12.5.15

Recensione "Leviathan"(2014)



Serve a poco conoscerne le connotazioni bibliche.
Nè quelle filosofiche.
Nè quelle storico politiche.
Perchè quanto è grande il mostro lo vedi da solo.
Eppure Kolya, brav'uomo tutto lavoro e neuroni che saltano, dentro la bocca del mostro c'era finito sin dal principio, ma mica se n'era accorto.
Che stava lì. a dimenarsi, a lottare, a dire che lui dentro quella bocca non ci sarebbe mai finito, anzi, ci avrebbe piazzato una bomba e l'avrebbe fatta scoppiare.
Solo alla fine, quando la bocca s'è chiusa, quando ha visto il muro di denti davanti a sè, e l'odore marcescente e il buio, solo allora ha capito che era stato inghiottito.
E allora a quel punto l'unica cosa da chiedersi sarà soltanto dentro quale bocca si sia finiti.
Che il mostro mica c'ha una sola testa, no, perchè a volte le creature mitologiche si accoppiano e formano figli ibridi. E il Leviathano ha corteggiato l'Idra, magari usando anche le maniere forti, che lui è bello grosso e la più terribile di tutte le creature, magari c'è stato uno stupro, che ne so, ma quello che conta è che inseminazione c'è stata e un figlio è nato, un mostro marino terribile, gigantesco e a più teste.
C'ha quella religiosa, con in testa il buffo copricapo dei Patriarca, quella religione dogmatica che ogni volta farà crollare ogni tuo dubbio umano dietro a verità imprescindibili scritte nei testi.
C'ha quella giudiziaria, di quei giudici che leggono, più veloci di Bonolis, sentenze che paiono giù scritte. Un fiume di parole ipnotico, vuoto per quanto pieno, solo una veloce e ridondante forma di una sostanza che conosci già.

C'ha quella della polizia, un branco di burattini mossi dalle altre teste, ma anche loro sono forti, e ti possono distruggere, magari anche costruendo un teatrino di menzogne per fare in modo di dire che l'ha uccisa te, proprio te, quella donna che in qualche modo era l'unico ultimo tuo legame con il resto dell'umanità.



E c'è poi quella politica, di un sindaco che pare grugnire invece di parlare, sbafarsi al posto del

mangiare, un essere con pochi connotati umani e con così tanti scheletri nell'armadio che è dovuto traslocare da più e più case. E, la cosa incredibile, è che nemmeno noi spettatori sapremo mai quali sono quei terribili scheletri, perchè la creatura è così forte che supera anche i confini cinematografici, e noi stessi ne diventiamo vittime. Nemmeno a noi è data la possibilità di conoscerla e dominarla.
Ma te, Kolya, bevi un'intera bottiglia di Vodka e credi che il tuo amico avvocato dentro quelle teste non ti ci farà entrare, anzi, novello Chef Tony le taglierà tutte in un'unica volte, guardate che lama signore, guardate, non faccio nessuno sforzo e le teste volano tutte via.
Poi bevi un'intera bottiglia di Vodka e pensi che tua moglie, che sì, è vero, ha quel viso così represso e infelice, ma lo sai che ti starà sempre vicino, e pensi che anche grazie a lei alla fine ne uscirete vincitori.
Poi bevi un'intera bottiglia di Vodka e guardi tuo figlio, ribelle ma lucido, un ragazzino che nella vita ha avuto più shock che ricevuto baci, e pensi che il futuro ora cambierà.
Poi bevi un'altra bottiglia di Vodka e ti accorgi che sono proprio le persone che dovevano aiutarti a sconfiggere il mostro quelle che spingeranno i tuoi piedi, l'unica parte rimasta fuori, dentro quella bocca.

E così ti trovi solo, pieno di bottiglie di Vodka in corpo e definitivamente sconfitto.

E alla fine, dentro quel buio, pensi che allora l'Uomo conti ancora qualcosa, che lo Stato, la Legge, la Polizia e la Religione sono sì la creatura che un piccolo uomo che beve bottiglie di Vodka non potrà mai distruggere, ma che alla fine, in qualche modo, è colpa nostra se ci finiamo dentro, nostra.
E invece no caro Kolya, perchè l'errore umano fa parte dell'essere umano, è imprescindibile da esso.


Ed è proprio dei nostri errori, dei nostri sbagli, delle nostre infinitesimali colpe che si nutre il mostro.
Anche se non riusciamo a identificarle, anche se non riusciamo a capire come possano averci portato a quel punto.
Lo scriveva anche qualcuno a Praga un secolo fa.
C'è una chiesa diroccata, ce n'è invece una lucente e sfarzosa con un Cristo che vede tutto, ci sono relitti, c'è freddo. c'è un mare che se ne sta sullo sfondo, incapace di decidersi se mostrarsi minaccioso o amico.
C'era un barbecue dove sparare a Stalin e mangiare spiedini. Ma quella mattina il programma cambiò.
E ci sono due corpi sulla spiaggia.
Uno è lo scheletro gigante di un mostro che non aveva più voglia di stare in mare, il suo posto adesso è tra noi.
L'altro è qualcuno che conosci.
Rimangono centinaia di bottiglie di Vodka da scolare, nient'altro.
E il mostro che per una buona volta si fa vedere in giro, spogliato di metafore.
Anche se, a ben vedere, quella sembra proprio una ruspa.

31 commenti:

  1. ecco adesso mi dici come ca...spita si fa a scrivere così dannatamente bene!
    Il film l'ho evitato accuratamente perchè non ce la faccio in questo momento a inondarmi di pessimismo cosmico (e la tua recensione me lo conferma) però è in lista per i futuri recuperi.

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    1. in questo blog è ammesso solo dire "cazzo", d'ora in poi caspita sarà bandito.
      Però con le ragazze dò un permesso speciale, capisco che debbano difendere una certa eleganza.

      Sì, è un film senza speranza ma, a parer mio, non "denso" e pesante come Il Sospetto o cose simili.
      Più che sentire l'oppressione ti accorgi solo che vivi in un mondo che può schiacciarti da un momento all'altro.
      Insomma, non si soffre, semplicemente si accetta tristemente il dato di fatto.
      Girerò i tuoi complimenti al mio ghost writer

      (grazie)

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  2. forse vado stasera, Zvyagintsev non mi ha mai deluso

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  3. Eeee come sempre il mio cinema da ancora Fast & Furious in mille sale diverse e questo ce lo siamo dimenticato...non è una novità

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    1. Giulietta, se te vicino hai solo un multisala e nessun cinema "vero" sarà sempre così, anzi, sempre peggio.
      Inutile lamentarsi.
      Quindi o provi a cercare qualcos'altro, e magari senza che lo sai c'è, o, a quel punto giustamente, ti guardi i film che vuoi vedere in internet.

      Non ci sono soluzioni :)

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    2. I cinema come si deve ci sono, ma a Torino in centro, e io non sono esattamente comoda. Perciò tra viaggio e biglietto ogni volta mi verrebbe a costare una fortuna xD d'altra parte non voglio nemmeno dover rinunciare al grande schermo.

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    3. E allora come vogliamo fare Giuliettina?

      :)

      hai 21 anni, magari tra 3,4 farti il vaggio e poter spendere ti peserà di meno

      te lo auguro ;)

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  4. Sono molto curioso di lanciarmi nella visione. Questione di giorni.
    E di rifornire la scorta di vodka.

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    1. Tu non puoi capire quanto l'alcool sia protagonista nel film, così tanto che credo non sia solo un vezzo, ma addirittura una delle tematiche principali.
      Io non ti ho mai visto bere ma ti assicuro che Kolya ti distrugge james

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  5. Ecco, questo mi ispirava parecchio, ne ho sentito parlare molto bene, ma purtroppo non sono riuscito a convincere i miei genitori. Temo quindi che dovrò attendere il DVD.


    (In compenso però sono andato lo stesso al cinema a vedere un altro film, "Samba" e mi è piaciuto tantissimo).

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    1. Beh, in teoria se hai più cinema in zona hai ancora possiiblità di beccarlo.
      Altrimenti aspetti, non muore nessuno.

      Ecco, Samba volevo andare ma ho qualche remora.
      Vediamo :)

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    2. Samba a me è piaciuto tantissimo, esattamente come mi era piaciuto il precedente lavoro dei due registi, "Quasi Amici. Dagli una possibilità :)

      Ah, Caden, ti ricordi che nella recensione de "il circo della farfalla" ti avevo parlato di un cortometraggio di animazione chiamato "Happy Machine"?
      Ebbene, sono riuscito a trovarlo su dailymotion, ecco il link:
      http://www.dailymotion.com/video/xs7nym_genius-party-06-happy-machine-de-masaaki-yuasa_shortfilms

      Se ti va dagli uno sguardo :)


      E magari guarda anche Baby Blue, altro corto d'animazione diretto da Shin'ichirō Watanabe. Lo puoi scaricare qui:
      http://revelation.forumcommunity.net/?t=55855825

      Te lo consiglio tantissimo, è davvero una delle cose più emozionanti che io abbia mai visto nel campo dell'animazione.

      Entrambi i corti fanno parte di una raccolta chiamata Genius Party. Oltre a questi due ci sono anche altri corti interessanti: niente di eccezionale ( a parte i due già citati) ma alcuni sono interessanti. L'unico corto della raccolta che ti sconsiglio assolutamente è Limit Cycle. Davvero noioso, pretenzioso e sconclusionato.

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    3. Mi ricordo perfettamente del Circo della Farfalla, del tuo intervento e dei corti.
      Ma fai una cosa.
      Nel blog i consigli si perdono, mi è impossiible tenere le fila.

      Mandami tutto per mail, film, corti o qualsiasi cosa vuoi.
      Con link o senza.
      Che c'ho una cartellina apposta

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  6. Certo che mi hai davvero incuriosito molto. E il film mi interessava molto già di suo :)

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  7. Bella recensione, al solito.
    Il film è piaciuto molto anche a me, l'ho visto giovedì scorso, ma non ho ancora trovato il tempo di scriverne... se ce la faccio pubblico domani la mia solita recensione cialtrona. :)

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    1. Cialtrona un cazzo.

      Anzi, diventi sempre più brava e meno cialtrona, io tornerei un pò più cialtrona :)

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  8. film grandissimo, ti tocca recuperare gli altri film del regista russo :)

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    1. Che dici Ismaele, solo nel 2015 non siamo già arrivati a una cinquantina di recuperi da fare? :)

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  9. Alla fine visto.
    Da una parte l'ho amato, ma da un'altra mi ha infastidito. Anche per questo, promosso a priori.

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    1. Vediamo se il recensore ribelle l'ha ribellamente recensito

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    2. L'ho fatto.
      Comunque mi sa che dovevo tenere il nome del vecchio blog :/ oltre a essere molto più figo, dava adito a meno prese per il culo T.T

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  10. Non capisco perché l'avvocato di Mosca, una volta pestato e minacciato di morte, non abbia usato i documenti compromettenti per sputtanare il sindaco.

    Comunque un film con una potenza visiva devastante, paesaggi di terra e mare incredibili, lo scheletro della balena che giace vicino agli scheletri identici di vecchie barche, la chiesa diroccata illuminata dal fuoco dei ragazzi, il tramonto da dietro le finestre della casa di Kolyak, l'alba vista dai finestrini del bus mentre si va al lavoro, il blu profondo dell'oceano, gli occhi di Kolya, il biondo dei loro capelli, l'oro della chiesa...

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    1. Beh, Fili, tu l'avresti fatto?
      Significa al 90% morire. Da eroe e nel giusto sì, ma morto.

      Bellissimo commento, tutto incentrato sul visivo, sulle luci e sulla fotografia.
      Si vede che stai facendo sempre più l'occhio da regista ;)
      Molte di queste suggestioni però e ricordo anche io.
      La cosa dello scheletro poi, se si pensa al titolo, è straordinaria

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    2. Dallo stesso link oggi ho visto "Cargo 200" di Alexej Balabanov,una mazzata un buco nero ora per riprendermi ho bisogno di una dose esagerata di leggerezza magari stasera guardo la principessa Sissy in tv, hiii.
      Francesca Basile

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    3. Ops la mia risposta è spuntata qui,in realtà era in coda al mio commento sotto.
      Ho visto questo film seguendone l'attore Aleksej Valer'evič Serebjakov.
      Francesca Basile

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  11. Ciao Caden
    Questo è il primo film bellobellobello del 2021, niente male come inizio. Storia senza lieto fine, peggio lascia tanto amaro. Letta la tua recez non so' che dire in più. Una storia senza sbavature tutto così umano, la fragilità degli uomini davanti al male terreno e alle sue tentazioni. La presunzione e l'ingenuità di poterlo fermare.
    I dettagli, tantissimi,che amo e perché son la prova della coerenza del regista. Ma non dico nulla perché son passati cinque anni ed immagino che puoi aver rimosso le piccole cose.

    L'ho visto senza sapere nulla, sulla fiducia del tocco del regista che avevo visto anni fa' in sala con il suo ottimo esordio "Il ritorno".
    Entrambi i film sono presenti, con tanta bella roba russa con sottotitoli o doppiati, nel link https://perestroika.it/.

    Buon anno Caden, speriam buono!
    Francesca Basile

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    1. bravissima, immagini bene :)

      però ricordo che fu un film bellissimo che adesso mi viene da paragonare, non so perchè, al mostro dalle mille teste di Plà (forse perchè ho riletto le prime 10 righe della recensione)

      in entrambi il "mostro" è questo insieme sociale e burocratico che distrugge i protagonisti

      ce n'era anche un altro che ho visto da poco ma ora non me ricordo...

      beh, "perestroika.it" è un nome da link assurdo, già cult :)

      ho letto anche il messaggio sopra, quel titolo mi dice qualcosa ma devo andare a ricontrollare. Di certo non l'ho visto ma sicuro mi è gravitato intorno

      dai, sarà buono st'anno, si lotta per quello

      ciao!

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