Non dormire nel bosco stanotte è un horror polacco abbastanza divertente (anzi, che poteva esse abbastanza divertente), con un buon prologo e anche un'idea carina di base (un gruppo di ragazzi portati in un bosco per disintossicasse dalla tecnologia).
Il problema è che più va avanti più crolla tra dialoghi terribili, momenti di noia, 3-4 scene completamente a cazzo e un FLASH BACK che entra di diritto nella storia come la cosa più sbagliata, pazzesca, insensata vista recentemente.
Il problema è che più va avanti più crolla tra dialoghi terribili, momenti di noia, 3-4 scene completamente a cazzo e un FLASH BACK che entra di diritto nella storia come la cosa più sbagliata, pazzesca, insensata vista recentemente.
Non ce credo.
Io ve giuro al flashback che c'è a metà film non ce posso crede.
Non possono avello pensato o inventato.
Oppure sì, possono.
Ma non possono mettelo dentro al film dai.
Ma come cazzo è possibile che in una specie de slasher polacco ambientato in un bosco per giustificà che i due mostri del film sono grossi e c'hanno i bubboni ad un certo punto vedemo sto flashback dove ce sono loro da piccoli, bellini, biondi, anche un filo inquietanti, che paiono quasi i protagonisti della "Trilogia della città di K." di Agota Kristof, e che succede?
Cade un ASTEROIDE.
Cade un ASTEROIDE.
Così, senza senso.
E sti fioli lo raccolgono, un pezzo dico, e lo mettono sotto al letto.
E de notte da sto asteroide partono dei fili che bucano il letto e attaccano i bambini.
E niente, 30 anni dopo questi sono 150 kg coi bubboni.
Allora, ora se qualcuno de voi legge dirà "Sì, in effetti non ha senso" ma ve giuro che se vedete il film, ve lo giuro, vi sembrerà la scena più assurda dell'ultimo decennio de cinema.
Ma non finisce qui.
Perchè sto flashback ce lo racconta un omo del presente che NON ERA in quella casa nè ha mai parlato con nessuno de quella casa. Insomma, questo non ha visto nè saputo mai un cazzo e ce racconta per filo e per segno tutto quello che era successo a sti bimbi.
Pazzesco.
A questo punto la mitica pubblicità del Buondì aveva molto più senso, visto che la tematica è la stessa.
Tra l'altro è un peccato perchè il film poco prima (o poco dopo?) aveva comunque provato a vince il premio di "Scena più slegata e insensata dell'universo" con quella del prete sulla chiesetta.
Arriva sto ragazzo, questo lo lega e glie dice, boh, che è uno che flirta, o cose del genere.
Aggiungendo "Te eri anche l'anno scorso al campo estivo".
Ascoltate, so che sto a scrive cose sconnesse che non capirete ma vedete il film, ve scongiuro, e capirete che se possono raccontà solo così come sto a fa io.
Eppure il film cominciava bene, con un prologo discreto con una buonissima regia, bella location, atmosfera non male.
E anche i primi 10 minuti non erano male, con questo plot che racconta di una 50ina di ragazzi polacchi portati ad un campo estivo isolato nel bosco per disintossicarli dalla tecnologia, che sia internet, facebook, instagram o videogames.
Poi però più si va avanti più si andrà verso il disastro.
Poi però più si va avanti più si andrà verso il disastro.
Meno male, meno male ripeto, che ci sono i due mostri, davvero belli, iconici, cattivi e che ammazzano in maniera crudelissima e anche divertente, tipo il ragazzo sbattuto come un fuscello sull'albero o il prete triturato.
Per il resto male, molto male.
I dialoghi sono imbarazzanti, la tensione non c'è quasi mai, la colonna sonora è da galera, gli errori uno dietro l'altro.
Che la capo spedizione non abbia manco lei il cellulare è assolutamente ridicolo, visto che andava per 3 giorni a fare un'escursione in un posto sperduto.
Ma poi è incredibile come i protagonisti invece che scappare tornino sempre indietro ad affrontare i bestioni.
Eppure c'è una bella regia, le location son fantastiche, la macchina da presa che segue la protagonista ricorda tantissimo Utoya (stessa ripresa, location simile, ragazza da dietro identica), la stessa protagonista è davvero brava (oltre che molto bella, secondo me molto più bella di quella che il film fa passare per superfiga).
Eppure c'è una bella regia, le location son fantastiche, la macchina da presa che segue la protagonista ricorda tantissimo Utoya (stessa ripresa, location simile, ragazza da dietro identica), la stessa protagonista è davvero brava (oltre che molto bella, secondo me molto più bella di quella che il film fa passare per superfiga).
E devo dire che il suo flashback funziona, anche un pochino a livello empatico (soprattutto, lo ripeto, grazie a lei, personaggio al quale incredibilmente riesci ad affezionarti).
E' un peccato che tutte ste belle cose affondino per colpa dei gravissimi difetti di cui sopra.
Ma sto affondamento è talmente pesante che quasi fa scomparire il piacere di aver visto un horror che non si prende sul serio per passare un'ora e mezzo divertente.
Non parliamo poi del finale post finale, un'aggiunta patetica.
Possiamo quindi dire che questo è un film scritto letteralmente coi piedi, dai dialoghi, al plot, ai personaggi.
Meno male l'impatto visivo che lo salva.
Meno male l'impatto visivo che lo salva.
Anzi, non lo salva
5.5
Io a volte bypasso robe che esalti a dismisura... questo polacco manco il trailer.. ;)
RispondiEliminasì sì, fai un salto alla Carl Lewis :)
EliminaAspetto il sequel!
RispondiEliminaIl problema tuo è che ti affezioni troppo a ste ragazze!
Io me la son ricordata leggendo la tua recensione.
E il film l’avrò visto un mese fa’(?).
In occasione mancata , perché qualcosa di bello c’era come scrivi te.
E la madre dei ragazzini ....che li tiene rinchiusi in cantina...( con tanto di botola alla Raimi).
Comunque la fine della biondina trapassata dalla fiocina in bocca mentre il tipo le stava confessando di essere gay e manco se ne accorge che sta parlando con una morta e’ esilarante.
SPOILER :I mostri bubbonici son immortali.
Dai divertente...un finale così non me l’aspettavo.
🤗
no, davvero che in questo film di merda sono riuscito ad affezionarmi e a "credere" al personaggio di lei, tanto che quando su una scena sembra che l'abbiano ammazzata ti giuro avevo un grammo di magone
EliminaCredo di averlo visto il giorno stesso in cui è entrato nel catalogo Netflix, per puro caso. Una parte di me, quella più ingenua direi, non so perché, sperava/credeva di trovarsi di fronte a qualcosa di simile allo splendido "Quella casa nel bosco". Ovviamente, non è stato così. E io che sono solito perdonare tanto, se non tutto, ai film, stavolta non ce l'ho fatta. Malgrado abbia i suoi momenti (come la morte della tipa ricordata da Max), non si salva, e hai spiegato benissimo i perché. Ma va bene così.
RispondiEliminaDavvero brava e bella la protagonista, e magnifico quel bosco.
Con la pubblicità del buondì m'hai steso, tipo asteroide ;)
direi che siamo perfettamnete d'accordo ;)
Eliminasono contento che anche a te abbia colpito la protagonista
no, l'asteroide per forza ricorda il buondì, in letteratura non esisteva un caso così insensato e simile :)
Però con la location e la regia e le trovate horror mi incuriosisci... non si fa così!
RispondiEliminagiuro non volevo :)
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