16.3.11

Recensione: "Departures"




Il Giappone piange le sue vittime.
La Natura mostra la sua faccia più bastarda e spazza via in un amen migliaia di persone, buone e cattive, vecchie e giovani, ricche e povere. Una morte orrenda, violenta, assurda. Nessuno di questi corpi passerà sotto le mani di Daigo.
Il Giappone e la Morte.
Questo tratta il magnifico Departures, autentica opera lirica raccontata per immagini. Un film che parla della nostra fine con una grazia, una misura, un rispetto e un amore che solo popoli che fanno della grazia, della compostezza, del rispetto e dell'amore le caratteristiche della propria cultura si possono permettere di fare.
Come il Giappone. Departures non sarebbe mai potuto essere un film europeo o americano, facciamocene una ragione.
Ho letto critiche all'eccessiva melassa, alla retorica. Niente di più falso. Departures è un film con 2 palle così, coraggioso, estremo, che non ha paura di mostrare la morte in modo così ossessivo. Ce la sbatte davanti, la mette a nudo. Quello che molti non sopportano è che ci viene mostrata la bellezza della morte, il rispetto di essa, oserei dire il timore reverenziale che la stessa esercita verso di noi. Qui non c'è retorica, non c'è ammiccamento, c'è semplicemente una cultura che in questo c'è senz'altro superiore. Si resta affascinati davanti alle pratiche di Daigo e Sasaki. Si pensa ai nostri cari, a chi ci ha lasciato, a chi (ahimè) ci lascerà. Ci fa credere che non tutto nel nostro ultimo viaggio è negativo.

Risultati immagini per departures okuribito

Mi resta difficile in un film così pregno di significato parlare di aspetti tecnici, della grande fotografia, della divina musica, degli attori, delle vicende. Departures è uno dei pochi film che, inevitabilmente, parla di tutti noi e non approfittarne per riflettere sarebbe un' occasione sprecata. Chiunque lo faccia suo, magari resti in silenzio, ma accetti il dono che ci offre.
Non guardi se è tutto vero o finto, onesto o furbo, genuino o artefatto, non analizzi l'emozione ma la accolga a sè. Perchè un giorno le immagini di Departures ci torneranno in mente, è inevitabile e magari ci aiuteranno un pò.
Il Giappone piange le sue vittime. Se solo ci fosse Daigo la tragedia, per quanto sia possibile, sarebbe più sopportabile.

( voto 9 )

35 commenti:

  1. Un film stupendo.
    Leggero e profondo ad un tempo.

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  2. a vederlo in questo periodo dev'essere stato ancora più toccante..

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  3. Esatto Marco, l'ho praticamente visto apposta (come ho scritto nelle prime righe). Vedere Departures, con la cultura e la grazia della morte che racconta e poi confrontare il tutto con la devastazione dello tsunami fa davvero effetto. Il massimo che un corpo privo di vita possa desiderare opposto a, vabbeh, ti lascio immaginare le condizioni delle salme in episodi del genere.

    Che paese il Giappone...

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    1. Il film più delicato e dolce che abbia mai visto, una carezza sul viso. Con la mano gelida però.

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  5. Film incantevole, dici il vero quando scrivi che: "Departures non sarebbe mai potuto essere un film europeo o americano". Il cinema giapponese così come l'intera cinematografia asiatica è l'unica capace di toccare spesso argomenti insoliti e poco sfruttati con una armonia e eleganza assoluta. Bel commento complimenti.

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    1. Grazie!

      E grazie di ripescare anche cose vecchie, fa un immenso piacere :)

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    2. Mi sono appena accorto che non eri la Poison che conoscevo...

      Meglio ancora, benvenuto/a!

      e grazie dei complimenti

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  6. Bellissimo regalo al cineforum stasera. Le cose che dici qua sono più esaustive di tutte quelle dette durante e dopo la visione da tutti noi presenti. E non ne dubitavo

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    1. Non sono d'accordo per niente Paolo, la discussione è stata molto più completa.
      E grazie a voi.

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  7. eh eh visto il mestiere che faccio sto film prima o poi tocca che lo vedo :-)

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    1. Ah ah, ma guarda che credo che il trattamento che il protagonista riserva ai corpi sia un pò diverso dal vostro :)

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  8. ...proseguo piano piano ...
    capisco possa risultare difficile riprendere un discorso su film che tu hai visto tempo fa d'altronde il fatto che anche grazie al torneo io abbia recuperato film da te proposti ed acclamati dovrebbe essere motivo di soddisfazione per te ...o no ...?
    ..inoltre in casi come questo in cui le tue parole esaltano il film così tanto ...spero ti sia rimasto qualche cosa ;)

    come ti diccevo ne ho recuperati tanti e di alcuni ne abbiamo già parlato ..ora è la volta di questo film che sinceramente considero davvero molto elementare nella sua costruzione .
    Ormai ho capito che a te interessano molto le "emozioni" ...che detto così dice tutto e non dice nulla perchè a parere mio pure io cerco film che mi emozionino ,e posso assicurarti che anche io cerco emozioni e le cerco ovunque ...eccome se le cerco !!

    la differenza sta nel fatto che ,come ti ho già detto altre volte , poi di fronte ad un film io non posso fare a meno di valutare tutto nel suo contesto ...insomma sto guardando un "lavoro" , un prodotto confezionato da persone che a differenza di un muratore che costruisce una casa costruiscono un film .

    Ora tornando alle "emozioni" molto spesso leggo la tua esaltazione per un opera che è innegabile tratti di argomenti davvero toccanti e lo faccia pure in modo delicato , partercipato, sentimenti che ovviamente non possono lasciare indifferenti gli spettatori.
    In questo caso l'idea di mettere in scena questa pratica che come dici giustamente tu è tutta Giapponese è secondo me interessante , anzi , meritevole e ti dirò che non ho trovato nessuna melensaggine , nessuna retorica , tutt'altro ...quindi ecco da questo punto di vista nulla da eccepire , addirittura ti dirò che nonostante non sia nelle mie corde tale pratica per motivi miei personali e che hanno più a che fare con una sorta di pudore emotivo nei confronti di un rito che preferirei rimanesse sobriamente privato ,quindi qui c'è troppa prosopopea , troppo ....teatro ..che .per me sarebbe insopportabile , su queste cose fatico a sopportare qualsiasi sceneggiata , in particolare se il defunto fosse per me un parente stretto o una persona molto cara ....ecco nonostante questo condivido il tuo pensiero sul fatto che sia un film coraggioso e magari pure utile ...

    Il punto è che è costruito in modo così elementare che nemmeno una recita scolastica di bambini potrebbe fare peggio!!
    Lo so che ti andrà sangue al cervello a leggere ste parole ma i casi sono due o leggo le tue rece e rispondo come credo o lasciamo stare ...no ?

    I momenti più belli e veri sono proprio quelli del rito ..e poi naturalmente quelli in cui il protagonista suona .
    per il resto ...frasi inutili o scontatissime ..recitazione inaffrontabile e quasi imbarazzante ...ci sono le scene in cui i protagonisti dovrebbero simulare stupore che obiettivamente ricalcano pari pari espressioni copiate dai manga ,...cosa che se già di per sè non mi piace , in un contesto simile fa gridare vendetta !!!
    ( ..oltretutto il caso ha voluto che vidi la protagnista in un film che tu non guarderesti nemmeno sotto tortura ...pittosto ti faresti impiccare ....dove esibiva le stesse "faccine manga" ...solo che in quel caso ci poteva stare eccome ...ed era comunque un filmino divertente nulla più ...capisci che rivedermela qui con le stesse espressioni mi ha fatto incazzare parecchio...)
    Morale.... occasione sprecata ...e ti ripeto non è possibile per me tenere fuori gli " aspetti tecnici"...certo il film è "...pregno di significato .." ma devi sapermeli rappresentare altrimenti non è buon Cinema.


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    1. come al solito per commenti lunghi leggo a rate e rispondo a rate, se trovi ripetizioni è dovuto a quello ;)

      1 ah, ma a me fanno mille volte più piacere commenti a recensioni vecchie che a quelle nuove. Quelle nuove è "automatico", quelle vecchie significa che qualcuno se l'è voluta andare a leggere e cercare. Poi se è un film recuperato per il torneo bingo ;) sì, me lo ricordo molto bene Departures, vediamo che dici

      2 Departures per me è semplice, non elementare, sono due cose profondamente diverse. E se è vero che io principalmente ricerco emozioni credo che molte volte guardo e provo ad analizzare parecchi altri aspetti. Certo, te in questo sei molto più critica di me, se c'è un'impalcatura sbagliata con te il film crolla, con me se nella costruzione c'è comunque armonia no

      3 su tutto il tuo discorso sulla pratica di cui parla il film (e come ne parla) perfettamente d'accordo du tutto Dolly. Anche sulla faccenda personale. Insomma, trovo quella pratica delicatissima, molto umana, ma mai nella mia vita vorrei assistervi o pensare di vederla fare ad una persona a me cara. Li stimo da morire ma li trovo lontanissimi da me...

