Undicesimo appuntamento con la rubrica di Edoardo (trovate tutti gli altri articoli nell'etichetta "oltre l'immagine")
Jack Green (Jason Statham) esce di
prigione dopo sette anni, deciso a vendicarsi del boss Dorothy Macha (Ray
Liotta), l’uomo che ha ucciso la moglie del fratello e a causa del quale è
stato arrestato. Va nel suo casinò e lo umilia nel gioco d’azzardo, portandogli
via un mucchio di soldi; di lì a poco fa conoscenza di due strani individui,
Zack e Avi, che sembrano sapere molte cose su di lui. Ciò che segue è un enigmatico
viaggio tra la realtà e i meandri della sua mente, tra i suoi demoni interiori
e un mondo cinico e spietato. Fine trama.
E fu così che Guy Ritchie si ispirò a David Lynch, mantenendo il suo stile
tipico (tanti personaggi, scene frammentate, spezzoni umoristici), ma uscendo
dai canoni che solitamente lo contraddistinguono (chi ha visto film come Lock
and Stock o Snatch sa di cosa parlo).
Sia chiaro, questo regista ne ha
girati di capolavori (e non parlo solo dei due film citati sopra), ma stavolta
si è davvero superato, realizzando un film praticamente perfetto, un film
colossale, eterno, che a mio avviso entra di diritto nei dieci più grandi film
mai realizzati. Qui andiamo oltre la tecnica registica, oltre la fotografia e
oltre la sceneggiatura, ricalcando anche l’onda di pensiero secondo la quale
Jason Statham sia bravo solo con lui (comincio a crederlo anch’io).
A tratti possiamo ammirare una innegabile originalità delle scene, espresse
mediante segmenti animati che si alternano alla pellicola, e che ricordano
Natural Born Killers, dando al film una sorta di potere onirico ancora più
evidente. L’unica cosa che effettivamente non capivo era il titolo: la Revolver
è una pistola a tamburo, e in tutto il film se ne vedranno giusto una o due, in
un paio di comuni sparatorie, scene di secondaria importanza. Poi, leggendo
un’intervista a Guy Ritchie, ho trovato scritto il motivo di tale scelta, ed
è…attenzione… attenzione… perché gli piaceva la parola Revolver.
Numerosi sono i riferimenti rivolti
anche all’esoterismo ebraico, in particolare alla cabala; di conseguenza i
numeri in questo film assumono un significato ben preciso, così come anche i
nomi, tra cui Avi (Abramo), Zack (Isacco), e Jack (Giacobbe); di grande effetto
e di grande impatto filosofico sono inoltre le frasi sull’esistenza, sparse per
tutta l’opera.
“Temetemi o riveritemi, ma per
favore, ditemi che sono speciale. Siamo solo scimmie, avvolte in bei vestiti, che
implorano l’approvazione degli altri.”
Badate bene a ciò che ho scritto all’inizio comunque: lui si ispira a Lynch, ma
non ricalca il suo simbolismo o le sue trame, non c’è traccia di sogno
(Eraserhead, Velluto Blu, Strade Perdute o Mulholland Drive) o pensiero libero
(INLAND EMPIRE).
In ogni caso resta un film di difficile interpretazione, per cui di seguito
scriverò la spiegazione.
A tal proposito ho letto di tutto
in rete, da gente che lo ha stroncato senza pietà per il fatto di non averci
capito nulla, ad altri che citano Kierkegaard, Platone, Freud, per spiegare il
film, vedendoci significati filosofici pseudo-intellettualoidi che non
c’entrano nulla con le immagini o con la trama. A queste due categorie dico
solo una cosa: CAMBIATE SPACCIATORE.
Nota: nel frattempo, dal momento
che quest’articolo risale al 2012, alcuni blog e siti vari hanno pensato bene
di “attingere” alla mia spiegazione, a tratti neppure cambiando le parole
(compresa la frase finale, e mi viene da ridere). Non che abbia l’esclusiva, se
ho pubblicato in rete l’articolo vuol dire che è di dominio pubblico, ma
quantomeno potevate citarmi, dal momento che senza di esso non ci avreste
capito un cazzo (scusate lo sfogo)!
Tornando alla pellicola, se non l’avete vista vi consiglio di farlo prima di
leggere il resto. Credetemi, ne vale la pena.
Per capirlo dovete fare riferimento alle quattro frasi che compaiono prima
delle scene iniziali:
1) L’unico modo per diventare più
furbi, è giocare con un avversario ancora più furbo.
2) Più sofisticato è il gioco, più
sofisticato è l’avversario.
3) La prima regola degli affari:
proteggi il tuo investimento.
4) Una guerra non si può evitare,
può solo essere rimandata, a vantaggio del tuo nemico.
In base a questi quattro concetti è regolato tutto il film, tra realtà,
subconscio e fisica quantistica. Numerose sono le scene di difficile
comprensione: lui che sviene prendendo le scale per uscire dal casinò, con un
biglietto che dice: “Prendi l’ascensore”, e di lì a poco gli viene trovato un
elemento tossico nel sangue che gli lascia tre giorni di vita; l’altro
biglietto che gli dice di abbassarsi, e abbassandosi evita le pallottole; Zack
e Avi, che sembrano sapere tutto su di lui, e “prendendolo” ai loro servizi lui
guarisce inspiegabilmente dall’elemento nel suo sangue; la scena in cui viene
investito da una macchina, dove le riprese tornano indietro, mostrando che
evita l’incidente; il signor Gold, di cui l’esistenza tutti stentano a credere,
ma del quale tutti hanno paura, il Signor Mistero, il Signor Nessuno...
Per facilitare la comprensione,
fate riferimento alla scena in cui Jack Green gioca a scacchi con Avi: nella
partita cita le frasi dette sopra, spiegando che in una qualsiasi situazione
c’è una vittima e un avversario, il trucco sta nel diventare tu l’avversario,
facendo così credere alla vittima di avere in pugno la situazione, mostrandogli
una strada e lasciando semplicemente che la segua, convinta di stare vincendo,
ma in realtà si sta mettendo il cappio al collo da sola. In questa fase Jack
introduce una quinta affermazione:
5) Il nemico si nasconde
nell’ultimo posto in cui guardi.
Applica questo metodo nella partita con Avi, vincendo facilmente, e così fa
anche nelle partite a scacchi che seguiranno con il progredire del film. La
realtà però è un’altra: è Avi che sta giocando con lui, sta giocando con la sua
mente, gli sta facendo credere di essere l’avversario, ma è la vittima.
Questa è l’essenza dell’opera, il dualismo tra vittima e avversario: Zack e Avi
, come loro stessi svelano alla fine, sono i due carcerati che stavano ai lati
della cella d’isolamento del nostro protagonista, e che un giorno sono
inspiegabilmente scomparsi, nessuno sa come; nel loro frangente in carcere
tramite libri di matematica, scacchi e fisica quantistica hanno elaborato una
sorta di “onnipotenza”. Di fatto sono due individui straordinari, dalle
capacità fuori dal comune: inducono loro l’elemento nel sangue di Jack, poi lo
guariscono, e sono sempre loro che gli permettono di evitare le pallottole con
il biglietto, così come sono loro che lo fanno “evolvere”, evitandogli anche
l’incidente con l’auto, tramite squillo del cellulare.
Ogni azione comporta una reazione, è tutta UNA PARTITA A SCACCHI.
Mentre erano in prigione promisero
a Jack di portarlo con loro, ma ciò non è successo, perché, spiegano alla fine,
lui non era pronto.
“L’unico modo per diventare più
furbi, è giocare con un avversario ancora più furbo”, e così inizia il percorso
con Jack, per farlo diventare come loro.
Ma del resto: “Più sofisticato è il gioco, più sofisticato è l’avversario”. Il
cammino non è facile, Jack deve evolvere la sua mente, e deve anche liberarsi
della sua avidità per il denaro, che lo rende schiavo. Quindi, dal momento in
cui lo prendono sotto la loro protezione gli tolgono tutto ciò che possiede.
Ricordate però qual è “La prima regola degli affari: proteggi il tuo
investimento”. Nel suo percorso i due lo aiutano costantemente contro il resto
del mondo, come già detto sopra nel caso dell’elemento nel sangue, della
sparatoria e dell’incidente, come fosse una partita a scacchi, il cui
avversario è Macha e il mondo esterno. Ma per vincere la partita deve diventare
lui l’avversario.
Tuttavia: “Una guerra non si può evitare, può solo essere rimandata, a
vantaggio del tuo nemico”, e qui è emblematica la scena in cui Jack va a casa
di Dorothy Macha mentre dorme, ma non lo uccide, gli fa credere di essere lui
il nemico, gli fa credere di essere l’avversario, facendo la parte della
vittima, donando anche soldi a suo nome.
Tutto ciò è reso possibile da Zack e Avi che, come scritto sopra, possiedono
un’aura quasi soprannaturale.
Sembra che ogni essere umano abbia
paura del signor Gold, e loro due invece si dice gli abbiano “pestato i piedi”,
senza subire alcuna conseguenza.
