16.12.16

Recensioni "Babbo Bastardo 2 " e "Microbo e Gasolina" - Due al prezzo di una

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Il sequel dell'indimenticabile cult di inizio anni 2000 è, ancora una volta, un film volgarissimo, politicamente scorretto e di pochissimo valore artistico.
Ma chi ama quei personaggi, come me, non può perderselo.
L'altro è un ritorno al cinema piccolo del Gondry di Eternal Sunshine.
Un film che avrebbe tutte le armi per farsi amare ma che, complice una pessima scrittura, alla fine non convince troppo

BABBO BASTARDO 2

AL CINEMA (38)

Faccio outing.
Sono un adoratore del primo Bad Santa.
Lo trovo uno dei cult comici più riusciti degli anni 2000.
Io che non rivedo mai film questo, invece, lo potrei rivedere, anche a spezzoni, decine di volte.
Il fatto è che quel film, oltre ad essere volgare e cattivo come pochi, aveva una carta vincente impressionante.
Billy Bob Thornton ubriaco depresso vestito da Babbo Natale.
Davanti ad un personaggio così riuscito, davanti ad un accoppiamento così indovinato, il film passava quasi in secondo piano, aveva già vinto.
Per non parlare della scelta del suo compare criminale.
UN NANO.
NEGRO.
Ammetto che per niente al mondo mi sarei perso questo secondo capitolo, 13 anni dopo. Un sequel che di sicuro non sfruttava la scia del primo, un sequel che ci stava alla grande per me, un'operazione interessante ed entusiasmante per gli amanti del primo.
E, che dire, Babbo Bastardo 2 è un film quasi fotocopia di quello del 2003, stesse dinamiche, stesso tipo di volgarità, quasi stesse scene, stessi sviluppi finali.
In poche parole un film che a livello artistico vale pochissimo.


In altre parole, invece, un film imperdibile per chi ha amato l'alcoolizzato Willie, l'ex bambino (ma non ex grasso) Thurman e il nano Marcus.
Volgare, volgarissimo, forse più del capostipite. Cazzi, palle, culi sfondati, scopate.
Con un personaggio, quello di Willie, così degradato e devastato che farebbe le scarpe a quelli di tanti film drammatici. La sua caratterizzazione, unita alla recitazione sempre magistrale di Thornton, valgono, ancora una volta, il prezzo del biglietto.
C'è qualcosa di nuovo allora?
Sì, un nuovo personaggio ancora più laido, volgare, immorale e schifoso di Willie.
Sua madre.
Ad interpretarla nientepopodimeno che la grande Kathy Bates, davvero coraggiosa nell'accettare un ruolo simile.
Il rapporto tra lei e Willie rende Bad Santa 2 anche un film per certi versi non scontato visto che lo spettatore starà per tutta la durata a pensare se in questo rapporto (lei ha partorito a 13 anni solo perchè quel giorno il padre non gliel'ha messo dietro... per capirsi) ci sia comunque una base di affetto. Lo scopriremo.
La storia, come detto, è molto simile a quella del primo capitolo. Un tentativo di rapina con relativi tradimenti. E, di contorno e parallelamente, c'è sempre il rapporto tra Willie e l'ormai 18enne Thurman, ragazzino "completamente ritardato", stupido, buono, puro.
La coppia che fa con Willie è una delle più improbabili che si possano anche soltanto immaginare, non solo scrivere.
Un rapporto però complesso, stratificato, per niente banale.
E Willie che l'ascolta cantare con la lacrima agli occhi è una sequenza, l'unica, forse troppo romantica ma davvero notevole.
Io ho riso, e parecchio, perchè amo questi personaggi e questo tipo di comicità triviale.
Tutti gli altri possono starne tranquillamente alla larga.

