15.10.09

Recensione: "Up"

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Da sempre i cartoni ci fanno sognare. Chiunque di noi conserva tra i ricordi più indelebili spezzoni, se non interi film, di quella meravigliosa arte che è l'animazione, che sia disegno o computer grafica. E sono sempre più i film che rischiano, che puntano all'originalità. Se WALL-E, a mio parere il più bel cartone degli ultimi anni, si è preso il rischio del (quasi) muto, UP ha "osato" mettere come protagonista un vecchio. Il risultato è straordinario; non so se lo sia per i bambini (solo il tempo ce lo dirà) ma lo è senz'altro per il Cinema.
Un bambino, appassionato d'avventura, conosce un'altra bambina con la sua stessa passione. Si sposeranno e passeranno tutta la vita assieme, fino alla morte di lei. Un sogno comune è rimasto però irrealizzato, portare la loro casetta in cima alle Cascate Paradiso, in Sudamerica. Il vecchio, per tutta la vita venditore di palloncini, deve essere sfrattato. Al che prende 2 piccioni con una fava. Attacca tutti i suoi palloncini alla casa e vola con lei come fossa una mongolfiera (scena memorabile). Così salva la casa e in più prende una direzione, quella delle Cascate Paradiso... . L' unico inconveniente è che si ritrova con un piccolo e grasso boy scout che nel momento in cui la casa è "volata" via si trovava proprio sotto il portico.
E' molto difficile saper far ridere della malinconia. Nessuno in questo ha mai raggiunto i livelli di Charlie Chaplin. 


Up, e mi è molto difficile spiegare come e perchè, mi ha riportato alla magia di Charlot, a quella magnifica sensazione del ridere con gli occhi lucidi. L'accostamento è quasi esplicito nelle bellissime mini scenette che ci raccontano in 2 minuti, dall'infanzia alla vecchiaia, la vita passata insieme dalla coppia. Sentite la musica, gustatene l'atmosfera, respirate la "chaplinità" del tutto. 
UP affronta almeno 2 temi quasi del tutto tabù nell'animazione per famiglia: la già citata vecchiaia e una delle sue dirette conseguenze, la morte. Attenzione, non la sfiora marginalmente come altri cartoni ma la prende di petto e ne fa il motore dell' intero film. E' solo nel ricordo della moglie scomparsa che il protagonista affronta il suo incredibile viaggio e così, allo stesso modo, qualsiasi altra scelta successiva. UP non è un cartone d'avventura, è ANCHE un cartone d'avventura. Tutta la parte centrale del film lo è senz'altro ed è questa che i bambini apprezzeranno di più. Cani parlanti, uccelli giganti, inseguimenti, disavventure del piccolo protagonista, luoghi impervi, lotte col nemico (che, genialata di sceneggiatura, non è altro che l'avventuriero idolo d'infanzia del vecchio), sparatorie nel cielo, di tutto di più. Ma non è lì il segreto del film. 
Segreto che è invece nascosto nelle pagine di un vecchio album nel quale, sin da ragazzina, la compagna del protagonista aveva raccontato fotograficamente la propria vita e lasciato su pagine bianche, in attesa di foto, i progetti futuri, anzi IL progetto futuro, la casa in cima alle cascate. Ed è qui che scopriremo che l'avventura più bella non è un viaggio esotico, non è qualcosa lontano 1000 km. L'avventura più bella è dentro di noi, nel nostro cuore. L' avventura più bella è la nostra vita, l'avventura più bella è l' amore.


( voto 8,5 )

11 commenti:

  1. I primi 5 minuti del film sono qualcosa di straordinario. Momenti che di solito il cinema ci regala nel finale, una volta che abbiamo conosciuto i personaggi, la loro storia, le loro emozioni. UP riesce a commuovere subito. Viviamo tutta una vita insieme al nostro protagonista ed è incredibilmente coinvolgente. Il tutto senza parole, non servono. Basta la musica. Una semplice melodia, le stesse note che si ripetono all'infinito ma che assecondano lo stato d'animo di Carl. La musica parla, prima sembra felice, poi triste. E questo piccolo capolavoro mi incuriosiva parecchio così ho visto volutamente i titoli di coda leggendo il nome di Michael Giacchino...non so se mi spiego. Ammetto di essermi inutilmente sforzato di trattenere le lacrime, ed è ovvio dire che non mi era mai capitato dopo così poco tempo dall'inizio di un film. Non posso commentare il resto del film perchè, per quanto mi riguarda, ero già a posto. Volevo pagare un supplemento per quello che avevo già visto.

