30.5.15

Il vero Racconto dei Racconti, ossia l'analisi, con differenze e analogie, delle tre novelle de Lo Cunto de lo cunti da cui il film ha preso spunto: (2) La Vecchia Scorticata


Per chi volesse capire meglio rimando alla prima "puntata"



LA VECCHIA SCORTICATA


La presentazione è in perfetta linea con il film

Lo re de Roccaforte se ’nnammora de la voce de na vecchia e, gabbato da no dito rezocato, la fa dormire cod isso. Ma, addonatose de le rechieppe, la fa iettare pe na fenestra e, restanno appesa a n’arvolo, è fatata da sette fate e, deventata na bellissema giovana, lo re se la piglia pe mogliere. Ma l’autra sore, ’nmediosa de la fortuna soia, pe farese bella se fa scortecare e more.

La prima e unica differenza che per adesso possiamo già constatare è nell'incantesimo che nell'originale quindi è opera di sette fate diverse.
Molto interessante poi è lo stesso titolo perchè prende quella che, almeno per minutaggio, sembrava la parte meno importante del film. In effetti anche nella pellicola capire chi sia il/la protagonista della vicenda è veramente difficile.

La novella comincia con la descrizione fisica delle due vecchie, meritevole:

S’erano raccorete drinto a no giardino dove avea l’affacciata lo re de Rocca Forte doi vecchiarelle, ch’erano lo reassunto de le desgrazie, lo protacuollo de li scurce, lo libro maggiore de la bruttezza. Le quale avevano le zervole scigliate e ’ngrifate, la fronte ’ncrespata e vrognolosa, le ciglia storcigliate e restolose, le parpetole chiantute ed a pennericolo, l’uocchie guize e scalcagnate, la faccie gialloteca ed arrappata, la vocca squacquarata e storcellata e, ’nsomma, la varvea d’annecchia, lo pietto peluso, le spalle co la contrapanzetta, le braccia arronchiate, le gamme sciancate e scioffate e li piede a crocco.

Il Re non è un Rocco Siffredi de noaltri, ma semplicemente un sovrano che si innamora della voce della ragazza (senza esplicitamente sentirla cantare) e che è affascinato dal mistero che si cela dietro quella casa/baracca.
Il Re, come Cassel, tenta di persuadere questa Grazia ad uscir fuori. Il problema è che le due vecchie sono anche praticamente sorde (ca le vecchie avevano ’ntompagnato l’aurecchie), non sentono nulla di quello che dice lui dal balcone.
Poi accade qualcosa di opposto al film. Nel racconto dei Racconti Cassel è così insistente che le vecchie sono costrette a fare qualcosa, anche il minimo, mentre nella novella sono proprio loro a voler approfittare della situazione, ossia di questa ossessiva attenzione che il Re mostra loro

Tanto che le vecchie, che s’erano poste ’n tuono e ’ngarzapellute de l’afferte e ’mprommesse de lo re, pigliattero consiglio de non se lassare perdere sta accasione de ’ncappare st’auciello che da se stisso se veneva a schiaffare drinto a no codavattolo.

Non volevano insomma perdere l'occasione di approfittarsi di un uccello (auciello) che quasi da solo (se stisso) si era infilato dentro una trappola (schiaffare drinto a codavattolo).
Attenzione, anche qua il cambiamento è grande e abbiamo la conferma che Garrone ha voluto aggiungere "umanità" alle novelle mostrando le vecchie, o almeno quella prescelta, come una tenera donna terrorizzata dalla situazione e disperatamente prigioniera della propria bruttezza. Come successe con L'Orco anche qua Garrone ha tolto crudeltà in favore di una caratterizzazione più complessa.
C'è poi la promessa del dito (8 giorni anzichè 7, poco cambia), viene raccontata l'attesa fremente del Re, descritto come un uomo completamente perso nel desiderio e nell'Amore, e poi, alla scadenza, assistiamo ad una scena identica al film, ossia il dito fuori, lui che ci amoreggia e prega poi con tutte le forze che chi sta dentro si faccia vedere.
La vecchia ormai vuole approfittare ancora di più della situazione, da vecchia volpe quale è, come dimostra questa descrizione:

La vecchia, che sapeva dove lo diascance teneva la coda, vorpa mastra, gattone viecchio, trincata, arciva ed ecciacorvessa

e, come nel film, fa una richiesta al Re:

"ch’io sia recevuta a lo lietto vuostro de notte e senza cannela, perché non me sopporta lo core d’essere vista nuda"

