parlarne, a me Chronicle è piaciuto, e nemmeno poco.
Non so se vi ricordate il famoso video (o era una pubblicità?) in cui Ronaldinho colpiva non so quante volte di fila la traversa di una porta.
Oppure quei video apparentemente amatoriali che spopolavano sempre quegli anni in cui delle persone riuscivano a fare cose incredibili in casa o un giardino, quasi magiche.
Ecco, credo che Chronicle abbia preso spunto da quei video, da quei trucchi, e ci si sia scritto un film sopra.
Non è un caso che quasi tutti gli esperimenti che i ragazzi contaminati faranno assomigliano tantissimo ai video di cui sopra.
Palloni che seguono traiettorie perfette, oggetti che volano, altri che rimangono fermi a mezz'aria e cose così.
Effetti speciali casalinghi ma molto suggestivi, almeno 10 anni fa.
Su questa "tecnica", su questa davvero suggestiva commistione tra vita reale e effetti impossibili, si basa gran parte di questo Chronicle, notevole ibrido tra teen drama e film di superpoteri.
Purtroppo credo che il regista (se non sbaglio all'opera prima) fosse molto più interessato al secondo aspetto visto che poi farà quello che, a quanto mi dicono, è uno dei più brutti cinecomics di questi anni, I Fantastici 4.
Peccato, veramente peccato perchè Chronicle è invece un gioiellino.

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Andrew (un grande Dane DeHaan) è un adolescente con un'infinità di problemi.
La mamma che ama da morire è in fin di vita, il padre lo umilia e picchia, a scuola è scansato o deriso da tutti per questa sua aria da sfigato e mezzo psicopatico.
Ha un cugino però che gli vuole un sacco di bene.
Andrew affida allora la sua vita a una videocamera, unica "amica" a cui confidare i suoi pensieri.
Ne nasce così un mockumentary che, dobbiamo dirlo, sembra molto forzato. Che tutto il film sia ripreso dalla telecamerina di Andrew (e di un'altra ragazza) non ha alcun senso. Sarebbe stato perfetto un ibrido, un film classico in cui poi Andrew, nel mezzo, faceva delle riprese di sè e dei suoi amici, specie in tutti gli esperimenti che fanno (o il volo sulle nuvole).
Ma sembra sempre che non ci siano vie di mezzo, chi intraprende la strada del mock cerca sempre di essere totale e radicale, non ne comprendo il motivo.
Sta di fatto che Andrew, suo cugino e un ragazzo di colore (l'opposto di Andrew, il più popolare della scuola) vengono a contatto con qualcosa di "alieno" trovato sottoterra.
Tornati in superficie i ragazzi si rendono conto di avere acquisito "piccoli" superpoteri, strettamente connessi con la volontà. 
Non è un caso che a inizio film il cugino filosofo citi Schopenhauer e un discorso sulla pura volontà, sarà architrave del film.
Sta di fatto che ne esce fuori un'opera per niente banale, capace di tirare fuori riflessioni molto interessanti e capace anche di mettere tanto "dolore" dentro.

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La caratterizzazione della famiglia di Andrew è al tempo stesso vista e stravista ma molto convincente, forse per la grande prova di DeHaan. Traspare moltissimo la sua solitudine, la sua disperazione, l'amore per la madre e il dolore immenso di non essere amato dal padre. Sì, perchè più che odio tra i due c'è da parte di Andrew il grande dramma di sentirsi non amato.
La situazione con gli amici è meno convincente, ma tant'è.
Comincia così un film che è una via di mezzo tra coming of age, revenge movie e dramma esistenziale.
Andrew inizia a sviluppare poteri sempre più forti. Ma, a differenza degli altri due amici -che lo vedono quasi come un gioco- per Andrew questi poteri iniziano ad acquisire altre valenze, come prima il riscatto sociale (l'esibizione in pubblico) e poi la vendetta.
L'abbinamento grandi poteri-ragazzo umiliato è perfetta. Ovvio che ci rimanda tantissimo a Carrie ma, se possibile, in questo film le dinamiche sono ancora più complesse.
Anche la scena dello sperma, ai limiti del trash, è invece molto tragica perchè altamente drammatica per Andrew, ragazzo vergine che per la prima volta si trovava a far sesso. E questo suo essersi sempre sentito "represso" e avere stavolta possibilità di vivere la sua sessualità, porta a quel disastro.
Metafora di chi non è abituato a viver cose belle e, allora, quando queste accadono, non ha il controllo, non le conosce.
Ricordiamolo, Andrew non è di punto in bianco passato dall'essere uno sfigato ad un vincente, semplicemente sta vivendo situazioni nuove. E appena tutto torna come prima succede che adesso il dolore è doppio, la rabbia pure, l'umiliazione anche.
Ma ci sono i poteri...
E quindi Chronicle diventa uno splendido film di vendetta, di furia, di liberarsi definitivamente da una vita in cui non si crede più.
Andrew impazzisce, diventa, come lui stesso dice, un predatore. Adesso tutti devono temerlo. In realtà, però, è solo un ragazzo distrutto e disperato che invece che implodere può adesso esplodere.
Nel film ci sono sequenze notevoli.
Buffo che forse le due più belle siano opposte, la più "grande" (l'aereo che passa vicino loro) e la più piccola (il ragno a cui divide le zampe).
Ma sono davvero tanti i trucchi convincenti, dall'automobile alla videocamera mossa col pensiero.

