5.10.10

Recensione: "Audition"



Una ragazza ci gira intorno da anni. E' carina, ma in realtà non ci è mai interessata. Poi, di colpo, senza alcuna motivazione valida ci innamoriamo di lei. Quello che ci sembrava gradevole ci sembra ora meraviglioso, c'è una luce diversa, in lei vediamo cose che prima non potevamo (o volevamo) vedere, sentiamo emozioni che prima, semplicemente, non potevamo sentire. Questo potrebbe accadere per me un domani con Audition, c'è possibilità che un giorno possa conquistarmi completamente, farmi innamorare, ma quel giorno non è questo.
Se Mike ha una qualità (ho visto per adesso solo 3 film) è senz'altro quella di dare ai propri lavori un proprio marchio e stile, probabilmente riconoscibile dai suoi fan più accaniti dopo 4,5 minuti di visione di qualsiasi suo film. Anche Audition, sia a livello narrativo che visivo, è tutto fuorchè un film banale o stereotipato.
La pellicola si apre con una scena molto forte, la morte in ospedale di una madre alla quale il figlio stava per l'appunto portando fiori per la pronta guarigione. Il padre, protagonista del film, è al suo capezzale. Tra l'altro, come a chiudere un cerchio, il film si concluderà con un'altra scena di dolore famigliare degli stessi 2 protagonisti, 7 anni dopo, di matrice però completamente diversa...
Da qui parte la prima ora del film, da definirsi nemmeno drammatica, tutt'altro, c'è anche a tratti un'atmosfera allegra e spensierata. Il padre ha deciso di rifarsi una vita e un amico gli organizza un'audizione (col pretesto che sia cinematografica) per fargli conoscere più ragazze possibili per poi sceglierne una. E' qui che Mike, a mio parere, non offre il meglio di sè facendomi pensare che forse è un regista che eccelle con l'estremo, il grottesco, il sadico, il surreale e l'onirico (oltre Audition ho visto Visitor Q e Ichi the Killer, mi capirete...), e non si trovi a suo agio con tutte le parti "riempitive", decisive però per plot e ritmo nella riuscita di una pellicola. Dialoghi stantii, scene inutili, minuti che passano come macigni. Era una parte che avrebbe dovuto ben analizzare l'elaborazione del lutto per la perdita della moglie e la successiva voglia di rinascita; lo fa, ma in maniera scolastica. Io mi sono letteralmente annoiato (attenzione, la noia non c'entra niente con la lentezza) fino alla superba scena del sorriso della ragazza allo squillo del telefono. Se non avessi saputo che stavamo comunque parlando di Mike e di un "horror" sarei andato avanti con fatica. 

Risultati immagini per audition miike

L'ultima mezz'ora non rappresenta solo un cambiamento radicale narrativo, ma anche visivo e stilistico. Mike passa dall' Horror (soggettiva della ragazza nella casa dell'uomo) al torture (tra parentesi, credo di essere tra i pochi ad essere rimasto indifferente alla tortura degli aghi, dato che l'ho presa semplicemente come una sessione di agopuntura; micidiale quella del fil di ferro invece), dall' incubo onirico (la scena commistione tra sogni e realtà, tra ricordi e presenze inquietanti) al drammatico esistenziale (il discorso finale della ragazza morta); si passa da tonalità rosse ad altre blu, il senso di realismo è perso del tutto. Come detto, qui Mike è perfetto, ma risulta troppo alto il divario tra i 2 blocchi narrativi e questo, per un regista che ha il coraggio di fare un tipo di film così, è a mio avviso un piccola grande mancanza. Non casco nel tranello della profondità del messaggio, la solitudine, il bisogno di sentirsi amati, il trauma infantile, semplicemente perchè non sono sensazioni che alla fine il film mi ha lasciato nè perchè durante la visione ho mai provato chissà quale empatia con i personaggi. Come detto all'inizio, a chi mi parla di Audition come capolavoro non poso dir niente, si vede che hanno provato subito quell'innamoramento che un giorno, forse, colpirà anche me.

( voto 7 )

22 commenti:

  1. Dae, fammi sapere di Audition!
    A me fece saltare sulla sedia, e mi divertii un sacco!

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  2. Causa lavoretti in casa, ratto della figlia all'asilo e preparazione pranzo scriverò il commento after lunch. Sinceramente non l'ho scritto questa mattina presto perchè (come per Inception) mi sono preso un pò di ore per metabolizzare ed avere l'approccio giusto.

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  3. Attendo il responso, dunque.
    E condivido gli incasinamenti casalinghi: a me domani toccano pulizie e bollette!

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  4. Ora ho visto e confermo: rincoglionimento da vecchiaia.
    Concordo sulla differenza tra le due parti. Io ho apprezzato molto Audition, anche se fino ad ora - ne ho visti sette o otto - di Miike continuo a ritenere Ichi il meglio.
    La telefonata, comunque, resta veramente un mito.

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  5. Miike mi ha sempre detto poco o nulla. Questo "Adition" poi, me ne avevano parlato in molti come il suo capolavoro, ma ne sono rimasto assai deluso.

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  6. Giacomè, che dirti, mi stai riempiendo di commenti, grazie! Domani rispondo a tutti, buon proseguimento.

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  7. Miike è senz'altro un regista geniale, capace ed estremo. Il fatto che probabilmente sia molto sopravvalutato rimane, anche perchè sfornando 3,4 film all'anno è normale che produca anche molta spazzatura. Audition non è un capolavoro, ad esempio gli ho preferito Visitor Q.

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  8. Beh, riteniamo sempre sopravvalutati i grandi che per qualche motivo, perfettamente pertinente ci mancherebbe, noi non apprezziamo.

    Mike non è sopravvalutato, è davvero un grande, poi come dici, non in tutto e per tutto, e certamente creare un mucchio di film come fa lui passa anche roba non a livello.

    Se posso ti consiglio crows zero.

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  9. Ciao. Beh, che Miike sia un grande non lo metto in dubbio, credo di averlo scritto. Si è però creata una "cricca" di suoi estimatori che lo vede come il più grande regista vivente. Converrai che non è così. Miike ha fatto anche molto trash, ma ha l'innegabile capacità di rendere riconoscibili le sue opere. Ha un marchio, un'estetica (a volte anche un'etica...) tutta sua. Certo i suoi film hanno tutte le carte in regola per diventare cult assoluti, ma sono convinto che ancora debba sgrezzarsi un pochino.

    P.S: Beh, se non l'apprezzassi non metterei 7,5 a Visitor Q, film che a molti ha ripugnato. Di Audition, come scritto, non ho apprezzato come ha raccontato il nulla prima del delirio. A presto.

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  10. Convengo, convengo.

    Allora diciamo che resta un innamoramento non necessario, e dei discorsi dei fan.. limitiamoci a prenderne atto. )

    Salut!

    ps
    Nella tua videoteca ci verrei volentieri

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  11. Ti ringrazio molto.
    E io ti avrei molto volentieri come cliente.

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  12. mmm d'accordo, anche io credo che la prima parte sia noiosa, ammettiamolo che apparte la telefonata col tizio nel sacco e' noiosa. forse leggermente inquietante il provino della ragazza, ma solo perche' noi conosciamo miike. ma, a mio parere, questa lunga e noiosa attesa vale la pena di viverla, perche' la seconda parte e' eccezionale, e mi fa valere il prezzo della noia.

    (ed ecco il mio account, cosi' siam tutti piu' felici!)

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    1. assolutamente...

      credo che se l'avessi visto da amante di Miike arrivavo all'8 senza problemi.

      ma ci sono andato con i piedi di piombo...

      finalmente l'account!

      almeno puoi apparire nelle statistiche, saresti già tra i primi

      ma stai in Australia?????

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    2. eh gia', faccio parte del gruppo "cervelli in fuga dall'italia".

      incredibile comunque quanti film ha fatto miike, e di quelli che ho visto sono tutti sopra al 7 (e io in quanto piedi di piombo sono molto pesante). non e' possibile che tutti i suoi film siano belli, devo assolutamente vederli tutti e valutare.

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    3. no, non sono tutti belli dai, molto volte è un pò trash...

      ma è un mezzo genio, su quello tutti d'accordo

      beh, stavolta il cervello è andato in fuga più lontano del solito....

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  13. io ho visto 5 o 6 film suoi, e mi sono piaciuti tutti. quando c'e', mi sembra comunque come se fosse un trash studiato, cioe' lui lo vuole cosi', mi capisci?
    lui sa.

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    1. è poliedrico, cazzone, visionario e pazzo.
      tutto quello che fa è lui, certo
      ma la sensazione che sia un pochino un filo sopravvalutato ce l'ho
      però se te ne hai visti 5,6 io mi pare 3,4, quindi non posso avere un'ottima cognizione di causa...

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    2. invece, a mio parere, e' sottovalutato. ma bisogna approfondire meglio la sua filmografia. ne avr' pure visti un paio piu' di te, ma mi sa che come minimo ha fatto una cinquantina di film, quindi neanche io ho molta cognizione dell'argomento..

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    3. secondo me non ci stiamo capendo :)

      se vogliamo intendere il successo internazionale, la popolarità, l'esser conosciuto come merita e cose così Miike è tremendamente sottovalutato.

      Io intendevo la sopravvalutazione che i "pochi" che lo conoscono gli fanno, per ogni 10 che conoscono Miike 7 lo reputano il loro regista preferito.

      Ecco, la verità sta sicuramente nel mezzo, è un grande regista che meriterebbe di esser più conosciuto e meglio distribuito

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    4. si, sono d'accordo.
      esattamente.
      intanto ti consiglio gozu se non ancora l'hai visto (;

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due cose

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