31.10.19

Recensione: "Scary Stories (to tell in the dark)


Che c'è de meglio ad Halloween che andà al cinema a vedè un film horror ambientato proprio ad Halloween???
Niente!
No, spetta, parecchie cose ce sono meglio se il film è brutto come Scary Stories.

Noi assidui frequentatori delle sale erano mesi che prima della visione del film al cinema ce sorbivamo i mini trailer di SCARY STORIES TO TELL IN THE DARK.
Lo scrivo in maiuscolo perchè è questo l'effetto che facevano, trailer di 10 secondi l'uno in cui poi senza alcuna spiegazione c'era sto vocione che diceva "SCARY STORIES TO TELL IN THE DARK".
Voglio dire, grande promozione, quelle miniclip erano davvero buone e gettavano un alone di mistero e di fascino su sto titolo.
Per 4,5 mesi noi in sala abbiamo visto sti trailer, poi il film è uscito e manco me ne ero (ce ne eravamo) accorto (i).
La spiegazione l'ho avuta dopo che l'ho visto.
Il film è brutto, quasi parecchio brutto.
Capisco perchè tutta quella pubblicità e poi nessuno ne ha parlato all'uscita.
Perchè è brutto.
Intendiamoci, è il film perfetto per vedere ad Halloween, visto che ad Halloween è ambientato e ha come target, spero, quello dei ragazzini.
Però visti i trailer e visto che alla regia c'è quell'Ovredal che girò il cultissimo The Troll Hunter e il sottovalutatissimo (per me grande film) The Autopsy ofa Jane Doe, ecco, ce speravo anche io.
E invece niente, Scary Stories è la fiera, il mercato, il festival e la sagra del già visto, tutte messe insieme.

La mi espressione durante il film

L'idea non è nuova ma sempre carina, quella di un film antologico, di piccole storie incastonate in una cornice (uno come me cresciuto con i Creepshow non può non amarle).
((Ah, a proposito, se volete un bel film antologico halloweenesco allora guardatevi Trick 'r Treat (RECE).))
Anzi, se possibile qui l'idea era ancora più carina nel senso che le storielle dentro al film (le scary stories del titolo) erano completamente inserite nel film stesso.
Questo grazie all'espediente per il quale i protagonisti del film trovano un libro de storie horror ma quelle stesse storie si scrivono al momento sotto i loro occhi perchè sono storie che riguardano loro stessi e insomma quello che scriverà il libro accadrà loro cosicche questo diventa quasi un film sul destino, se quello - il libro intendo - scrive sono cazzi, una cosa del genere, però è carina l'idea dai, nel senso che quelle che vediamo come scene raccontate e staccate una dall'altra in realtà non è niente di diverso che il progredire del film e insomma ho provato a scrive tutto sto periodo senza staccà mai le dita e senza usà la punteggiatura e nemmeno ricontrollo chissà che cazzo è venuto fori.

Siamo nel 1968, anni decisivi per gli Usa per la faccenda Vietnam e le elezioni.
E il film fa il GRAVISSIMO errore de provà a esse impegnato, tanto che sti riferimenti politici e le metafore (sulla paura) che crea ci vengono sbattuti in faccia ogni 5 minuti.
Ora, se fai un film brutto e stupido non provà a rendelo intelligente, risulterà ancora più stupido.
Non parliamo poi della protagonista, della storia col su babbo e co la su mamma, roba trita e ritrita che non ci emoziona - in questo film - manco mezza volta.
E niente, l'unico piccolo divertimento pe lo spettatore è vedè ste miniscene, ste STORIES, che cazzo saranno, una dopo l'altra.
E c'è da dire una cosa, i mostri sono belli, almeno sotto l'aspetto dell'outfit mostruofico il film funziona.
E' bello lo spaventapasseri iniziale, il morto dell'alluce, la grassona dell'ospedale (che pare una creatura inquietante uscita dalla matita de Miyazaki), l'omo col corpo a pezzi che attacca il messicano.
Ogni mostro rappresenta una paura (vedi It...) e La Paura (vedi anche sottotesto del film) ma tutto è completamente innocuo, non c'è profondità, empatia, pathos.
Tra l'altro - incredibile - in TUTTE le storie c'è la stessa tecnica, la creatura che si vede da lontano e piano piano se avvicina, pazzesco come siano una la copia carbone dell'altra.
Bella la trasformazione del bulletto in spaventapasseri, bella la scena del letto col jumpscare (il film ne è ovviamente pieno), belle le luci rosse all'ospedale e, davvero, poco altro.
Questo invece sempre io a fine film

Per il resto un film che abbiamo visto mille volte, con personaggi insignificanti, enfio di tematiche importanti ma non sviluppate, con almeno un paio di errori evidenti (quando salvano la bionda dalla sua storia perchè non ci fanno menzione di quello che il libro ha scritto sulla cosa?? ) , con un finale che poteva esse interessante (la nostra protagonista che diventa Sara) ma che invece no, non è così, hanno solo mischiato i piani temporali.
E con un finalissimo sconcertante, pensato per un capitolo due (li riporteremo indietro, ce la faremo!).
Basta, non c'ho più voglia de scrive, questa è una recensione alimentare, tipo i film che fa da 10 anni Nicholas Cage.
Ah, è vero, a me mica me pagano però.
Allora che cazzo l'ho scritta a fa?

5

10 commenti:

  1. Non so per cosa l'hai scritta, ma se ti può consolare dopo questa recensione ti voglio ancora più bene, ti mando un abbraccio virtuale. Tutte recensioni positive ho letto di sta scorreggia di film, così blando e insulso che un alito di vento basterebbe a disperderlo. Ho sbuffato come una vaporiera per tutta la visione, così come il resto della sala mezza vuota, mi sa che ho divelto i braccioli dal nervoso. Non ho neanche la forza di rimarcare i difetti di questa robetta sbagliata dall'inizio alla fine, buttata fuori senza voglia solo per fare due lire sotto Halloween.
    La mia teoria è che Del Toro, in pieno delirio di onnipotenza dopo gli Oscar e una cena pesante al messicano, abbia sopperito alla mancanza di carta igienica con la sceneggiatura, e siccome asciugava bene già che c'era ha deciso di produrla. Il mio consiglio? Andarsi a vedere "Finché morte non ci separi", una cazzatona horror che sa perfettamente cosa vuole essere, ed ha una stupidità molto più competente e di classe di questa falsa intelligenza buona al massimo per sbadigliare di brutto.
    Ps propongo una parodia, Scary Stories to tell in the fat, ispirata alle avventure del ragazzino inglobato nel corpo della cicciona pallida.
    Enrico

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    1. in effetti mi sono dimenticato di citare Del Toro, uno che sia in regia che in produzione alterna cose bellissime ad altre ingiudicabili...
      Insomma, quando leggo il suo nome sto sempre in allerta...
      Il titolo che citi lìho sentito nominare ma niente di più

      io invece, come hai visto in rece, consiglio Trick 'r Treat a quel punto

      ahah, magari il sequel sarà quello

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    2. A me le sue regie in genere piacciono, è il Del Toro produttore da temere. Robetta come Madre, Scary Stories, lo Hobbit suonano molto come progetti che si è accorto essere fallimentari e dunque non degni di metterci la faccia. Poi magari è una teoria mia eh, ma anche nel male sulla regia sembra metterci molto più impegno.
      Purtroppo sta floppando, ma è Finché morte non ci separi il filmetto horror che volevo vedere ad Halloween, fallato quanto vuoi, ma onesto. Trick or treat lo inseguo da anni senza mai trovarlo...so che è arrivato in Italia, ma sembra introvabile in dvd. Di Dougherty ho apprezzato tutto il resto, Krampus e addirittura Godzilla 2 hahaha
      Pretendo un sequel sulla Fat Lady...In fondo se hanno accettato un tale scempio di sceneggiatura ho una possibilità persino io :,)

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    3. sì, io intendevo soprattutto da produttore
      ma anche da regista secondo me è sopravvalutato, nel senso che ha fatto roba bellissima ma a vedere tutta la filmograia non è per me da mettere tra i più grandi, come tanti fanno

      ah, il regista di Trick è anche lo stesso di Krampus? vedi... carinissimi entrambi

      ma alla fine la sceneggiatura secondo me non doveva nemmeno essere buona, questi film antologici di Halloween non lo richiedono

      anzi, sarebbe stata migliore se non si voleva farla...migliore :)

      più stupida era pure meglio, via la politica, le metafore e i problemi famigliari, tanto sono messi a cazzo

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    4. Su Del Toro non potrei essere più d'accordo credo.
      Mi pare che nella recensione di Krampus lo scrivesti pure che era il regista di Trick...quello che unisce i due a Godzilla sono sempre le famiglie problematiche e le creature folkloristiche, sembrano due must di Dougherty.
      Lo avesse diretto lui Scary Stories ci trovavamo un piccolo cult halloweenesco (sai che ci starebbe benissimo una delle tue liste sull'argomento folklore o direttamente Halloween? ;). Il film antologico horror se ci pensi è la naturale evoluzione delle raccolte di racconti gotici (che adoro), e pensare che si è scartata l'idea (già presente nel libro di Scary Stories) pur di avere un appiglio di trama per il sequel è davvero sconfortante...

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    5. aha, l'avevo scritto io?

      direi che me ne ero dimenticato...

      beh, a lui piacciono le storie e anche Godzilla, come dici, è una grande storia popolare ;)

      eh, bella lista ma non so se trovo il numero minimo di film (ovviamente intendo sia visti che recensiti da me, le liste le faccio sempre con queste due caratteristiche, quindi quelli che non ho visto o visti ante blog no)

      sì sì, perfettamente d'accordo con il resto

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  2. Ora, è anche vero che mobbasta co sti ragazzini in bici che vivono tutte ste avventure per affrontare le loro paure e crescere, è vero che manca di molte cose e che non raggiunge chissà quali vette emotive, narrative o registiche, però è anche vero che le storie sono carine, i mostri sono molto fighi e ci sono un paio di suggestioni niente male. Quindi questo già di per sè non lo rende un film così brutto... io l'ho trovato "carino", ecco...

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    1. no, ma guarda, sono tendenzialmente d'accordo con te tanto che concordiamo sui due pregi principali (mostri e un paio di scene)

      è che io pensavo di trovarmi davanti un bel horror tout court, non sapevo fosse un adolescenziale stupidotto

      per quello sono rimasto deluso

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  3. Eh sì, avessimo avuto 15 anni ci sarebbe piaciuto un botto! Peccato che siamo vecchi... o almeno io parlo per me :)

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