Fino ad adesso, a parte diverse connotazioni psicologiche (il voler fregare il Re al posto di trovare una soluzione a qull'insistenza) la novella è identica al film.
L'inquietante scena nel flm del "rattoppo" del corpo della vecchia è descritta così:

la vecchia, tiratose tutte le rechieppe de la perzona e, fattone no rechippo dereto le spalle, legato stritto stritto co no capo de spao

ossia in maniera grottesca e similare al film. Si parla addirittura di spago per tenere tutte le pelli su, il "malloppo" creato

La notte, e in effetti nel film questo viene colpevolemente taciuto, il Re toccando il corpo si accorge delle magagne ma fa finta di niente e

navecaie co na permonara, penzannose de ire ’n curzo co na galera sciorentina.

ossia navigò su una barcaccia (permonara) immaginandosi di stare invece in una galea fiorentina.
La frase è riuscitissima, sia per il paragone che per l'allusione alla notte di sesso tra i due.
Poi arriva la mattina, la scoperta, l'incredibile furia e la vecchia gettata dalla finestra

Ma con tutto chesto fu pigliata de zippo e de pesole e derropata a lo giardino e fu la fortuna soia ca, restata appesa pe li capille a no rammo de fico, non se roppe la catena de lo cuollo.

La vedono 7 fate, non la sola brutta strega del film. E la cosa di lei appesa le fa così ridere che per ricompensa ognuna di loro le regala qualcosa, ossia una "qualità":

giovane, bella, ricca, nobele, vertolosa, voluta bene e bona asciortata

con "vertolosa" che sta per virtuosa e "bona asciortata" per fortunata.
Insomma, per una volta, la prima, trovo nelle differenze tra le due versioni molto più bello, affascinante ed incisivo il testo rispetto a quell'incantesimo senza senso buttato là da Garrone.
L'ex vecchia, quindi, non solo è bella e giovane ma parecchie altre cose, compreso l'esser vestita e lucente come una Regina. Insomma, pacchetto completo.
Il Re la vede dalla finestra, e non andando a caccia come nel film, proprio mentre stava controllando che fine avesse fatto il corpo della vecchia.
Vedutala, se ne innamora e la novella offre una lunghissima descrizione fisica della fanciulla (agli occhi del Re) e poi, una volta sceso il sovrano, assistiamo ad una vera a propria dichiarazione d'amore, molto simile a quella iniziale alla baracca, ma stavolta non al "buio".
Nel film invece c'è un ellisse molto grande, lui la vede e poi ci ritroviamo al matrimonio, matrimonio comunque che viene descritto brevemente anche qua.

Cheste e mille autre parole le scettero da lo sprofunno de lo pietto, che toccaro a lo bivo la vecchia renovata, la quale all’utemo l’azzettaie pe marito.

Capita spesso in Basile di trovare parti tirate moltissimo per le lunghe (ad esempio descrizioni e dialoghi) e poi in solo una riga accadono stravolgimenti di trama istantanei. Anche questo fa parte un pò del barocco, l'abbellimento superiore alla narrazione (o struttura)

Siamo al matrimonio, inizia un serrato dialogo tra le due sorelle, con la vecchia invidiosissima della giovane.
Nel film assistiamo all'insistente richiesta della vecchia di poter restare a palazzo, nella novella non c'è traccia di questo. A livello di sostanza forse cambia poco ma in realtà come scelta di sceneggiatura è abbastanza diversa la cosa. Nel testo originario l'unico desiderio della vecchia è capire perchè la sorella sia giovane mentre nel film si sarebbe semplicemente accontentata di restar là anche bruttissima e vecchia. Il volersi fare scorticare quindi non è tanto un modo per assomigliare alla sorella  ma l'unico per poter entrare a corte. Anche qua notiamo come nel film ci sia un personaggio leggermente più "umano" visto che, appunto, lei sarebbe restata anche da brutta per amore della sorella e voglia di cambiar vita mentre nella novella è pura e sola invidia.

Va dal barbiere, la scorticatura viene così descritta:

E, fattola sedere a no scanniello, commenzaie a fare la chianca de chillo nigro scuorzo, che chiovellecava e piscioliava tutta sango e, da tanto ‘n tanto, sauda comme se radesse

scena molto forte, un macello di sangue, stranamente non mostrata da Garrone, dico stranamente perchè i dettagli horror nel film non mancano

La vecchia non torna scuoiata a palazzo (ottima scena nel film) ma muore durante il supplizio, così da rendere più forte la morale finale

la 'nmidia, figlio mio, se stessa smafara

 "L'Invidia, figlio mio, distrugge sè stessa"

41 commenti:

  1. quindi alla fine non ti sei arreso... tanto di cappello! : )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti giuro, mi mette un pensiero assurdo, e non so nemmeno se la cosa piaccia o no (anche se sui social è andata molto bene).
      Però m'ha fregato il titolo che ho messo al post, mi dava troppo fastidio aver scritto in quella maniera e poi fermarmi.
      Anche se pensare di mettermi alla terza..

