6.5.19

Recensioni: "Hill of Freedom" e "Cruel Summer"

Il primo è un film sudocoreano che avrebbe potuto piacermi molto per il soggetto intrigante e la dolcezza ma che, ahimè, a livello di regia, recitazione, scrittura e credibilità è poco sopra l'amatoriale.

L'altro invece è un film inglese molto duro, l'ennesimo film britannico che racconta una cieca e spietata violenza giovanile.
La vera storia di Danny, ragazzo con problemi mentali, e del "branco" che l'ha perseguitato.
Film con dei piccoli difetti ma davvero potente in più punti e tanto tanto triste


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Film (sud)coreano che aveva tutte le caratteristiche per potermi piacere da matti ma che, purtroppo, ha trasformato quella che era la sua qualità più importante - la semplicità- in quello che la semplicità non dovrebbe mai diventare, amatorialità.
Una ragazza di ritorno a casa dopo parecchi giorni riceve alle Poste un mucchio di lettere.
Sono di un giapponese (lei è coreana), suo amico, che è venuta a trovarla in Korea perchè, probabilmente, innamorato di lei.
Il ragazzo non l'ha trovata (come detto lei era via) e allora ha scritto una specie di diario cartaceo dei giorni che l'ha aspettata lì.
La ragazza comincia a leggere le lettere ma, sfortunatamente, le cadono a terra.
Le riprende ma sono tutte mischiate tanto che adesso non sa più quale viene prima e quale dopo.
Comincia quindi a leggere in modo non cronologico mentre noi spettatori vediamo quello che le lettere raccontano (insomma, dei flashback).
Un'idea bellissima, non so se originale ma davvero bella.
Il fatto è che a questa grande idea segue uno svolgimento quasi disastroso.
Innanzitutto Hill of Freedom ha una regia non solo poverissima ma quasi infantile. I suoi zoom avanti e indietro sono tra le peggio cose viste questi anni. Non c'è l'effetto straniante che potrebbe dargli un Trier nè quello di omaggio al passato che fa alle volte Tarantino, no, sono zoom che non portano a niente, solo terribili.

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Come detto l'idea del soggetto è davvero bella ma viene usata in un modo talmente innocuo che non ci si crede. Le vicende a volte sono in ordine cronologico, altre no, ma non c'è mai la sensazione di film rompicapo che un soggetto del genere poteva regalare, ci limitiamo al massimo a un "grazie per aver salvato il mio cane" detto prima che nella scena successiva vediamo effettivamente il salvataggio.
I dialoghi sono banalissimi, ma non di quella banalità mimesi del reale che molte volte mi piace molto, no, semplicemente noiosissimi e banali, anche quelle volte che provano a parlare con semplicità di concetti grandi (come il Tempo non lineare, materia del film).
Il personaggio principale è insopportabile, privo di qualità, spesso ubriaco, senza spina dorsale e polemicissimo, ci viene presentato come ragazzo dolce con cui empatizzare quando poi lo vediamo andare a letto con la prima che capita, dirle ti amo la prima notte di sesso (brividi...), poi mollarla e andare a vivere in Giappone con la ragazza delle lettere quando questa torna (altri brividi...).
I personaggi laterali non sono da meno, per fortuna si salvano la tenutaria della pensione e la ragazza della caffetteria.
Ma, davvero, tra recitazione approssimativa, dialoghi sul nulla per dare minutaggio, regia disastrosa e innocuo uso dell'assunto iniziale, Hill of Freedom diventa un piccolo film delicato e dolce ma di cui, per tutti i problemi appena detti, non riesci nemmeno ad apprezzare dolcezza e delicatezza.
Sembra uno di quei film (e magari lo è, in quel caso complimenti) di fine scuola di cinema, in cui hai una bella idea ma poi sei alle prime armi e quindi la sviluppi male, la giri male e non hai attori professionisti.
E che in una trama così scarna possano accadere comunque cose così inconcepibili (lui che conosce quella, la porta a letto, le dice ti amo, la lascia, va in giappone con l'altra, il tutto in una settimana) resta sbalorditi.
Una grande delusione

5

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presenti spoiler dopo la metà

Inizio davvero a perdere il conto di quanti film britannici raccontino la delinquenza giovanile.
Attenzione, non è solo una "corrente" cinematografica, la situazione in Inghilterra riguardo la questione è davvero delicatissima e reale, tanto che questi anni sono uscite anche delle leggi speciali.
Cruel Summer è l'ennesimo - e terribile - film sull'argomento.
Anche in questo caso i fatti dovrebbero essere reali, tanto che a fine film abbiamo alcune didascalie riguardo le condanne dei giovani.

Danny è un ragazzo con gravi problemi di ritardo mentale.
Ha una famiglia magnifica e anche tanta forza di volontà.
Decide di andare un paio di giorni in campeggio da solo, perchè il tutto fa parte di una terapia/programma statale che cerca, attraverso delle attività, di curare i problemi di questi ragazzi.
Danny è un ragazzo dalla commovente bontà, molto schivo, perso in un mondo suo, ma comunque capace sia di ricevere che di dare affetto.
Nicholas, invece, è l'opposto. 
E' un bulletto decerebrato mentalmente (e nel suo caso non per patologia...), che fa dell'uso della violenza e dell'arroganza il suo karma (curioso come l'attore - bravissimo- che lo interpreta si chiami Danny come invece la sua vittima nel film, forse una terapia?).
La sua ragazza l'ha lasciato.
Allora lui va da un'amica a sfogarsi, amica che se lo vorrebbe fare. Questa gli dice che la ragazza che l'ha lasciato era tutt'altro che vergine quando lui l'ha conosciuta, anzi, una troietta che s'era fatta anche uno "spastico" (Danny).
Nicholas impazzisce di rabbia, prende lei, un altro amico e va in caccia di Danny, nel frattempo solo nei boschi per il suo campeggio.
Il film ha due piccoli problemi.
Il primo è la prevedibilità. 
Non che un film debba avere svolte o colpi di scena (assolutamente no) ma è anche vero che un racconto in cui per 50 minuti aspetti soltanto che accada quello che deve accadere si depotenzia.

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Quindi va bene avere una storia incanalata ma meno bene troppo minutaggio per arrivare a quello che lo spettatore sa che sta arrivando.
Il secondo problema è l'eccesso di cattiveria di Nicholas.
Anzi, più che eccesso di cattiveria (che il film porti le sue conseguenze all'estremo è forse anzi la sua forza) direi l'eccesso di stupidità e di incapacità di ragionare.
Non puoi decidere di andare a uccidere qualcuno solo per una voce buttata lì. Specialmente se quello che vuoi uccidere è un ragazzo handicappato di commovente fragilità.
Peccato perchè gli sceneggiatori con una piccola accortezza avrebbero potuto rendere tutto più credibile. Quando lui se ne va ed esce dalla sala giochi per chiamare e offendere al telefono la ex sarebbe bastato che lei, anche solo per rabbia o vendetta, gli confermasse che sì, aveva fatto sesso con Danny. 
Una sola frase e il film avrebbe acquistato molto più senso, a quel punto un criminale come Nicholas non poteva avere più dubbi.
Resta un'opera secca, terribile, ben recitata, capace di crearci grande empatia sia con Danny che (almeno per me) con il ragazzo di colore e grandissimo odio per gli altri due.
Paradossalmente trovo ancora più inumana la ragazza perchè se Nicholas è un decerebrato violento lei è una che capisce le cose ma compie atti terribili solo per aggraziarsi l'altro, per conquistarlo.
Mi è piaciuto molto l'incipit in media res che ci fa già vedere quello che accadrà (ma questo, come dicevo prima, rende ancora più lunghi quei minuti prima che accada).
Un pò di Dead Man's Shoes, un altro pò di Eden Lake per un film che non raggiunge il livello di questi titoli citati ma è davvero consigliabile.
La regia è molto buona, amante dei dettagli e dei primissimi piani, e anche capace di un paio di ralenti davvero emozionanti.
Gli ultimi 20 minuti sono davvero tosti sia per quello a cui assistiamo sia per l'ottimo racconto delle psicologie dei 4 ragazzi.
Preferisco non dire niente su tutto quello che Danny subirà, non per spoiler ma perchè fa male.
E bellissimo (e devastante) quel finale in cui i due genitori paiono tranquilli, poi sempre meno, poi scendono dalla macchina. I loro volti ti fanno venire il groppo in gola.
Non vediamo quello che accadrà dopo e questo finale tronco è forse ancora più forte per lo spettatore.

7

8 commenti:

  1. Cruel Summer mi intriga molto,si trova in streaming che tu sappia?notte e complimenti per il tuo lavoro, recensioni sempre ben fatte e interessanti.

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    1. non so se si trova in streaming, casomai contattami privatamente che te lo passo

      grazie mille :)

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    2. Ah ok ok,ti contatto su facebook allora che siamo pure amici,tra l'altro :) a presto grazie

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  2. Risposte
    1. non ti chiedo nemmeno a quale dei due film ti riferisci..

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    2. si perdonami intendevo Cruel Summer..tremendo ma con quel "realismo" inglese che non è possible non apprezzare.

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    3. no no, ma non c'era bisogno di specificare, era scontato :)

      anche se hill of freedom ti dovesse piacere (a me no) di sicuro "che batosta" è un commento che non gli si può abbinare...

      sì, ormai questo cinema inglese così realistico e duro è un must

      ma lo è sempre stato credo

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