MICROBO E GASOLINA

Ormai non so più che pensare di Gondry.
Il regista del capolavoro Eternal Sunshine e di quell'altro gioiello che è Be Kind Rewind è anche lo stesso regista di film pasticciati, esagerati e francamente molto "attaccabili" come L'arte del sogno e Mood Indigo.
Per non parlare, a quanto mi dicono, di The Green Hornet.
Qua Gondry fa 10 passi indietro e gira un film piccolissimo, tenero e dolce ma che ha il tremendo difetto di essere veramente mal scritto.
La storia di due 14enni intelligenti e outsider (per non dire bullizzati) che decidono di andarsene in giro per la Francia con una specie di casa-automobile costruita da loro.
Un film che è via di mezzo tra road movie e racconto di formazione ma che, alla fine, non convince in nessuno dei due lati.
Il problema principale di Microbo e Gasolina sta nell'assoluta inverosimiglianza dei fatti. Due 14enni che compiono centinaia di km per le strade di Francia con un mezzo a motore è, purtroppo, un soggetto che non può sussistere in un film che, malgrado il suo essere così stralunato, si prefigge di essere verosimile.
Ma sono tantissime le scene a non convincere (il cellulare lasciato perchè sporco, la bruttissima scena con la squadra di rugby, le due giapponesi del bordello che circuiscono un bambino, la gara di disegno, l'incomprensibile finale in cui Microbo inizia a vedere tutto all'indietro -ma perchè?-, la scena demagogica a favore dei Rom e tante altre).
In un film che ha poi un altro assunto tremendamente sbagliato, quello per cui tutti trattano Microbo come fosse una ragazzina femmina, gli stessi insegnanti che ne conoscono nome e cognome.
Insomma, un mezzo disastro di scrittura.

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Tra l'altro ho rivisto la Tautou quasi 40enne e, lo ammetto, mi ha dato una cattiva impressione, a pelle più che recitativa, io che al tempo l'amai così tanto in Amelie.
Che salvare?
L'operazione intanto, ovvero quella di girare un tenero film su due bambini alla ricerca di un sogno e di sè stessi.
Il personaggio di Gasolina, davvero ben strutturato.
E questo elogio del costruire, dell'inventare, del mettere insieme pezzi, tipico di quasi tutto il cinema di Gondry, cinema che, se ci fate caso, è sempre segnato da una forte componente creativa "alla Art Attack" (Be Kind Rewind, L'arte del sogno, Mood Indigo).
Sembra un film uscito fuori tempo massimo, degli anni 90. Uno di quelli da vedere adesso, sotto le feste di Natale.
Gli si vuole bene lo stesso, ma ci si aspettava di più, decisamente.

21 commenti:

  1. Non ho visto il film di Gondry, leggendo la rece ti volevo chiedere: parti dall' assunto che il film voglia essere verosimile, però le scene che descrivi sembrano essere tutte surreali, cos' è che ti ha fatto partire da quella premessa?

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    1. " parti dall' assunto che il film voglia essere verosimile, però le scene che descrivi sembrano essere tutte surreali"

      ti sei risposto da solo ;)

      questo è un film "reale", insomma non un arte del sogno o un mood indigo

      ma alcune scene secondo me sono così mal scritte da apparire assurde

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    2. Eh ma non può essere che abbia voluto fare un film surreale girato in maniera "reale"? Poi, certo, ciò non esclude che possa aver fatto un pasticcio lo stesso :)

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    3. No, sono proprio scene e assunti per me sbagliati

      tranne un sogno alla fine (incomprensibile) è un film profondamente radicato alla realtà

      certo, assurdo nel soggetto (due bambini in viaggio per strada con una casa-mobile) ma non surreale

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    4. Insomma, ha fatto un pasticcio :D Però io con un personaggio che si chiama Gasolina, avrei fatto di tutto per far apparire anche solo per un cameo Vin Diesel, sono cose che possono dare la svolta :D

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    5. Dice che gli ha dato buca all'ultimo

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    6. Per farti rodere un po' il fegato, a proposito di Babbo Bastardo: quel sito di cui si parlava riguardo la ridicolizzazione di Badabook (stavolta lui non c' entra, è una rece scritta), la recensione esordisce e conclude con il fatto che le carriere di Thornton e Bates sono delle promesse mai mantenute. Ecco, per avvalorare la tesi che lo fanno apposta a sparar minchiate :D

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    7. Al contrario, questa aggiunta invece che farmi incazzare di più mi fa tornare quello che sono sempre, ovvero quello che di queste cose ce ride e basta (e prende sottilmente in giro)

      l'incazzatura della prima volta era dovuta al fatto che l'avevo preso tremendamente sul serio ;)

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  2. Gondry lo vedrei.. Babbo Bastardo (1,2,3 o 4) manco gratis quando lo passerà Sky.. ahahah

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    1. No, ma l'ho scritto, Babbo Bastardo lo devono vedè solo i babbobastardiani incalliti, gli altri stiano alla larga...

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  3. "Bad Santa" mi mancano entrambi. Poi non amo molto Zwigoff :/

    Quello di Gondry invece ha lasciato basito anche me per gli stessi motivi. Ma credo che gran parte della genialità del francesino sia da attribuire da Kaufman - anche se "L'arte del sogno" l'ho trovato delizioso...