      Elimina
  2. Ciao,proprio ieri pomeriggio sono andata a vedere il Racconto dei racconti.In sala eravamo in quattro!!! Mi sono detta vado al cinema da sola.Le locations sono bellissime,bellissimi i castelli,bellissimi i villaggi e credo che delle scene siano state girate in un bosco in Umbria (il nome al momento non lo ricordo).Sì le scene horror non mancano: La vecchietta che si fa tagliare la pelle per invidia nei confronti della sorella è una cosa pazzesca,però nonostante le scene horror.il Racconto dei racconti,mi ricorda proprio le fiabe di quando era piccola e nelle quali spesso e volentieri il tema horror c'era eccome:Cappuccetto rosso,Barbablù e altre.Sì sa la storia di Barbablù del fatto che aveva sterminato le mogli precedenti e poi s' incazza con l'ultima moglie"colpevole di aver scoperto il segreto del marito,ma un conto è leggerlo e vedere qualche illustrazione,un altro e vedere delle scene di cinema.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. garrone ha girato molta Italia per le locations. So che la maggior parte sono in Puglia ma c'è sicuramente altro (Sicilia, Toscana e chissà quante altre). Dell'Umbria non so nulla.

      Non è che ti ricorda quel mondo delle fiabe, sono veramente fiabe quelle che garrone ha preso come spunto, in tutto e per tutto. E sì, la crudeltà è caratteristica quasi principale nelle fiabe anche se molto spesso poi ne venivano "ripulite".

      Belzebù poi sì, quella c'è poco da essere ripulita o resa più leggera ;)

      Elimina
  3. Ciao,sì delle scene sono state girate nel bosco di Sasseto.Sì sono veramente fiabe e c'è da dire che le fiabe sonore che avevo da piccola (e che ho ancora) erano già "ripulite".Le fiabe vere e proprie non finiscono mai bene.In una enciclopedia lessi che dopo il matrimonio di Cenerentola due tortore cavarono gli occhi alle sorellastre.Rimasi piuttosto sconvolta. A me piacque anche I fratelli Grimm e l'incantevole strega.

    Buonanotte!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non solo non finiscono bene ma di solito sono piene delle peggio atrocità,tipo quella citata da te.
      Notte ;)

      Elimina
  4. Sì sono piene di atrocità.Non c'entra nulla con le fiabe.Sapevi che hanno girato il film su Azzurrina.Non so se sai la storia di questa bambina colpevole per la società del 1300 circa di essere strega per via dei capelli albini e per salvarla le vennero tinti i capelli,ma siccome era albina la tinta non prese e quindi i suoi capelli diventarono di un colore azzurro da qui il nome Azzurrina...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' la prima volta che sento parlarne...
      Se fossero esistite le parrucche magari se salvava

      Elimina
  5. Lei è scomparsa.Due guardie avevano l'ordine di sorvegliarla e lei giocava con una palla di stoffa ed è sparita.Io il castello non l'ho mai visto,ma c'è anche la visita notturna.Chissà se fossero esistite le parrucche.Comunque anche chi aveva i capelli rossi era considerato creatura del demonio.Le donne conoscitrici di erbe e che vivevano sole.Poco tempo fa ho visto una rocca e nelle sala delle torture i mezzi più schifosi di tortura.rogo.Te pensa gente che professava la fede e la credenza di Dio faceva queste nefandezze,Se una donna sospetta di strgoneria veniva buttata in acqua e stava a galla "Strega,figlia del diavolo!!!",ma se annegava allora era figlia di Dio.E mi sembra che le stronzate la chiesa le fa ancora.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un argomento molto interessante ed affscinante che purtroppo non ho mai approfondito. Ricordo perfettamente invece quanto a te interessi e ne sia "esperta2.
      Dice che ci sia un bellissimo film sull'argomento, Gostanza da Libbiano

      Elimina
  6. Sì credo sia un genere thriller horror.Ma è stato girato da poco.Comunque il castello è a Montebello di Rimini.Comunque credo sia un castello suggestivo e di sera penso abbia un suo fascino.Ma tutti i luoghi della storia se si visitano con poche persone o addirittura da soli prendono un'aria particolare.Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non sono uno che rimane facilmente affascinato da posti e luoghi, ho un pò un problema con tutto quello che non sia strettamente legato all'uomo. Non so come descriverlo ma è una cosa particolare. Ciao!

