22.3.11

Recensione: "Repo Men"




PRESENTI SPOILER
Corazza lucente che gronda sangue e anima nera, anzi nerissima. Questo è Repo Men, originale sci-fi con quel qualcosina in più.
Coraggioso, spiazzante, pessimista, estremo.
Siamo in un imprecisato futuro, probabilmente più vicino ai nostri giorni di quanto si possa pensare. Finalmente chi ha bisogno di trapianto di organi non deve attendere anni. Se lo compra alla Union. Lo paga caro. E se non lo paga, l'azienda manda qualcuno a recuperarlo.
Remy è un recuperatore.
Jake, suo migliore amico, anche.
Quando Remy per un incidente dovrà lui stesso trapiantarsi un bio-organo, molte delle sue idee cambieranno.
Partiamo dalla confezione. Repo Men si avvale di effetti speciali straordinari, quasi tutti concentrati nelle sequenze di recupero degli organi, dettagliatissime, forse pure troppo, tanto da sconsigliarne la visione a chi soffre un pò la vista del sangue. Location ottime, su tutte la città abbandonata di Paradise; Whitaker e Law insieme funzionano a meraviglia. Scene action direi ben fatte anche se son proprio quelle a non farmi innamorare completamente del film (è una mia idiosincrasia personale, 'n se pò fa niente).
Quello che più sorprende però in Repo Men è il suo messaggio, la tematica che affronta, il coraggio. Non mi sorprende che il film sia stato mal distribuito perchè, come in The Road, il futuro dell'umanità che ne vien fuori è assolutamente aberrante e, soprattutto, privo di speranza. 




La speculazione sul dolore altrui è senz'altro il tema predominante tanto da farci vedere il film come un parossismo dell'attuale sistema sanitario statunitense: se paghi vivi, altrimenti no. Quando Remy subirà il trapianto e si troverà impossibilitato a pagare, solo allora acquisterà quell'umanità atta a fargli capire quanta sofferenza ci sia nella povera gente, quanto una vita umana conti più di un'insolvenza. In Repo Men abbiamo lo stesso identico scheletro di un altro film che ho amato moltissimo, District 9. Una persona priva di scrupoli che per lavoro stermina una minoranza ma che poi, per pura casualità, si troverà lui stesso membro della parte oppressa e quindi, non tanto per opportunità ma per un vero cambiamento interiore, si trova ad essere una persona completamente diversa (c'è anche un pò di Cella 211). Altro rimando, che a qualcuno piacerà chiamar plagio, è quello evidentissimo ad Apri gli occhi di cui Repo Men possiamo quasi considerare una sua mutazione, una replica in toni, atmosfere e contesti totalmente diversi.
Repo Men sembra lasciarci scampo ma invece preme fino in fondo sulla desolazione, sulla disillusione.
Come nella splendida citazione iniziale del film, quella del paradosso del gatto di Schroedinger, tutti noi siamo contemporaneamente sia morti che vivi, e il finale del film, purtroppo, ne è la dimostrazione.

(voto 7,5)

14 commenti:

  1. Metto da parte qualsiasi analisi, o commento razionale, lucido: -babba bia che finale!-
    ;)

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  2. No Edoardo, voglio un commento. Anche perchè non si può essere sempre d'accordo...

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  3. Uhm, in effetti son stato poco chiaro.

    Si può commentare un film su come è costruito, su sceneggiatura, sul se è originale o meno, sulla performance degli attori etcetc.

    In questo caso invece, volevo dire che la .sensazione. lasciatami addosso dal finale di questo film per me vale da sè la visione.

    Poi ripensandoci posso farne un'eziologia, ed è anche il caso, essendo uno di quei film che ti fa pensare, senza fartelo pesare, e in cui il tema trattato è solo uno spunto che può essere allargato e che può stimolarci a porci quesiti sulla società e sulla natura umana.

    -Con questo devo aggiungere che amo il pessimismo atto a smuovere qualcosa, ti fa arrabbiare, soffrire. Cosicchè tu possa reagire; un lieto file (mal trattato) fa terminare la visione del film più crudele con una sensazione di leggerezza spesso completamente ingiustificata, un rilassamento nocivo, che direi che rischia di diventare menefreghista dello spettatore.-

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  4. ;) Piccole schegge sparse di pensieri sul film..


    Refuso commento precedente: "un lieto fine"

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  5. Edoardo, credo che ormai tu sappia come la penso. Sottoscrivo ogni tua parola, anch'io amo moltissimo il pessimismo, la disillusione, il colpo basso, il drammatico realismo. Non a caso ho messo The Road come film dell'anno 2010, un motivo ci sarà.
    Repo Men è un film apocalittico, intendendo per apocalisse non quella naturale ma quella puramente umana. Il regista l'ha mascherato di fantascienza, azione e grottesco per alleggerirlo un pò, ma l'anima rimane quella. Il finale poi la rivela pienamente.
    A presto.

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  6. ... splatter esagerato a me ha dato fastidio...
    Bel film, trama notevole, peccato il dettaglio esagerato e non necessario riguardo l'anatomia interna del corpo umano.

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  7. E' vero, troppi dettagli forse, ma è il cinema di oggi che le richiede. Probabilmente però sarebbe bastata una sola scena in quella maniera, alle successive avremmo già saputo cosa accadeva.

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  8. keep posting like this it’s really very good idea, you are awesome!

    paxil

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  9. Lo sto per postare anche io, come da free drink richiesto!
    Mi sa che ci sarà da discutere!

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  10. Scusate un attimo, ma per caso questa è una rivisitazione del bellissimo musical "Repo! Genetic Opera" ? Io ho visto la versione cinematografica del musical originale in inglese e mi è rimasta davvero impressa, perciò non vorrei rovinarmi il ricordo guardando qualcosa di totalmente diverso. Qualcuno mi aiuti !

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  11. Complimenti Daisy! Non lo sapevo!

    Sì, in effetti leggendo su Wikipedia la trama del musical da te citato, ti posso dire che il film ne è in tutto e per tutto la trasposizione filmica.

    Quindi ora regolati te.
    Ciao.

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  12. Finale strepitoso e per me perfetto, sci.fi dai toni molto drammatici che io ho molto amato e rivisto piu volte e che a mio parere avrebbe dovuto avere molta piu visibilita perché molto originale e emozionante..

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    1. in realtà è un film pochissimo pubblicizzato e molto contestato, ricordo che chiunque sentii gli era piaciuto meno de me

      quindi molto bene ;)

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due cose

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