      4 oh, fino a qui era tutto una preparazione, frasi che presupponevano un MA... gigantesco.
      HAhaha.
      Alla fine siamo sempre lì Dolly, la recitazione. In 9 casi su 10 in cui esci insoddisfatta la motivazione è quella.
      Io credo che te hai un problema (anche molto comprensibile, ce l'ho anche io spesso) con la recitazione degli orientali. Sì, loro sono così, specie nello stupore, nel pianto, in tutte le emozioni "forti". Ricordo che io me la presi tantissimo per una scena del genere nel film The Host. Lo ritengo un capolavoro di genere ma c'era una scena di pianto così assurda e, come dici te, da manga, che me l'ha quasi rovinato.
      Ormai ne ho visti tanti di orientali, li ho capiti, e ho sempre meno difficoltà ad apprezzare come recitano.
      In ogni caso io non ricordo nessun problema con la recitazione di Departures e nessuna dele decine di persone a cui l'ho fatto vedere in vita o dei cineforum mi ha detto niente al riguardo. Anzi, pur piacendo da morire, semmai l'unico problema riscontrato era proprio in una eccessiva retorica, vedi le scene di musica di lui

      5 chissà quale era il film che dici ;)

      Beh, più che tecnici direi che quasi sempre, come dicevo, riguardano la recitazione. Che tecnica rimane eh, però è più nel "reparto" umano di questo grande baraccone ed insieme di arti che è il cinema

      ciao!

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    2. ...certo è vero che gli orientali seguono un metodo di recitazione tutta loro , e mi sarebbe parso strano che pur apprezzando più o meno un film tu non l'avessi notato , ovviamente questo incide parecchio ma in questo caso ti garantisco che purtroppo c'era anche poca carne al fuoco a livello di dialoghi ...non so come dire ...avevo la sensazione di un brusio di fondo attorno ad un discorso serio ...quasi come se tutto ciò che non faceva parte delle scene che descrivevavno le cerimonie avesse a che fare con qualche ospite indiscreto che era lì solo per curiosare ...ecco perchè ti dico paradossalmente ho apprezzato proprio solo le parti sceniche che ad altri potrebbero sembrare retoriche ...insomma è andata così..

      ahh sai a proposito della recitazione è vero che in fondo io ho visto pochi film orientali però una cosa credo di poterla affermare ...allora specialmente in Giappone è molto forte la tradizione del teatro cabuki , il cinema è arrivato forse molto tempo dopo che in occidente e loro mantengono quel criterio di recitazione che furoi da un certo contesto a me non piace ( mi succede la stessa cosa con certi nostri attori che recitano "teatralmente" al cinema e per me è insopportabile ...attori che ammiro molto a teatro fanno pena davanti ad una macchina da presa ...) infatti quei rari casi in cui la cosa non mi ha disturbato ..anzi... è stato in film in costume perchè era più in sintonia con l'ambiente ed il contesto ...poi vabe' ...in questo caso il danno è quello di emulare i manga e lì non ce n'è per nessuno ....urlo di furore mio ....perchè non sta nè in cielo ne in terra .....

      ....il film ?...eheheh ...secondo me lo sai ...o comunque lo capiresti subito vedendo i film da lei interpretati ....uno di quei pochi film che nonostante la loro ...elementarità...sanno ancora farmi ridere ...semplicemente ..così..senza pretesa alcuna ma anche senza ripetere le solite battute del cazzo.....perchè io cerco anche quelli ...cerco tutto .....

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    3. ..scusa ...teatro kabuki con la k....a sò invurnida ....

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    4. 1 molto interessante. Tecnicamente il tuo problema con questo film è stato quindi pricipalmente con il "piano d'ascolto", ovvero con i personaggi "spettatori" della scena principale. Il piano d'ascolto è un qualcosa sempre poco pubblicizzato ma se uno ha l'occhio lungo è di importanza vitale, è lui che rende credibile una scena del tutto. Sempre facile mettere a puntino quelli che parlano, la scena principale, sempre difficile e a volte per qualcuno manco interessante, curare la "platea". Guarda la scena di Shame dove canta la Mulligan. Il piano d'ascolto di Fassbender è da antologia. E' vero, in quel caso Fassbi è un protagonista, la sua reazione andava curata per forza. Ma è solo per capirsi...

      2 ancora molto interessante. E sì, è così, prendere o lasciare. E molte volte è così anche con gli italiani, non lo nego. Però, insomma, l'arte recitativa è una e worldwide, a volte leggendoti sembra che sappiano recitare solo gli americani, sai che non è così ;)
      A proposito di teatro Kabuki c'è un film straordinario, Dolls di Kitano. Era anche nel torneo.
      Comunque hai ragione eh, su tutto. Poi si va a gusti

      3 azz, mi fai fa ste ricerche maledetta?

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    5. ..ok metto in nota Dolls ..
      immagino tu me lo segnali perchè qui si recita seguendo ( diciamo così...) il metodo Kabuki ..

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    6. no no, perchè il teatro kabuki, almeno nel prologo e nell'epilogo, fa parte del film

      basta il titolo...

      per me il film è un gioiello, cioè, lo è per tutti

      per te difficile ;)

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    7. Credo che il film più vicino ad una rappresentazione Kabuki sia La leggenda di Narayama, quello del '58, non il remake di Imamura (cioè, quest' ultimo non so se sia fatto allo stesso modo).

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    8. Il guru del cinema orientale non poteva mancare ;)

      no no, ma il mio riferimento a Dolls era molto più elementare, solo una scusa per farglielo vedere

      grazie delle deliziose informazioni ;)

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    9. Ahaha addirittura guru? :) Qualcosina si trova su youtube di quel film, una sorta di trailer/making of: è particolare perché alcune scene sono su sfondo nero, altre per il passaggio da interni ad esterni si fa scorrere la scenografia, con un leggero movimento di mdp per far sembrare tutto più fluido. Speriamo che i nostri politici non lo vedano, altrimenti troverebbero una soluzione per i problemi dell' inps ahahah.
      Il film di Imamura, La ballata di Narayama, invece ha vinto Cannes, mica pizza e fichi.

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    10. ma senti, perchè a sto punto non risolvi te il rebus della Dolly sul film "cazzata" di cui non mi dice il titolo?
      Magari lo risolverei anche io subito ma adesso devo mangià un cocomero

      (interessantissimo commento, e molto competente, era per mandarla un pò sullo scazzo ;) )

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    11. ahahaha...grazie ragazzi !!

      ...ma come faccio a star lontana da 'sto blog ;)

      ..allora si ..nel mio piccolo avevo inteso le intenzioni di Beppe e comunque grazie mille pure a Claudio perchè a questo punto son molto curiosa di vedere entrambi i film , sia per il confronto tra le recitazioni sia perchè ..caso vuole ...negli ultimi tempi mi sono trovata di fronte film che trattano di "dipartite " , diversissimi in tutti i sensi e quindi sto costruendo un mio personale ragionamento su come viene rappresentato nelle varie culture e in contesti soriografici lontani ....

      ho visto che La leggenda di Narayama si tova in streaming e anche se per me è una pena vedere i film in quel modo , in questo caso devo proprio approfittarne e così poi ne riparliamo ..

      ...e poi si ...tanto per continuare con lo scazzo... che serve sempre !!!.... chissà se Claudio risolve il mio piccolo rebus ;)

      un saluto dalla Dolly


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    12. Tra l' altro anche Narayama parla di dipartite, quindi c' entra :) Per il rebus, boh, non mi dire che è Wasabi.

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    13. ....Narayama ..si infatti ..capita a proposito !

      ...eheheheh ...poteva essere solo Wasabi ...la Ryoko ha fatto 4 film in croce e buttando un occhio alla filmografia poteva essere solo quello ;) una cazzatina via ...ma divertente il giusto e come dicevo a Beppe le sue faccine /mossette ci stavano benissimo !!