      Elimina
  7. Spiegati.Io una volta ero in Val d'Aosta con la scuola e stavamo visitando il castello di Fenis.Visitando solo la parte esterna,non entrammo dentro e sentii qualcosa di particolare come un qualcosa di vissuto,Difficile da spiegare.Ciao:))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. http://ilbuioinsala.blogspot.it/2014/08/io-e-limmensita-delle-cose.html

      Elimina
  8. Ciao! Ho letto.Che meraviglia!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il paradosso è che è proprio lei, la meraviglia, a mancare.
      Te l'ho messo solo perchè era la risposta più precisa a quello di cui stavamo parlando.
      Ma grazie lo stesso ;)

      Elimina
  9. Sai che l'ho voluto rileggere e per me è magico quello che hai scritto.Forse diamo scontate tante cose: gli alberi.il sole.il cielo,le nuvole,perchè sono sempre lì attorno a noi.E le diamo scontate.Poi penso a persone che queste cose non le vedranno mai più ad esempio chi è in carcere.Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio Erika.
      Io ho il problema contrario, mi rendo conto della bellezza dell'universo ma non riesco a goderne :)

      ciao!

      Elimina
  10. Ciao ti risponda ora.Ma guarda che non è facile.Forse dico una cavolata.Tutte queste cose riguardanti la natura sono venute con facebook.Noto persone che fanno qualsiasi foto con lo smartphonbe.Ma se non ci fossero tablet o smartphone avrebbero notato che so un fiore o un tramonto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stai parlando con uno che non ha mai fatto una foto in vita sua, nè a sè nè a nient'altro ;)

      Però la fotografia può essere anche l'opposto, ossia saper proprio avere la sensibilità di catturare le cose.
      Diciamo il 2% di facebook insomma

      Elimina
  11. Ciao.io una volta fotografavo molto di più,mi piaceva catturare l'attimo!! Ora ho dato un calo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. un giorno la voglia e la necessità torneranno, come tutte le cose ;)

      Elimina
  12. Ciao! Come stai?Spero tu stia bene.Ieri noi siamo rimasti al buio completo causa temporale.E che ho fatto? Mi sono messa a leggere il "Giardino incantato"con la torcia.!! Magico.E cenato con le candele.

    RispondiElimina
  13. Grazie!!! Comunque l'atmosfera era magica:))))))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, immagino proprio di sì...
      Anzi, io proporrei all'Enel di togliermi la luce direttamente.
      ma poi non potrei nemmeno scrivere qua, già

      Elimina
  14. Infatti.Comunque una volta vidi un documentario di una famiglia inglese che provò per una settimana se non di più a vivere come il 1800 o anche prima.Quindi niente tv,niente cellulari insomma dovevano fare i lavori come all'epoca,non ne potevano più.Le figlie adolescenti non ti dico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Erika, alla fine è quasi pari pari la trama di The Village...

      Elimina
  15. E' vero! Non avevo pensato a The Village.Tra l'altro lo rivisto qualche settimana fa.Particolare quel film cavolo.E non mi ricordavo che c'erano attori del calibro di Williiam Hurt.Segorney Weaver.Spesso mi dico Ma dai ho già visto quel film,non lo riguardo e poi invece mi metto a guardarlo e così noto cose che magari anni prima mi erano sfuggite.Anche quando ho rivisto La foresta dei pugnali volanti non ricordavi certe scene.Un film che mi piace molto è Il labrinto del fauno. Fantasia e guerra possono convivere?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il capolavoro de Il Labririnto del fauno è proprio quello, l'union di due generi apparentemente così lontani. E che la fantasia possa essere rifugio dalle brutture della realtà è una verità sacrosanta.

      Beh, sempre bello scoprire cose nuove in film già visti

      Elimina
  16. Verissimo.Da un lato la dittatura di Franco e da un lato questo mondo magico.Il fauno tra l'altro è un attore in carne e ossa non è creato al computer.E'truccato benissimo.Quell'attore ha interpretato anche Legion con Paul Bettany che parla di angeli e lui interpreta questo pseudo gelataio stranissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ricordo che di questo attore mi parlò mio fratello. Ha una specie di mlattia, braccia lunghissime. E sì, ha fatto sempre parti di "mostri" per questo

      Elimina
  17. Non lo sapevo,infatti in Legion (se non ricordo male)ha queste braccia lunghissime.Anche nel film Big Fish c'è un personaggio che interpreta un gigante e nella realtà è veramente così,Big Fosh per me è un film bellissimo.Con Helena Bonam Carter,Ewan McGregor,jessica Lange.Anche quello è genere fantastico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovrebbe aver fatto anche il mostro del finale di Rec mi pare.