    Stupendo anche il corto prima del film

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  2. Hai ragione. Chi sei? Federico? Tommaso?

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  3. a mio contestatissimo parere, il miglior Pixar di sempre. Capolavoro assoluto!

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  4. Dolcissimo, indimenticabile film , lascio con piacere un commento in proposito. Ne ho preso il dvd e non mi stanco di rivederlo. La recensione che hai fatto è esattissma, è proprio vero: vecchiaia e morte sono temi tabù ed era difficile renderli con questa leggerezza.
    Per quanto riguarda l'avventura, l'uccello Kevin è struggene, c'è quasi una trama secondaria che svolge il tema dell'avidità umana a danno degli altri animali. (ma, d'altro canto, coe si fa a non adorare il cane parlante?) Ho apprezzato molto i titoli di coda, con le scene di vita (la 'nuova avventura da vivere', a cui la moglie esorta il suo timido scontro carl?) nuova del vecchio, che fanno da chiusura del cerchio con il prologo. d'accordissimo con la chaplinitudine :)

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    1. La profondità sulla parte avventurosa (in particolare riguardo Kevin) mi era sfuggita, complimenti.
      Dovrei rivederlo per, oltre farti i complimenti ad averla colta, essere d'accordo con te.

      Il finale è perfetto e come dici chiude il cerchio perfettamente.

      Grazie per l'appoggio alla chaplitudine

      E a presto!


      ( se sei nuovo magari non lo sai ma basta fare un click qui sotto su inviami notifiche e non c'è bisogno che vai a ricercar risposte, ti arriva la mail)

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    2. grazie per la dritta. in effetti sono nuovo e in effetti non avevo notato questa opzione. tutto ciò si può intuire dalla rapidità di questa mia risposta. tra l'altro, ho riletto il mio commento e mi sono accorto con raccapriccio che è pieno di errori di battitura, in certi passaggi addirittura sfiora l'incomprensibilità!). ad ogni modo, un blog di cinema mi piace molto, e penso che lo inserirò nei blog seguiti sul mio blog. grazie per i consigli! conto di essere più presente :)

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    3. Prego, vengo a trovarti il prima possibile!

      Strana la cosa non cliccabile, vedi un pò se ti arriva questa, forse è perchè l'avevi già cliccata?

      Ma che errori? è scritto benissimo e poi qui si commenta informalmente, io per primo.

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  5. ps: il tasto 'inviamo notifiche', mi risulta non cliccabile.... boh?! O_o

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  6. purtroppo la notifica non mi è arrivata :( ...

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  7. Bellissimo anche questo Pixar, visto ieri insieme alla famigliola incredula, come oramai ci capita con tutti i Pixar scoperti. Ma questo parla di noi adulti, dei nostri sogni spezzati, ma poi riattaccati insieme attraverso oggetti che ce li ricompongono e che ce ne fanno capire il senso. Per il vecchietto il libro dei ricordi. Viva gli oggetti ostinati della nostra vita, che ci aiutano a volte a capire come siano fatue le nostre insoddisfazioni.

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    1. Questa era davvero una delle mie prime recensioni :)

      era buffo come avessi sempre fretta di finire perchè quello che stavo scrivendo mi sembrava lunghissimo...

      E invece quello che mi pareva lunghissimo allora è un terzo di quello che scrivo a volte adesso. E che adesso, ancora più paradossale, mi sembra non esauriente

      la tua lettura è perfetta e sì, è un film Pixar (ma del resto quasi tutto lo sono) che pensa più a noi adulti che ai bambini. Noi possiamo godercelo tutto, in tutti i suoi significati e in tutta la sua malinconia

      loro, vivaddio, lo vedranno quasi soltanto come un divertentissimo, colorato e pazzo cartone con qualche scena in cui, senza farsi accorgere, cercheranno di capire da dove venga la lacrimuccia spuntata al genitore ;)

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao