30.5.19

"I pronipoti dei Lumiere", 20 bellissimi film francesi recenti che dovreste vedere - Parte 1 di 2


Dopo il "successo" della prima lista per nazione, quella riguardo la Grecia (la trovate qua) oggi mi sono presi 5 minuti buoni e ho provato a metterne giù un'altra.
E andiamo da chi il cinema l'ha inventato, la Francia.
Il loro è grande, grandissimo cinema, pieno di chicche.
Come al solito le mie liste hanno moltissime limitazioni
Nessun film stra-famoso (famoso sì, ma non film che tutti hanno visto).
Un solo film per regista (di alcuni ne avrei messi 4-5).
Nessun regista "ibrido" (Villeneuve, Dolan etc...).
Nessun film francese ma di regia non francese. Ad esempio anche alcuni Haneke e Fahradi sono quasi del tutto produzioni francesi.

Di sicuro ci saranno "errori" ma io, vi giuro, faccio queste liste in un quarto d'ora, come un automa, è già un miracolo così.

Cominciamo con la prima parte :)

I TITOLI PORTANO ALLE RECENSIONI




Partiamo dal più recente, ancora inedito in Italia.
High Life è un film ambiziosissimo (uno dei più ambiziosi visti questi anni nello sci-fi) che trasla nella cornice fantascientifica concetti primordiali e assoluti come quello della maternità (vita) e del senso dell'esistenza.
Ambientazione alla Moon, richiami di The Martian (vedi l'orto), pennellate di Wall-E (con quelle immagini malinconiche della Terra e di quello che eravamo) e, come detto, un sottotesto autoriale fortissimo. Non scomoderei Kubrick ma il tentativo (nelle intenzioni) è simile.
Grande incipit in cui vediamo un astronauta (grandissimo Pattinson) vivere in un'astronave con la sola compagnia di una neonata. I gesti di Monte (il personaggio) sono quelli di un padre. Solo poi (il film è quasi tutto flash back) capiremo se è veramente figlia sua.






Ecco un grande esponente di quel cinema piccolo e delicato che i francesi sanno far benissimo.
Film misurato come pochi in cui niente è esagerato, nè la violenza nè l'amore, nè la condanna nè la retorica. Sono i bambini, le loro emozioni, le loro paure, le loro speranze ad essere protagoniste, a ricordarci che mai, mai, un bambino può essere segregato o inibito nelle proprie passioni o potenzialità. E qui viene in soccorso la musica, l' altra grande protagonista del film.



Chi non ha mai visto i polar (poliziesco + noir) francesi si è perso uno dei filoni più belli della cinematografia europea.
Ce ne sarebbero tanti da citare ma ne ho scelti due (il secondo nella lista di domani)
Che dire, questo è un film disperato, fosco, cupo, che al tempo stesso ti tiene incollato e ti colpisce al cuore.
In una Marsiglia sporca e peccaminosa si mischiano almeno tre vicende. Quella privata di Louis Schneider, poliziotto investigativo la cui vita è stata letteralmente devastata da un terribile incidente stradale, quella di Justine terrorizzata dalla possibile uscita di galera del killer che sterminò in maniera quasi inumana la sua famiglia, e quella generale, colonna portante del film, sulle indagini di nuovi atroci delitti di un serial killer che violenta e uccide senza la minima pietà le sue vittime.
Auteil è il mostro di sempre



Un'autentica perla dell'animazione.
Un film -dolcissimo ma non melenso, forte ma non necessariamente un j'accuse- su quel sacro, delicatissimo e meraviglioso mondo che è l'infanzia.
Quell'infanzia privata delle due figure cardine, i genitori.
Zucchina, gli altri 6 amici bambini e i loro 14 occhi dove, in nemmeno un'ora di tempo, potete perdervi e riflettere.
Girato poi nella tecnica che è atto d'amore per eccellenza, la stop motion.



Seraphine ha le mani tozze e profondamente segnate.
Segnate da anni di lavoro duro ed umiliante.
Seraphine ha lo sguardo quasi inebetito, senza alcun barlume di intelligenza.
Seraphine si arrampica sugli alberi.
Seraphine è grassa e sgraziata.
Seraphine pare quasi un animale, è brutta, sporca, stupida e l'unico habitat nel quale si sente a suo agio è quello della natura libera e incontaminata.
Però Seraphine dipinge.
E lo fa meravigliosamente.

