Apriamo questa nuova rubrica con l'amico (anche bi-radunista) Edoardo Romanella.
Edoardo si divertirà a decriptare i significati nascosti di film o altri tipi di opere audiovisive di difficile comprensione.
Ovviamente, come in questo primo caso, ci saranno anche opere su cui sono stati scritti interi saggi e di cui i cinefili sanno tutto, quindi i pensieri di Edoardo, a loro, magari servono a poco.
Ma magari c'è anche gente che certi film non li ha visti o comunque ama leggere possibili interpretazioni.
Dopo una breve sua presentazione, Eraserhead
Salve a tutti, sono Edoardo Romanella, e con Giuseppe
abbiamo deciso di aprire questa particolare rubrica, volta a far luce sui significati
nascosti dei film, delle serie Tv, dei cartoni animati e di quant’altro sia
apparso sul grande o piccolo schermo. Premetto che non ho la verità rivelata, e
che quindi tutto ciò che leggerete sarà unicamente frutto di mie
interpretazioni. E che vi piacciano o no, tali rimangono. Buona lettura.
Prima di iniziare a parlare del
film dovrei fare qualche accenno alla trama, ma scriverne qualcosa è pressoché
inutile, perché di fatto questa è un’opera totalmente destrutturata, non
lineare e onirica dall’inizio alla fine.
Quindi, chi già avesse visto la
pellicola sa di cosa parlo, per quanto riguarda gli altri scriverò solo un
accenno: una coppia di fidanzati, Henry (Jack Nance) e Mary, ha un bambino, che
però nasce deforme, con un aspetto più simile a quello di un girino che di un
uomo. Come contorno alla vicenda ci vengono presentati degli strani personaggi:
un macchinista parzialmente ustionato dalle scintille dei macchinari, una donna
dalle guance deformate, i bizzarri genitori di Mary, un pollo sanguinante, ecc…
David Lynch, il fuoriclasse del surrealismo,
dopo una serie di cortometraggi esordisce al cinema con questo capolavoro
(1977), e con un unico scopo: disorientare e angosciare lo spettatore. Per
questo primo lungometraggio il profeta (in realtà non fu proprio il profeta,
come vedremo) cinematografico dei sogni concepisce una fotografia in bianco e
nero, che contribuisce a incrementarne l’aura di angoscia. Qui si respira la
disperazione del protagonista, la depressione, di cui Lynch è uno dei
principali esponenti (chi ha già visto i suoi quadri sa di cosa parlo).
Dall’inizio alla fine ci racconta
un sogno, siamo nella mente di Henry: la sua ragazza è rimasta incinta, di una
gravidanza non programmata, e la nascita del bambino lo ha segnato irrimediabilmente.
Henry vede la sua vita stravolta, così come i suoi sogni e i suoi progetti, e
in un sogno si manifesta il suo stato d’animo: la rabbia, l’angoscia, la paura.
Questa è la spiegazione, ogni elemento del film riguarda ciò: dalla donna con
le guance deformate che calpesta embrioni, al pollo sanguinante, al figlio
deforme, alla sua stessa testa che a un certo punto si stacca dal corpo e viene
presa per farci della gomma per matite (da qui il titolo, Eraser-Head = Testa-Cancellatrice).
Tutti elementi volti a far trasparire il desiderio di far tornare la sua vita
com’era prima. E poi c’è il pianto del bambino, quel pianto ossessivo e
lancinante che tormenta lo spettatore, e gli avvelena l’esistenza.
Detto ciò, con questo straordinario
esordio il regista riesce molto bene nel suo intento di disorientare e turbare,
e anche se il tutto verrà perfezionato in Velluto Blu, Strade Perdute,
Mulholland Drive e INLAND EMPIRE, ciò non toglie nulla a Eraserhead, che rimane
una pietra miliare del genere.
Come detto sopra, Lynch non è il fondatore di questo modo di fare cinema. Il
surrealismo, il simbolismo, la destrutturazione, i sogni, erano stati già messi
in scena da un altro fuoriclasse della macchina da presa: Luis Bunuel (la scena
del pollo sanguinante è un omaggio neanche troppo velato a L’Angelo
Sterminatore).
Eppure, nonostante la bravura di
Bunuel, Lynch ha fatto di più, molto di più. Le sue immagini sono più forti, la
tecnica si spinge all’estremo, in uno stile personalissimo, e una intensità
tale da fare di lui indiscutibilmente uno dei più grandi registi nella storia
del cinema, a mio avviso il migliore per quanto riguarda il cosiddetto genere
weird.
Toh, ho beccato un post orfano di commenti! com'è?
RispondiEliminaComunque è vero, il film è tra quelli che mi ha sconcertato di più quando lo vidi, sebbene non fosse il mio primo Lynch, così visionario, nel senso più vero del termine, misterioso, angosciante; e non c'è spiegazione che tenga: da vedere e basta.
Ti rispondo al volo ;)
Eliminacome avrai visto il post non è mio ma di un amico che teneva sta rubrica
ed era poco avvezzo a rispondere ai commenti edoardo ;)
comunque, per quel poco che ricordo di Eraserhead, veramente una visione unica...
si, ho visto che era una delle rubriche, tra l'altro molto interessate; ho visto che l'utimo post è 2019.
EliminaSì, avrei detto 2020 ma ci sta :)
Eliminatra l'altro era anche al raduno! ma magari non te lo ricordi, cercalo su fb ;)