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    1. Hai perfettamente ragione, con le sceneggiatura di Kaufman hai tre quarti di film

      Sono molto contento di questa conferma, sono rimasto abbastanza basito da sto Microbo e gasolina...

      Guarda, l'Arte del sogno è un bel film. Ma a tratti lo perdevo, mi sembrava troppo surreale e pasticciato

      però ti capisco ;)

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    2. Però sta cosa di Gondry (e altri di cui si parlava, tipo Rob Zombie) fornisce materiale per un dibattito sul rapporto di forze tra regia e sceneggiatura per la riuscita di un film. Chiaro che per il capolavoro servono entrambe.

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    3. Perlomeno, ti fa venire il sospetto che per Se mi lasci ti cancello, Kaufman oltra allo screenplay gli abbia fatto pure lo storyboard :D

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    4. Molto interessante Claudio...

      Però sono convinto che in alcuni casi, pochissimi magari, per il capolavoro possa bastare anche solo uno dei due aspetti

      più che altro nel caso di grandissimo cinema su una sceneggiatura basica, nell'altro caso, grande sceneggiatura ma pessima resa, impossibile

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  4. Gondry spero di vederlo entro l'anno, è nei "must" per redarre la mia preziosissima classifica..

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    1. Secondo me te ci arrivi con le mie stesse aspettative

      grosso rischio ;)

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  5. Ohibo' a me è piaciuto Microbe et Gasoil! (niente niente sarà anche perché l'ho visto in francese?!?)
    Mi sono lasciata trasportare dalle avventure on the road dei due ragazzini e non ho rilevato discrepanze. A quell'età si fantastica e si modella la realtà come un universo immaginario dove tutto è possibile se lo vuoi. Questo mi pare ci voglia dire Gondry. È un film strampalato, stralunato, tenero. Anche i personaggi che via via si incontrano, a quell'età si ammantano di immaginifico. Ne creiamo contorni surreali e anche inverosimili perché è la nostra fantasia a dettar legge. Il mondo attraversato da Microbe et Gasoil è un mondo rifugio, un mondo a parte e pur costituito di realtà è un mondo ricreato anche per poterlo e saperlo affrontare. Nei miei ricordi c'è quel mondo ed anche io con mille differenze e altrettante similitudini l'ho attraversato.

    Bisou!

    p.s. la rece c'è eh... ;)

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    1. commento bellissimo

      ma tutto quello che scrivi e dici sono anche i motivi per cui avrei potuto amarlo pure io

      e li ho notati tutti. Il problema è che ho trovato gravi problemi di sceneggiatura e io quando noto questi poi perdo la magia delle cose. Alla fine sempre cinema rimane, straordinari contenuti, se non raccontati troppo bene, perdono un pò di valore

      insomma, la confezione della scatola mi ha fatto un pò perdere il sapore dei cioccolatini, buonissimi e terribilmente nei miei gusti, che c'erano dentro

      mannaggia

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  6. Coppia di film interessanti, anch'io sono amante del primo Bad Santa, questo secondo capitolo volevo vederlo al cinema ma non ci sono riuscito, lo recupererò sicuramente più avanti, per me sarebbe stato imperdibile anche se solo si avvicinava al primo, figuriamoci per come lo descrivi te! ;)

    Di Gondry adorai ovviamente Eternal Sunshine che rimane il suo capolavoro, bellissimo anche Be Kind Rewind, molto ben fatto e riuscito L'arte Del Sogno, poi per me ci fù la cocente delusione di Mood Indigo, veramente brutto e da lì feci quasi la croce su Gondry, pensavo non avesse più molto altro da dire, questa tua recensione in parte conferma le mie sensazioni, pare che questo Microbo E Gasolina sia un film a metà, in parte riuscito ma in altra gran parte malriuscito, nel complesso evitabile, mi sà che non lo recupererò se non mi capiterà casualmente in tv in serata persa.

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    1. Ahah, ripeto, funziona solo con chi ama da morire quei personaggi.
      C'è pochissimo di nuovo, è quasi un remake ;)
      Però, insomma, dopo tutti sti anni a me è piaicuto molto ritrovare quei personaggi

      Io ho iniziato ad avere problemi con Gondry (sono ipogondriaco?) già con L'arte del sogno.
      Mood Indigo mi sono rifiutato perhcè mio fratello mi disse che era terribil

      Quest'ultimo, come vedi, c'è gente, anche molto competente, che gli è piaciuto un sacco

      io c'ho visto troppe magagne per farmi prendere da tutto il resto, da tutto quello che descrive perfettamente Elena

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