      Sì sì, ricordo bemissimo quel gigante, anche perchè quello è uno dei miei film preferiti di sempre.
      ricordo anche che purtroppo morì pochi anni dopo

      Elimina
  18. Sì Big fish è un film bellissimo.Questo uomo e dei suoi viaggi dove incontrava le creature più strane.Alla fine ci sono delle similitudine con Il labirinto del fauno ossia come la fantasia aiuta nei momenti no.

    Rec l'ho visto,quello della reporter che riprende una giornata in una caserma dei vigili del fuoco e c'è un'epidemia e dopo la reporter scopre questa "creautura" nascosta da anni.Il gigante sarebbe la "creatura"?Cavolo.Quel film mi era piaciuto invece non m'ispira l'ultimo quello del matrimonio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche se in realtà in Big Fish erano sì fantasie ma molto legate alla realtà, i personaggi incontrati e raccontati poi esistevano davvero.

      esatto, non so se hai visto l'1 o il 2 ma sono molto simili.
      Non era una caserma ma un palazzo però è quello sì ;)

      Elimina
  19. Sì impersonaggi esistevano davvero,Era il figlio che era troppo realista e credeva che il padre fosse andato fuori di testa.E poi la morte del padre con tutti i suoi personaggi accanto (se non ricordo male,sono passati un po' di anni)!! Sì è ambientato in un palazzo ora ricordo,e il film inizia con questa reporter che riprende una giornata tipo dei viglili,solo che quella che sembra una giornata tipo,si trasforma in tragedia..Quindi l'uno e il due sono simili?.

    Cambiando discorso:tempo fa avevomletto che Mayers ha abbondonato il blog e avevo delle foto dove erano raffigurate:Chucky,la maschera di Jason.Poi ieri ho cliccato Elm Street chiude i battenti,E ho iniziato a leggere.Arrivata in fondo vedo Mayers82.Non avevo collegato per nulla la cosa.Mayers era forte! Insomma uno che non te le manda a dire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Big Fish ti spiega la differenza tra vero, falso e verosimile

      ecco, alla fine tutto era verosimile ;)

      guarda, la caserma c'era eh, sono i primi 20 minuti. Poi vanno nel palazzo e succede il casino. Sì, uno e due sono legatissimi, quasi un film diviso ijn due parti, il 3 invece non c'entra quasi niente

      Myers era un grande, è uscito da inernet da un anno e mrzzo, Forse ti riferisci al post dove sono andato a trovarlo a casa e gli ho fatto le foto, The Myers Experience ;)

      Elimina
  20. Sì la scena della centrale dei vigili dura venti minuti,insomma poco.Il tre come ho citato in precedenza non m'ispira.Ieri guardato il trailer di Clown.Di film splatter ne ho visti (non ci vado matta),ma questo deve essere una schifezza.

    cambiando discorso sì credo fossero le foto di quando sei andato a trovarlo a casa.Sì era forte!! Insomma una persona schietta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Clown è davvero poca cosa...
      Non è splatter, forse giusto una scena, semplicemente non fa paura, anzi, a me ha fatto quasi ridere

      beh, è un personaggio allucinante Myers, dal vivo poi...

      Elimina
  21. Beh a mio cugino faceva ridere Nightmare.Ieri ho rivisto in dvd Joshua,Mamma mia.L'avevo visto anni fa,non so nemmeno se era un film famoso.Questo bambino vestito perfettino,praticamente un genio a scuola,bravssimo a suonare il pianoforte,Praticamente un piccolo adulto.Non sa cosa è la spensieratezza,il gioco,i suioi genitori che con l'arrivo della sorellina non lo degnano più di uno sguardo,o meglio il padre sì,ma non come si dovrebbe fare con un bambino di nove anni,ma delegandogli impegni.La crisi post partum della mamma che non riuscirà più a occuparsi della figlia che piange sempre..E' un film che a me ha fatto piuttosto riflettere sulla società,sull'essere impeccabili in tutto,lavoro,famiglia e alla fine si scoppia..

    Quindi Mayers dal vivo è ancora più allucinante? Orco boia

    RispondiElimina

due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao