24.10.19

Recensioni: "The Night Shifter" e "The Invisible Mother" - ToHorror 2019 - giornata 2


Ad oggi, e sensibilmente, il miglior film visto in concorso (ok, è anche vero che ne ho visti solo 3 per adesso).
Siamo a San Paolo, Brasile.
Stenio lavora in un obitorio. E non ci potrebbe essere posto migliore per lui visto che ha un potere, quello di parlare con i morti (del tipo di Biutiful).
Appena rimane solo con loro i "corpi" iniziano a confidarsi. Di solito fanno le loro ultime confessioni, chiedono un ultimo desiderio. Poi però capita che un morto confidi a Stenio che sua moglie lo tradisce, perdipiù col gestore del bar che frequenta tutti i giorni.
Poi ne capita un altro, vittima di una faida tra gang.
Stenio coglie la palla al balzo e fa uccidere l'amante della moglie dalla gang che ha perso un fratello, facendo credere loro che sia stato lui l'assassino (aveva tutti i dettagli del delitto, forniti dal morto stesso).
Ma qualcosa va storto, e la vita di Stenio finisce in una spirale dalla quale è impossibile uscire.
Film davvero bello, a un passo dall'esser bellissimo.
Quello che più piace di questo "Morto Nao Fala" (i morti non parlano, terribile invece il titolo inglese) è il suo perfetto equilibrio tra più generi, equilibrio che nel finale si perde troppo a favore dell'horror manifesto (e infatti quella è la parte più debole del film e quella che un pochino lo fa decadere dal "bellissimo" di cui sopra).
Film doloroso, con immagini forti (le autopsie), impegnato (credo sia palese l'accusa ad una città violentissima), un dramma sia sociale che intimo del protagonista.
Il sapore preponderante è quello del thriller psicologico e metaforico.
E, ricordiamolo, il film è un'opera prima e anche per questo c'è da applaudire al regista Ramalho, sia per la scrittura che per l'ottima messinscena.
Attori bravissimi, buon ritmo, intreccio che funziona (a parte il finale secondo me), immagini di degrado sociale.


Ma quello che più piace di questo film è il suo messaggio, ovvero quello che quando commetti un errore troppo grave, "assassino", poi non riuscirai mai più a liberartene.
Stenio è un bravissimo uomo, ma il suo errore è grave, criminale. E, per sfortuna, avrà conseguenze ancora peggiori del previsto.
E non parlo solo del "non voluto" omicidio della moglie ma della sequela di morti che la sua scelta causerà. Tutti morti che poi finiranno nel suo obitorio, ad aumentare ancora di più il suo senso di colpa e a minare un equilibrio psichico che poi crollerà definitivamente.
Peccato però che quello che era un film "perfetto" poi nel finale diventi una ghost story troppo marcata e derivativa, con tanto di oggetti da bruciare, jumpscares e la sensazione che si sia persa un pochino quella mirabile sensibilità e giusta misura nel raccontare.
Notevoli alcune scene, come quella del compleanno "con sorpresa", quella della tv o quella dei fili taglienti.
Un film che diventa una specie di Shining che racconta il progressivo impazzimento del padre di famiglia (e quell"assassino" scritto sullo specchio ricorda tanto Redrum).
E, ultimo pregio, Morto Nao Fala ha la rara capacità di farci creare empatia con davvero tanti personaggi. Alla fine è un film di "buoni", ma anche di errori imperdonabili.
E racconta anche quello che raccontava Cimitero Vivente, mai parlare con la Morte, mai interferire con la Falciatrice, le conseguenze saranno sempre terribili

7.5


Dispiace che fossero presenti in sala i registi, due ragazzotti americani molto simpatici ed emozionati.
Quello che di sicuro va a loro merito è di essere veri appassionati dell'horror, specie del "nostro", tanto che il loro The Invisible Mother è un chiaro omaggio al giallo/horror all'italiana (basta vedere anche la locandina).
Il film comincia anche bene, con titoli iniziali anni 70, con la scena - bellissima - del ragazzo a schiena inarcata (una delle tante cose buttate là a caso di una sceneggiatura tanto tanto debole), con l'arrivo di lei a casa dei nonni, due personaggi amabili come pochi, vera forza del film.
Poi conosciamo anche la vicina di casa, altro personaggio riuscito.
Il problema è che questo il film rimane, un film di personaggi a cui manca quasi tutto il resto.
Non ci sarà mai una sola idea nuova, tutto resterà molto noioso, confusionario, tremendamente già visto.
Il film non riesce mai a decollare anche se nel finale, per fortuna, offrirà un paio di scene davvero buone.
Una - quella sulla tv con persone mascherate - è talmente forte e malata che non sembra appartenere nemmeno allo stesso film. Come del resto quella del ragazzo che si masturba, dell'obesa con la maschera e della seconda apparizione dell'uomo a schiena inarcata. Ecco, le quattro scene più weird, molto arbitrarie, sono nettamente la cosa migliore di un film piccolissimo, ai confini dell'amatoriale, che non sa raccontare una storia e che si perde in mille clichè.
Peccato perchè lo spunto da cui nasce, quello delle foto con le "madri invisibili" coperte da un telo nero, era davvero ottimo, persino inquietante.
Ma i due registi non sanno attaccare una storia a tutto questo, perdendosi in lungaggini (il dialogo sulle tende), sottostorie debolissime (le telefonate con la medium), errori pacchiani ("non ci sono foto nell'album di Archie e di Taffy", cazzo, ma se avete girato solo due pagine!!), scene reiterate (lei che rolla una canna, visto dieci volte, estenuante), simbolismi strani (i peli e gli spilloni), accenni di sviluppi non...sviluppati (i corpi e le presenze sotto terra).
Ad un certo punto c'è anche uno identico al Mago Gabriel!!


Intendiamoci, i registi sono due giovanissimi malati di horror e che hanno una passione incredibile (basta vedere come hanno realizzato tutti gli effetti speciali, alla vecchia maniera). Secondo me avevano troppe cose in testa (o troppo poche?) per scrivere una storia organica e sensata, e il finale, ahimè, dimostra un pò il "mettemola in caciara" già visto nel film.
Per restare nel confine tra la ghost story e il film "allucinato" (magari quasi tutto è dovuto alle droghe di lei) alla fine non riescono a fare nè l'uno nè l'altro, lasciando lo spettatore con un simpatico, dolce ma stentoreo "boh"

5.5

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