26.2.18

Recensione: "Il Rituale" ( The Ritual 2018 ) - Su Netflix




Un altro buon originale Netflix.
In realtà di originale The Ritual ha praticamente niente.
Eppure è un film dove funziona quasi tutto, dalle location (straordinarie) alla tensione, dagli sviluppi narrativi alla costruzione delle sequenze.
Un film che diverrà praticamente due film.
Con un finale finale, però, a mio parere abbastanza debole

Allora, ci sono spoiler tra le due foto ravvicinate e dopo l'ultima.
Prima di quelle due e prima dell'ultima credo si possa leggere


Devo dire che per adesso la mia avventura nei thriller/horror su netflix (che alla fine quasi sempre sto genere c'ho guardato) è abbastanza soddisfacente.
E' anche vero che mi sono tenuto alla larga dal famigerato CATALOGO, indirizzandomi  sulle novità e sugli originali.
Una volta che sono andato nel catalogo mi sono imbattuto in quel disastro di Hypersomnia. E credo proprio che il livello medio sia quello...
Per il resto benino dai.
E di certo non si può parlar male, anzi, direi piuttosto bene di questo The Ritual, prima regia "intera" dell'omo degli spezzatini, quel Bruckner che per ora aveva girato solo episodi, uno su The Signal (bel film, non quello recente sulla base spaziale, un altro), poi su V/H/S (mi pare che il suo fosse discreto) e poi su Southbound dove il suo, di episodio, era veramente il più bello, quello della chiamata al 911.
Finalmente Bruckner ha fatto il salto.
E l'ha fatto bene.
Intendiamoci, The Ritual di nuovo nel panorama horror non porta nulla, anzi, probabilmente batte volutamente uno dei sentieri più...battuti, quello del bosco, della stregoneria, dei mostri.
(mi sono accorto ora che scrivendo "batte un sentiero" ho fatto una battutona, la prima metà del film è tutta sul cercare un sentiero da battere).



SPOILER
Se devo dare dei punti di riferimento direi che questo film è un perfetto mix tra Blair Witch Project (ma non è un found footage, stia tranquillo chi non ama la tecnica), Sauna, Black Death e... Predator.
Del primo riprende il tema del bosco e della stregoneria, del secondo la metafora del senso di colpa e della comunità che vive là dentro, del terzo la stessa comunità e il fatto di come questa idolatri qualcosa e del quarto, beh, ovvio, il mostro padrone della foresta e anche il metodo di uccisione
FINE SPOILER


Risultati immagini per the ritual film

Anche se di nuovo non viene messo praticamente nulla però, che dire, funziona praticamente tutto.
Funziona l'ottimo prologo con quella rapina nel market finita in tragedia.
Funziona l'idea di questo gruppo di amici che per commemorare il quinto decide di fare il viaggio che venne proposto quella notte.

Funziona la gestione della tensione, con almeno un buon quarto d'ora davvero ottimo.
Funziona la magnifica, superba, annichilente bellezza delle location, un mix tra una specie di tundra e una fittissima foresta. Siamo in Svezia (almeno nella diegesi, credo anche nella realtà) e i nostri eroi hanno deciso di intraprendere un cammino (di cui ora non ricordo il nome) che dovrebbe portarli, in 3 giorni e 3 notti (ovviamente in tenda), ad uno chalet.
Il problema è che uno dei 4, abbastanza insopportabile, si fa male. A quel punto il cammino diventerebbe troppo lungo, meglio tagliare per la foresta.
Appena entrati i 4 troveranno un'immagine terribile, quella di un animale bello grosso (un bufalo? non ricordo, nesonasegaio) appeso in cima ad un albero, eviscerato, col sangue che cola ancora.
Ecco, forse forse qua si poteva gestire la situazione meglio, quello che vedono i 4 è una cosa talmente terrificante (e incredibile, una bestia di centinaia di chili appesa a un albero è assurdo) che io, e tanti come me, col cazzo che andavano avanti.
Ma vanno avanti.
E niente, succederà di tutto, in un film che ha questo merito, saper diventare una cosa abbastanza diversa ogni volta, non essere troppo ripetitivo, giocare col vedo/non vedo e con tante possibilità di sviluppo.
E' bello immaginarsi se il pericolo sia umano, animale o, addirittura, trascendentale.
E in questo farti stare là appeso The Ritual è perfetto.
Bellissime le scene nella prima baita, con apice quello che accade la notte, con quei 3 incubi in simultanea e lui che prega nudo lassù.
Che The Ritual abbia una fortissima componente psicologica è evidente e, purtroppo, mostrato in modo troppo didascalico.
Gli incubi/flash back di Luke, se visivamente molto interessanti (la foresta che si mixa col market del prologo) ad un certo punto diventano assolutamente ripetitivi, urlandoci in faccia "E' una metafora del senso di colpa!!!" quando ne sarebbe avanzato anche solo uno.
In realtà il prologo è importante anche per le stesse dinamiche del gruppo visto che Luke, all'epoca, e a sua insaputa, fu considerato codardo per non aver aiutato l'amico che morirà.
E tutto il film diventa quindi una specie di riscatto, sia umano che morale, di Luke, un uomo che per redimersi tira fuori un coraggio incredibile e che sarebbe disposto a morire per gli altri.


In ogni caso proprio quando credevamo che il film fosse ormai una sorta di survival nella foresta uomini vs creatura arriva la seconda parte, completamente diversa.
E ottima, poco da dire.
La comunità (con 2,3 facce mica male), il racconto di come si sia formata (vengono "scelti", marchiati), il fatto di come il loro adorare quel "dio" li porti all'immortalità (allora perchè crepano come funghi alla fine?), quel loro vivere solo in funzione di questo, i sacrifici (c'è tantissimo, tantissimo, di Black Death).
E poi lui, il mostro.
Il film è perfetto nella sua gestione, del mostro dico, ogni volta un pezzettino in più, fino a vederlo perfettamente, in tutta la sua grandezza e magnificenza (davvero bello).
Ovviamente c'è tantissimo della cultura di quei luoghi, dei miti e delle credenze, chi vuole approfondisca.
Limitandosi al film impossibile non segnalare la sequenza nel "piano di sopra" (come nella prima baita...), con quei corpi mummificati.
Sarà fuoco, sarà vendetta del Dio.
Eppure in questa parte finale davvero convincente non...convince per niente il finale finale.
Sia a livello "fisico" (risolvere una cosa così grande a livello metaforico e visivo con uno scontro uno contro uno l'ho trovato terribile come terribile è il fatto che lui gli spari, perchè???) sia in quello del significato.
Pare che la bestia decida di non uccidere Luke, forse per quel suo senso di colpa, forse per il marchio, non so.
Ma ancora una volta ci sarà il flash back, e ora quell'accetta.
No, troppo frettoloso, troppo banale, un peccato sinceramente

7


16 commenti:

  1. Sto tentando di vedermi the killing of a sacred deer ma cribbio se l'è 'na bastonata psicologica.
    Limite interiore di sicurezza esce dal verde e l'arancione troppo in fretta per posizionarsi stabile su un rosso senza speranza di decompressione.
    Non riesco a vederlo di fila.


    Questo Il rituale è stato una piacevole sorpresa, senza magari volare mai alto, pure ha vari spunti interessanti e un bel ritmo, svolgimento, personaggi.

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    1. inutile dire che Sacred Deer è il film che più aspetto del 2018 ;)

      ma lo vedrò in sala, per me è troppo importante il cinema e finora ho resistito senza problemi

      oh, son contento che hai gradito Il Rituale, per ora chiunque ho sentito mi ha detto "filmetto"

      ce ne fossero ;)

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    2. Vero, ce ne fossero!
      Ma come ho letto sotto son riusciti pure a parlare male di un bel film come it comes at night, quindi...