La spiegazione è semplice: il
signor Gold altri non è che Jack Green, rappresenta il Male che è in lui (il
Signor Nessuno).
In realtà controllano tutto Zack e Avi (“Noi siamo te”), il nostro protagonista
è inconsapevole, non gli permettono di sapere, perché lo stanno aiutando, lo si
capisce anche dalle persone a cui prestano i suoi soldi, persone disperate che
non potranno mai restituire la somma ma che, inspiegabilmente, non subiscono
alcuna conseguenza per questo. Tutto per farlo proseguire nel suo percorso,
poiché deve liberarsi dal Male che è in lui. “Il nemico si nasconde nell’ultimo
posto in cui guardi”.
Così alla fine di tutto, tra enigmatiche donne al servizio del signor Gold (in
realtà, come detto sopra, dietro Zack e Avi), mafia orientale (che, piano
piano, soccombe per intero), sadici scagnozzi uccisi da un abile cecchino
(Sorter) in un percorso di redenzione (ucciso poi anche lui), rimane Jack Green
che, terminato il suo percorso, va da Dorothy Macha, il quale ha rapito la
figlia di suo fratello.
Ma tutto è già stato scritto: Macha
è la vittima, e, mentre il suo avversario lo guarda, si punta la pistola alla
tempia, e spara. SCACCO MATTO.
Ricordo che alla prima visione ne rimasi folgorato, scene alla Lynch e trovate visive alla tarantino tutto in salsa ritchie.. ma riguardandolo anni dopo ne rimasi molto deluso, lo trovai molto confuso e per lo più pretenzioso nel suo esagerare.. dovrei dargli una terza visione perché tutta quella profondita che hai detto nell'articolo non l'ho notata
RispondiEliminaa Zack e Avi che, come scritto sopra
RispondiEliminaJack Green [(il colore "verde " cercate Michele proclamato ((parla dei sigilli di giordano bruno)) ricordate anche Matrix, quell alone verde, bene anche qui ce questo colore spalmato in tutto il film,tra l altro c sono altri colori , il Rosso e il Blu. altri 2 colori importanti nell esoterismo ... )]
RispondiEliminaecco un altro ritardato
Eliminama te sei un mongoloide che del fim non ha capito un cazzo porco dio. il film si basa sulla liberazione dall'ego (il signor Gold, alias Jack Green). Coglione.
RispondiEliminama te sei un mongoloide che del fim non ha capito un cazzo porco dio. il film si basa sulla liberazione dall'ego (il signor Gold, alias Jack Green). Coglione.
RispondiEliminaE fai pure il figo dicendo che altri siti ti copiano la spiegazione. Saranno altri coglioni come te che di filosofia non capiscono e non hanno mai letto un beneamato cazzo. Che cazzo mi rappresenta dire che Zack e Avi sono diventati "onnipotenti" leggendo dei libri in carcere e che grazie alla loro "onnipotenza" hanno "messo" nel sangue di Jack l'elemento tossico? Ma tu sei deficiente davvero o ci stai solo prendendo per il culo? MrGold è semplicemente l'Ego di Jack Green, Avi e Zack non esistono, sono soltanto la sua coscienza che tenta di fargli capire che lui si è sempre fatto comandare da MrGold, e che era ora di liberarsene. L'ultimo posto dove guardi è dentro te stesso ,infatti. Cioè Jack ha trovato il suo nemico dentro se stesso, era lui il suo nemico più grande. Ovvero, il suo ego. Ma cazzo, ma chiudi sto blog di merda, dài.
RispondiEliminail blog è il mio ma il pezzo no, era una rubrica esterna di un ragazzo (è spiegato bene in cima, se tu leggesti...)
Eliminaquindi non posso rispondere su nulla, manco ho visto il film, figurati
ma hai grossi problemi per rispondere così eh, te lo dico col cuore :)
a prescindere da chi avrà ragione
comunque in effetti, leggendo bene l'articolo (che non avevo letto, non leggo nulla di film che non ho visto) noto che l'atteggiamento abbastanza sbagliato e arrogantello era dello stesso edoardo (è un amico ma le cose vanno dette)
Eliminaquindi non dico che capisco sta tua reazione ma almeno una minima minima base può averla
detto questo io non posso aggiungere nulla ;)
magari lo ricontatto e lo rimando qua
Caro Fabio, certo il film parla di "ego“... E non solo.
RispondiEliminaPer te che invece hai notato solo quello parla di “proiezione“, che tu sai sicuramente che cosa è.