8.11.15

Recensione: "La Cueva" (In Darkness we fall)


Il The Descent spagnolo.
Senza però quelli che potevano essere i difetti di The Descent.
Questo non è un horror ma un ansiogeno viaggio nel buio.
Di di una grotta.

Ricordo che ero quasi annoiato, alla fine io sono uno che crede fortemente nella bellezza del mondo ma sta bellezza la cerco quasi sempre dentro l'uomo, non fuori.
Ed è per questo che raramente, non ne so il motivo, riesco ad essere catturato dalla magnificenza della natura (ne parlai qui se proprio volete perder tempo).
Insomma, non ero pronto, come detto quasi annoiato.
Poi da un secondo all'altro, e chi c'è stato lo sa quanto il passaggio dal niente al tutto sia immediato, sono dentro la Grotta Grande del Vento.
Grotte di Frasassi.
Non ero pronto per la grandezza, simbolica e fisica, di quello che mi si era parato davanti.
Credo sia stata la mia esperienza più vicina a quella Sindrome di Stendhal di cui, anche se in modo troppo estensivo come ho fatto io adesso, si parla spesso.
Mi son fermato, ho respirato e mi sono sentito piccolo, piccolissimo.
Poi la guida ci indica un buco lassù, lontanissimo, quasi impossibile da vedere.

Ci racconta come da una serie di cunicoli gli speleologi trovarono quel buco, nel buio più profondo. C'era qualcosa di grande là sotto.
Tirarono un sasso e il sasso sembrò non atterrare mai.
L'Abisso Ancona, 200 metri di altezza, un campo e mezzo da calcio di lunghezza e più di uno di larghezza.
Qualcosa di raggelante per quanto bello.


Ecco, magari in questo spazio talmente grande che potrebbe ospitare dentro il Duomo di Milano avrebbero voluto trovarcisi i protagonisti de La Cueva, un horror che non è horror, un thriller che non è thriller ma un film così verosimile da poter essere considerato semplicemente un drammatico.
Certo, è un mock, e il mock tende sempre l'asticella verso generi più codificati, de paura, ma la realtà è che questo piccolo film spagnolo è terribilmente ancorato alla realtà.
Come parlando di Polytechnique era impossibile prescindere da Elephant, per questo qua non troverete mai una recensione (sempre che ancora ce ne sia una) che non vi citi The Descent.
Impossibile.
E sai che vi dico? che questa è sicuramente una delle solite cantonate del "vostro" Caden, ma secondo me sto piccolo film è tranquillamente allo stesso livello del bellissimo film di Marshall.
Anzi, è un The Descent senza i difetti di The Descent, ossia quegli orpelli cinematografici che magari rendono quel film per molti più bello (e sicuramente più horror e più per appassionati) ma che secondo me fanno perdere la tensione impressionante del primo tempo.
Per chi l'ha visto mi riferisco a due aspetti principalmente, ovvero i mostri e il bagno di sangue finale, con tanto di final girl e tutto il resto.
Qua no, qua abbiamo sti 5 ragazzi che per curiosità si ritrovano dentro una grotta nascosta in una scogliera di Formentera, dove sono in vacanza.
Forse vanno troppo avanti, forse sottovalutano i rischi del caso, fatto sta che non trovano più l'uscita.


E parte un'ora di film completamente dentro le grotte, quasi sempre strettissimi cunicoli alternati a piccoli slarghi dove respirare e riposarsi.
La scelta del mock (uno di loro ha un blog dove pubblica video) come al solito ci sta o non ci sta, ma è senz'altro funzionante. Trovarsi per un'ora nelle grotte tutto in soggettiva, poter usare visori notturni e quant'altro è una scelta senz'altro pi efficace della ripresa classica.
L'angoscia, loro e nostra, inizia a montare, l'acqua scarseggia (e quella nelle grotte è solo salata, di mare), le tensioni tra i 5 sono sempre più grandi.
Tra l'altro c'è un personaggio veramente disgustoso, uno di quelli che vorresti morti per mano tua anche nella vita vera.
Qualcuno, comunque, comincia a star male sul serio.
Ragazzi, io ho trovato tutto dannatamente verosimile ed ansiogeno.
Forse sì, la scena in cui c'è la scelta più efferata, la sequenza umanamente più forte del film, pare esagerata, ma non ne sono poi mica tanto sicuro eh.
L'entrata in tempo reale nella grotta (senza stacchi, il film è girato e montato benissimo), l'incredibile scena sott'acqua in apnea (a proposito, per la sua verosimiglianza forse questo film ricorda più Sanctum che The Descent, anche se al 90% è tutto all'asciutto), il ragazzo fermo immobile stile Blair Witch Project, il morso, il rumore della ricaricatore manuale di batterie, la fuga finale in modalità notturna, secondo me di scene notevoli e tese ce ne son tante.


Devo dir la verità, ormai non c'è nessun horror che mi regali sussulti, mentre questo, che comunque, lo ripeto, horror non è, l'ho vissuto in maniera abbastanza empatica, quasi "dolorosa" in 2,3 punti.
Non è un gran film, non è un'opera imprescindibile, ma come atmosfera ultimamente ne ho visti pochi di simili.
E ha il pregio di darci quasi sempre la sensazione che quello che stiamo vedendo (e quasi "vivendo") sia nè più nè meno quello che accadrebbe nella realtà (attenzione, state voi 4 giorni al buio in una grotta, tutto quelle che eravate non lo sarete più).
Finale prevedibile ma perfetto, anche se, per motivi che qua non scrivo, l'ho trovato leggermente fuori registro.
Insomma, se vi piacciono le grotte e i film claustrofobici, angoscianti, questo fa per voi

12 commenti:

  1. È un bel po' di tempo che non passo a trovarti, meno male che l'ho fatto proprio con sta recensione. Finisce subito in lista, corsia preferenziale, grazie di averne parlato! (Sono tra quelle che a The Descent farebbe statue gloriose!)

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    1. Ahah, poi mi dici non tanto quale è il film migliore (The Descent è troppo più "grande" per poterlo paragonare a questo) ma quale scelta editoriale dei dei due film preferisci.
      Secco e vero come questo o horror come l'altro.
      Conoscendoti vince il secondo anche qua ;)

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  2. questo film l'avevo notato anche io, fa parte del mio listone infinito...

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  3. Grotte a Formentera ..
    .ho un ricordo di un avventura da quelle parti. C è un farò vicino?

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    1. Credo tu intenda faro, vero?

      Mmm. non l'ho visto ma l'ambientazione, accidenti a me che non ne ho parlato nella rece, è magnifica.
      Spiaggia. scogliera, boschi, pozze d'acqua nascoste, grotte, che vuoi di più?

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    2. Faro. C è una grotta a picco sul mare nell isola. Sperduta. Ma non ricordo se scendeva giù

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    3. Non credo sia la stessa. Anche perchè questa è nascostissima, dopo un lungo cammino e percorso impervio fatto di rovi etc..
      Insomma, il film ci dà ad intendere tipo che la trovino loro forse addirittura per primi. Ma senz'altro non è una grotta "famosa" o che comunque conoscevano già

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  4. Scusa, ma non ti sego. Riassumo:
    - Lo paragoni ad un film bellissimo
    - Dici, in sostanza, che e' quasi meglio di Descent (e ti quoto).
    - Citi scene "notevoli e tante"
    - E' un (quasi) horror che ti ha mosso dentro qualcosa.
    - Ne canti quasi le lodi con un "E ha il pregio di darci quasi sempre la sensazione che quello che stiamo vedendo..."

    E poi glissi con "non e' un gran film"

    Ma porca mucca?!?!?!?!?!

    Ah, per me e' un grandissimo film. Ma soggusti.
    saluti

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    1. Benvenuto Sep!

      AHah, si vede che ancora mi conosci poco.
      No no, non è incoerenza, semplicemente tutte le frasi che citi sono mie personalissime opinioni, quella finale invece è una frase oggettiva come a dire "questo è un gran bel horror ma non oggetivamente un gran film da consigliare a tutti". Insomma, una chicca per appassionati, gli altri ne possono stare anche alla larga.

      Per me è un 7.5. E nella puntata che ho fatto sti giorni sui gioiellini da recuperare è stato il primo escluso...

      soggusti molto simili, fidati

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  5. mi è piaciuto moltissimo,Descendent se non ci fossero stati i mostri sarebbe stato un piccolo gioiello come Open water

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