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Poi, nel finale, Andrew esplode definitvamente e il film diventa quasi un cinecomic. Ovvio che questa parte così distruttiva e plateale sia per me la meno interessante, non essendo assolutamente fan del genere. Troppa distruzione, troppa battaglia tra i due ragazzi, troppo casino.
Ma a livello metaforico funziona alla grande, il potere e la disperazione di Andrew sono così grandi che lui diventa una specie di Dio distruttore.
Arriviamo così al finale, anche abbastanza toccante.
Specie per la figura del cugino, davvero riuscita.

Un ragazzo che vuole profondamente bene ad Andrew ma che si trova costretto a fare quello che ha fatto.
E poi gli ultimi minuti, bellissimi.
Matt va in Tibet, dove Andrew ha sempre sognato di andare. E gli dedica un ultimo saluto.
Un film imperfetto, sbilanciato, leggermente forzato nel suo essere falso documentario.
Ma una chicca da vedere lo stesso

7/7.5

11 commenti:

  1. Devo essere onesto a me di riflessioni ne portò poche.

    Ciò che mi colpi in positivo fu il cambio netto da teen-movie un po cazzone a quello che per me diventa un horror a tutti gli effetti,anche piuttosto cupo.
    Penso alla scena dell'"estrazione dentale", della rapina o alla preced8ente uccisione dell'amico.

    Il protagonista nella sua metamorfosi somiglia sempre di piu a un mostro v8ero e proprio.

    Certo nel finale svacca parecchio(anche per via degli effetti un po casarecci)

    Però per fortuna qui abbiamo una spiegazione convincente per le inquadrature svolazzanti.......
    a differenza degli altri mock dove fanno cagare a prescindere,quasi fosse un marchio di fabbrica.

    7-

    N.C.

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    1. credo che appunto la parte che tu chiami "horror" e cupa sia la stessa che a me ha dato sensazione di molta profondità

      tu l'hai vista in modo più superficiale (non nel senso che tu sei stato superficiale, ma che il film lo era), io molto molto interessante e con sottotesti

      eh, vero, alcune inquadrature svolazzanti son belle e hanno ragion d'essere, resta il fatto che il film come mock 100% è forzatissimo...

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  2. Un film diverso dai soliti cliché e per questo forse snobbato, ma sono con te ;)

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  3. Vale i soldi che ho speso per il DVD :)
    3,90€
    Bellino, si fa guardare, ma un pò troppo Misfits, Heroes e con un finale troppo Dragonball (ciò che appunto mi fa sorridere anche del terzo ed ultimo capitolo di Matrix).
    Sembra che il target sia un pubblico di adolescenti...


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    1. oggi te rispondo al volo ovunque ;)

      eh, non ho visto nessuna delle 3 serie che citi

      anche se all'incirca le conosco tutte

      3.90 li vale alla grande però :)

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    2. Si confermo 3,90 li vale tutti :)

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  4. Il film della superfamiglia è sì brutto, ma ha avuto delle grosse problematiche in fase di produzione - si dice che Trank abbia avuto un esaurimento nervoso e che il film manco l'abbia finito, cosa che sembra avergli ammazzato la carriera. Però certe idee di partenza molto cronenberghiane sono eccellenti.
    Questo film a me all'epoca colpì molto, nel suo piccolo. Si vedono tutti i difetti di un esordio, ma sembra una rielaborazione di "Akira" in tempi moderni e più modesti. La mattanza finale poi, per quanto meno interessante, porta con sé delle implicazioni non da poco.

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    1. ah, ma figurati, io non ho visto nè conosco nemmeno un frame, ricordo solo quanto fu demolito

      e invece guarda quante cose ci son dietro..

      non ci crederai ma Akira ancora mi manca

      sì sì, assolutamente, la parte caciarona rende la metafora e l'importanza del film ancora più forte, senza alcun dubbio

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    2. Scherzi? All'epoca fu uno spasso, non vedevo l'ora che BadTaste facesse uscire nuove news sulla lavorazione per vedere quanto potessero spingersi oltre nella follia.

      "Akira" rimedia subito!

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    3. stalker nerd ;)

      subito è na parola, ma magari rimedio ;)

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