      Per Sacred, senza entrare nella diatriba, così en passant, ti dico che ho un po' di rifiuto verso i doppiaggi; soprattutto nei -filmoni-.

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    3. ma infatti 90% lo vedrò in lingua originale, qui a perugia ci son sempre le due opzioni

      ah, malissimo anche di It comes at night, 3 siti in nessuno raggiunge la sufficienza

      bene così ;)

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  2. Aggiunto alla watchlist,sembra intereZZante

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    1. speramo che quelle due ZZ non siano foriere di noia e sonno ;)

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  3. Visto. Discreto, crea un'atmosfera veramente immersiva, niente jumpascares, parecchia tensione e location spettacolare. Anche a me ha ricordato un sacco Sauna e Black Death(entrambi filmoni)

    L'animale che trovano appeso all'albero secondo me è un alce (ma alce è un sostantivo femminile o maschile?) ma non ne sono sicuro, mi pare abbia un pelo un po' più scuro del cervide gigante.

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    1. "Visto. Discreto, crea un'atmosfera veramente immersiva, niente jumpascares, parecchia tensione e location spettacolare. Anche a me ha ricordato un sacco Sauna e Black Death(entrambi filmoni)"

      beh, che dire, sembra la sinossi della mia recensione, credo siamo perfettamente d'accordo ;)

      ahah, io a malapena ho riconosciuto che fosse un animale

      no, sul serio, sono una frana

      e te mi parli di pelo un pò più scuro del cervide gigante

      sì, pensando a dove siamo credo fosse un alce comunque ;)

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    2. Sì, gli alci hanno un pelo più della tonalità di un orso bruno. Se eventualmente scrivo su Filmtv che anche a me ha ricordato un sacco Sauna e Black Death mi accusi di plagio? :)

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    3. Ahah, per me puoi anche copia incolla le recensioni intere ;)

      ah, sei su FilmTv?

      nick?

      io so fuori da due annetti ahimè

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    4. Eccomi http://www.filmtv.it/nick/95289/atreides/

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    5. O.k, ho visto solo che l'ultima recensione è Krisha con 8 di voto

      direi che è un ottimo inizio per venire a curiosare appena trovo tempo ;)

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  4. Io, come di dice a Firenze, arrivo dopo i fochi.
    A me The Ritual è piaciuto moltissimo, ma il finale è veramente debolino.
    I corpi mummificati a mio avviso sono i membri della comunità che non potendo morire di morte naturale marciscono letteralmente nella baracca.
    Poi se li ammazzi muoiono anche loro e stigazzi..
    Il sacrificio ha veramente poco senso.. lo Jotunn ne appende uno ogni dieci minuti.. perché allestire il tutto come per provare a placarlo? Boh..
    In fine a quanto pare la comunità risiede a 10 metri dal margine della foresta da cui lo Jotunn non può uscire. Anche qui è tutto un gran "mah"...
    In ogni caso il film scorre bene, la trama regge, la fotografia è pazzesca e la bestia è veramente tanta roba.
    Po ti caghi addosso, ma non troppo.. quindi é perfetto per me.

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    1. ma arrivo dopo i fochi se dice anche qui in Umbria ;)

      cavolo, dici cose molto interessanti e molto specifiche ma sai che non mi ricordo quasi nulla?

      o meglio, qualcosina di tutto ma non così bene per poter confermare o constrastare ste cose che dici

      ricordo però (dovrei rilegge la recensione per conferma) che a me il finale è piaciuto davvero tanto, al netto di eventuali problemi di sceneggiatura

      riguardo le ultime due righe beh, direi che basta e avanza per farne un gran bel film ;)

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  5. Secondo me il mostro non lo ha ucciso per cercare di sottomettere forse l'unico umano nella storia che ha provato ad ucciderlo più che venerarlo

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    1. Amico, rispetto la tua interpretazione ma, sempre che io l'abbia capita, non me torna per niente :)

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