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    14. Che poi sta cosa delle faccine è sovradimensionata, più che altro è la roba che buttan fuori in occidente che segue la logica: i giapponesi son strani, contribuiamo allo stereotipo. Non sono poi così tanti i film con "faccine", che tra l' altro non è dissimile da un qualunque overacting, che so, stile Dario Argento, o involontariamente, di Nicholas Cage :)

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    15. ...ahhh si si giusto...oddio sono andata a controllare il significato di overacting eh ;) però dagli esempi che avevi fatto ero quasi certa di avere capito bene e sono completamente d'accordo con te !!

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    16. Poi noi abbiamo (avevamo) Franco e Ciccio ahahah.
      Nicholas Cage ormai è protagonista di meme, e già dice tutto. Comunque scena imperdibile quella del remake di Wickerman (il Predestinato, credo si chiami), che oltre ad essere uno dei film più brutti della storia, contiene vette finora raggiunte solo dalle "fettine panate" di Kiss me Licia con Cristina D'Avena. Se non l' avete visto, non guardatelo, ma almeno la scena delle api su youtube, mettete "Nicholas Cage bees" sulla ricerca e preparatevi a strapparvi occhi, orecchie e qualsiasi altro organo sensoriale :D

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    17. Su "le fettine panate" feci addirittura un post, dovrebbe essere nella sezione "i grandi dialoghi".

      Molto interessante la questione dell'overacting.
      Ma, a mio parere, non è possibile scinderla dai generi.
      Se è vero che il sopra le righe molte volte distrugge o rovina la maggior parte dei film è anche vero che ci sono generi, vedi il comico (attenzione, il comico, non la commedia) in cui senza overacting non andremmo da nessuna parte.
      I film comici giocano tutta la loro forza nell'esagerazione di recitazione, anzi, più questa è senza controllo più funzionano.
      Faccio un esempio per tutti, Fantozzi.
      Non tutti, insomma, sono Buster Keaton ;)

      Mi hai incuriosito motlo su sto film di Cage, ahaah

      dolly, odio "Beppe"!!!!!!!!!!!!

      peppe, peppino, pepi, giusè, stronzo, piccolo bastardo, quello che te pare

      ma non Beppe

      poi vengo anche su Moon

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    18. ...scusa ...mai più ...

      ..per finire il discorso "overacting" , certo le mie osservazioni e le mie "insofferenze" , si riferivano a film che non hanno nulla a che vedere coi generi , vedi comico ; ci stiamo distaccando dalla mia considerazione a proposito di Departures , film tutt'altro che comico ...e così altri ...infatti io per prima faccio sempre molta distinzione tra i generi e quindi ad una adeguata interpretazione degli attori ...ragion per cui ho fatto l'esempio , che mi è capitato a proposito, della protagonista di questo film dove la sua interpertazione è stata per me in questo caso non adeguata mentre lo era perfettamente per Wasabi ...tutto qui ...poi che io possa vedere in un espressione ciò che altri non vedono questo è tutto soggettivo ..ovvio.

      ...ho visto sul tubo la scena citata da Claudio ...ecco ...li parliamo di recitazione cagnesca ;)

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    19. Sì nel comico è quasi prassi, ma non è detto che non possa essere usato altrove. Dipende dal contesto, e in ogni caso non tutti lo potranno percepire allo stesso modo. Lynch e Kubrick lo utilizzavano, tanto per dirne di famosi. Departure non l' ho visto, ma ad esempio (per uscire dal comico) un film drammatico surreale può utilizzarlo benissimo senza stonare.

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    20. No no, ma stiamo dicendo tutti la stessa cosa eh...
      Dicevo, appunto, che il discorso dell'overacting va preso sempre in maniera relativa, mai assoluta. Mi è piaciuto molto l'esempio che avevi fatto prima relativo ai film di Argento. Esatto. Anche se là, specie nei suoi capolavori, l'atmosfera riusciva ad andare di pari passi con queste esagerazioni, il film e la recitazione funzionavano lo stesso, tutto era sovraesposto.

      ciao a tutti!

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    21. Ah per il film di Cage, il nome corretto è Il Prescelto, manda in avanscoperta tuo fratello però :D

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    22. ahah, sì sì, ne ho sentito parlare come di un abominio

      ma ce n'è uno più recente con Cage che dicono li batte tutti, c'è un aereo, poi controllo ;)

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

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3 ciao