Con una Yolande Moreau mostruosa



Uno dei film visivamente più impressionanti che abbia mai visto.
Affascinante, onirico, sensuale, insidioso, destrutturato, Amer è un film che stimola e racconta tutti i nostri sensi.
Vi troverete scombussolati in un'opera senza centro di gravità, divisa in tre atti, profondamente perturbante.
Un capolavoro




Purtroppo l'unico Ozon che abbia mai visto.
Film dal soggetto e dal primo tempo formidabile, una delle più interessanti riflessioni sulla scrittura viste al cinema di recente (insieme a Ruby Sparks credo).
Peccato che poi il film diventi sempre di più uno strano oggetto che un pochino tradisce e banalizza l'eccezionale assunto.
Uno studente, attraverso dei temi scritti, racconta al suo professore di lettere la sua morbosa ossessione verso la casa di un suo amico, quella casa grande e bella come quelle di una normale famiglia borghese. Inizialmente l'interesse sembra solo per la casa ma più i temi (e le visite dall'amico) aumentano più il ragazzo sembra entrare in intimità con gli abitanti della stessa, il suo compagno di classe e i suoi genitori.
Il professore, affascinato dalla scrittura del giovane e anch'esso oramai morbosamente attratto da quella famiglia costringe il ragazzo a proseguire, andare sempre più avanti, entrare sempre più spesso nel cuore di quella casa e di quella famiglia.




E così Melanie Laurent sa fare anche la regista...
Uno di quei film in cui le cose che accadono non sono tanto fatti reali, ma moti dell'animo.
Una di quelle opere di impressionante perfezione psicologica.
Un rapporto morboso, sbilanciato, dove qualcuno vuole e sogna cose che l'altro non pensa nemmeno.
Un film su una splendida ragazza che come un palloncino inizia a gonfiarsi di dolore, speranze disilluse, amori indefiniti, scherno, rabbia e delusioni.
Un film sulla manipolazione.
E sul tentativo di riscatto, di dimostrare che puoi correre anche senza l'altra, anche più forte di lei.
Ma un animo come quello di Charlie non è abituato a questo.
E il respiro si fa sempre più affannato



Come non mettere almeno un horror in questa prima lista?
E come poter lasciar fuori quello che, ormai, è considerato da quasi tutti uno dei più grandi esponenti del genere degli anni 2000?
Laugier firma il suo capolavoro, un film spiazzante, a più livelli, terribile e definitivo



E dopo Martyrs c'è bisogno di rilassarsi un pochino...
Potrei mettere in questa lista almeno 3 film di quel genio di Dupieux.
Metto Wrong perchè... boh, non so perchè.
Film geniale, divertentissimo e anche straordinario in come riesca a mascherare un raffinato esistenzialismo sotto vesti quasi spudoratamente comiche.
Una specie di assurdo, surreale e comico Synecdoche New York

4 commenti:

  1. Les Choristes, L'ultima missione e La mia vita da zucchina sono sicurissimo di aver visto, e sì molto belli, dubbi su alcuni, da tener d'occhio e segnarmi alcuni, mentre Martyrs è nella lista della promessa ;)

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  2. Non sapevo di essere così indietro sul cinema francese, ho visto solo Martyrs :,) Ma Amer, giusto per fare il puntiglioso, non era belga? Francese o meno, è curioso che di Cattet e Forzani tu abbia visto e recensito questo e Let the corpses tan, mentre io sono fermo a Lacrime di Sangue. Non ti dico niente, solo che è uno spettacolo, uno dei film più folli e perturbanti che mi sia mai capitato di vedere.
    Per la lista, recupererò sicuramente a partire da L’ultima missione, in quanto amante del poliziesco. Questo è un genere davvero difficile da rendere al meglio nei film (si rischia sempre di appiattirsi sulla formula Signora in giallo), ma i francesi hanno fatto spesso miracoli nel campo. Una volta che hai visto un Melville, non sei più lo stesso…
    Peccato solo per tanti sforzi vanificati da distributori senza ritegno, molte edizioni in dvd fanno davvero venire le lacrime agli occhi. Caso emblematico, “Le deuxieme souffle”, meraviglioso titolo originale, che dovrebbe voler dire pressappoco “Il secondo respiro”, un capolavoro epico del noir francese, portato da noi con un titolo talmente brutto e fuorviante da far venire voglia di prendere a craniate il traduttore. Non ho nemmeno la forza di scriverlo, vattelo a cercare se ti va…
    Enrico

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    Risposte
    1. cazzo, ne mancano davvero tanti :)

      no, la coppia Cattet - Forzani è francesissima (parigi mi pare) ma poi sì, forse i film li hanno fatti in belgio

      ma io mi sono riferito sempre agli autori altrimenti per il discorso inverso potevo mettere tanti registi non francesi ma che hanno fatto film lì

      solo con Noè ho barato ma uno argentino che non ha mai fatto niente in patria ed ha sempre girato in francia in lingua francese...

      sì sì, voglio vedere da così tanto tempo lacrime di sangue che è per questo che... non lo vedo

      mi aspetto moltissimo

      eh, esatto, i loro polizischi sono diversi, vanno molto più sul nero

      e vedrai, l'ultima missione è un film talmente cupo e angosciante a livello umano che la parte poliziesca diventa solo pretesto

      ahah, ho letto ora la traduzione ;)

      peggio di "non drammatizziamo...è solo questione di corna"

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